Redazione

Un ruolo importante per la produzione del Primitivo lo riveste l’esercito di enologi che dopo aver selezionato le uve in cantina iniziano le varie fasi di lavorazione per ottenere un prodotto di eccellete qualità. Il Primitivo, infatti, negli ultimi lustri sta riscuotendo un ottimo successo tra gli appassionai di questo particolare vino che si presenta con un colore rosso rubino intenso, quasi impenetrabile. Al naso sprigiona profumi di frutti scuri e spezie mentre all’assaggio è caldo, morbido, strutturato e di buona persistenza. Proprietà organolettiche che per essere sprigionate completamente hanno bisogno della professionalità degli enologi. Tra questi c’è Giuseppe Battista che è consulente in diverse cantine sociali delle province di Brindisi e Taranto.

Battista come si presenta l’annata vinicola 2020 relativa alle uve di Primitivo?

“E’ un’annata eterogenea poiché in alcune zone le uve sono sane mentre in altre sono state colpite da marciume e c’è la necessità di vendemmiarle subito affinché non si perda il prodotto. Insomma, è una fase, quest’ultima, di decadenza che va subito affrontata e risolta. Ecco perché in quest’ultimo caso la soluzione è intervenire subito, vendemmiando il prodotto danneggiato”.

Eppure nelle scorse settimane non sembrava esserci una certa urgenza nel vendemmiare subito le uve di Primitivo.

“E’ vero. Però in quest’ultimo mese di Agosto abbiamo avuto temperature molto alte con un sole cocente che ha abbacchiato i grappoli. Inoltre, i viticoltori che hanno defogliato le viti hanno esposto i grappoli a un sole molto forte. Infine, la conformazione del grappolo di Primitivo è così compatta che nelle viti, dove si sono registrati casi di marciume, hanno una percentuale di marcescenza maggiore proprio in virtù di questa loro particolare conformazione che favorisce gli attacchi di patogeni come la tignola”.

Per quanto riguarda la gradazione Babo su che livelli siamo?

“Difficile dirlo al momento. Anche qui bisogna fare una differenza tra zone in cui le uve sono eccellenti e altre zone dove ci sono dei vitigni che hanno sofferto, tra le altre cose, anche di un marcato stress idrico. In questo caso i viticoltori sono intervenuti con le irrigazioni di supporto, almeno nelle aziende in cui è presente un impianto idrico. Pertanto le gradazioni cambieranno da zona a zona”.

Con questo quadro non proprio roseo come si farà ad ottenere del Primitivo di qualità?

“Semplice: bisognerà selezionare le uve. Un lavoro di prevenzione che dovrà iniziare nelle aziende viticole e proseguire nelle cantine. Solo selezionando il prodotto si potranno ottenere dei vini di ottima qualità”.

Il Primitivo di Manduria, quindi, è un vino a tutto pasto poiché oltre agli abbinamenti classici con il ragù di carne, i salumi, le carni rosse e la cacciagione si sposa molto bene con la cucina tipica locale. Ad esempio lo si abbina favorevolmente con le orecchiette alle cime di rape oppure con formaggi stagionati come il caciocavallo o il cacioricotta. Infine, l’abbinamento audace, ma ben riuscito, è con il pasticciotto tipico leccese.

Dopo la vendemmia delle uve Chardonnay in provincia di Brindisi ha preso avvio quella della base spumante e da qualche ora anche la vendemmia del Primitivo Dop che si prospetta piuttosto incerta sia sotto l’aspetto qualitativo sia quantitativo a causa delle bizze metereologiche degli ultimi mesi. Anche se, per la verità, proprio nella nostra provincia il Primitivo è qualitativamente migliore di altre zone poiché interessato marginalmente dagli eventi atmosferici. In fibrillazione sono i viticoltori e le cantine sociali che in queste ore hanno predisposto macchine e tecnologie al fine di vendemmiare queste uve evitando uno stress termico che potrebbe danneggiarle irrimediabilmente. Ad accoglierle ci sarà un esercito di enologi pronti a produrre il migliore nettare di Bacco dell’annata 2020. Dunque, ha preso avvio anche in provincia di Brindisi la vendemmia del Primitivo piuttosto attesa giacché il vino che si produce da questi preziosi grappoli da qualche anno è particolarmente ricercato sui mercati internazionali. Negli ultimi anni, infatti, la produzione è aumentata in maniera significativa tanto da costringere la Regione Puglia, su proposta del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, di bloccare per i prossimi tre anni le richieste di nuovi impianti di vitigni destinati a produrre ill “Primitivo di Manduria Dop”. Infatti, la denominazione Primitivo di Manduria, Di origine protetta, è passata nelle ultime quattro campagne vitivinicole, cioè il 2016, 2017, 2018 e 2019, da 3460 a 4592 ettari, con un aumento di produzione di oltre il 30%. Un vino, dicevamo, particolarmente apprezzato dal mercato globale, tanto che nel 2019 ha fatto registrare un fatturato di 140 milioni di euro, che, se non regolamentato, potrebbe saturarsi e far crollare la richiesta proprio in virtù dell’aumento di produzione. Da qui la richiesta del Consorzio di dare una stretta ai nuovi impianti. In ogni modo, messi da parte gli sterili dati statistici resta la realtà dei viticoltori e cantine che si apprestano a lavorare il Primitivo Dop che, solo nel 2019, è stato prodotto in 23 milioni di bottiglie di cui il 70 per cento è finito sui mercati internazionali. “Le nostre uve di Primitivo sono sane e di buona gradazione – ha confessato Oronzo Pati, presidente delle Cantine di San Pancrazio Salentino – sono convinto che otterremo un’ottima resa e un’eccellente qualità di vino”. Intanto, la vendita delle uve di Primitivo ha superato la soglia psicologica dei 100 euro a quintale attestandosi intorno ai 120 euro. “Nella nostra zona il Primitivo, grazie al caldo del mese di Agosto, si è ripreso molto bene. Noi inizieremo a vendemmiarlo subito”, ha spiegato Emanuele Guglielmi, vice presidente della Cantina Riforma Fondiaria di Mesagne. Speranzoso anche Marco Pagano, patron dell’antica Cantina di Sandonaci. “La maturazione del Primitivo procede molto bene, le uve sono sane e siamo pronti per incantinarlo”. Infine, l’ammiraglia delle cantine brindisine, Cantine Due Palme di Cellino San Marco, inizierà oggi a vendemmiare il Primitivo. “Nella nostra zona il Primitivo Dop è abbastanza buono, ma nella zona del tarantino dove si produce il Primitivo Doc c’è del marciume a causa delle avversità atmosferiche dei mesi scorsi”, ha sottolineato Angelo Maci, presidente del sodalizio cellinese che ha un amore sviscerato per la sua terra. “Sotto le viti – ha aggiunto poeticamente il presidente - è terra rossa, le foglie nascondono tesori, e di là dalle foglie sta il cielo con la sua alba fumosa.
È l'inizio di un nuovo giorno, la raccolta continua, i grappoli sani e maturi diventeranno nettare prezioso”. Infine, giorni fa presso la Cantina Due Palme si è svolta l’assemblea pre vendemmiale dei soci in cui il presidente Maci ha augurato a tutti i soci conferitori “di proseguire in un'eccellente vendemmia così come iniziata da lunedì 17 agosto con uve sane, raccolte in cassette che consentiranno di ottenere la produzione di grandi base spumante”.

 

Con i cambiamenti climatici arrivano le prime coltivazioni di avocado, mango e bacche di Goji Made in Puglia insieme a tante altre produzioni esotiche di largo consumo come le bacche di aronia e di Goji, le banane e il lime. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia sulla produzione di frutta tropicale, un fenomeno esploso per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima e destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole.

“Lo dimostra il fatto che si è passati da pochi ettari piantati con frutti tropicali ad oltre 150 ettari con un incremento esponenziale negli ultimi anni. Il fenomeno della frutta esotica in Puglia, spinto anche dall’impegno di tanti giovani agricoltori, è un esempio della capacità di innovazione delle imprese agricole italiane nel settore ortofrutticolo che troppo spesso viene però ostacolata da un ritardo organizzativo, infrastrutturale e diplomatico che ha impedito alle imprese di agganciare la ripresa della domanda all’estero, con un crollo nell’ortofrutta fresca esportata nel 2019 dell’11% in quantità e del 7% in valore, rispetto all’anno precedente”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.  

Originario della zona che dalle montagne centrali ed occidentali del Messico arriva fino alle coste del Pacifico dell’America Centrale – spiega Coldiretti Puglia -  l’avocado è un frutto tropicale che ha trovato nel clima del sud Italia un perfetto habitat a cui adattarsi,

A Castellaneta sono state piantumate altre 32mila piante di avocado, mentre in Salento si parla di 8mila piante di mango e altrettante piante di lime, mentre fanno capolino timidamente le coltivazioni di banane 100% made in Puglia. Le rosse bacche della Pianta di Goji spesso definite frutti della salute per le loro funzioni antiossidanti e antiinfiammatorie grazie a sostanze nutritive – dice Coldiretti Puglia - che danno alle Bacche di Goji tali caratteristiche sono rilevate in grande quantità, molto di più che in altri vegetali per una dieta sana e naturale tanto che la Bacca prodotta dalla Pianta di Goji è centrale nell'alimentazione di molte zone dell'Asia orientale. Le bacche di aronia arrivano dall'America, ma ormai sono diffusissime nell'Est Europa – aggiunge Coldiretti Puglia - hanno numerose proprietà benefiche, dovute soprattutto al loro elevato apporto di antiossidanti.

Il segmento di mercato della frutta esotica sta crescendo vertiginosamente considerato che oltre sei consumatori su 10 (61%) acquisterebbero banane, manghi, avocado tricolore se li avessero a disposizione invece di quelli stranieri, secondo un sondaggio Coldiretti-Ixè. Il 71% dei cittadini sarebbe inoltre disposto a pagare di più per avere la garanzia dell’origine nazionale dei tropicali. Una scelta motivata dal maggiore grado freschezza ma anche dal fatto che l’Italia – precisa la Coldiretti – è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%), quota inferiore di 1,6 volte alla media dell’Unione Europea (1,3%) e ben 7 volte a quella dei Paesi extracomunitari (5,5%).

La lotta all’abbandono dei rifiuti nelle campagne resta per la città di Mesagne un obiettivo primario da raggiungere per individuare e perseguire gli sporcaccioni che giornalmente abbandonano nell’agro centinaia di chili di rifiuti indifferenziati. Per arginare il fenomeno l’assessorato ha messo in campo un servizio saltuario di fototrappole che è effimero se si pensa che questi strumenti non possono essere sparsi dappertutto poiché hanno bisogno di particolari condizioni ambientali per essere installati. L’ultima operazione della polizia locale, contro questa particolare pratica incivile, risale al giugno scorso quando furono elevati 15 verbali contro altrettanti individui che avevano abbandonato nelle campagne i rifiuti. Poi non si è saputo più nulla mentre negli agri i rifiuti continuano a essere abbandonati. In questi giorni alcuni cittadini hanno denunciato la presenza di una discarica di rifiuti in contrada Bosco Colombo, a pochi metri da una fonte sorgiva di acqua utilizzata dagli agricoltori per irrigare i prodotti colturali che rivendono sulla piazza della città e che sono sicuramente a chilometro zero. Secondo le attuali norme in materia ambientale, come in questo caso, la responsabilità dell’abbandono dei rifiuti, quando non si è colti in flagranza, non può essere imputata a persone fisiche e quindi ai proprietari dei terreni che non possono essere chiamati a rispondere sull’abbandono dei rifiuti e alla bonifica dell’area. In questo caso l’operazione di rimozione dei rifiuti è di competenza dell’Amministrazione comunale che l’esegue a proprie spese. O meglio a spese di tutti i cittadini, attraverso la tassazione della tari, compresi quelli che hanno abbandonato tali rifiuti. Eppure basterebbe solo un po' di buona volontà e anziché scaricare i rifiuti in campagna si potrebbero conferire, in maniera completamente gratuita, presso l’ecocentro comunale che è aperto tutti i giorni, domenica compresa. In conclusione è giusto ricordare che lo scorso anno la città di Mesagne ha chiuso il ciclo della raccolta differenziata con una percentuale del 69,67 per cento. Se non ci fossero questi sporcaccioni che abbandonano l’immondizia in campagna e per strada la città potrebbe sicuramente ambire a traguardi ben più gratificanti facendola sentire un cenacolo di civiltà. Ma così non è per colpa di qualche incivile. Altre protesta per rifiuti abbandonati sono giunte dalla contrada di Muro Tenente.

Avrà inizio questa sera la preparazione atletica della Mens Sana Mesagne in
vista del prossimo campionato di serie D. Lo staff tecnico ha deciso di
anticipare i tempi, nonostante l'inizio del campionato sia programmato per
la fine di novembre,  per recuperare il tempo perso a causa del Covid-19.
Dopo sei mesi di astinenza della palla a spicchi, tornano in campo i
biancoverdi per un'altra stagione che li vedrà protagonisti come quella
bruscamente conclusa. Archiviate definitivamente tutte le operazioni di
ripescaggio con la rinuncia alla serie C gold, la scelta societaria è stata
quella di continuare a tenere i piedi per terra, senza voli pindarici che
avrebbero potuto mettere in crisi il futuro mensanino. Si riparte dalla
serie D con una squadra giovane (età media 23 anni) e con la speranza di
disputare un campionato importante all'insegna della valorizzazione dei
ragazzi provenienti dal settore giovanile, così come è stato fatto negli
anni passati. Abbandonata anche la questione atleti stranieri, coach
Capodieci ritorna a fare il capo allenatore in un ambiente che conosce
perfettamente e con una formazione che gli darà tante soddisfazioni. La
preparazione atletica è affidata per il secondo anno consecutivo al
brindisino Antonio de Vitis. L'ex campione di pugilato curerà la
preparazione fisica anche del settore giovanile, durante tutta la stagione
sportiva.
 
Questa la formazione con lo staff tecnico dirigenziale:
Patrizio Federico, Ciccarese Antonio, Longo Andrea, Prisciano Brian, Pesce
Valerio, Masi Walter, Fanelli Francesco, Potì Stefano, Ruggiero Gianluigi,
Scalera Ilario, Mastropasqua Mattia, Cuomo Davide.
Allenatore: Capodieci Angelo, Aiuto Allenatore: Mellone Fabio, Preparatore
atletico: De Vitis Antonio, Medico sociale: Mattia Francesco, Dirigente
accompagnatore: De Tullio Emanuele, Dirigente addetto arbitri: Passante
Vincenzo.

AVIS MESAGNE: DONAZIONE STRAORDINARIA DI SANGUE.

Aderendo all'appello sull'emergenza sangue del Centro Trasfusionale del Perrino di Brindisi, l'AVIS di Mesagne ha organizzato per MARTEDÌ 1 SETTEMBRE dalle ore 8 alle ore 12, presso Love Garden, Via De Amicis, una donazione straordinaria con autoemoteca.
Purtroppo le criticità dell'estate continuano ad influire in modo negativo sulle scorte di sangue, e  si rischia  di non poter dare  risposte a chi ha bisogno di trasfusioni periodiche.
Si invitano tutti coloro che sono in buono stato di salute, ed in particolare i giovani,  ad esprimere questo importante gesto di solidarietà.
VI ASPETTIAMO!
AVIS MESAGNE

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 30 agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.708 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 69 casi positivi: 41 in provincia di Bari, 8 nella provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 14 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto.

NON sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 303.046 test.

4.029 sono i pazienti guariti.

817 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.402, così suddivisi:

1.862 nella Provincia di Bari;

440 nella Provincia di Bat;

706 nella Provincia di Brindisi;

1.371 nella Provincia di Foggia;

669 nella Provincia di Lecce;

313 nella Provincia di Taranto;

38 attribuiti a residenti fuori regione;

3 provincia non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 30.8.2020 è disponibile al link: undefined

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DICHIARAZIONI

Il Coordinamento epidemiologico della Regione Puglia comunica che grazie all’attività di screening avviata sui rientri dalla Sardegna oggi sono stati individuati 8 nuovi casi positivi sul territorio regionale. L’attività prosegue.

Dichiarazione del DG della ASL BA, Antonio Sanguedolce:

“Il bollettino epidemiologico di oggi rileva 41 casi di positività al SARS-CoV-2 in provincia di Bari , per la maggior parte riferiti a soggetti sintomatici, contatti stretti di positivi già individuati in precedenza e rientri da fuori regione. Nel dettaglio si tratta di 17 casi con sintomi che sono stati presi in carico dai pronto soccorso dei nostri ospedali su cui ci sono indagini in corso, 16 casi riscontrati nella attività di contact tracing del nostro dipartimento di prevenzione, 4 rientri dalla Sardegna, 1 rientro dalla Sicilia, 1 dalla Grecia e due pazienti sottoposti a tampone come da protocollo prima di eseguire una prestazione sanitaria”.

Dichiarazione del DG della Asl BAT, Alessandro Delle Donne:

“Sono 8 i casi registrati oggi nella provincia Bat: 4 sono rientrati dalla Sardegna, 1 dalla Bulgaria, 1 un militare di rientro, 1 è tra i contatti diretti di un caso positivo dei giorni scorsi mentre su un altro sono in corso le indagini. Degli 8 casi di oggi solo 1 è sintomatico”.

Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone:

"L'unico caso registrato oggi riguarda una persona che ha manifestato sintomi compatibili con il Coronavirus ed è stata sottoposta a tampone. Si trova in isolamento fiduciario ed è in corso la ricostruzione della rete di contatti".

Dichiarazione del Dg Asl Le Rodolfo Rollo:

“Il caso registrato oggi dal nostro Dipartimento di prevenzione riguarda un residente in provincia di Lecce rientrato da Malta”.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla:

“In data odierna sono stati registrati in provincia di Foggia 14 nuove positività al Covid19. Si tratta  di 4 cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale; 6 persone di rientro dalla Campania; 2 persone sintomatiche, individuate grazie alla segnalazione dei medici di medicina generale; 2 persone individuate durante l'attività di screening. Il servizio di Igiene aziendale sta ricostruendo le catene di contagio per disporre la sorveglianza attiva volontaria.  Invitiamo i cittadini a seguire rigorosamente le norme di prevenzione come: uso della mascherina, lavaggio mani e distanziamento sociale”.

Dichiarazione del DG della Asl Taranto, Stefano Rossi:

“I casi registrati in provincia di Taranto sono da ricondurre a contatti con casi covid già individuati e a un piccolo focolaio presente in località periferica balneare. Grazie al lavoro di “contact tracing” meticoloso e scrupoloso degli specialisti del dipartimento di prevenzione sono al lavoro per circoscrivere la catena dei contagi. Ancora una volta il suggerimento è protezione e salvaguardia propria e degli altri nelle relazioni private e professionali, adottare le dovute precauzioni, attenendosi alle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie locali”.

 
 
 

I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna, nell’ambito dei serrati controlli finalizzati al contenimento della diffusione del virus da Covid-19, hanno contestato una sanzione amministrativa a un esercente di un noto bar del luogo. In particolare, i militari operanti, nel corso di un’ispezione presso il citato esercizio pubblico, hanno accertato che i numerosi avventori nonché il personale preposto alla somministrazione di alimenti e bevande non indossavano i previsti dispositivi di protezione individuale, disponendo la chiusura dell’attività per 5 giorni, in violazione della normativa anti-Covid.

A tale riguardo, prosegue l’attività di controllo da parte dei Carabinieri per la verifica dell’osservanza delle disposizioni tese al contenimento della diffusione del virus e si invitano titolari di attività commerciali, esercizi pubblici ed avventori alla puntale osservanza delle norme anti-Covid.

Mentre l’estate si avvia al termine la città di Mesagne ha organizzato per lunedì un concerto in onore di due big della musica italiana: Lucio Battisti e Mina. Sul palco a ripercorrere musicalmente i brani dei due artisti ci saranno i musicisti dell’Orchestra sinfonica metropolitana di Bari. Dunque, appuntamento di eccezione quello di lunedì organizzato dal Comune di Mesagne in collaborazione con il Teatro Pubblico. L’appuntamento è alle ore 21 in piazza Orsini del Balzo, il salotto Barocco della città di fatto un teatro sotto le stelle, con il concerto “Lucio & Mina Symphonic Memories”, un omaggio a Lucio Battisti e Mina dell’Orchestra sinfonica metropolitana di Bari diretta dal maestro Vito Andrea Morra e con la partecipazione straordinaria di Guido Leone alla chitarra e le voci soliste di Luciana Negroponte, Francesca Leone, Beppe Delre, Savio Vurchio. Il programma celebra i due apprezzati artisti della musica leggera italiana in ossequio a uno dei sodalizi più memorabili della musica italiana. È noto, infatti, che la collaborazione artistica tra i due si basasse anche su una solida amicizia che non solo li ha visti più volte collaborare, ma dopo la scomparsa del cantautore, ha visto Mina rendergli omaggio con l’incisione di diverse cover. L’orchestra eseguirà medley alternati dell’uno e dell’altro artista passando in rassegna i brani più famosi di entrambi: Prendila così, Aver paura di innamorarsi troppo, Amarsi un po’, Sì, viaggiare, Non credere, Vorrei che fosse amore, El Porompompero, 7 e 40, Un’avventura, E penso a te, Nessun dolore, Parole parole, I giardini di marzo, Il mio canto libero, Emozioni, Dieci ragazze, La voce del silenzio, Grande grande, Non gioco più, Una zebra a pois, Tintarella di luna, Io vorrei non vorrei ma se vuoi, 29 settembre , Pensieri e parole, Acqua azzurra acqua chiara. L’ingresso al concerto è gratuito mentre è obbligatoria la prenotazione da fare al numero 3391338519. Tutti i posti disponibili saranno senza assegnazione e rispetteranno le normative vigenti anticovid di distanziamento sociale. Naturalmente è obbligatorio entrare in teatro con la mascherina indossata che potrà essere tolta durante la rappresentazione teatrale. Inoltre, all’ingresso sarà misurata la temperatura corporea con l’apposito termo scanner. Tutti i dettagli e le informazioni sono sempre reperibili sul sito www.teatropubblicopugliese.it.

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 29 agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.753 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 65 casi positivi: 56 in provincia di Bari, 3 nella provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce.

NON sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 300.338 test.

4.029 sono i pazienti guariti.

748 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.333, così suddivisi:

1.821 nella Provincia di Bari;

432 nella Provincia di Bat;

705 nella Provincia di Brindisi;

1.357 nella Provincia di Foggia;

668 nella Provincia di Lecce;

309 nella Provincia di Taranto;

38 attribuiti a residenti fuori regione;

3 provincia non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.