Redazione

Con le alte temperature estive che si spingono oltre i 40 gradi è boom di insetti e acari in campi e alveari che danneggiano la frutta, le foglie, le piante, ma attaccano anche le api, già colpite dalla grave siccità in un momento in cui la Puglia ha necessità di sfruttare tutto il suo potenziale produttivo alimentare per fare fronte agli effetti sui prezzi e sui mercati della guerra in Ucraina. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia, su una invasione di acari Varroa destructor che si nutrono del corpo grasso della covata in cui si riproduce e degli adulti di tutte le caste di api, con gravi danni alle colonie.

Gli acari Varroa femmine adulte parassitano le api da miele adulte, mentre i maschi adulti si nutrono solo di larve e pupe e non lasciano – spiega Coldiretti Puglia - la cella della nidiata dopo la schiusa, di contro gli acari femmine adulte sono molto mobili e si muovono sui favi tra le api da miele adulte, divenendo un efficace vettore di virus consentendone il trasferimento alle singole api.

Gli acari Varroa destructor causano malformazioni, alterazioni del comportamento e riduzione dell'aspettativa di vita delle api e conseguente indebolimento e collasso delle famiglie – aggiunge Coldiretti Puglia - sia per l'azione parassitaria, sia soprattutto dalla sua azione di vettore di virus.

E danni sta facendo anche la Drosophila suzukii il moscerino killer che colpisce le ciliegie e i frutti con colorazione dall’arancio al rosso e gli effetti – aggiunge Coldiretti Puglia - si vedono solo in un secondo momento sui frutti raccolti. Il moscerino Drosophila Suzukii causa danni gravi e irreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile come ciliegie, fragole e l'uva nei vigneti si sta diffondendo indisturbato in assenza di efficaci antagonisti naturali ed è già stato individuato in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei.

Per i cambiamenti climatici in atto, il surriscaldamento e la globalizzazione sono arrivati in Puglia parassiti "alieni" mai visti prima, hanno fatto strage nei campi coltivati in Puglia dove hanno trovato un habitat ideale, accanendosi su alberi, piante e frutti, dalla Drosophila Suzukii dei frutti rossi all’Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite, dalla Xylella che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi al punteruolo rosso che ha fatto strage di decine di migliaia di palme, dalla Tristeza degli agrumi alla cocciniglia tartaruga che distrugge il Pino domestico, con danni incalcolabili e gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico.

"L'invasione di virus e insetti alieni impone una strategia complessiva della Regione Puglia, grazie ad una maggiore incisività e strategicità dell’attività svolta dal servizio fitosanitario nazionale e regionale, per far fronte alle numerose e incontenibili malattie delle piante che arrivano in Puglia attraverso le frontiere colabrodo dell'UE, improntata su una tempestiva quanto efficace azione di prevenzione e contenimento, per non mettere a repentaglio il patrimonio arboreo e produttivo pugliese, già messo seriamente a dura prova. L’ascolto costante degli enti di ricerca, tra l’altro, sentinelle autorevoli sul territorio, è determinante per essere tempestivi e incisivi", denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

L'arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti da altri continenti è favorito dall'intensificarsi degli scambi commerciali, attraverso i quali arrivano in Puglia, dove trovano un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici, aggiunge Coldiretti Puglia.

Se la Xylella fastidiosa che sta facendo strage di ulivi nel Salento proviene dal Costa Rica, il punteruolo rosso che ha letteralmente falcidiato le palme secolari pugliesi è originario dell'Asia sudorientale  Inoltre, la Puglia convive da anni con una virosi, l'alter ego della Xylella fastidiosa con le dovute differenze - di cui si parla poco, nonostante sia altrettanto virulenta. La 'Tristeza' degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV) proveniente dall'Asia Minore, appartenente al gruppo dei Closterovirusche, per cui nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti. I controlli in uscita sui prodotti agricoli pugliesi non sono altrettanto pressanti e stringenti su piante e prodotti esteri con un danno incalcolabile per l'agricoltura pugliese.

Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo – dice Coldiretti – che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Coldiretti – anche con l’avvio di una apposita task force.

Matteo Spagnolo, scelto al Draft NBA 2022 dai Minnesota Timberwolves, domani sera, alle ore 20:00, sarà a Mesagne presso la villa comunale. L’atleta brindisino incontrerà gli ex compagni della squadra campione regionale Under 14, i dirigenti, i tecnici della Mens Sana e tutti gli appassionati e i tifosi mesagnesi. All’interno del torneo di basket “Brindisi porta del Salento”, Spagnolo riceverà una targa ricordo per i suoi trascorsi nella società sportiva biancoverde. Il play classe 2003 quest’anno si è messo in mostra con la maglia della nazionale italiana e della Vanoli Cremona nel campionato di serie A1, risultando il miglior Under 22 italiano del campionato.

Nota del presidente del Gruppo consiliare di Fi, Paride Mazzotta, dei consiglieri comunali di Brindisi Roberto Cavalera e Gianluca Quarta, e della coordinatrice provinciale di Fi Brindisi e consigliera comunale di Fasano Laura De Mola, a margine dell’incontro di oggi con il direttore generale della Asl Brindisi Flavio Maria Roseto. 

“Un incontro proficuo e costruttivo, quello che abbiamo avuto oggi con il direttore generale della Asl Brindisi, il dottor Flavio Maria Roseto, per confrontarci su alcune delle più rilevanti criticità che attanagliano la sanità della provincia. Abbiamo affrontato la questione delle lunghe code nel Cup di Fasano e delle condizioni in cui versa il pronto soccorso dell’ospedale Perrino. E ancora: i lavori che inizieranno a fine luglio per consentire l’attivazione del parto analgesia, ma anche delle prospettive per i lavoratori occupati negli hub vaccinali con contratto in scadenza a settembre. Ringraziamo il direttore, con cui ci incontreremo ancora nei prossimi giorni, per la disponibilità dimostrata e noi gli abbiamo garantito tutta la nostra collaborazione per affrontare e risolvere le lacune del servizio. In un clima di sereno dialogo, ne siamo certi, potremo riuscire a dare risposte adeguate all’utenza in tempi ragionevoli”.

La FP CGIL di Brindisi ha chiesto al Direttore Generale della ASL Brindisi e all’AmmninistratoreLa FP CGIL di Brindisi ha chiesto al Direttore Generale della ASL Brindisi e all’AmmninistratoreUnico di Sanità Service – Rosa Di Leo un tempestivo intervento in relazione alla proposta avanzata daSanitaservice Asl Br srl nel corso della riunione 01.06 us.In particolare in occasione della riunione convocata per l’ 1.6.2022, a cui hanno partecipato isindacati confederali, Sanitaservice Asl Br srl proponeva l’utilizzo del personale ausiliario di cat. A - assuntocon “carattere d’urgenza” e con fondi “emergenza covid-19” indirizzati alla gestione degli hub vaccinalipresso l’Osp. A. Perrino di Brindisi per sostituire personale assente per ferie durante la stagione estiva. 

Tale proposta è stata considerata irricevibile in quanto la stessa Sanitaservice, utilizzando per altre destinazionipersonale assunto con fondi vincolati, incorrerebbe in sanzioni da parte degli organi di controllo perl’utilizzo improprio di finanziamenti pubblici.Con la pubblicazione delle nuove linee guida della Regione Puglia B.U.R.P. n. 68 del 20/06/2022 per la riorganizzazione delle società in-house viene automaticamente meno il vincolo ostativo, trasmessodalla Regione Puglia con prot. n. 0003123 del 30.04.2022, con cui venivano bloccate le acquisizioni dipersonale per lo svolgimento di nuovi servizi.

A titolo esemplificativo si richiama il “recupero presidi 118” che, se internalizzato, oltre ad unrisparmio sui costi precedentemente sostenuti consentirebbe il riassorbimento di circa 60 unità lavorative ottemperando in tal modo, così come previsto dagli accordi sindacali, all’esigibilità del diritto di precedenzadei lavoratori licenziati il 31.10.2021.

Tale ipotesi, così come discusso e sostenuto fortemente dalla scrivente O.S. in occasionedell’incontro del 30.3.2022, consentirebbe di conseguire importanti obiettivi come di seguito riportato:- immediato risparmio rispetto alle spese precedentemente sostenute per il servizio “recuperopresidi del 118”;- reintegrazione di lavoratori licenziati da Sanitaservice il 31.20.2021, evitando alla stessa partecipata eventuali condanne e spese legali per le numerose impugnative di licenziamento;

- completamento della stabilizzazione con scorrimento del personale assunto in qualità diimpiegato d’ordine cat. B con diritto di precedenza come previsto nel verbale tra soci ( ASL BRe Sanità Service ASL BR) del 15/02/2021 ( 43 unità lavorative da stabuilizzare);-

Convocare d’urgenza le società che gestiscono l’appalto Asl Br COLSER e MERIDIONALESERVIZI per proporre la ricollocazione delle cisrca 46 u.l. assunte da sanitaservice Asl Br per lagestione dell’emergenza covid-19 in scadenza di contratto al 30.9.2022 sui posti vacanti chelasceranno i lavoratori eventulamente riassorbiti da Sanitaservice Asl Br.

Per tutto quanto sopra evidenziato la FP CGIL di Brindisi ha invitato i vertici ASLe Sanità Service aconvocare un tavolo sindacale urgente al fine di consentire un riscontro ottimale su tutti i servizi, ancheattraverso il giusto riconoscimento nei confronti del personale che ha operato durante la fase pandemica eche senza alcuna evidente motivazione è stato licenziato in favore di colleghi precari con minore anzianità.

Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, sono stati stanziati dalla Giunta Regionale due milioni di euro da destinare ai Comuni per interventi di risanamento ambientale e paesaggistico necessari per la rimozione di rifiuti  abbandonati su aree pubbliche.

“Nonostante i continui sforzi organizzativi e finanziari della Regione Puglia e dei Comuni pugliesi ” dichiara l’Assessore Maraschio ”il territorio regionale è, purtroppo, ancora interessato da un rilevante fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, provenienti sia da utenze domestiche che da utenze non domestiche, che interessano aree pubbliche, zone periferiche, aree a verde e costiere, zone industriali, strade comunali, provinciali e statali”.

“Un fenomeno” continua l’Assessore Maraschio “di grande impatto sul territorio e non può che trovare una ferma condanna da parte di tutti noi. Serve una forte campagna di comunicazione che abbia come obiettivo il diffondere nella comunità la consapevolezza che abbandonare rifiuti è un gesto molto grave e una pratica incivile. È necessario, quindi, il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini e il rafforzamento dell’infrastruttura necessaria al corretto conferimento dei rifiuti e delle attività di vigilanza, controllo e repressione di detto fenomeno”.rifiuti_vasca_laminazione_giugno_2022.jpg

A seguito della pubblicazione dell’Avviso a sportello, saranno ammissibili al contributo gli interventi di rimozione, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati dei rifiuti abbandonati e sarà prevista una premialità per i Comuni più virtuosi, che abbiano raggiunto o superato una Raccolta Differenziata pari o superiore al 65%, ai quali verrà riconosciuto l’intero costo sostenuto per la rimozione dei rifiuti abbandonati. Per i Comuni con Raccolta Differenziata sotto la richiamata percentuale potrà essere riconosciuto l’80% dei costi sostenuti. Ai fondi stanziati potranno beneficiare quei Comuni che abbiano provveduto, entro la pubblicazione del richiamato Avviso, al completamento e alla rendicontazione di interventi già finanziati in occasione dei precedenti avvisi riguardanti la rimozione di rifiuti abbandonati.

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Santa Maria di Leuca, 27 giugno 2022 - Si è svolta oggi la prima tappa della prima edizione de Il Giro dei Venti - la competizione amatoriale internazionale con gara ciclistica e veleggiata con imbarcazioni da diporto.

La prima tappa, di tipo ciclistico, ha preso il via stamattina da Piazza Giovanni XXIII di Santa Maria di Leuca nell’area antistante il Santuario.

Hanno dato il via il sindaco di Castrignano del Capo, Francesco Petracca, il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito Agiuli, e il parroco-rettore della basilica, Don Gianni Leo, partecipando a una piccola frazione su un tandem preparato per l’occasione. La FOTO è disponibile al seguente link.

Ai nastri di partenza erano presenti le 20 squadre formate da due ciclisti che si sono fronteggiate lungo un anello da Santa Maria di Leuca a Otranto per poi tornare al punto di partenza. 

I partecipanti hanno poi affrontato il percorso lungo la litoranea, passando per la bella costiera di Ciolo, e proseguendo attraverso Santa Cesarea Terme fino a Otranto.

La prima coppia a tagliare il traguardo di Leuca è stata quella di Enrico Fabianelli e Fabio Serraiocco di Obiettivo 3, virtuoso progetto ideato nel 2017 da Alex Zanardi che mira a reclutare, avviare e sostenere persone disabili all’attività sportiva.

Domani toccherà ai rispettivi velisti affrontare la seconda tappa della competizione con, a bordo, le biciclette dei ciclisti che faranno parte del loro equipaggio. 

Gli equipaggi si posizioneranno su linea di partenza per la tratta Leuca - Erikousa tra le 5:00 e le 5:30.

Ulteriori aggiornamenti verranno forniti nella giornata di domani.

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Dati del giorno: 27 giugno 2022

1.573
Nuovi casi
8.702
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 444
Provincia di Bat: 181
Provincia di Brindisi: 135
Provincia di Foggia: 199
Provincia di Lecce: 401
Provincia di Taranto: 180
Residenti fuori regione: 24
Provincia in definizione: 9
35.725
Persone attualmente positive
269
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.186.403
Casi totali
11.323.533
Test eseguiti
1.142.074
Persone guarite
8.604
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 389.687
Provincia di Bat: 105.012
Provincia di Brindisi: 110.216
Provincia di Foggia: 174.790
Provincia di Lecce: 235.464

L’agricoltura pugliese è alle prese con una crisi senza precedenti che non sta risparmiando alcun comparto. Oltre a ciò continuano a permanere criticità ormai ataviche, strutturali ed infrastrutturali, che vanno affrontate con vigore e concretezza.

CIA – AGRICOLTORI ITALIANI di Puglia ha indetto una mobilitazione regionaleper tenere alta l’attenzione sulle emergenze in corso e per sollecitare le Istituzioni preposte a qualunque livello affinchè si trovino soluzioni adeguate.
Di seguito un quadro delle situazioni critiche e le proposte che CIA – AGRICOLTORI ITALIANI Puglia sottopone alle Istituzioni, chiedendo a tutti i livelli di fare squadra e di agire in sinergia per salvare l’economia regionale pugliese, trovando soluzioni condivise ed utilizzando in modo strategico le risorse a disposizione e incrementarle per mettere in moto azioni concrete, rapide, efficaci.
 
I COSTI DELLE MATERIE PRIME
Le materie prime – gasolio agricolo, fertilizzanti, mangimi ed altro – registrano quotidianamente aumenti spropositati (fino al 200% in più) per il combinato disposto delle speculazioni e degli effetti negativi della guerra in Ucraina. 
 
RICHIESTE:
Estensione di almeno altri 6 mesi del credito di imposta sul gasolio agricolo del 20-30%;
Eliminazione delle accise sul gasolio agricolo;
Defiscalizzazione previdenziale in materia di lavoro agricolo;
Riduzione del 50% il costo dei contributi previdenziali ed assistenziali;
Controlli da parte degli organismi preposti (forze dell’ordine) sulle speculazioni e sull’aumento dei prezzi in generale;
 
I PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI
I prezzi riconosciuti ai produttori agricoli molto spesso non coprono nemmeno le spese di coltivazione e raccolta.
Produrre al di sotto dei costi di produzione non è possibile, così come non lo è produrre a ‘costi italiani’ e svendere a prezzi internazionali le produzioni ottenute, stando attenti a rispettare – doverosamente e come facciamo sempre - i contratti di lavoro, le norme sulla sicurezza e le regole per garantire la salubrità dei prodotti. Tutta questa mole di lavoro non è riconosciuta da chi porta sulle tavole dei consumatori quei prodotti.
In sostanza, il comparto agricolo è uno dei pochi a subire e a non determinare il prezzo dei propri prodotti, con uno squilibrio di potere contrattuale che pende completamente a favore della GDO (la Grande Distribuzione Organizzata) e dei mediatori.
 
RICHIESTE:
Riequilibrare i rapporti all’interno della filiera e in particolar modo con la GDO; 
Aggregare e differenziare l’offerta e favorire la rinascita di punti vendita e negozi specializzati per la distribuzione dei prodotti;
Eliminare le disparità esistenti anche in ambito europeo ed extra europeo rispetto all’uso dei fitofarmaci;
Sovvenzionare l’espianto di vecchi impianti, in modo da rinnovare le strutture e incentivare l’innovazione varietale;
Favorire l’aggregazione in OP;
Realizzare il catasto ortofrutticolo;
 
MANODOPERA AGRICOLA
L’emergenza della manodopera nel settore agricolo è insostenibile per le imprese. La situazione è prossima a diventare critica. Non si riesce a reperire manodopera, manca il flusso dell’Est Europa e dai Paesi extracomunitari. 
Il comparto agricolo, poi, è soggetto quotidianamente alle condizioni meteo-climatiche che possono  o non permettere la esecuzione dei relativi lavori in campagna. Pertanto risulta davvero vincolante e penalizzante la norma che obbliga i datori di lavoro agricoli ad avviare le assunzioni il giorno precedente l’inizio del rapporto di lavoro. 
 
RICHIESTE:
Utilizzare i “corridoi verdi” per i lavoratori extra comunitari;
Utilizzare la manodopera dei percettori del Reddito di Cittadinanza;
Rivisitazione delle norme in materia di assunzioni agricole che consentano ai datori di lavoro agricoli di poter effettuare assunzioni immediate lo stesso giorno di inizio del rapporto di lavoro.
 
 
I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE CALAMITA’ NATURALI
 
Non vi è giorno in cui non si registrano calamità naturali: siccità, alluvioni, grandinate, bombe d’acqua, nevicate, gelate. L’incidenza delle calamità naturali è ormai devastante.
 
RICHIESTE:
riforma della legge 102/2004;
costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale ed in parte dai fondi del Psr;
accellerare le istruttorie per il riconoscimento degli indennizzi.
 
LA FAUNA SELVATICA
La presenza incontrollata sul territorio di fauna selvatica (cinghiali, lupi, cinghiali, storni), sta determinando annualmente milioni di euro di danni ad allevamenti e coltivazioni, sta mettendo in pericolo anche i residenti nelle campagne.
È necessario procedere ad un abbattimento selettivo e controllato dei cinghiali. 
 
RICHIESTE:
abbattimento selettivo e controllato dei cinghiali per riportare a livelli di sostenibilità ambientale la presenza di detti animali sul territorio;
riconoscere risarcimenti veri e propri agli agricoltori danneggiati;
superare il regime del de minimis e i limiti da esso imposti;
riformare radicalmente la legge 157/1992;
prevedere la sterilizzazione dei cinghiali;
prevedere la eventuale realizzazione della filiera della carne di cinghiale.
 
XYLELLA FASTIDIOSA
Abbiamo sempre sostenuto che la Xylella fastidiosa non avrebbe atteso i tempi della burocrazia, della politica e della giustizia. 
Non ci eravamo sbagliati, stante l’avanzamento del batterio giunto ormai in provincia di Bari. 
A tal proposito si ribadisce ancora una volta che il nostro riferimento è sempre stata e sarà la scienza e non la fantascienza, i santoni e gli pseudoambientalisti che tanti danni hanno arrecato in questi anni attraverso le loro azioni di disinformazione e di proteste senza senso e senza fondamento scientifico, distruggendo in quasi 10 anni un patrimonio immenso.
Gli agricoltori in questi anni hanno rispettato le regole, innanzitutto eseguendo regolarmente le buone pratiche agricole e tutte le procedure previste dai piani di azione annuali varati dalla Regione Puglia, con un aumento esponenziale dei costi a fronte di bilanci aziendali in molti casi ridotti a zero.
Restano ancora delle criticità – soprattutto notevoli ritardi - circa la eradicazione delle piante infette per le quali i proprietari non avanzano richiesta di eradicazione volontaria.
 
RICHIESTE:
nomina di un commissario straordinario per gli abbattimenti con poteri, mezzi, risorse economiche e umane straordinarie;
accelerare la erogazione della 2.da e 3.za annualità per i frantoi;
accelerare le istruttorie delle domande relative alla mis. 4.1.C
destinare ulteriori risorse per la rigenerazione olivicola delle province interessate;
svolgere periodicamente le attività di monitoraggio delle piante e dei vettori;
destinare risorse agli agricoltori che svolgono con diligenza le buone pratiche agricole;
prorogare per altri due anni gli indennizzi per i danni subiti da Xylella;
implementare ulteriormente la ricerca scientifica e la sperimentazione;
continuare nella sperimentazione dei sovrainnesti dei monumentali;
integrare la concessione di carburante agricolo per le zone colpite dal batterio
attivare al più presto il catasto olivicolo per le zone colpite dalla Xylella;
bando Psr ad hoc per le aziende che hanno reimpiantato alle quali è necessario dare un supporto fino alla produzione;
un coordinamento per il monitoraggio di tutte le risorse messe a disposizione del sistema agricolo affinché vengano utilizzate per una vera rigenerazione del sistema agricolo e del paesaggio.
 
 
 
LA RISORSA ACQUA
 
In molti territori della Puglia le infrastrutture irrigue risalgono al periodo degli anni ’50 e da allora in molti casi non vi è stata manutenzione né ammodernamenti. Occorre mettere nelle condizioni tutti i Consorzi di Bonifica presenti sul territorio pugliese di predisporre una progettualità utile a migliorare le infrastrutture e consentire il più possibile l’utilizzo delle acque provenienti dagli invasi piuttosto che quelle proveniente dai pozzi. 
 
RICHIESTE:
risorse specifiche messe a disposizione per investire nei territori cercando di creare invasi;
Incentivare il riuso e l’utilizzo delle acque reflue provenienti dai depuratori;
Un’autorità unica di gestione delle acque;
Demandare la gestione della realizzazione di nuovi invasi a livello nazionale e non agli enti locali;
Attivare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità dovuta alla siccità dell’anno in corso;
Avviare una nuova sanatoria per i pozzi.
 
I CONSORZI DI BONIFICA
 
CIA – AGRICOLTORI ITALIANI di Puglia ritiene i consorzi di bonifica importanti strumenti di gestione del territorio. Però devono funzionare appieno e rispondere alla loro mission.
 
RICHIESTE:
accelerare la riforma complessiva dei consorzi di bonifica commissariati;
condivisione seria e concreta dei nuovi piani generali di bonifica e dei piani di classifica;
trovare una soluzione concordata rispetto ai ruoli del tributo 630;
programmare un piano di lavori pluriennali dei Consorzi.
 
 
AGRITURISMO
 
Le aziende agrituristiche hanno subito ingenti danni a causa della pandemia Covid 19. A ciò si aggiunge la difficoltà attuale di non riuscire a trovare personale specializzato.
 
RICHIESTE:
Riproporre la misura 21 del PSR Puglia;
Riproporre il Fondo per la filiera della. Il fondo in passato consentiva di richiedere contributi a fondo perduto da un minimo di mille fino a un massimo di diecimila euro per l'acquisto di prodotti 100% Made in Italy,  
 
 
UVA DA TAVOLA: LA QUESTIONE ROYALTY
 
In alcuni Paesi, come Israele, Cile e Stati Uniti, la ricerca scientifica ha prodotto nuove varietà di frutti. La proprietà intellettuale di quelle produzioni implica il pagamento delle royalty, da parte dei semplici agricoltori sul territorio, non solo per avere l’autorizzazione a coltivare determinate varietà ma anche nella successiva vendita del raccolto. 
 
RICHIESTE:
Bloccare l’azione di strozzinaggio praticata dai breeders;
Sostenere programmi nazionali di ricerca in sinergia tra Istituzioni pubbliche, enti scientifici e imprese, comprese le Op per il miglioramento genetico per l’uva da tavola e gestione pubblica delle nuove varietà.
 
IN GENERALE…
 
Nel complesso e con celerità serve una riforma del sistema del risarcimento dei danni da calamità e da crisi di mercato con regole semplici ed in grado di rispondere immediatamente alle esigenze degli agricoltori. Dobbiamo superare la logica dell'emergenza e delle soluzioni tampone. E non possiamo più subordinare le vite degli agricoltori a tempi burocratici biblici. 
 
In generale, al fine di riportare il settore agricolo pugliese, nei margini di una sostenibilità di gestione e competitività produttiva chiediamo anche di:  
 
Approntare misure specifiche nel PSR pugliese e nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza;
Appostare risorse per la gestione delle crisi di mercato;
Appostare risorse per la realizzazione di infrastrutture di stoccaggio legate a strumenti di trasporto intermodale;
Appostare risorse per l’efficentamento energetico, di macchine e strutture, e per il riutilizzo di tutti gli scarti di lavorazione e scarti potatura;
Approntare misure per la gestione del rischio da calamità e crisi di mercato;
Iniziare a lavorare a livello europeo per prevedere e varare nel prossimo futuro una sorta di “PNRR 2”;
Rinnovare le cambiali agrarie;
Intervenire sugli istituti bancari che ultimamente stanno chiedendo alle aziende di rientrare dai fidi;
Sospendere le rate mutui per 12 mesi;
Effettuare la anticipazione immediata di tutte le somme dovute su domanda PAC 2022 e PSR misure agroambientali;
Realizzare dei piani di settore dei comparti produttivi agricoli della nostra regione da inserire in un contesto di piani di settore nazionale;
Rivisitare le norme fondanti della PAC a livello europeo a fronte delle criticità emerse a seguito del conflitto Russia-Ucraina.
 
CONCLUSIONI
 
In conclusione chiediamo alle istituzioni a tutti i livelli, in primis a Regione Puglia e Governo nazionale, di attivarsi immediatamente per affrontare le criticità innanzi accennate e di trovare le possibili soluzioni a salvaguardia delle imprese agricole e dei lavoratori. 
Qualora non dovessero esserci le prime risposte alle legittime istanze degli agricoltori, CIA Puglia è pronta a scendere in piazza a oltranza.
 

Una discarica abusiva è stata scoperta questa mattina da alcuni ciclisti impegnati a fare un tour sul territorio. In contrada Vasapulli, a pochi metri dalla vasca di laminazione, i soliti incivili hanno gettato diversi rifiuti tanto da rendere l'aria irrespirabile. 

​Sono 50 gli incendi attivi in Puglia con centinaia di ettari bruciati dalle fiamme, più che raddoppiati nel 2022 rispetto alla media storica in un’estate segnata dalla siccità che sta devastando campi e colture, con l’anticiclone Caronte che sta mettendo sotto assedio dell’afa campagne e città con temperature fino ad oltre 40 gradi. È quanto emerge dalle elaborazioni della Coldiretti Puglia, sulla base della mappa attiva del fuoco, con il Resource Management Fire Information System (FIRMS) della NASA che distribuisce i dati attivi sul fuoco quasi in tempo reale, entro 3 ore dall'osservazione satellitare dello spettroradiometro moderate di imaging a risoluzione ( MODIS) e il set di radiometri a infrarossi visibile (VIIRS).

Nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni – sottolinea Coldiretti Puglia - con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme, con il cambiamento climatico che favorisce roghi più frequenti e intensi, con un aumento globale di quelli estremi fino al 14% entro il 2030 e del 50% entro la fine del secolo secondo l’Onu.

Ogni rogo – sottolinea la Coldiretti regionale – costa ai cittadini oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni. Una situazione che aggrava il conto dei danni causati dalla siccità per la mancanza di precipitazioni, con la Puglia che risulta la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e mantiene anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi, secondo i dati del Rapporto dell’ISPRA e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente.

Se certamente il divampare delle fiamme in boschi e campagne è favorito dal clima anomalo con alte temperature e afa, a preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente, per cui la Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi.

Soprattutto nelle campagne - precisa la Coldiretti - non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

La prima regola per non causare l'insorgenza di un incendio è quella - afferma la Coldiretti Puglia - di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via che il fuoco sia spento.

Soprattutto nelle campagne - precisa la Coldiretti - non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

Inoltre - continua la Coldiretti Puglia - non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone di campagna o boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio - consiglia la Coldiretti regionale - non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che - conclude la Coldiretti Puglia - un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono di campi e boschi.

In Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, – ricorda la Coldiretti Puglia – la tendenza al surriscaldamento è accompagnata da una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che – continua la Coldiretti - sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa, con la siccità che taglia rese e raccolti.

Accanto a misure per immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione è necessario coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica per una gestione unitaria del bilancio idrico con l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo visto che viene raccolto solo l’11% dell’acqua piovana e si potrebbe arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella critica del 2022.