Redazione

etti un sabato sera dove la movida entra contatto con lo sport, il tutto in pieno centro cittadino. È proprio quello che è successo lo scorso 9 luglio sui corsi e nelle piazze principali del centro di Brindisi caratterizzato dalla I Edizione del “Festival dello sport”,  l’iniziativa dal sapore agonistico ideata e organizzata dal Maestro Carmine Iaia con il coinvolgimento delle società sportive brindisine di Uniti per lo Sport ed il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
 
L’iniziativa, nata con l’obiettivo di puntare i riflettori sullo sport brindisino ed i suoi esponenti, attraverso l’invito colto dalle società partecipanti del Capoluogo Adriatico e della sua Provincia ha rappresentato una novità assoluta in termini di assemblaggio fornendo spunti interessanti fin dall’inizio dell’evento caratterizzato da una breve cerimonia di presentazione condotta dal giornalista brindisino Nico Lorusso, alla presenza dell’Assessore allo Sport del Comune di Brindisi Oreste Pinto, del dottore commercialista Stefano La Palma dell’organizzatore, il maestro Carmine Iaia e nel corso della quale si è registrato l’illustre intervento del Presidente del CONI Provinciale di Brindisi Mario Palmisano Romano.tango.jpg
 
 Un percorso ideale partito da Piazza Cairoli e snodatosi su Corso Umberto e Corso Garibaldi, passando attraverso Piazza della Vittoria; qui istruttori, allenatori, maestri ed esperti delle più disparate discipline, si sono messi a disposizione dei cittadini presenti per regalare loro esperienze dirette con il proprio sport preferito e offrendo la possibilità di cimentarsi in prove sportive con l’attrezzatura messa a disposizione gratuitamente dalle stesse società. Accanto a tutto ciò esibizioni e dimostrazioni che hanno letteralmente rapito l’interesse di chi era al passeggio sui corsi.  
 
Ancora questa volta il maestro Carmine Iaia ha voluto fosse  il pubblico il vero protagonista in quella che trasformerà nuovamente una vasta area della città in una vera e propria palestra a cielo aperto. Le società che hanno partecipato all’evento: la Boxe Iaia Brindisi, l’ASD 40 Nodi del Presidente Emilio Morocutti, la società Atletica Mesagne di Giovanni Guarini, la società Aurora Basket di Fabio Minieri, BDL Escule de baile del maestro Ciccio Laveneziana, il Black Deer SoftAir dell’Istruttore Fabio Fontò, la società Casale Volley 3 dell’Allenatore Claudio Scanferlato, il Circolo della Scherma del maestro Antonio Muraglia, Endpoint skateboard di Ivan Simone,  l’Invictus Fight Lab KickBoxing del maestro Mino Gorgoni, la Pallavolo Koru Brindisi della coach Titty Spinelli,  Padma scuola di Yoga di Claudia Tulsi Lovato, la Società Street Tango del maestro Alessandro De Virgilio e l’Asd Studio Dance Brindisi della maestra Laura Zicola.
 
Appagato dalla grande risposta di cittadini e società sportive il maestro Carmine Iaia che ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto della riuscita dell’evento, della presenza di un folto pubblico che ha mistrato di essere molto contento dell’iniziativa. Questa è l’ennesima iniezione di fiducia per contnuare, in collaborazione con le società sportiva, l’organizzazione di eventi mirati alla diffusione della cultura sportiva. Il prosiimo appuntamento è per sabato 30 luglio presso lo stabilimento Beach One per la <<Festa dello sportivo>> con un bel bagno serale in piscina. Ingresso sarà gratuito, ma su invito, gli interessati possono contattarmi al numero 347 / 94.28.957”.

Mattina da dimenticare per i passeggeri aerei dei voli Brindisi Bologna e Bologna Brindisi, che, nella giornata di ieri, lunedì 11 luglio, hanno riportato dei ritardi consistenti da parte della compagnia aerea Ryanair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie, il volo Brindisi Bologna FR4338 doveva partire alle 07:10 ed è atterrato solamente alle 12:37. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi con altrettanto successivo ritardo del volo Bologna Brindisi FR4339 con partenza prevista alle 08:55 e atterrato alle 14:33.

Per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, i passeggeri dei voli in ritardo Ryanair Brindisi Bologna e ritorno possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

l Ministero della Salute nel suo Piano della performance 2022 – 2024 annuncia due importanti novità per la lotta al randagismo: l’obbligatorietà della microchippatura in tutt’Italia e la creazione di un’unica Anagrafe degli animali da compagnia che segnerà il superamento delle anagrafi regionali attraverso il potenziamento dei database per una migliore messa in rete dei dati e l’immediata rintracciabilità dei proprietari degli animali smarriti o abbandonati. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che lancia la sua campagna estiva contro l’abbandono dando una voce e un volto a chi, dopo avere adottato un randagio attraverso l’associazione, invita a non tradirlo mai, poiché: “Se adotti un animale è per tutta la vita”. Questa può apparire una frase scontata, ma purtroppo sono ancora troppe le persone che adottano non consapevolmente per poi abbandonare senza pietà il proprio familiare a quattro zampe.

Quattro gli adottanti di cani e gatti che nel video Oipa invitano a restare insieme ai propri animali “Oggi, domani e per sempre”, come recita lo slogan della campagna: Arianna con Duchi e Bismi, Maurizia con Ray, Paola con la sua Chanel e Thiago con Lenticchio e Pisellino. 

«L’estate è il periodo in cui si registra la percentuale più alta di animali domestici abbandonati», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Ancora oggi c’è chi preferisce cedere per sempre il proprio animale, o addirittura commettere il reato di abbandono, piuttosto che vivere le vacanze insieme. Un comportamento inaccettabile per la sofferenza causata a quello che dovrebbe essere un membro della famiglia, ma soprattutto ingiustificato: ormai è facilissimo trovare mete, strutture ricettive e mezzi di trasporto aperti anche ai quattrozampe. In alternativa ci si può organizzare temporaneamente con un parente, un amico, un pet-sitter o una pensione che provveda al cane o al gatto di casa. Con la nostra campagna invitiamo a una riflessione poiché le vacanze estive non sono una sorpresa: bisogna pensare a come gestirle prima di accogliere un animale in famiglia. Ecco perché le associazioni, i rifugi, i canili e i gattili che si occupano di trovare casa agli animali offrono tutto il sostegno necessario a chi vuole adottarne uno, accompagnandolo fin dall’inizio del percorso».  

Sono 14.512.805 gli animali microchippati in Italia. Al 10 luglio 2022 risultano iscritti nelle Anagrafi regionali degli animali d’affezione 13.478.682 cani, 1.031.810 gatti e 2.313 furetti.

Le cifre sono estratte dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.

Dalle cifre emerge chiaramente come siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie.


L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura, efficace strumento per combattere il randagismo.

«L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?».

L’Oipa, in attesa delle novità annunciate dal Ministero della Salute, rivolge infine un appello a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili.

GUARDA IL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=S7cRF1wn1JY

Dati del giorno: 12 luglio 2022

13.150
Nuovi casi
47.170
Test giornalieri
13
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 4.193
Provincia di Bat: 873
Provincia di Brindisi: 1.328
Provincia di Foggia: 1.406
Provincia di Lecce: 3.087
Provincia di Taranto: 2.017
Residenti fuori regione: 204
Provincia in definizione: 42
88.829
Persone attualmente positive
443
Persone ricoverate in area non critica
22
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.296.576
Casi totali
11.681.751
Test eseguiti
1.199.050
Persone guarite
8.697
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 423.329
Provincia di Bat: 114.247
Provincia di Brindisi: 121.773
Provincia di Foggia: 187.668
Provincia di Lecce: 261.071
Provincia di Taranto: 173.185
Residenti fuori regione: 11.085
Provincia in definizione: 4.218

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È dal 2016 che le spiagge da Savelletri a Torre Canne ottengono il riconoscimento assegnato dai pediatri italiani. L’assessore Palmariggi: «In sinergia con gli operatori lavoreremo con ancora maggiore impegno per rendere Fasano sempre più sostenibile, innovativa, qualificata e attraente».

Le spiagge di Fasano sono a misura di bambini. Lo dicono i pediatri italiani che per il settimo anno consecutivo hanno premiato i 20 km di costa del nostro territorio con la Bandiera Verde. Il riconoscimento premia le spiagge adatte ai più piccoli secondo oltre 2mila pediatri. La Bandiera indica una località a misura di bambino, sia per le caratteristiche della spiaggia, sia per la presenza di offerta turistica e attrezzature dedicate ai più piccoli, tenendo conto anche delle opportunità di divertimento per i genitori (negozi, ristoranti, bar, strutture sportive).

«La bandiera verde, insieme alla bandiera blu che abbiamo ottenuto per il 12mo anno consecutivo, premia il grande lavoro fatto da operatori e amministrazione per creare una offerta turistica di qualità, accogliente e a misura di tutti – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Ringrazio tutto il comparto che ogni giorno si prodiga per offrire servizi di eccellenza che collocano Fasano tra i territori più apprezzati al mondo. Questi riconoscimenti ci spingono a lavorare ancora di più e meglio nell’ottica dell’innalzamento della qualità».

La cerimonia ufficiale di consegna della Bandiera Verde si è svolta il 9 luglio a Mazara del Vallo nell’ambito del 5th International workshop of Green flags – VII Convegno nazionale delle Bandiere verdi.

L’assegnazione delle Bandiere Verdi è iniziata nel 2008. Le bandiere vengono conferite a località italiane, dal 2017 anche a spiagge dell’Unione Europea e inoltre dal 2021, a località dell’Africa.

Il tema di questa edizione è stato: «Un mondo di mare per i bambini: il ruolo della telemedicina».

«Alla Bandiera Blu si somma un altro importante riconoscimento internazionale per la nostra costa – dice l’assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi –. La Bandiera Verde Pediatri premia le località balneari a misura di bambino, che godono di particolari requisiti: sicurezza e vigilanza da parte di personale qualificato, bagnini esperti e addestrati al primo soccorso sia sulla spiaggia che in mare, spazi ampi tra gli ombrelloni per permettano ai bambini di giocare in libertà e tranquillità, spiagge sabbiose, acque basse e fondali puliti, strutture come bar, gelaterie e locali adatte alle famiglie. Fasano è una meta di vacanze per tutti. In sinergia con gli operatori dell’industria turistica, a cui va la nostra gratitudine, continueremo a lavorare per potenziare la nostra offerta e i servizi necessari per renderla sempre più sostenibile, innovativa, qualificata e attraente».

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Mercoledì 13 luglio dalle 9:30 alle 13:30 le sale di Palazzo Roma a Ostuni ospitano l'incontro "Alleanze territoriali tra istruzione e formazione". L'Assessorato alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Re.Na.I.A (Rete nazionale Istituti alberghieri) e FoodExp promuovono infatti un momento di riflessione e una tavola rotonda per ragionare di soluzioni e sinergie per il futuro del mondo dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.

Dopo le introduzioni affidate a Giovanni Pizzolante, ideatore e organizzatore di "FoodExp. Forum internazionale dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, giunto nel 2022 alla quinta edizione, e Margherita Manghisi, presidente di Re-Na-I-A Puglia, l’incontro entrerà nel vivo con gli interventi di docenti e dirigenti di numerosi istituti alberghieri pugliesi - Sara Giannetto ("Tommaso Fiore" di Modugno-Grumo Appula), Maria Luisa Benedetto ("Presta - Columella" di Lecce), Michele Gramazio (IISS "Luigi Einaudi" di Foggia), Antonello Natalicchio (Istituto Alberghiero di Molfetta), Paolo Aprile (Polo Tecnico del Mediterraneo "Aldo Moro" Santa Cesarea Terme) che porteranno la loro esperienza e il loro punto di vista. Parteciperanno anche Gabriele Menotti Lippolis (Presidente Confindustria Brindisi), Domenico Maiorano (CISL Scuola), Gianni Verga (segretario regionale UIL Scuola Rua – Puglia), Vito Fumai (delegato regionale CGIL Flc – Puglia). Dalle 12:15 per approfondire il tema delle alleanze territoriali tra Istruzione e Formazione proporranno alcune prospettive di sviluppo Sebastiano Leo, assessore regionale alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Anna Cammalleri, consigliera del Presidente per le Politiche integrate, Formazione, Occupazione e Cittadinanza attiva nel Sistema Puglia, Margherita Manghisi, Presidente Re-Na-I-A Puglia, Giuseppe Silipo, direttore generale Ufficio scolastico regionale della Puglia, Luigi Triggiani, direttore UnionCamere Puglia. La chiusura dei lavori sarà affidata a Giuseppe Achille, dirigente dell'Istituto “De Nora – Lorusso” di Altamura.ostuni_palazzo_roma_incontro_interno_2.JPG

«Il quadro sociale e il mancato incrocio tra domanda e offerta di lavoro ci impongono una revisione di diversi sistemi sia dell’istruzione che della formazione professionale altamente specializzata. Ad imporla sono soprattutto le nuove esigenze legate alla blue economy da cui, nella nostra regione, il turismo non può prescindere, e una richiesta sempre maggiore a livello mondiale che vede la Puglia ormai da anni un importante polo attrattivo del turismo», sottolinea l’assessore regionale Sebastiano Leo. «È per questo motivo che la Regione Puglia si muove esattamente in questa direzione, nell’incastro tra i luoghi e il mondo del lavoro e della formazione con una prospettiva internazionale. La necessità è quella di formare figure in grado di coprire le esigenze del mondo del lavoro in particolare in un territorio che trova nel turismo una fetta rilevante dell’economia locale. Nei prossimi giorni il mio assessorato presenterà misure importanti legate alla formazione  professionale e all’istruzione anche finalizzate ad affrontare le transizioni digitale ed ecologica che si innestano sui territori. La Puglia investe nel suo capitale umano, la risorsa più importante».

«I nostri Istituti alberghieri formano gli studenti a 360° dando loro tutte le competenze cognitive, comportamentali, professionali e comunicative. Ma diventa sempre più importante il continuo dialogo tra la scuola, le istituzioni territoriali e le imprese del settore», precisa la professoressa Margherita Manghisi, presidente di Re-Na-I-A Puglia. «Gli istituti professionali devono infatti andare incontro alle richieste del territorio. Dal punto di vista del turismo, in questo momento, la Puglia si può collocare in una fascia medio/alta e quindi anche la scuola e la formazione devono preparare le ragazze e i ragazzi in questa direzione. Per proporre un'esperienza di buona qualità tutto deve essere di buon livello. Fondamentale è dunque l'accoglienza (in albergo, in sala, al bancone di un bar) che presuppone una conoscenza approfondita dell'italiano e delle lingue straniere e una preparazione tecnica e turistica, con nozioni di storia dell'arte e del territorio in cui si vive e lavora. La domanda del turismo cambia in continuazione e questa deve essere trasformata in una formazione adeguata e al passo con i tempi».ostuni_palazzo_roma_incontro_interno_1.jpg

«Proprio in questo momento diventa sempre più importante parlare di alleanze territoriali tra istruzione e formazione. Sin dalla sua nascita, Foodexp prova a costruire un sistema di unità e condivisione per ragionare sulla mancanza di risorse umane nell’industria ristorativa e alberghiera», precisa Giovanni Pizzolante. «Si è sempre pensato a questo tipo di lavoro come fonte di guadagno stagionale e temporaneo senza investire a sufficienza in competenze e professionalità. La formazione dovrebbe essere sempre più vicina alle aziende e la scuola sempre più professionalizzante con l'inserimento o il consolidamento di materie scientifiche e con lo studio obbligatorio di più lingue straniere (fondamentali soprattutto in un territorio a vocazione turistica come il nostro). Per questo ci siamo impegnati in un progetto che porta le tematiche pubbliche e quelle private a sistema coinvolgendo l'assessorato regionale, i sindacati, le associazioni di categoria, le aziende private. Per migliorare bisogna scommettere sulle competenze e sulla professionalità delle nostre giovani e dei nostri giovani».

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Sono arrabbiati, umiliati, stanchi e demotivati diversi residenti e cittadini di piazza Gioberti i cui giardinetti sono divenuti una cloaca di escrementi canini. Da tempo la gente ha denunciato questa situazione di sporcizia, ma il problema non è stato risolto. Così, stanchi di doversi sempre rivolgere al politico di turno, peraltro senza ottenere nulla, hanno realizzato un reportage fotografico dei giardinetti pieni di escrementi e l’hanno reso pubblico. Eppure qualcuno deve essere giornalmente è preposto a svolgere la pulizia dei giardinetti la cui superficie, per la verità, è piuttosto limitata. Se quotidianamente i giardinetti sono sporchi vuol dire che qualcosa non sta funzionando nella gestione della pulizia della città.

“Io ho un cane e giornalmente lo porto a passeggio in questa zona – ci ha detto Angelo – però quando il mio peloso fa i suoi bisognini li raccolgo e li getto nella mia spazzatura una volta rientrato in casa”. Su piazza Gioberti si affacciano diversi uffici pubblici, privati, legali, bar e diverse altre attività commerciali. “Più volte abbiamo segnalato la sporcizia presente in Comune, ma la situazione è sempre la stessa. Se non si interviene con determinazione questa criticità diventerà, con il caldo, ancora più pericolosa”, hanno detto alcuni esercenti. Al centro dei giardinetti c’è una struttura dell’Asl in cui giornalmente si recano decine di utenti.

“Sembra davvero strano che il Comune non provveda a risolvere questo problema endemico. Una città che sta facendo di tutto per migliorarsi è in mano a qualche incivile che con il suo atteggiamento la imbarbarisce”, ci hanno confidato alcuni professionisti che hanno gli studi nella piazza. A questo punto la soluzione potrebbe essere nella polizia locale. “Sono gli unici che hanno i mezzi per intervenire – hanno auspicato alcune persone anziane che vivono nei condomini limitrofi – loro hanno le fototrappole. Bene le collocassero nei punti strategici e diano finalmente un volto e una sonante contravvenzione a questi sporcaccioni”.

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L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha avviato i lavori per la realizzazione del rondò su via Ceglie e per la messa in sicurezza del tratto Ospedale – Stadio con nuovi marciapiedi, attraversamenti pedonali rialzati, sistemazione della pubblica illuminazione e abbattimento delle barriere architettoniche.

Il cantiere è partito dalla strada Vicinale Virgilio – via che congiunge via Ceglie con via Mons. Armando Franco frequentata quotidianamente da centinaia di veicoli – che nella nuova configurazione dell’area diventerà uno degli sbocchi del rondò in fase di realizzazione.

“Con questo cantiere interveniamo su un nodo nevralgico del traffico cittadino – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – la realizzazione del rondò e la messa in sicurezza del tratto Ospedale – Stadio risponde alle rinnovate esigenze di un’area che da tempo non rappresenta più una “periferia” cittadina. Mi scuso per i disagi alla viabilità, ma è importante intervenire per consentire a tutti la percorrenza di un asse viario che non è più di uso esclusivo delle automobili e dei mezzi pesanti.”

L’importo complessivo dei lavori è di 270mila euro che, grazie ad un finanziamento ottenuto dall’Amministrazione Comunale nell’aprile 2021, saranno co-finanziati dalla Regione Puglia con 105 mila euro.

Sono trascorsi più di vent’anni dalla presentazione del primo progetto per la messa in sicurezza di via Ceglie. Da allora quella zona ha subito delle notevoli trasformazioni urbanistiche. La presenza dell’Ospedale Dario Camberlingo, dello Stadio Giovanni Paolo II e la nascita di complessi residenziali attigui alla strada, hanno reso quella che una volta era la periferia della Città una zona ad alta densità di popolazione e, di conseguenza, di traffico.

Nella prima fase dell’intervento è prevista la chiusura esclusivamente della strada vicinale Virgilio, mentre successivamente sarà inibito il traffico del tratto di via Ceglie in accordo con l’Amministrazione Provinciale.

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“Spero che Giunta regionale autorizzi immediatamente la spesa di 7milioni a valere sui nuovi FESR per la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica in ampliamento dell’Ospedale di comunità esistente in via Magellano, così da contenere tutti i servizi distrettuali. La Asl e il Comune hanno fatto in fretta lo studio di fattibilità richiesto dalla Regione, auspico la stessa tempistica da parte della Giunta regionale. Lunedì prossimo in Commissione nuova verifica sui tempi”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Se tutto andrà come si spera e tutti faranno il loro dovere, nel tempo massimo di 1.495 giorni, a Cisternino sarà completato un imponente programma d’offerta sanitaria territoriale, per una spesa totale di 11,3milioni, composti da 4,3milioni da PNRR e 7milioni da FESR.

"Infatti: l’attuale struttura dell’Ospedale di comunità di via Magellano sarà adeguata, con una spesa di 1,3milioni a valere sul PNRR, per ottenere l’incremento dei posti letto per Ospedale di comunità; si passerà da 11 a 20 posti.

"In adiacenza all’Ospedale di comunità sarà costruito un immobile, per un fabbisogno stimato pari a 7milioni a valere sui fondi FESR della nuova programmazione, ove allocare tutte le attività distrettuali. In particolare: ambulatori polispecialistici di cardiologia, dermatologia, endocrinologia e diabetologia, fisiokinesiterapia (riabilitazione), gastroenterologia, geriatria, neurologia, oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria, pneumologia, radiologia e urologia; day service medico; ambulatori delle cronicità; ambulatorio infermieristico; diagnostica per immagini; centro prelievi; farmacia; postazione 118; riabilitazione; centro riabilitazione ambulatoriale; trattamenti domiciliari; aggregazione funzionate territoriale (ACF) dei medici di medicina generale; sportello cure domiciliari; continuità assistenziale; accesso facilitato al sistema sanitario; centro unico prenotazioni (CUP); punto unico di accesso (PUA); ufficio relazioni con il pubblico (URP); scelta e revoca del medico; esenzioni ticket; rimborsi; ausili, presidi e protesi; ufficio anagrafe assistibili; assistenza integrativa farmaceutica.

"Infine, l’ex Ospedale di Cisternino di via Regina Margherita sarà completamente ristrutturato con un finanziamento di 3milioni a valere sul PNRR e ospiterà i restanti servizi territoriali. In particolare: consultorio familiare; dipartimento di prevenzione: ufficio vaccinazioni; medicina legale; servizio veterinario, centro salute mentale; casa alloggio comunità riabilitativa assistenza psichiatrica (CRAP)”.

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Vola l’export del vino pugliese con un aumento del 46% in 5 anni, il doppio che in Italia, mentre le vendite segnano una crescita del 24% nei primi 3 mesi del 2022, nonostante a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina siano aumentati del 35% i costi per la produzione ed il trasporto del vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in occasione del convegno a Lecce su mercati e identità territoriali del vino della Puglia, dove è stato diffuso il primo report di NOMISMA  sul posizionamento dei vini pugliesi alla luce dei nuovi scenari di mercato, con Denis Pantini,  Responsabile agroalimentare e di Wine Monitor di Nomisma, Riccardo Cotarella, Coordinatore del comitato di supporto delle politiche del mercato del vino di Coldiretti, Massimo Tripaldi, Presidente di Assoenologi Puglia, Donato Pentassuglia, Assessore regionale Agricoltura e Francesco Ferreri, Presidente della Consulta Nazionale Vino di Coldiretti..

In 5 anni dal 2016 al 2021 l’export dei vini pugliesi – riferisce Coldiretti Puglia - ha raggiunto il valore di 179 milioni di euro, con un aumento del peso dell’Asia, che resta comunque ancora ridotto,  con +526% di export in Corea del Sud, mentre sono cresciute le vendite del 75% negli Stati Uniti, del 70% in Germania, del 69% in Cina, del 39% in Svizzera e del 33% in Giappone.

Nel primo trimestre 2022, nonostante gli effetti del Covid e della guerra in Ucraina – aggiunge Coldiretti Puglia - sono cresciute le esportazioni dei vini pugliesi del 24,1%, più della media nazionale al 18,6%, con una performance positiva in UK del +121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%, con un calo solo negli Stati Uniti del -13% e in Giappone del -29%.

I successi dei vini pugliesi continuano nonostante le aziende vitivinicole Made in Italy – sottolinea la Coldiretti regionale - si siano trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

“La Puglia può ripartire dai punti di forza con il vino che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia”, ha argomentato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “per sostenere il trend di crescita del vino Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali e sbloccare tutte le infrastrutture, abbattendo al contempo i costi, che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.

Occorre peraltro ricordare che sino ad oggi – insiste Coldiretti Puglia - l’incremento dei costi è stato scaricato sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo di vendita del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è aumentato al dettaglio di appena il 2,5% a maggio 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre gli alimentari sono aumentati in media del 7,1%.

“Ma lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato, anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni, con la flessione delle vendite nei primi 3 mesi del 2022 nella Grande Distribuzione Organizzata dei vini DOP dell’11,2%e degli IGP del -9.7%, mentre per la ripresa piena delle attività della ristorazione abbiamo un +89% del fatturato nel canale Ho.Re.Ca, dove sono proprio i vini a denominazione al centro dell’offerta enogastronomica”, ha aggiunto Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia.

Il timore di entrare in recessione con lo scenario inflattivo e di crisi, determinerà strategie di risparmio dei consumatori “con solo il 4% che dichiara che non ci sarà alcun cambiamento nelle abitudini di acquisto e di consumo, il segnale evidente che l’inflazione con il caro bollette e i rincari dei beni alimentari avrà effetti tangibili nei prossimi mesi sulle scelte di acquisto dei consumatori”, ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino italiano – continua la Coldiretti – è, infatti, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice.

Per sostenere il trend di crescita del vino pugliese con il vantaggio competitivo temporaneo determinato dal tasso di cambio, serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, conclude Coldiretti Puglia, nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export, ma anche lavorando sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.

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