Redazione

“Il mio interesse prioritario è rivolto a sollecitare ogni sforzo per avviare al più presto i lavori per la riconversione del Di Summa di Brindisi in PTA e Ospedale di comunità, spendendo gli oltre 6 milioni di euro destinati al PNRR. E in questo senso ho convocato la I Commissione per informazioni e cronoprogramma, così da poter mettere nel calendario il giorno in cui il Perrino sarà liberato da migliaia di prestazioni inappropriate per un ospedale regionale di II livello”.  

Lo comunica il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“Perseguo da molto tempo il programma della riconversione del Di Summa, da qualche mese ammesso nella rete regionale dei PTA e Ospedali di comunità e perciò finanziato con i fondi del PNRR. 
Ora è necessario eseguire al più presto la programmazione, cominciando con l’affidamento della progettazione. 
Il finanziamento riguarda la Casa e l’Ospedale di comunità nel padiglione D, con il rispettivo finanziamento di euro 3.647.800 ed euro 2.287350, e la Centrale operativa territoriale nel padiglione A, con un finanziamento di euro 200.000. Il tutto per un complessivo finanziamento di euro 6.135.150. 
Accanto a questo programma c’è inoltre la necessità di lavorare per ulteriori stanziamenti contenuti nel programma di riconversione totale del Di Summa, anch’essa autorizzata dalla Regione, finalizzata a creare un hub provinciale di assistenza territoriale, in grado di legarsi con la restante rete territoriale e dando quindi risposta alla maggior parte della domanda assistenziale. Con la ovvia conseguenza di limitare all’assistenza per malattie tempo-dipendenti e di alta-media complessità gli ospedali di I e II livello (Perrino di Brindisi, Camberlingo di Francavilla, il nuovo di Monopoli e Fasano) e l’ospedale di base di Ostuni”.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Giovedì 21 luglio, a partire dalle 17, è in programma una passeggiata comunitaria che attraverserà il quartiere Commenda per conoscere alcuni dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Un’occasione non solo per sapere quali e quanti sono, ma anche per ascoltare le testimonianze di chi in città da sempre è attivo in percorsi di antimafia sociale, testimoni privilegiati che ci accompagneranno in questo percorso.

A partire dalle ore 17 una visita guidata attraverso questi luoghi simbolici permetterà di raccontare alla comunità brindisina e ai volontari del campo E!state Liberi di Mesagne il percorso che il Comune di Brindisi ha intrapreso per valorizzare e promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati attraverso il progetto “Circolo della legalità”.

Il punto di ritrovo sarà presso l’Oratorio dei Salesiani, in via Appia 195, un luogo di aggregazione che ha sempre rappresentato un importante punto di riferimento per i giovani del quartiere. La passeggiata comunitaria avrà la durata di circa due ore tra le strade della Commenda, visitando e scoprendo quattro beni confiscati.

“La conoscenza è la via maestra del cambiamento” ed è proprio scoprendo le storie di questi beni confiscati, ricostruendo la memoria collettiva della nostra città fatta soprattutto di storie di riscatto che si invita la comunità a partecipare e costruire un percorso nuovo di coprogettazione che porti a ridare nuova vita a questi luoghi.

Al termine della passeggiata, per chi vorrà proseguire, Parco Buscicchio al quartiere Sant’Elia ospiterà un aperitivo comunitario; un modo per creare nuove relazioni e riscoprire legami di comunità, messi a dura prova negli ultimi anni a causa della pandemia Covid 19.

Le attività del progetto Circolo della legalità, finanziate attraverso l’avviso n. 2/2017  “Cantieri innovativi di antimafia sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano” della Regione Puglia, rappresentano un’opportunità per tante ragazze e ragazzi brindisini che vivono in un contesto difficile di conoscere e ascoltare testimonianze privilegiate di chi ha affrontato e ha deciso di dire di no alle mafie: imprenditori vittime di racket e usura, familiari delle vittime innocenti delle mafie. Ma soprattutto è un’occasione di riscatto e per entrare in contatto con esperienze positive e di riscatto, stimolo per la crescita e il cambiamento.

Il Comune di Brindisi, parte dell’ATS “Rete della legalità” nata per realizzare il progetto, ha il compito di realizzare attività di animazione sociale e culturale utili ad aggregare, sensibilizzare, informare e formare la comunità di riferimento, e strumentali a conoscere meglio l’impatto del fenomeno mafioso attraverso la conoscenza dei beni confiscati e l’elaborazione condivisa di strategie di riutilizzo dei beni.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Nell’estate 2022 la Puglia ‘tira’ per l’enogastronomia, con il cibo locale ed il vino al secondo posto del gradimento dei turisti subito dopo il contatto con la natura ed il paesaggio, quando i portali nel comparto turistico per la ricerca della “ristorazione” sono cresciuti del 106%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del Registro .it, l'anagrafe dei nomi .it gestita dall'Istituto di informatica e telematica del Cnr (Cnr-Iit), attraverso l’osservatorio permanente “Tourism in the Net”, secondo cui i portali relativi all’ambito della «ristorazione» sono passati da 1.763 siti classificati nel 2021 ai 3.642 del primo semestre 2022.

Nell’estate 2022 oltre sette italiani su 10 (72%) stanno andando in agriturismo, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare, simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e della pandemia, secondo l’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi sulle ferie degli italiani.

In testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto – secondo Coldiretti/Noto Sondaggi – c’è l’enogastronomia. Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture.

Lo dimostra il fatto che l’offerta agrituristica è addirittura cresciuta per numero di aziende (+2%) in Puglia, superando quota 950. L’alloggio (con 870 aziende, 91% del totale) e la ristorazione (688 aziende, il 72% del totale) si confermano i due pilastri dell’agriturismo. Ma la degustazione proposta da 448 aziende (il 47% del totale delle aziende) è addirittura cresciuta esponenzialmente.

Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax, ma c’è anche qualcuno che ha paura del Covid e trova sicurezza nello stare in campagna e chi vuole fare attività sportiva. Ma l’amore degli italiani per l’agriturismo è dimostrato anche dal fatto che a ben 20,5 milioni di italiani piacerebbe aprirne uno, secondo l’indagine Coldiretti/Noto Sondaggi.

“L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo – commenta Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia - significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture agrituristiche assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale”.

Tra le tendenze dell’estate 2022 c’è la crescita dei viaggi di media e breve distanza e del turismo di prossimità, il ricorso a prenotazioni last minute e la preferenza per alloggi autonomi, luoghi e attività all’aria aperta. Cresce anche l’interesse per le mete minori. Inoltre la tendenza a muoversi in periodi meno affollati spinge verso un altro aspetto importante per l’economia dell’intero settore: la destagionalizzazione e l’allungamento dei soggiorni medi. L’estate 2022 è un appuntamento importante per il settore dopo due anni di pandemia che sono costati un calo del 34% delle presenze, secondo l’analisi Terranostra Campagna Amica, ma che non hanno inciso sulla struttura del settore che ha mostrato la propria solidità e capacità di adattamento, innovazione e di risposta ai nuovi stimoli del mercato.

Per chi ama la vacanza all’aria aperta come i camperisti, gli agriturismi italiani mettono inoltre a disposizione – sottolinea la Coldiretti – circa 12mila piazzole attrezzate di sosta ma anche spazi per picnic, tende e roulotte per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali.

Alla luce dell’attuale scenario, connotato da una serie di emergenze ambientali, l'impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati, con il turismo di qualità che è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare.

GLI AGRITURISMI IN PUGLIA

Tipo di autorizzazione agrituristica

alloggio

ristorazione

degustazione

altre attività diverse da alloggio ristorazione e degustazione

tutte le voci

Territorio

 

 

 

 

 

 

Puglia

 

870

688

449

437

952

Foggia

 

118

115

65

71

138

Bari

 

142

135

85

85

169

Taranto

 

91

68

60

41

94

Brindisi

 

121

93

62

53

125

Lecce

 

371

248

151

175

396

Barletta-Andria-Trani

 

27

29

26

12

30


*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati ISTAT

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, VERIFICHE IN CAMPO PER GRANDINE E SICCITÀ; IN FUMO 8 FRUTTI SU 10 BILANCIO PREOCCUPANTE . 

​Si aggrava la conta dei danni nelle campagne con danni ingenti causati dalla grandinata che ha colpito vigneti e frutteti, con 8 frutti su 10 andati in fumo, dopo che la siccità ha compromesso le piante in grave stress idrico. È quanto rileva Coldiretti Puglia, a seguito delle verifiche in campo su vigneti e olivi, ma anche sulle mandorle, le mele, i cachi, le prugne, una bilancio desolante per una campagna agraria estiva da dimenticare.

La gradinata ha colpito duramente i campi proprio quando le alte temperature ma anche la preoccupante siccità sono la punta dell’iceberg di un 2022 che si classifica fino ad ora a livello globale come il quinto anno più bollente di sempre nel pianeta, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,87 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.

Per questo Coldiretti Puglia ha chiesto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di dichiarare lo stato d’emergenza in Puglia, stretta nella morsa della siccità grave ed emergenziale, con temperature altissime già da maggio e improvvisi nubifragi, grandinate e trombe d’aria, con interventi immediati ma anche di programmazione in modo da conservare l’acqua quando ci sono eventi temporaleschi e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.

Siamo di fronte in Puglia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti regionale – oltre 3 miliardi di euro in un decennio.

Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima – denuncia Coldiretti Puglia – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante.

La siccità e gli eventi estremi si aggiungono al caro gasolio e la rialzo esponenziale dei costi di produzione, con il risultato ​ che – sottolinea la Coldiretti Puglia – più di 1 impresa agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea. Sui campi – continua la Coldiretti regionale – pesano rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari: si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio, a cui si aggiungono rincari di oltre il 30% per il vetro, del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Una situazione sulla quale pesa in maniera determinante la mancanza di una rete di invasi capace di trattenere l’acqua della pioggia. Ogni anno, secondo Coldiretti, l’Italia perde 500mila metri cubi di acqua al minuto che potrebbero invece garantire una riserva idrica a cui attingere nei momenti di siccità, con oltre il 57% della Puglia che è a rischio desertificazione.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

Si è svolta nella serata di lunedì scorso la riunione del nuovo consiglio direttivo della New Virtus Mesagne del presidente Ivano Guarini. L’occasione è stata quella di ​ gettare le basi della stagione 2022/23, molto importante i cui esiti finali avranno un peso fondamentale nella formazione dei prossimi campionati nazionali, vista la recente riformulazione dei campionati di basket.


Il nuovo assetto sociale coinvolge dirigenti già presenti nelle scorse stagioni che personalità già note della pallacanestro gialloblu, pronte a dare il proprio contributo per riportare sempre più in alto la tradizione gialloblu di Mesagne.

Il presidente Guarini potrà contare sulle figure di Gianni Pettograsso con delega di Vice Presidente, Bruno Morobianco dirigente responsabile FIP e dei consiglieri Vincenzo Gatto, Dario Montanaro, Alfredo Carrone e Domenico Santoro, quest’ultimo sarà il general manager il quale nei prossimi giorni incontrerà gli incaricati delle diverse aree(settore giovanile, area tecnica, area medico sanitaria, area marketing e comunicazione, settore minibasket) per coordinare e pianificare la prossima stagione.
 

Insorgono i residenti di via Adige poiché la spazzatura dell'umido questa mattina non è stata ritirata. Evidentemente i netturbini hanno avuto qualche problema o si saranno dimenticati. "E' nostra abitudine uscire la sera il bidoncino della spazzatura - hanno spiegato i residenti - inoltre stamattina sono passati da via Crispi ed hanno fatto la raccolta. Il problema si ripete di tanto in tanto, cioè questi si dimenticano, in quanto fanno il giro dell'isolato e poi si dimenticano di passare in via Adige".

Tre furti sono avvenuti a Mesagne nelle ultime ore dove alcuni malviventi hanno svaligiato altrettante abitazioni. I ladri hanno messo a soqquadro gli ambienti facendo piazza pulita di arredi e manufatti. In un caso sono state rinvenute delle macchie di sangue all'attenzione degli investigatori. Indaga la polizia. 

Il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, domani mattina sarà a Roma presso la sede della stampa estera per parlare di turismo, accoglienza, insomma del Modello Mesagne. 

Dati del giorno: 18 luglio 2022

1.936
Nuovi casi
10.150
Test giornalieri
2
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 594
Provincia di Bat: 222
Provincia di Brindisi: 185
Provincia di Foggia: 208
Provincia di Lecce: 425
Provincia di Taranto: 247
Residenti fuori regione: 47
Provincia in definizione: 8
92.797
Persone attualmente positive
513
Persone ricoverate in area non critica
16
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.334.114
Casi totali
11.827.253
Test eseguiti
1.232.586
Persone guarite
8.731
Persone decedute

BONIFICA: COLDIRETTI PUGLIA, STOP AD INACCETTABILI CARTELLE PAZZE; CON 1/3 AZIENDE AGRICOLE IN DEFAULT PER COSTI PRODUZIONE ALLE STELLE.

I contribuenti, gli agricoltori in tutta la Puglia, non possono continuare a pagare per servizi di cui non beneficiano

Con la siccità che stringe in una morsa le campagne pugliesi da oltre 2 mesi mandando in fumo la produzione e 1/3 delle aziende agricole in default con un reddito negativo anche per effetto dell’aumento dei costi aggravato dalla guerra in Ucraina, è inaccettabile che i Consorzi di Bonifica commissariati stiano recapitando agli agricoltori le cartelle per esigere il pagamento degli oneri di contribuenza, senza che ci sia un effettivo servizio reso alle campagne. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, che annuncia ogni opportuna iniziativa a tutela delle imprese agricole e del territorio.areno_avviso_di_pagamento.jpg

“I contribuenti, gli agricoltori in tutta la Puglia, non possono continuare a pagare per servizi di cui non beneficiano. Al contempo la Puglia ha certamente bisogno di un Piano Generale di Bonifica aggiornato e rispondente alle attuali necessità del territorio, ma denunciamo la mancata condivisione con il territorio sia della fotografia dell’esistente sia di quelli che sarebbero gli obiettivi futuri in termini di difesa del suolo, di governo delle acque irrigue e di ulteriori necessità e opportunità che solo un ampio confronto preventivo può concretizzare”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

STOP AD INACCETTABILI CARTELLE PAZZE.

Si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni ordinarie straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti  i quali hanno, loro malgrado,  subito nell’ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione.

“A causa del ventennale commissariamento il mondo agricolo e l’opinione pubblica – insiste il direttore regionale, Pietro Piccioni - hanno sedimentato sfiducia e risentimento verso strutture che hanno, invece, importanti compiti di natura pubblica e di servizio all’agricoltura, rimaste imprigionate in una condizione di scarsa efficienza e di inoperosa funzione statutaria. Di contro i drammatici effetti  dell’incuria e dei profondi cambiamenti climatici che si sono manifestati  sul territorio regionale, caratterizzati dal succedersi di eventi estremi ed imprevedibili, hanno reso non più rinviabile il rilancio dell’attività di Bonifica integrale”.

A causa della siccità i campi sono allo stremo in Puglia e hanno già perso in media 1/3 delle produzioni dalla frutta al grano, dal foraggio per alimentare gli animali al latte, fino alle olive e alle cozze, con gli effetti anche sull’annata prossima, mentre gli invasi registrano un calo progressivo dell’acqua, con le zone non servite da ‘serbatoi’ artificiali dove agricoltori e allevatori si approvvigionano dai pozzi ormai esauriti e con le autobotti.

Accanto a misure immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione è necessario coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regione Puglia, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica per una gestione unitaria del bilancio idrico perché è evidente l’urgenza di completare le ‘incompiute’ e avviare un grande piano per gli invasi che Coldiretti propone da tempo visto che viene raccolto solo l’11% dell’acqua piovana e si potrebbe arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che si sta verificando anche quest’anno.

I Consorzi pugliesi devono garantire lo scolo di una superficie di oltre un milione di ettari (1.014.545); gestiscono circa 500 chilometri di argini; 265 briglie e sbarramenti per laminazione delle piene; 23 impianti idrovori; oltre 1.000 chilometri di canali (1.126); 9.360 ettari di forestazione. Nel settore irriguo i Consorzi pugliesi gestiscono una superficie servita da opere di irrigazione di oltre 210 mila ettari; 102 invasi e vasche di compenso; 24 impianti di sollevamento delle acque a uso irriguo; 560 chilometri di canali irrigui; circa 10.000 chilometri di condotte tubate, conclude Coldiretti Puglia.

STOP AD INACCETTABILI CARTELLE PAZZE.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci