Redazione

Nella settimana dal 1 all'8 Luglio sono 270 le figure professionali ricercate nel territorio tramite i CPI della provincia di Brindisi. È ciò che emerge dal quarto report settimanale, elaborato dallo staff Comunicazione/Rapporti con i media dell’ambito territoriale di Brindisi di Arpal Puglia, l’Agenzia regionale per le Politiche Attive del Lavoro, tramite cui la Regione Puglia, dal 2018, assicura l’erogazione dei servizi per l’impiego.

Il presente report, strumento per agevolare la diffusione delle offerte di lavoro pubblicate sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e consultabili anche attraverso l’app gratuita “Lavoro per te Puglia”, evidenzia come le posizioni vacanti nel turismo e nella ristorazione siano anche questa settimana quelle più ricercate con 156 contratti offerti. Stabile il numero dei profili aperti nella sanità (33) e nell’assistenza domiciliare (30). Le aziende si avvalgono del supporto dei CPI della provincia di Brindisi e usufruiscono del servizio pubblico di incontro domanda-offerta per reclutareanche altri profili: 18 lavoratori nel settore edilizia, 5 nelle pulizie , 4 nei servizi, 4 nell’artigianato, 4 nel commercio, 3 nei servizi alla persona, 4 nei trasporti, 1 nel metalmeccanico, 2 nell’amministrazione, 1 nell’alimentare, 2 nella manutenzione ,  2 nel tessile, 1 nei servizi assicurativi e finanziari.

Inoltre tramite rete Eures, si ricercano educatori/trici per asilo nido e scuole dell'infanzia cattoliche a Francoforte. Sono inoltre aperte le registrazioni, per candidati e aziende, all'evento di reclutamento della rete Eures "Ict  Technology - Austria is calling together with  Croatia, Italy, Slovakia and Slovenia" per selezionare professionisti operanti nell' ICT & Technology, settore sempre più strategico per tutte le aziende.

Importanti occasioni anche nell’ambito della formazione: vari i corsi organizzati dall'Ente, accreditato alla regione Puglia " Pugliaform So.ne.vi sas, rivolti a disoccupati/inoccupati anche percettori di NASPI, DIS-COLL o Reddito di Cittadinanza e studenti

universitari residenti in tutto il territorio italiano nonché a disoccupati iscritti al collocamento mirato. 

Utenti e imprese potranno sempre contare sull’assistenza dei tre Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi per pubblicare annunci o rispondere alle offerte attive.

I CPI sono aperti al pubblico tutti i giorni (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30 e il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30) presso le sedi di Brindisi, Ostuni e Francavilla e presso l’Ufficio collocamento mirato disabili, situato in via Tor Pisana, 114 ,Brindisi (per info e contatti: www.arpal.regione.puglia.it).

Si consiglia di consultare giornalmente il portale Lavoro per Te - Regione Pugliaper rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative.

La città di Brindisi ospiterà la seconda residenza del progetto Appia 2030 per riprogettare il tratto finale della Via Appia Brindisina in chiave turistica e creativa. All’avviso pubblico per individuare i partecipanti, pubblicato su numerose riviste di settore, sono pervenute più di 150 candidature da tutta Italia, rappresentando un’occasione di promozione territoriale per Brindisi e i Comuni coinvolti (oltre a Brindisi, Mesagne, Latiano, Oria e Francavilla Fontana).

I 30 giovani professionisti selezionati, tra cui designers, architetti, progettisti culturali ed esperti di comunicazione, torneranno nel brindisino dal 30 giugno al 3 luglio per progettare soluzioni su alcuni temi centrali per la valorizzazione del percorso, quali sicurezza, segnaletica, servizi e punti di ristoro, ed interazione fra il cammino e il contesto urbano. Le attività saranno coordinate dai curatori di Torino Stratosferica, considerato un ottimo esempio di rigenerazione urbana in chiave creativa in Italia. La seconda residenza fa seguito alle prime attività realizzate nel mese di maggio, che ha previsto lo studio del tracciato attraverso un itinerario in bicicletta e a piedi.

Al termine del percorso i partecipanti sono stati accolti dal sindaco di Brindisi, dall’assessore Emma Taveri e dalla dirigente Gelsomina Macchitella. Un breve video di alcuni momenti chiave delle attività del progetto Appia 2030 è disponibile ‘Il documento strategico realizzato con il progetto Appia 2030, realizzato nell’ambito del progetto MediAree Next Generation City promosso da ANCI, consisterà in un supporto concreto all’iter di candidatura della Via Appia per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, annunciata un mese fa dal Ministero della Cultura e su cui siamo a lavoro’, dichiara l’assessore Emma Taveri. A conclusione della residenza, domenica 3 luglio alle ore 10.00 presso Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi, ci sarà un momento di restituzione aperto alla cittadinanza. Per partecipare all’incontro è necessario iscriversi.

Agricoltura allo stremo, Cia Puglia incontra i Prefetti in ogni provincia. Continua la mobilitazione dell’organizzazione sindacale degli agricoltori, report territoriali ai Prefetti.

Salento sete e fiamme, siccità nel Barese, rese ai minimi a Foggia e Bat, danni climatici nel Tarantino.

Da Bari alla Bat, stessa cosa a Foggia, Brindisi, Lecce e Taranto: CIA Puglia, in ogni provincia della regione, ha chiesto ai rispettivi Prefetti un incontro urgente sulle questioni al centro della mobilitazione regionale dell’organizzazione sindacale degli agricoltori e delle aziende associate.

Prezzo dei carburanti, il problema siccità, il rincaro dei costi di produzione, l’erosione drammatica della redditività in agricoltura: ecco le questioni principali da affrontare e, ad esse, si aggiunge anche l’annoso problema rappresentato dalla fauna selvatica.

“Ai Prefetti – ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia – intendiamo illustrare la nostra piattaforma di azioni e proposte. Con loro e assieme a tutti i livelli istituzionali vogliamo dare una scossa anche al Governo sulla drammatica situazione in cui si trova la nostra agricoltura”. 

LA MOBILITAZIONE. L’incontro con i Prefetti pugliesi, territorio per territorio, fa parte delle iniziative di mobilitazione a difesa del comparto agricolo che CIA Puglia vuole portare avanti anche nelle prossime settimane, senza escludere possibili iniziative nelle piazze e nelle strade. L’organizzazione sindacale degli agricoltori, nei giorni scorsi, ha illustrato i motivi della mobilitazione a giornalisti, consiglieri regionali e parlamentari pugliesi nel corso di una conferenza stampa. Problemi vecchi e nuovi hanno portato l’agricoltura pugliese a vivere in queste settimane una crisi senza precedenti che non sta risparmiando alcun settore. Alcune criticità strutturali e infrastrutturali sono ataviche. A queste, si sommano le emergenze che vanno aggravandosi giorno dopo giorno legate all’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime e dei carburanti. Uno scenario reso ancora più pesante dalle conseguenze drammatiche inerenti a Xylella fastidiosa, fauna selvatica, cambiamenti climatici, stato di perenne inefficienza dei Consorzi di Bonifica commissariati, squilibrio nei rapporti con la GDO (Grande Distribuzione Organizzata). Ai problemi generali comuni a tutta la Puglia e oggetto della mobilitazione, si aggiungono le situazioni specifiche per ogni area.

TERRA DI BARI. Nel Barese la questione siccità è una realtà durissima e preoccupante, anche per le conseguenze che potrebbe avere a breve e a medio termine su vigneti e uliveti e su quelle già patite da fiori, frutta e prodotti orticoli. Anche l’area metropolitana di Bari è fortemente interessata dall’incremento di danni ai campi e incidenti automobilistici causati dai cinghiali. Drammatica, inoltre, è la questione dei furti e degli atti di intimidazione e sabotaggio compiuti nelle campagne a danno delle aziende agricole.

TRA FOGGIA E LA BAT. Nell’area tra il Tavoliere e la Bat, una delle questioni che sta preoccupando maggiormente gli agricoltori è il calo delle rese dei raccolti, in special modo del grano duro, causato da un inverno senza piogge e peggiorato dalle temperature elevatissime della primavera e di questo primo scorcio d’estate. In Capitanata, forti preoccupazioni per il mancato accordo sul prezzo del pomodoro da industria.

Come nel Barese, e in misura anche maggiore, nel Foggiano il proliferare di lupi e cinghiali – con i conseguenti danni a colture e allevamenti – è un problema ben lontano dall’essere strutturalmente affrontato. Incendi dolosi dei campi, sabotaggi a vigneti e uliveti: anche in quest’area, il problema sicurezza è drammatico.

TARANTO E BRINDISI. L’area di Taranto è stata quella più duramente colpita dalle grandinate del 29 maggio scorso. Gli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi metereologici estremi stanno avendo ripercussioni durissime. La questione idrico-irrigua, inoltre, resta uno dei nodi fondamentali da risolvere. Anche qui, la presenza e l’incidenza estremamente negativa della fauna selvatica sta causando danni e, in alcuni casi, si è sfiorata la tragedia. Negli ultimi anni, particolarmente in sofferenza il settore agrumicolo, un fiore all’occhiello da sostenere, rilanciare e innovare.

SALENTO TRA SETE E FIAMME. Il Salento è l’area pugliese che più di tutte sente il problema della siccità. Una siccità che, unita all’effetto devastante della Xylella su ettari ed ettari di uliveti, già da molto tempo ha prodotto una sorta di desertificazione del territorio, con conseguenze terribili anche sul paesaggio.

Qui, più che in ogni altra zona, occorre accelerare le misure già previste e finanziate dal Piano di rigenerazione dell’olivicoltura. Sulla Xylella serve darsi una mossa, erogare i contributi, favorire concretamente e con maggiore celerità gli espianti e i reimpianti.

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Il Festival del Libro Emergente di Mesagne apre il mese di luglio con il nuovo lavoro di Francesca Cavallo “Ho un fuoco nel cassetto”. Il libro sarà presentato domani, sabato 2 luglio alle ore 21.00, presso l’Atrio del castello di Mesagne. Francesca Cavallo è la co-autrice di “Storie della Buonanotte per bambine ribelli”, che dalla sua uscita ad oggi è il libro realizzato con il crowdfunding più venduto al mondo.

Artista appassionata che non ama essere chiusa in schemi e concetti definiti, che racconta se stessa al lettore senza remore, dalla sua infanzia a Lizzano, in provincia di Taranto, alla scoperta della sua sessualità alla voglia di riuscire a realizzare i suoi sogni senza scendere a compromessi e senza dover sottostare agli stereotipi che troppo spesso accompagnano le donne, al meridione come negli USA.

Una strada non facile quella che Francesca Cavallo ha dovuto percorrere per arrivare al successo, ma che ha percorso sempre con la grinta che traspare in ogni pagina di questo libro. “Ho un fuoco nel cassetto”, edito da Salani Editore, è uscito da poco nelle librerie e l’autrice è impegnata in un tour promozionale in tutta Italia. A discutere con l’autrice ci sarà la dottoressa Francesca Praticò, dei Servizi sociali di Mesagne. Il Festival del Libro Emergente è orgoglioso di portare a Mesagne la storia di Francesca Cavallo e di dialogare con lei su temi come la parità di genere, il ruolo della donna nella nostra società e soprattutto vogliamo far conoscere al territorio questa donna ribelle, con la speranza che sia d’esempio alle nostre giovani donne.  "Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello, poniamo fine ad ogni conflitto." (Paulo Coelho). Il Festival del Libro Emergente gode del Patrocinio della Città di Mesagne ed è inserito nel cartellone estivo “Mesagnestate2022 - lo spettacolo dell’inclusione” organizzato dall’Amministrazione comunale con il sostegno della Cooperativa Rinascita.

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Nota del consigliere del Gruppo Misto, Pierluigi Lopalco.

“Dismettere le USCA è stata una pessima idea. Lo avevo detto a fine aprile con un comunicato stampa e un’interrogazione purtroppo rimasta ancora senza risposta, torno a farlo oggi.

Leggi e regolamenti permettevano di tenere in piedi questo servizio fino al giugno 2022. Ciononostante, abbiamo assistito in queste settimane alla progressiva dismissione di queste Unità che in questi due anni si sono rivelate fondamentali sia dal punto di vista dell’efficacia che della tempestività dell’assistenza offerta ai cittadini. Ragioni di budget. Legittimo.

“Meno legittimo è compiere questa scelta in un momento in cui, anche in Puglia così come nel resto d’Italia, i contagi da Covid 19 sono tornati a crescere e con l’ondata di calore e le crisi ataviche di personale nei nostri reparti di emergenza-urgenza, la mancanza di questo servizio si farà sentire, eccome.

“Chi diceva che l'errore più grande che avremmo potuto fare dopo la pandemia sarebbe stato dimenticarne la lezione, aveva ragione.

“Le USCA costavano troppo? Se ne poteva rivedere il modello, per esempio rimodellandole con un solo medico, o affiancandole con team di infermieri esperti dotati di attrezzature di telemedicina.

“Quanto costa ora un paziente con la febbre che si presenta ad un pronto soccorso affollato? E quanto costa un ricovero che avremmo potuto evitare se solo ci fosse qualcuno che prescrive al paziente a rischio una confezione di antivirale?

“Questi due anni di pandemia dovrebbero averci insegnato qualcosa. Anzitutto che se vogliamo "convivere con il virus" dobbiamo lasciarci alle spalle la sanità dei legacci burocratici. La sanità di domani deve essere molto più flessibile e reattiva. Perché il virus, quando decide di mutare, non chiede il permesso al Ministero delle Finanze.”

“Dare soccorso ai Pronto soccorso. Il boom di accessi negli ospedali pugliesi, secondo i dati dell’Agenas quasi 6000 in appena 48 ore, impone una strategia di emergenza da parte dell’assessore Palese e della giunta regionale. Quello che si annuncia nelle prossime settimane è un clima rovente, e non soltanto dal punto di vista del meteo.  Un mese e mezzo fa ho presentato un’interrogazione urgente, proprio in vista di quello che è facile prevedere accada, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, con l’atteso afflusso turistico record. Nei Pronto soccorso pugliesi, secondo un sindacato, mancano 90 medici su 225, pari al 40% del fabbisogno complessivo. Un numero addirittura sottostimato. L’assessore Palese, più bravo ad annunciare piani che a trovare immediate e reali soluzioni, batta finalmente un colpo. Se ne è capace”. Lo dichiara Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia.

Un servizio navetta, attivo dalle ore 20 all’una, per facilitare lo spostamento di turisti, visitatori e dei cittadini che ne avranno necessità: affidato a STP S.p.a., sarà attivo a Mesagne, in via sperimentale nel mese di luglio, per collegare le aree periferiche della città al centro urbano. Il costo del biglietto è di 1 euro.

L’iniziativa scaturisce dalla decisione della Giunta comunale adottata con delibera n. 176 dello scorso 20 maggio con cui l’Amministrazione comunale prevede in via Brodolini un parcheggio pubblico che potrà essere utilizzato dall’utenza in modo gratuito. L’atto giuntale rientra tra i provvedimenti adottati con la definizione del Piano urbano dei parcheggi, lo strumento con cui vengono introdotti servizi di mobilità e aree di parcheggio attrezzate per la sosta, nei mesi estivi, nel periodo cui in città si registra una maggiore affluenza di persone e il contestuale aumento delle criticità legate alla viabilità. Oltre che presso l’area mercatale, in via Brodolini e via De Gasperi, le altre aree parcheggio sono state istituite in via Roberto Antonucci (via San Vito), in viale Indipendenza e in via Brindisi (nei pressi dei supermercati presenti); in via Eschilo, nei pressi del liceo scientifico.

Il percorso effettuato dagli autobus del servizio navetta sarà il seguente: capolinea/parcheggio via Brodolini, via Marconi, piazza Vittorio Emanuele II (Porta Grande), via Brindisi, Cimitero comunale, viale Indipendenza, Cimitero, via Brindisi, piazza Vittorio Emanuele II, via Marconi, via Brodolini, con fermate lungo la corsa.

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Torna il 2 e il 3 luglio la Giornata nazionale Enpa contro l'abbandono con i volontari dell'associazione impegnati in oltre 100 piazze italiane per sensibilizzare al tema dell'abbandono, oggi più delicato che mai. Il claim della campagna Enpa di quest’anno è “Con te. Sempre”, un concetto che dovrebbe essere scontato quando si accoglie un animale in famiglia ma che purtroppo si rivela solo un sogno per i tanti, troppi, quattro zampe abbandonati. Nel 2021 l’Ente Nazionale Protezione Animali ha recuperato 21 cani abbandonati ogni giorno, 7600 in un anno. Un fenomeno che anche a causa delle numerosissime cessioni non è più prettamente estivo ma che in questo periodo, in prossimità dell’arrivo delle vacanze e dopo l’arrivo della primavera, si fa sempre più critico. Solo nelle ultime due settimane sono stati abbandonati e recuperati da Enpa più di 1000 cuccioli di cui 210 in Calabria,194 in Sicilia e 132 in Sardegna. Record negativo per Reggio Calabria dove in un giorno Enpa ha recuperato 60 cuccioli. Anche al Centro abbiamo un incremento di cuccioli solo questa settimana Enpa ha recuperato in Ciociaria 57 cuccioli di cani. Storie raccapriccianti di piccoli cuccioli lasciati a morire per strada o nelle campagne sotto il sole, di fame e di sete. Storie che accomunano diverse regioni di Italia ma che sono ancora più presenti nel Sud del nostro Paese dove sono assenti politiche efficaci di prevenzione e sterilizzazione.

 “L’Enpa lo scorso anno – afferma Carla Rocchi ha sterilizzato 13849 cani ed 29012 gatti, un’azione fondamentale per combattere il randagismo. E sempre nel 2021 abbiamo dato in adozione 17818 cani e 15412 gatti. E proprio sulle adozioni quest’anno ci vorremmo concentrare con questa campagna, perché l’adozione consapevole salverebbe migliaia di animali. Quest’anno anno infatti abbiamo avuto un aumento ulteriore delle cessioni che è passato dal 17% dello scorso anno al 30% di questa per una stima di cani ceduti a Enpa di circa 7600. ‘Con te sempre’ non deve essere uno slogan ma un imperativo! Gli animali sono esseri senzienti e quando li accogliamo nelle nostre famiglie dobbiamo farlo con amore sì, ma anche con consapevolezza. Prendere un cane o un gatto oggi per riportarlo dopo un anno o meno è solo un atto sconsiderato. Venite nei nostri rifugi. Chi adotta nei rifugi fa un percorso assistito che aiuta a rendersi conto della strada che c’è da fare e dell’impegno che sta per prendere. Spesso quando si prende un cane o un gatto si pensa solo ai costi dell’alimentazione dell’animale ma non si prendono in considerazione tutte le spese che prendersi cura di un amico a quattro zampe può comportare. Farmaci, spese veterinarie sono costi molto importanti da affrontare se sopraggiunge una malattia. Sono tutte eventualità che andrebbero messe incontro prima di adottare un animale. L’Enpa nel 2021 ha soccorso 22126 animali, ne ha accuditi 81679 e curato dal veterinario 30454 animali”.

La campagna anti abbandono Enpa sarà presente anche quest'anno nelle autostrade italiane grazie al patrocinio di Aiscat. Le locandine saranno infatti posizionate nei ristoranti e nei punti carburante delle aree di servizio delle autostrade italiane.

La storia di Terra, cucciola fortunata salvata da due turisti tedeschi. 

Non si sono voltati dall’altra parte e l’hanno soccorsa, recuperata e tra poco l’accoglieranno per sempre con loro. La fortunata protagonista di questa storia si chiama Terra, perché quando l’hanno trovata era stesa, coperta di terra quasi a mimetizzarsi con l’ambiente. L’hanno trovata ai bordi della strada statale che collega Fasano e Brindisi. Lei, cucciola di circa tre mesi, era visibilmente affaticata, accaldata è piena di zecche.   Mathias e Anna, una giovane coppia di ragazzi tedeschi in vacanza in Puglia, hanno subito deciso di intervenire e si sono attivati per cercare aiuto. Hanno contattato l’Enpa e due volontari della sezione di Ostuni li hanno raggiunti sul posto. La piccola è stata portata dal veterinario che, a parte la situazione critica con pulci, zecche e rogna, l’ha trovata in salute. I due ragazzi hanno da subito creato un legame di empatia con la piccola terra e così, senza tentennamenti, hanno deciso di predisporre tutta la documentazione per l’adozione. In questi casi bisogna prima fare tutte le profilassi e i vaccini necessari per il passaporto. L’Enpa di Ostuni si sta occupando di lei e a giorni. Mathias verrà a prenderla. Nella sua casa è già tutto pronto, giochini inclusi.

Lasciano il gatto in casa senza cibo e senz'acqua e partono per le vacanze in Colombia. Vigili e Polizia Locale lo recuperano, ora è con l’Enpa di Treviso.

Ha pianto disperatamente con tutta la forza che gli era rimasta, riuscendo ad attirare l’attenzione dei vicini che hanno chiamato le forze dell’ordine. Si è salvato così, un gattino, abbandonato a Treviso dai proprietari che, a quanto sembra, sono partiti per le vacanze in Colombia lasciando il micio solo in casa. In suo aiuto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Polizia Locale di Treviso e l’Enpa di Treviso. Quando le forze dell’Ordine sono riuscite a raggiungere l’animale hanno trovato una situazione estrema: il micio era in una terrazza dalla quale poteva raggiungere, attraverso una serranda quasi del tutto abbassata, il corridoio della casa dove si trovava una lettiera putrida e dove non aveva a disposizione né cibo né acqua. Dopo il recupero da parte della Polizia Locale di Treviso il gatto è stato portato dal veterinario per tutti i controlli del caso ed è stato poi accolto dall’Enpa di Treviso nel gattile di Conegliano.

Perché si cedono i cani. Il sondaggio Enpa su 220 sezioni

Come Enpa abbiamo fatto un sondaggio coinvolgendo tutte le nostre Sezioni per definire l'entità del fenomeno delle cessioni e capire meglio chi è che cede il proprio animale, da quanto tempo lo aveva e quali sono le motivazioni. Ecco c Chi che cede il proprio cane o gatto e perché? Dal sondaggio è emerso che tra le cause principali della cessione lo scorso anno: Il 62% delle Sezioni indica la morte dei proprietari anziani e nessun parente disposto a prendersi cura dell'animale, il 53% indica come causa il ricovero dei proprietari mentre, dato molto alto, il 53% delle Sezioni riferisce cessioni dovute all'aggressività dell’animale. Dove per aggressività però, in alcuni casi, sono incluse anche piccole lesioni come graffi o contusioni che bastano per giustificare l'allontanamento dell'animale. In questo caso il caldo sicuramente non sta aiutando (statisticamente favorisce l'aumento di aggressività negli animali) ma anche l'adattamento alle nuove routine familiari che portano stress ad umani ed animali. Sulla cessione degli animali incide anche la crisi economica, segnalata dal 45% delle sezioni, e, ancora, si dà via l'animale per l'arrivo di un bambino in famiglia (33%). Si aggiunge anche il cambiamento delle abitudini post covid, e quindi il ritorno al lavoro e i trasferimenti di città. (Domanda con risposta multipla)

Da quanto erano in famiglia i cani ceduti? Erano animali presi durante il lockdown? La cosa interessante è che ben il 44%, sono cani che erano in famiglia da 2-5 anni, dunque non sono stati presi durante la pandemia per avere compagnia, fare le passeggiate o quant’altro.  Ci chiediamo: siamo ancora in grado di dare affetto se dopo 5 anni diamo via un animale domestico? Significativo anche che il 23%, di cani ceduti avevano più di 5 anni, probabilmente quelli legati alla morte o alla malattia del proprietario. Il 24% invece erano arrivati da un anno o meno, quindi in piena crisi pandemica. Sicuramente il ritorno alla normalità ma anche le adozioni via internet non hanno aiutato. Si continua a scegliere un animale da compagnia come fosse una borsa, scegliendolo in base ad una foto online senza considerare la compatibilità della personalità dell'animale con le routine familiari.

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Emesso dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, un provvedimento DASPO della durata di 2 anni nei confronti di un ventenne brindisino.

I fatti risalgono allo scorso 6 marzo allorquando, durante una manifestazione calcistica valevole per il Campionato Regionale di Terza categoria - girone unico tenutosi presso il Campo Sportivo di Cellino San Marco, i militari del locale Comando Stazione Carabinieri lo hanno deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali.

Secondo quanto ricostruito, in conseguenza di una decisione arbitrale sfavorevole assunta dal direttore di gara al 90° minuto, il giovane calciatore della compagine ospite, al termine dell’incontro, mentre era negli spogliatoi, sferrava un violento pugno all’indirizzo di un giocatore della squadra di casa, tanto da procurargli lesioni gravi.

Il provvedimento, irrogato dopo un’attenta e approfondita attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, comporta il divieto di accesso a tutti gli impianti sportivi italiani ed esteri in occasione degli incontri calcistici di squadre di club nazionali di categoria professionistica e dilettanti riconosciute dalla F.I.G.C., nonché a quelli delle compagini locali sia di campionato che amichevoli.

Dati del giorno: 30 giugno 2022

5.314
Nuovi casi
12.041
Test giornalieri
7
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.621
Provincia di Bat: 468
Provincia di Brindisi: 517
Provincia di Foggia: 716
Provincia di Lecce: 1.109
Provincia di Taranto: 775
Residenti fuori regione: 88
Provincia in definizione: 20
46.805
Persone attualmente positive
314
Persone ricoverate in area non critica
14
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.205.681
Casi totali
11.386.068
Test eseguiti
1.150.254
Persone guarite
8.622
Persone decedute

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