Redazione

Dati del giorno: 29 giugno 2022

6.577
Nuovi casi
27.123
Test giornalieri
6
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.990
Provincia di Bat: 623
Provincia di Brindisi: 625
Provincia di Foggia: 919
Provincia di Lecce: 1.505
Provincia di Taranto: 792
Residenti fuori regione: 93
Provincia in definizione: 30
43.416
Persone attualmente positive
299
Persone ricoverate in area non critica
12
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.200.367
Casi totali
11.374.027
Test eseguiti
1.148.336
Persone guarite

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8.615
Persone decedute

Un vasto incendio si è sviluppato nella parte nuova di bosco Lucci, il polmone verde più grande della zona di Mesagne. A lavoro ci sono diverse squadre di vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile Ser. Sul posto anche un Canadair che sta effettuando diversi lanci di acqua. Al termine delle operazioni sono andati bruciati 5 ettari di bosco e 5 ettari di sterpaglia.

Un vasto incendio si è sviluppato nella tarda mattinata nei pressi del bosco Lucci, in territorio di Brindisi ai confini con quello di Mesagne. Qui, per cause ancora in fase di accertamento, hanno preso fuoco alcuni ettari di sterpaglia. Le fiamme pian piano si sono propagate anche al bosco Lucci interessando la parte boschiva piantumata alcuni decenni fa. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco che hanno cercato di accerchiare le fiamme e domarle. Ma la vasta entità del fronte ha richiesto l’intervento straordinario di un Canadair. L’areo ha effettuato diversi lanci sulla parte boschiva fino a spegnere definitivamente le fiamme.

Sul posto sono intervenute pattuglie delle forze dell’ordine e diverse unità della Protezione civile Ser di Mesagne, San Pietro Vernotico e Brindisi. Al momento non si sa se l’incendio è da catalogare come doloso oppure accidentale dovuto alle alte temperature.  Di strano c’è che tutt’intorno al bosco sono scoppiati diversi focolai in terreni con abbondante sterpaglia oppure investiti a grano già trebbiato. L’immensa area verde di bosco Lucci ricopre una superficie di 30 ettari, di cui 12 di vecchio bosco e 18 impiantati dai proprietari, la famiglia Bracchetti È una riserva naturale regionale che conserva al suo interno dei rari esempi di alberi da sughero, di fondamentale importanza sul fronte della flora naturale tanto da essere uno dei rari esempi esistenti sul versante del Mare Adriatico. All’interno dell’oasi è possibile notare un sottobosco incontaminato formato da piante di Erica arborea, di corbezzolo e di salsapariglia nostrana. Qui è presente la Quercus suber, una specie rara non solo per questo territorio. Le altre specie botaniche presenti sono il Lentisco, il Mirto, il Caprifoglio, il Cisto a cui si aggiungono esemplari di Leccio, di Roverella e di quercia Vallonea. Pertanto si tratta di un bosco di straordinaria bellezza.

I fatti. Nella tarda mattinata la sala operativa dei vigili del fuoco di Brindisi ha informato la prefettura in merito alla segnalazione di un incendio di vaste proporzioni presente nell’area boschiva di bosco Lucci sito nel Comune di Brindisi, all’interno della Riserva naturale orientata regionale. Immediatamente è stato convocato il Centro di coordinamento dei soccorsi presso la sala di protezione civile della prefettura per coordinare le attività di spegnimento. L’incendio, scoppiato contestualmente ad altri focolai all’interno del territorio provinciale, ha richiesto l’intervento, oltre che delle squadre operative del comando provinciale dei vigili del fuoco, anche di un canadair e di un’autobotte da 8 mila litri messa a disposizione dalla Brigata Marina San Marco, attivata dalla prefettura. Sul posto sono intervenute pattuglie dei carabinieri forestali, dell’Arif ed alcune unità di volontari di protezione civile provenienti dai Comuni di Brindisi e Mesagne. L’area è stata presidiata anche da pattuglie di polizia, di guardia di finanza e carabinieri. L’incendio, le cui cause sono in corso di accertamento, grazie al lavoro dei pompieri e volontari non ha intaccato la zona di maggior pregio boschivo. Tuttavia, questo incendio nell’oasi di bosco Lucci ha posto all’attenzione delle istituzioni la necessità di monitorare costantemente queste zone verdi per prevenire danni importanti alla flora e alla fauna locale.

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Di seguito, una nota del consigliere Pd, Michele Mazzarano:

“Si complica la situazione relativamente alla gestione del trasporto dei disabili da e verso le strutture di riabilitazione e centri diurni della ASL di Taranto, dopo la comunicazione del Raggruppamento Temporaneo di Imprese Padovano - Scoppio - Dover, che preannuncia di non pagare gli stipendi dei prossimi mesi”.
Interviene nuovamente sull’argomento il Consigliere regionale Michele Mazzarano, dopo circa un mese dall’audizione in III Commissione, nella quale è stato affrontato proprio il  tema della copertura dei costi.
“Oggi – prosegue Mazzarano – le aziende alle quali è affidato il servizio dall’ottobre del 2021, lamentano una sofferenza dal punto di vista economico, dal momento che sono creditrici di €. 359.230,27, per il mese maggio 2022 (€.100.951,08 corrispondenti al 40% spettante alla ASL e €. 258.279,39, 60% da parte dei Comuni). Sofferenza legata anche agli insostenibili aumenti del prezzo del carburante, che in questo momento determina grandi difficoltà nel pagamento degli stipendi dei dipendenti già dal mese prossimo”.

“Nell’audizione del 23 maggio scorso, era stato chiarito, sulla scorta delle pronunce dei giudici amministrativi, che il servizio  deve essere garantito dalle Asl, con un concorso dei Comuni nelle spese per un importo che arriva al 60%. Ribadiamo dunque ancora una volta – conclude il Consigliere regionale - che le Asl sono chiamate a coprire interamente il costo del servizio, salvo poi rivalersi sui Comuni per la loro quota di competenza. È doveroso dare seguito al più presto a queste decisioni al fine di garantire l’efficienza di un servizio fondamentale, e insieme tutelare il diritto degli operatori ad essere retribuiti con puntualità”.

Con l’anticiclone Caronte che rende l’estate rovente dopo una primavera dalle temperature bollenti aumentano le notti tropicali in Puglia, con la colonnina di mercurio che non scende sotto i 20 gradi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, rispetto all’ondata di calore che sta creando anche un grande disagio notturno, con una tendenza all’aumento delle cosiddette notti tropicali che secondo i dati ISTAT era cresciuto di +7 a Bari già nel 2020, destinato evidentemente a lievitare nel 2022.

Con le temperature minime che sono risultate superiori a 0,88 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, il gran caldo – dice Coldiretti Puglia - tiene svegli durante la notte circa 800mila pugliesi che soffrono di insonnia per il caldo notturno tropicale con un aumento dell’uso dei climatizzatori e il balzo delle bollette dell’elettricità, già schizzate per i rincari causati dai fenomeni inflazionistici post Covid aggravati dallo scoppio del conflitto in Ucraina.

Le condizioni per garantire un buon riposo – sostiene la Coldiretti Puglia – dipendono molto dai comportamenti durante il giorno a partire da una alimentazione corretta. Cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come pesche e nettarine – sottolinea la Coldiretti – possono venire in soccorso per superare le notti di passione. Sono invece gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry, paprika in abbondanza ed anche patatine in sacchetto, salatini, minestre con dado da cucina – continua la Coldiretti regionale – i veri nemici del riposo che le alte temperature rendono più difficile. Attenzione però anche a caffè e superalcolici che spesso accompagnano le serate in compagnia nei luoghi di vacanza ed anche agli alimenti in scatola che garantiscono praticità ai turisti che non vogliono perdere tempo nella preparazione dei cibi ma che – precisa la Coldiretti – sono considerati a “rischio” per chi vuole trascorrere tranquillamente la notte tra le braccia di Morfeo. Inoltre – continua la Coldiretti Puglia – ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti. Frutta e verdura – spiega la Coldiretti Puglia – sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile. Con gli stili di vita più salutistici – continua la Coldiretti – si affermano anche nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli, a casa, o in spiaggia.

L’attenzione all’alimentazione – conclude la Coldiretti regionale – è particolarmente importante nei soggetti a rischio come i bambini ma anche per i 130mila anziani over 80 anni presenti in Puglia.

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Operazione movida. Controlli serrati da parte della polizia locale di Mesagne che nel week end appena trascorso ha elevato ben 40 contravvenzioni ad automobilisti indisciplinati. La maggior parte delle sanzioni sono state elevate nel centro storico e nel suo immediato perimetro esterno, ma non sono mancati interventi anche in altre parti della città. Le pattuglie dei vigili per le intere tre giornate hanno monitorato l’intera città con un’attenzione particolare alle zone in cui si svolge la movida. Nonostante questi controlli domenica pomeriggio un episodio increscioso si è verificato presso il paco “Roberto Potì”, dove un padre ha malmenato il figlioletto che non voleva lasciare le giostrine su cui stava giocando.

Nonostante questi controlli domenica pomeriggio un episodio increscioso si è verificato presso il paco “Roberto Potì”, dove un padre ha malmenato il figlioletto che non voleva lasciare le giostrine su cui stava giocando. Alcune persone presenti ai fatti hanno chiamato i carabinieri affinché facessero rinsavire il genitore.  E il parco Potì come la villa comunale restano le due zone frequentate da famiglie, ragazzini e anziani che meriterebbero una maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine presenti sul territorio poiché a un certo orario diventano zone franche di bande di ragazzini che creano problemi di ordine sociale.

Dunque nel week end lungo appena trascorso gli agenti della polizia locale, al comando di Teodoro Nigro, hanno controllato in toto la città. L’obiettivo è stato di eliminare gli abusi che spesso gli automobilisti commettono. In primo luogo le contravvenzioni hanno mostrato una peculiarità degli automobilisti a posteggiare impropriamente sugli stalli dei disabili. In base all’articolo 188 del Codice della strada il parcheggio effettuato su uno stallo riservato ai disabili può comportare una sanzione che varia dai 168 ai 672 euro in base alla gravità della condotta e al tipo di mezzo usato. I posti per le persone con disabilità, infatti, vengono spesso occupati da individui che non hanno i requisiti e i diritti idonei alla situazione.

Tuttavia, ci sono state contravvenzioni per auto posteggiate davanti ai garage, che espongono il cartello di divieto di posteggio, oppure posteggiate davanti agli ingressi di abitazioni che non hanno permesso l’uscita dei residenti. I controlli degli agenti seguono di una settimana quelli eseguiti agli esercenti di bar, pub e ristoranti per ciò che riguarda il rispetto delle autorizzazioni rilasciate dal Comune per l’occupazione del suolo pubblico. In poche parole si vuole evitare ciò che è accaduto lo scorso anno con il “tavolino selvaggio”.

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“In soli cinque mesi siamo arrivati alla firma di un Contratto Istituzionale di Sviluppo tra i più importanti, che consentirà di riqualificare e rendere più fruibili e più belli quasi duecento chilometri di costa tra Lecce e Brindisi. Investiamo 184 milioni di euro in 37 progetti di straordinaria qualità, immediatamente cantierabili, e convalidiamo altri 47 progetti per 360 milioni di euro, che saranno finanziati appena reperiremo le risorse. E’ una vittoria della serietà, concretezza e rapidità di tutti gli enti coinvolti. E’ la dimostrazione che il Sud, quando è messo nelle condizioni di fare, è capace di fare”. Così il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna, a Brindisi per la firma del Cis della Costa Adriatica, ha presentato i dati salienti del Contratto.

Tra i progetti citati dal ministro, la riqualificazione dell’ex collegio Tommaseo di Brindisi per la costituzione di un polo dell’innovazione del mare, con un investimento di 30 milioni di euro; i progetti per contrastare l’erosione del litorale brindisino, finanziati con 16 milioni di euro; l’hub per l’intermodalità di Lecce, al quale sono destinati 29 milioni di euro; la ciclovia tra Otranto e Santa Maria di Leuca, proposta dalla Provincia di Lecce, a cui vanno 22 milioni di euro.

“Questo Cis della cultura, del turismo e del mare – ha concluso il ministro - servirà a migliorare l’attrattività e quindi le potenzialità di sviluppo inespresse di un territorio che molti in questi anni hanno imparato a conoscere, ma che può diventare ancora più conosciuto, frequentato e apprezzato, nell’interesse della Puglia e dell’Italia”.

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Prosegue l'impegno della Asl di Brindisi per fronteggiare al meglio la carenza di medici, problema già noto da tempo e diffuso nelle aziende sanitarie locali della regione e in tutta Italia. Le stesse criticità si registrano nella medicina e chirurgia d'accettazione e urgenza e sono amplificate durante il periodo estivo dal maggiore afflusso di utenti. 

Per garantire la continuità assistenziale i pronto soccorso degli ospedali di Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni saranno supportati da medici provenienti da altre unità operative. La direzione generale della Asl ha già inviato ai direttori del Dipartimento medico e di quello chirurgico e ai vertici di ospedali e pronto soccorso una nota per organizzare le attività.
Finora gli avvisi per il reclutamento di personale da impiegare nel pronto soccorso non hanno prodotto risultati di rilievo - sottolinea il direttore sanitario Vito Campanile - ma continueremo con le procedure e con altre soluzioni, come il supporto di medici di altri reparti e anche con il ricorso alle prestazioni aggiuntive, nel rispetto delle previsioni contrattuali. In due occasioni, ad agosto 2021 e a marzo 2022, la Regione Puglia ha autorizzato le Asl ad attingere a personale di altre unità operative per sopperire alla carenza di medici nei pronto soccorso. Nei primi giorni di maggio - prosegue - avevamo inviato una prima nota per prepararci a gestire questa situazione. Siamo consapevoli dell'impegno richiesto ai nostri professionisti e del disagio, sperando di limitarlo al massimo.

Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 26 giugno. 

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici certificati. 
Alla data del 26 giugno 2022 risultano positivi 2.520 soggetti, il 45,3% uomini e il 54,7% donne, con età media di 49 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 300 nella fascia 0-18 anni, 1.584 tra 19-64 anni, 483 tra 65-79 anni, 153 negli 80 e oltre.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 658 a Brindisi, 296 a Fasano, 210 a Ostuni, 175 a Mesagne, 140 a San Pietro Vernotico, 120 a Carovigno e Latiano, 111 a Francavilla Fontana, 104 a San Vito dei Normanni, 89 a Oria, 85 a Cisternino, 79 a Ceglie Messapica, 61 a San Pancrazio Salentino, 51 a Erchie, 46 a Villa Castelli, 44 a Torchiarolo e Torre Santa Susanna, 35 a Cellino San Marco, 29 a San Michele Salentino, 23 a San Donaci. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torchiarolo, Oria, Brindisi, Cellino San Marco. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 26 giugno 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 109.622, con una incidenza cumulativa stimata pari a 2.807,5 casi x10.000 residenti. Dei 109.622 soggetti risultati positivi al test, il 54,2% sono donne e il 45,8% sono uomini e l’età media è pari a 40 anni.
Il tasso di letalità è pari allo 0,5%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso. Sono 596 i decessi totali: 488 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 67 tra i 60 e i 69 anni, 28 casi tra i 50 e i 59, 10 casi tra i 40 e i 49 e 3 nella fascia 30-39.
 

Al via la nuova garanzia Ismea per sostenere le imprese agricole strette tra caro gasolio e materie prime e la grave siccità che sta riducendo i raccolti. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in occasione dell’avvio dell’operatività entro fine giugno del decreto legge n.50 del 17 maggio 2022, articolo 20, che ha previsto la nuova garanzia U35  per i finanziamenti  a favore delle imprese agricole, della pesca e acquacoltura che hanno subito aumenti di costi  energetici e delle materie prime nel 2022.

La misura U35 di Ismea viene accordata  in via automatica con modalità analoghe a quelle già sperimentate per le operazioni L25 Covid – aggiunge Coldiretti Puglia -

coprirà  al 100% operazioni di credito di importo non superiore a 35mila euro,  sarà gratuita e cumulabile con altre garanzie Ismea.

L’aumento dei costi energetici e delle materie prime spinto dalla guerra in Ucraina ha determinato l’impennata dei costi di produzione – aggiunge Coldiretti Puglia -  per l’insieme delle aziende agricole che supera 1,2 miliardi di euro, con la produzione agricola e quella alimentare che in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

Il risultato è che – sottolinea la Coldiretti Puglia - più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea.

Uno tsunami che si è infatti abbattuto sulle aziende agricole con rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che stanno mettendo in crisi i bilanci. Nelle campagne – continua la Coldiretti regionale – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. In difficoltà è però l’intera filiera che si è trovata a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola come evidenziato anche dalla studio di Confindustria. Nel sistema agricolo – insiste Coldiretti - i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – conclude la Coldiretti Puglia – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

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Dati del giorno: 28 giugno 2022

7.387
Nuovi casi
23.371
Test giornalieri
5
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.319
Provincia di Bat: 709
Provincia di Brindisi: 647
Provincia di Foggia: 1.104
Provincia di Lecce: 1.562
Provincia di Taranto: 926
Residenti fuori regione: 94
Provincia in definizione: 26
39.692
Persone attualmente positive
270
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.193.790
Casi totali
11.346.904
Test eseguiti
1.145.489
Persone guarite
8.609
Persone decedute

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