Redazione

2 NOVEMBRE: COLDIRETTI PUGLIA, CALDO SPINGE 1 CITTADINO SU 5 IN VIAGGIO; TUTTO ESAURITO IN AGRITURISMI. Tra le mete più gettonate le aree rurali del barese, della Valle d’Itria e della Piana dei Monumentali. Boom gite fuori porta in giornata e turismo enogastronomico

Più di un cittadino su cinque (20%) ha deciso di lasciare la propria casa per mettersi in viaggio durante il ponte di Ognissanti spinto dal clima favorevole per cogliere l’occasione di lasciare la propria casa per una vacanza anche breve, andare a trovare parenti e amici o fare visita ai defunti nelle città di origine. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, nel sottolineare che sono oltre 500mila gli adulti fuori casa durante il lungo ponte di Ognissanti spinti dalla collocazione favorevole dell’appuntamento e dalle previsione del meteo.

Tutto esaurito in agriturismo, sulla base delle rilevazioni di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti, secondo cui vanno per la maggiore pranzi e pernotti nelle aree rurali della provincia di Bari, di Brindisi e a Taranto in Valle d’Itria che risultano le mete più gettone, con un boom dei vacanzieri italiani e un calo del 35% dei turisti stranieri rispetto al periodo estivo.

Si conferma il gradimento dei vacanzieri per le vacanze anche brevi all’aria aperta, nelle campagne pugliesi, dal quale si evidenzia che spesso l’agriturismo viene scelto in abbinamento ai tour culturali ed esperienziali, con molte aziende agrituristiche di Campagna Amica – aggiunge Coldiretti Puglia – che si sono attrezzate con l’offerta di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo all’acquisto dei prodotti aziendali. Nonostante l’ultimo biennio di forte criticità l’offerta agrituristica è addirittura cresciuta per numero di aziende (+2%) in Puglia, superando quota 950. L’alloggio (con 870 aziende, 91% del totale) e la ristorazione (688 aziende, il 72% del totale) si confermano i due pilastri dell’agriturismo. Ma la degustazione proposta da 448 aziende (il 47% del totale delle aziende) è addirittura cresciuta esponenzialmente.

Accanto a quanti scelgono la campagna, i borghi storici e il mare spinti dal caldo, in molti – sottolinea la Coldiretti regionale - hanno deciso di tornare nei luoghi di origine anche per onorare i propri cari in una ricorrenza che resta tra le più radicate della tradizione. La grande maggioranza ha scelto di alloggiare – continua la Coldiretti Puglia - nelle case di proprietà, di parenti o amici ma non manca chi opta per alberghi, bed and breakfast, case in affitto e agriturismi dove è possibile assistere nelle campagne al foliage, quel fenomeno spontaneo per cui alcune specie di alberi in autunno cambiano il colore delle loro foglie, passando dal verde al giallo, l’arancione, il rosso e il marrone.

Molto gettonato nel primo ponte dell’autunno – precisa la Coldiretti Puglia - il turismo enogastronomico con la maggioranza dei vacanzieri che si accontenteranno di un gita in giornata magari per visitare una delle tante feste e sagre dedicate ai preziosi “frutti” di stagione come castagne, funghi e tartufi ma anche zucche che sono protagoniste della notte delle streghe di Halloween.

Circa un terzo del budget dei vacanzieri è destinato per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, secondo Coldiretti/Ixe’. Non a caso il cibo rappresenta addirittura per il 17% degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e solo un 4% dichiara di non prenderlo per niente in esame secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

La Puglia attrae turisti proprio grazie al cibo – aggiunge Coldiretti Puglia – con un patrimonio agroalimentare DOP e IGP che genera un valore di oltre 439 milioni di euro, grazie ad oltre a 311 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf veri e propri presìdi della biodiversità.

Solo una minoranza del 5% dei vacanzieri ha scelto di andare all’estero anche a causa dei rincari e degli altri costi che rappresentano peraltro – conclude la Coldiretti Puglia - la principale ragione di chi ha rinunciato a partire.

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Nella serata di giovedi’ scorso si e’ svolta una riunione organizzata da alcuni cittadini presso la sala lettura del parco, per affrontare il problema dell’attuale stato di abbandono del Parco Poti’. Erano presenti i rappresentanti di varie associazioni cittadine che sentono particolarmente questo problema.
Dei numerosi problemi lamentati dai presenti ne riportiamo i piu’ significativi:
- le precarie condizioni igieniche dovute al fatto che molti cittadini portano i loro cani nel parco, cosa questa che sarebbe vietata, a fare i loro bisogni senza raccogliere le loro deiezioni; per questo le famiglie disertano il parco, davanti al rischio igienico che correrebbero i loro bambini. Lo stesso imbarazzo e’ vissuto dalle persone diversamente abili, davanti alla prospettiva di dover fare lo slalom tra la sporcizia. Si sono segnalati vari episodi di intolleranza da parte di chi veniva pregato di portare altrove i loro animali di compagnia, evidenziando l’assenza delle Istituzioni nel far rispettare le condizioni d’uso del parco.
- l’assenza di zone d’ombra alberate, al di la’ dei vari gazebo che necessiterebbero di una adeguata manutenzione; dalla inaugurazione del parco nel 2016, ben 14 alberi sono seccati senza essere stati mai rimpiazzati. Occorrerebbe la piantumazione di alberi con un profondo apparato radicale, quindi allocati previo uno scavo adeguato.
- le condizioni precarie del tappeto del campetto di calcio, oramai inagibile;
- i diffusori dei giochi d’acqua che sparano i loro getti sulle finestre del locale attualmente adibito a sala lettura, logorandone gli infissi, e rendendo necessaria la continua rimozione del calcare dalle vetrate.
Come architetto ho posto all’attenzione altri fattori, di carattere generale e particolare, che concorrono alla scarsa frequentabilita’ del parco:
- il disegno stesso del parco, ispirato ad un parco del nord, non e’ certamente adeguato alle esigenze dettate dalle nostre latitudini: in un parco “settentrionale” si cerca, giustamente, la luce del sole, e quindi si preferiscono alberi a basso fusto e cespugli, mentre da noi servirebbero alberi ad alto fusto per creare ombra. Un parco progettato senza tenere conto del nostro clima e grado di insolazione e’ destinato ad essere alquanto “inospitale”.
- non si puo’ non notare il costante ampliamento delle zone di pertinenza del locale bar, che attualmente con i suoi volumi e spazi in ampliamento blocca la possibilita’ di passeggiare liberamente nel parco; senza contare la superficie pubblica a disposizione dei cittadini in costante diminuzione. Inoltre gli abitanti del circondario lamentano l’inquinamento sonoro prodotto durante le sere d’estate fino a notte fonda.
In estrema sintesi, mancata manutenzione e vigilanza, due fattori che si auto alimentano rendendo il parco inagibile.
Per tutte queste ragioni urge la costituzione di un comitato di cittadini, che si proponga come partner dell’amministrazione per la gestione del parco.
Al di la’ delle facili polemiche che si potrebbero innescare, si spera che con l’impegno dei cittadini che abitano nella zona, delle varie associazioni intervenute, e con una maggiore vigilanza da parte della amministrazione, nonche’ un maggior impegno economico da parte della stessa nella sua regolare manutenzione, il parco Poti’ potra’ tornare ad essere un prezioso luogo di svago e socializzazione.
Carlo Ferraro
Consigliere comunale Movimento 5 Stelle

Dati del giorno: 29 ottobre 2022

1.213
Nuovi casi
8.653
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 388
Provincia di Bat: 55
Provincia di Brindisi: 125
Provincia di Foggia: 103
Provincia di Lecce: 373
Provincia di Taranto: 152
Residenti fuori regione: 15
Provincia in definizione: 2
14.162
Persone attualmente positive
183
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.517.317
Casi totali
12.978.642
Test eseguiti
1.493.988
Persone guarite
9.167
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 488.792
Provincia di Bat: 129.304
Provincia di Brindisi: 144.244
Provincia di Foggia: 212.972
Provincia di Lecce: 315.286
Provincia di Taranto: 205.577
Residenti fuori regione: 15.982
Provincia in definizione: 5.160

MusicArte è Vincitore dell’avviso PUGLIASOCIALE 3.0 della Regione Puglia dell’assessorato Sezione Benessere Sociale.

 Per una realtà strutturata e consolidata come l’Associazione MusicArte O.d.V., è stato duro affrontare i mesi di lockdown e riorganizzare le proprie attività mantenendo al contempo lo sguardo rivolto al futuro. Siamo tutti testimoni del fatto, che ancora più difficoltoso sia stato per i tantissimi giovani, che hanno visto le loro attività fermarsi completamente e che spesso ne sono usciti completamente demotivati e privi di ogni stimolo di miglioramento del proprio futuro.

Oggi siamo ben contenti di comunicare che ancora una volta siamo vincitori di un bando regionale, in collaborazione con L’Amministrazione comunale – Ufficio Politiche Giovanili.

Il progetto, “TAILWIND” (vento in poppa) vuole offrire ai giovani ideatori di progetti, la chance di poter ripartire o in alcuni casi l’occasione di realizzarli, e quindi un aiuto a scorgere le prospettive per il futuro lavorativo a cui il loro impegno condurrebbe.
La possibilità di essere coadiuvati nella realizzazione dei propri sogni, e quindi il coronamento in un futuro prossimo possibile, prenderebbe forma grazie alla creazione di una rete di progettazione che aiuterà a concretizzare le idee mettendo a disposizione dei beneficiari una struttura storicamente consolidata quale è MusicArte, con funzione di HUB di Progettazione Partecipata.

Nel corso del 2020/2021 grazie al progetto “Look to the future”, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia nell’ambito dell’avviso “Spazi di Prossimità”, MusicArte ha potuto introdurre una serie di azioni propedeutiche all’idea progettuale candidata nell’Avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0.
I soggetti beneficiari saranno associazioni del terzo settore e giovani dai 18 -35 anni, i quali saranno messi nelle condizioni di avere a loro disposizione una “casetta degli attrezzi”, che li aiuti a sviluppare un idea progettuale, e a leggere ed interpretare gli avvisi pubblici a cui si partecipa.
Nello specifico gli interventi che il Progetto nei suoi 18 mesi di attività si prefigge di svolgere è:

  • Incontro tra le figure politiche/tecnici che strutturano gli Avvisi e i giovani;
  • Incrementare le competenze di Progettazione dei beneficiari;
  • Favorire la creazione di reti tra le associazioni;
  • Garantire la certezza di un luogo per giovani e associazioni che necessitano di un supporto nella progettazione;

Tutto questo si può realizzare solo grazie ad una Regione Puglia attenta, nelle persone all’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, della Dirigente Dr.ssa Laura Liddo.

E l’amministrazione Comunale, Partner del progetto, con il sostegno attivo e incessante del sindaco Toni Matarrelli, del Consigliere Delegato Vincenzo Sicilia e all’assessore alle politiche sociali Anna Maria Scalera.

MusicArte è consapevole che solo insieme si posso abbattere muri di disagio sociale e offrire quante più opportunità per il terzo settore, che oggi è parte trainante del paese.

HALLOWEEN: COLDIRETTI PUGLIA, -15% ZUCCHE CON CLIMA PAZZO; IVA RIDOTTA AL 4% PER ZUCCHE A TAVOLA. 
Il clima pazzo del 2022 con quasi 9 eventi estremi al giorno fra nubifragi e ondate di calore, grandinate e siccità, ha tagliato in media del 15% la raccolta delle zucche Made in Italy che per varietà, qualità e versatilità sono tra le migliori al mondo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in occasione del “Zucca day” che si festeggia in Puglia nei mercati di Campagna Amica a Brindisi in Viale Appia  e a Lecce in Via 95° Regimento Fanteria, con lezioni di intaglio delle zucche per prepararsi ad Ognissanti, l’esposizione di “mostruose” sculture, ma anche i consigli in cucina dell’agrichef per prepararle al meglio. Intanto l’Agenzia delle Entrate – ricorda Coldiretti Puglia - ha dato il via libera all’Iva ridotta al 4% per le zucche di Halloween, ma solo per quelle che si possono utilizzare in cucina da mangiare oltre che per intagliare le classiche facce da paura della notte delle streghe. Invece, alle zucche ornamentali non commestibili o addirittura tossiche viene applicata l’aliquota ordinaria del 22%.coldiretti_E_Zucca_Day_ai_mercati_di_Campagna_Amica_a_Brindisi_e_Lecce3_2.jpg

Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe – spiega la Coldiretti – si registra nella settimana di Halloween una corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo con il prezzo medio al dettaglio sul territorio nazionale che quest’anno in media va da 1,5 a 2 euro al chilo. A ridurre la disponibilità di prodotto tricolore nel 2022 sono state le anomalie climatiche – rileva la Coldiretti – una situazione climatica che ha pesato sullo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto, pur se la qualità è fortunatamente salva.

Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso. Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli in Italia – continua la Coldiretti regionale – sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi oltre naturalmente la polpa.coldiretti_E_Zucca_Day_ai_mercati_di_Campagna_Amica_a_Brindisi_e_Lecce3_4.jpg

Sagre e fiere legate alla zucca – sottolinea Coldiretti - rappresentano l’occasione per acquistare direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali. Il consiglio della Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy ma anche per sostenere l’economia e l’occupazione locale in un momento difficile per il Paese.

La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca. Così – avverte Coldiretti – aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Sudafrica con il quale arrivano a coprire quasi la metà del totale degli arrivi dall’estero.  Nel 2021 l’Italia ha importato oltre 12,4 milioni di chili di zucca, in aumento del 44% rispetto agli 8,6 milioni di kg dell’ultimo annoi pre Covid nel 2019, con consumi in aumento, trascinati anche dall’effetto lockdown, con l’aumento delle preparazioni casalinghe.coldiretti_E_Zucca_Day_ai_mercati_di_Campagna_Amica_a_Brindisi_e_Lecce3_1.jpg

Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca – afferma la Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.

L’altra categoria di zucca che si sta affermando – ricorda ancora Coldiretti – è quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate). Ma è indubbio – conclude la Coldiretti – che l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di italiani.

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L’attività di prevenzione e repressione dei reati in genere e i servizi di controllo del territorio voluti dal Questore Annino Gargano continuano con sempre maggiore incisività e, negli ultimi giorni, hanno visto le pattuglie dell’UPGSP Sezione Volanti impegnate in controlli sia nelle zone centrali del capoluogo sia nelle periferie. Nell’ultima settimana sono state fermate e controllate complessivamente 430 persone e 245 veicoli.

Nella giornata di ieri le Volanti della Questura sono intervenute nel centro storico dove era stata segnalata la presenza di un giovane che, in preda all’ira, minacciava di morte i suoi genitori con i quali aveva litigato. L’arrivo degli agenti di Polizia permetteva di riportare il giovane alla calma avvalendosi dei sanitari di un’Unità Operativa del 118 e di accertare che non si trattava di un fatto episodico. Immediati sono scattati i controlli di approfondimento che permettevano di rinvenire presso l’abitazione del giovane alcune armi da punta e da taglio con le lame affilate tra le quali c’erano una “katana”, due pugnali di grosse dimensioni ed una lama da aratro utilizzabile a mo’ di ascia; il tutto era detenuto senza aver fatto denuncia alle autorità preposte. Il giovane veniva denunciato in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva di armi; gli oggetti rinvenuti sono stati sequestrati per essere messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I servizi di controllo del territorio sono stati intensificati anche nelle periferie tanto che questa mattina in Piazza Raffaello al rione Sant’Elia, è stato fermato un giovane che, avendo destato sospetto negli agenti della Volante per il suo comportamento, veniva sottoposto ad una perquisizione sul posto e trovato in possesso di una dose di sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso di gr.1,20. La sostanza stupefacente, sottoposta a sequestro, era contenuta in un involucro di cellophane e detenuta per uso personale. A carico del giovane si è proceduto con la contestazione di illecito amministrativo prevista dalla normativa sugli stupefacenti.

Nell’ambito delle sistematiche attività espletate dalla Polizia di Stato, finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in genere e, specificatamente, al fine di prevenire lo spaccio di qualsivoglia genere di sostanze stupefacenti ai giovani frequentatori la c.d. “movida brindisina”, personale della Squadra Mobile, nella giornata di ieri ha proceduto ad effettuare perquisizione personale e domiciliare di iniziativa nei confronti di un incensurato brindisino. Nello specifico la minuziosa attività  espletata dalla Squadra Mobile nei confronti di aziende agricole dedite alla produzione ed essiccamento di cannabis sativa, ha consentito di accertare anche la sussistenza di marijuana del tipo vietato.

In particolare l'atto di polizia giudiziaria è stato eseguito nei confronti del titolare di una azienda agricola e consentiva di rinvenire e porre in sequestro della sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 3,5 kg., contenuta in alcuni sacchi e suddivisa in diversi involucri pronti per essere venduti. Il titolare dell’azienda è stato quindi arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Il Ministero dell’Istruzione con una nota ufficiale inviata all’Amministrazione Comunale ha confermato il finanziamento per il recupero della scuola di via Bilotta.

Così come preannunciato nelle scorse settimane, si tratta di circa 830 mila euro derivanti dalla partecipazione ad un bando del PNRR per la messa in sicurezza e riqualificazione di immobili da destinare ad asili nido e scuole dell’infanzia.

La scelta dell’Amministrazione Comunale è ricaduta sulla Scuola di via Bilotta che, grazie a questo finanziamento, potrà finalmente accogliere bambine e bambini dopo decenni di totale abbandono.

Il progetto dei lavori prevede la rigenerazione dell’edificio con l’adeguamento antisismico, nuovi impianti idrico, fognario, elettrico, termico, la realizzazione di nuovi solai e balconi. Il tutto corredato con impianti fotovoltaici per la produzione di elettricità e acqua calda.

I 640 metri quadrati della struttura ospiteranno tre sezioni scolastiche dotate di spogliatoio, aula e servizi igienici. Le aree comuni saranno strutturate con una sala per attività ludico-educative, cucina, aula insegnanti e deposito per l’attrezzatura didattica.

La nuova scuola di via Bilotta si completerà con una ampia area verde attrezzata con giochi per i bambini e angoli dedicati ai momenti di svago.

“Il recupero della scuola di via Bilotta – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – è un obiettivo che ci eravamo prefissati da tempo. In uno dei luoghi simbolo dell’abbandono, dove per decenni ha dominato l’incuria, presto potranno giocarci dei bambini. Una rigenerazione che, tra le altre cose, libera il quartiere dalla presenza oppressiva di questo monumento allo spreco.”

Con il recupero di questo immobile aumenta l’offerta di spazi educativi per le famiglie con figli della fascia d’età 0-3 anni. Un’autentica occasione di riscatto per un immobile che da 40 versa in stato di completo abbandono e una opportunità per tanti genitori.  

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Tra le prelibatezze enogastronomiche dell’autunno ci sono le castagne i funghi e, naturalmente, del tanto atteso vino Novello. Si tratta, nella stragrande maggioranza dei casi, di un vino rosso, giovane, dal colore intenso e dai forti aromi. Da consumarsi, preferibilmente, entro sei mesi. Resta comunque un buon prodotto anche dopo tale periodo. Si tratta del primo vino della vendemmia 2022 che da domenica 30 ottobre sarà sulle tavole degli italiani. Il vino novello è frutto di un moderno processo di vinificazione che fu scoperto, già nel lontano 1861, dal famoso scienziato francese Louis Pasteur e successivamente perfezionato nel 1934 da un gruppo di ricercatori della stazione scientifica di Narbonne. Cercando di trovare un metodo per la conservazione dell’uva appena raccolta, in quanto allora non esistevano le celle frigorifere, i viticoltori francesi posizionarono i grappoli d’uva sotto una cortina di anidride carbonica per alcune settimane al termine delle quali si accorsero che essi avevano fermentato, diventando gassosi e frizzanti.

Decisero, quindi, di procedere ad una rapida vinificazione, col vantaggio che appena poco tempo dopo la vendemmia il vino era già pronto per essere consumato. Era nata, così, la vinificazione con macerazione carbonica. Il processo di macerazione carbonica è un metodo che garantisce la purezza e qualità. L’uva, raccolta manualmente in cassette, viene posta all’interno di un vinificatore rotativo orizzontale, dove i grappoli rimangono integri. Da questo momento ha avvio la macerazione carbonica, che ha una durata media di 12 giorni in cui avviene una fermentazione intracellulare all’interno dell’acino con una sovrappressione di 60-70 millibar in totale assenza di ossigeno e con una temperatura di fermentazione controllata a 20°C. Infine, i grappoli sono pigiati nelle presse soffici e lo zucchero residuo è trasformato in alcool con la tecnica classica della vinificazione. Tuttavia, negli ultimi 12 anni il consumo di vino Novello è calato tanto da indurre molte aziende vinicole a non produrlo.

Lo scorso anno la Puglia ha prodotto circa 330 mila bottiglie per un giro di affari di 1 milione e 500 mila euro. E pensare che nel 2008 la Puglia aveva prodotto 930 mila bottiglie di novello. In ogni modo, in provincia di Brindisi il vino Novello è particolarmente atteso. La Cantina sociale di San Donaci, la più antica e longeva della provincia di Brindisi, ha prodotto 5 mila bottiglie del novello “Natìo”, quasi del tutto vendute in prevendita. “Grazie a un’annata eccezionale sotto l’aspetto qualitativo il novello prodotto è superlativo – ha confidato il presidente Marco Pagano -. Come sempre il nostro novello è un blend di uve autoctone come la Malvasia e il Negramaro. Il novello di San Donaci raggiungerà tutte le regioni italiane”.guglielmi_emanuele_-_vice_presidente_cantine_di_Mesagne.jpg

A Mesagne, la Cantina della Riforma Fondiaria ha prodotto il novello “Burriu”. A tracciarne le caratteristiche è il vice presidente, Emanuele Guglielmi: “Il nostro Novello ha i sapori dei frutti di bosco. Il prodotto è ben strutturato, vivace, armonico adatto per questo periodo dell’anno. Inoltre, posso dire che c’è anche un buon mercato, per questa tipologia di prodotto, giacché è stato quasi del tutto prenotato e, quindi, venduto. I principali consumatori sono i giovani”.

Le Cantine di San Pancrazio, sulla via del mare, hanno prodotto il novello “Terre di Sole” con un blend di uve Negroamaro e Malvasia. “Siamo molto soddisfatti della produzione di novello 2022 – ha spiegato il presidente Oronzo Pati – poiché la qualità è molto buona. Sono certo che l’intera produzione sarà venduta in pochi giorni poiché la richiesta è molto alta”.cardone_antonio_upal_cisternino.jpg

Antonio Cardone è il presidente della Cantina sociale Upal di Cisternino. “La qualità del nostro novello, prodotto rigorosamente con un blend di uve autoctone, – ha affermato il presidente Cardone - è superlativa, grazie a un’annata eccezionale che ci sta permettendo di vinificare prodotti di prima qualità. Posso affermare, senza ombra di dubbio, che il nostro novello è stato prenotato tutto in ambito provinciale”.

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Grande attesa dei management aziendali per stappare il primo prodotto vinario targato vendemmia 2022: il vino Novello. Così, dai migliori grappoli di Negroamaro e Merlot, raccolti a mano nei vigneti salentini di proprietà di Cantine Due Palme, nasce Beddu”. Ne parliamo con il presidente di C2P, Melissa Maci.

Presidente Maci ancora poche ore e poi vedrà la luce il primogenito dei vini della presente campagna.melissa_maci_presidente_C2P.jpg

“Il Novello è il primo prodotto della vendemmia 2022, tra quelle a più alto tasso di siccità degli ultimi anni, che ha dato vita ad un prodotto di bassa resa, ma ad alto grado zuccherino. Un prodotto dalla lunga tradizione contadina che, dalla notte dei tempi - questo tipo di vino affonda le radici già in tempi romani quando le fermentazioni avvenivano in giare di terracotta - sancisce il termine della vendemmia e la conseguente produzione e messa in commercio del primo nato; come avviene nella ciclicità della vita dell’uomo, anche la vigna mette al mondo il suo atteso primogenito”.

Ci può spiegare le principali caratteristiche del vostro Novello?

“Si tratta di un vino giovane pronto da stappare, che conquista fin da subito con la luminosità del suo colore purpureo, per poi inebriare con un’esplosione fruttata e rapire con il suo sorso morbido, agile e armonico. Frutto di una scommessa iniziata 6 anni fa e che risulta vincente ogni anno”.

Quest’anno le bottiglie prodotte sono 33.000, ma più della metà sono già state prenotate.

“Un successo di vendita che si ripete ogni anno. Le altre bottiglie saranno disponibili alla vendita a partire dal 30 ottobre come da disposizioni ministeriali. Il successo di Beddu, che continua a crescere ogni anno, è da attribuirsi sia nell’appeal del prodotto, che è un trend accattivante soprattutto tra i giovani, che nella forza di azioni di marketing mirate, frutto di ricerca costante e innovazione perpetua”.

Qualità vuol dire anche investire nella ricerca enologica.degustazione_novello_presidente_melissa_maci_1.jpg

“Certamente. Ogni anno il Novello rappresenta una sfida nella quale amiamo cimentarci insieme a nostro padre, Angelo Maci, fondatore di Cantine Due Palme. Tante sono state le innovazioni che abbiamo portato nell’allevamento della vite; siamo un’azienda che della sostenibilità e della ricerca hanno fatto prerogative dalle quali è impossibile prescindere. Per citare il claim della nostra nuova campagna pubblicitaria sulla sostenibilità posso tranquillamente affermare che il nostro Novello è buono perché è frutto di una terra che sappiamo amare”.

Quindi, anche quest’anno, sarà un’emozione stappare la prima bottiglia della nuova vendemmia.

“Crediamo molto in questo prodotto che ogni anno trova riscontro in un pubblico fedele che lo aspetta con ansia iniziando a preordinare le bottiglie già prima di vederle sullo scaffale. Nonostante i nostri 33 anni di esperienza, continuiamo ad emozionarci davanti a questi risultati e davanti alla fiducia che i consumatori ripongono in noi. Anche quest’anno le mani sapienti di mio padre hanno saputo creare un prodotto unico che saprà conquistare anche i palati più esigenti”.

A questo punto non resta che alzare in alto i calici, in una perfetta fusione tra innovazione e tradizione. Prosit.  

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IL NUOVO TEATRO VERDI DI BRINDISI AVRÀ FINALMENTE LA SUA ORCHESTRA.

Pubblicato sul sito della Fondazione il bando per partecipare alle audizioni finalizzate alla selezione dei componenti dell’Orchestra. Scadenza per la presentazione delle domande il prossimo 13 novembre.

«Dopo la novità della rassegna “Verdi in Jazz”, che debutterà nel foyer il 5 novembre, poi il “Verdi Gala” in programma domenica 18 dicembre - ha affermato il maestro Stefano Miceli, presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi -, il Teatro è pronto ad accogliere la sua Orchestra, fatta per i giovani». 

L’Orchestra del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi è un progetto start up di formazione orchestrale giovanile - rivolto a musicisti fino a 38 anni d’età - e mira alla professionalizzazione di talenti per raggiungere la qualifica di professore d’orchestra. «La Fondazione rilascerà ad ognuno un attestato per il conseguimento dei risultati richiesti - ha continuato Stefano Miceli - ed abbiamo creato appositamente una stagione sinfonica in modo che i giovani dell’Orchestra possano vivere il loro percorso da professionisti in un job training, nel loro teatro, con debutto in occasione del Concerto di Capodanno 2023».

Il bando per partecipare alle audizioni è stato pubblicato sul sito della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, www.nuovoteatroverdi.com, nella sezione dedicata. «Saranno gli iniziatori di una compagine - ha spiegato Miceli - e il nostro intento è di offrire loro nelle future stagioni sinfoniche una regolare attività orchestrale da professori d’orchestra a pieno titolo, non più in qualità di corsisti, ma di professionisti». Il maestro Miceli ne assume direzione musicale, «una scelta condivisa con il Consiglio di amministrazione - ha precisato - che mi onoro di rappresentare e a titolo totalmente gratuito per il bene della nostra città e del nostro territorio. Dirigo da decenni in giro per il mondo e intendo dedicarmi al progetto e ai giovani della costituenda orchestra residente del teatro con l’obiettivo di costruire insieme il loro futuro a Brindisi». 

I soggetti interessati all’audizione saranno valutati da una commissione artistica di comprovata esperienza professionale, previo invio della domanda all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 14.00 di domenica 13 novembre 2022. Il Nuovo Teatro Verdi intende ampliare gli scenari culturali del territorio attraverso la musica, dal Jazz alla classica, e altre iniziative in modo da costruire un dialogo stabile con la comunità e contestualmente accrescere la propria competitività nell’idea di proiettare le produzioni verso altre realtà. Cinque gli appuntamenti orchestrali previsti da gennaio ad aprile 2023. L’Orchestra si candida a diventare lo strumento per promuovere relazioni nazionali e internazionali con istituzioni di prestigio in campo musicale.