Redazione

Mesagne. Evade dalla detenzione domiciliare, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 39enne del luogo per evasione. L’uomo, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare, è stato sorpreso dai militari operanti in giro per il centro abitato. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, il 39enne è stato messo in libertà con ripristino della misura detentiva in corso.

Dati del giorno: 22 settembre 2021

196
Nuovi casi
12.337
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 92
Provincia di Bat: 10
Provincia di Brindisi: 15
Provincia di Foggia: 21
Provincia di Lecce: 40
Provincia di Taranto: 13
Residenti fuori regione: 5
Provincia in definizione: 0
3.048
Persone attualmente positive
181
Persone ricoverate in area non critica
20
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

267.567
Casi totali
3.573.025
Test eseguiti
257.751
Persone guarite
6.768
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 98.303
Provincia di Bat: 28.014
Provincia di Brindisi: 21.216
Provincia di Foggia: 47.061
Provincia di Lecce: 30.833
Provincia di Taranto: 40.682
Residenti fuori regione: 996
Provincia in definizione: 462

Nota congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Luigi Caroli e Renato Perrini.
“Oltre 1 milione e 300 mila euro per il prolungamento della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese da Pineta Ulmo a Villa Castelli della lunghezza di 8,5 chilometri. Finalmente si parte con la realizzazione del terzo lotto e lo diciamo con soddisfazione perché su questi lavori abbiamo sollecitato la Regione Puglia e l’Acquedotto pugliese a vari livelli, ma soprattutto abbiamo sollecitato anche le Amministrazioni comunali a fare la loro parte, perché il fermo dei lavori era francamente un’occasione perduta per la Puglia che ormai è nelle condizioni di proporre un’offerta turistica per tutti i gusti. In questo caso è giusto sottolineare che abbiamo incontrato molta disponibilità all’ascolto, non succede sempre.
Per questo ora speriamo che si dia seguito per sbloccare il quarto lotto dei lavori (quello che completa il percorso) da Villa Castelli a Grottaglie. Chiederemo la riconvocazione della Commissione regionale proprio per cercare di capire qual è l’inghippo che da quattro anni produce il fermo del cantiere, considerato che tutta la procedura di gara è stata gestita dal Comune di Villa Castelli dal quale non abbiamo ricevuto nessun tipo di risposta.
Inutile ricordare che la Ciclovia dell’Acquedotto è un patrimonio non solo turistico, ma storico di tutti i pugliesi, completarla vorrebbe dire anche per gli appassionati ciclisti pugliese poter godere di paesaggi e luoghi suggestivi della nostra regione, spesso totalmente sconosciuti”.

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L’A.S.D. Carovigno Basket, realtà cestistica da anni impegnata a livelli sempre più prestigiosi nel panorama sportivo regionale, associazione sportiva militante nel campionato di serie C Silver (quinto campionato per livello di importanza su scala nazionale), conquistato, con immensi sacrifici e tantissimo sudore, per la prima volta nella storia della città di Carovigno. Realtà che vanta anche decine e decine di tesserati iscritti e altrettanti simpatizzanti nonché, resosi promotrice della creazione di un centro minibasket di giovani e giovanissimi con circa 90 iscritti, si vede rammaricata per la mancanza, a oggi, di qualsiasi risposta da parte dell'Amministrazione Comunale di Carovigno, retta, da qualche mese, da una commissione ad acta, circa la possibilità di poter usufruire del Palazzetto dello Sport " F. Prima " per la stagione sportiva 2021/ 2022. Il Patron Giuseppe Greco commenta così l’attuale situazione.                 
“Il rischio di non poter giocare fra le mura amiche cittadine è un qualcosa che va esorcizzato e non solo... Potrebbe portare profondo nocumento alla città stessa, dato che da anni promuoviamo l'attività sportiva anche fra i giovanissimi, cercando con mille sacrifici anche e, soprattutto, economici, di creare un luogo di aggregazione atto, come si suol dire, a "togliere dalla strada” tanti e tanti ragazzi.  Spero e confido in una risposta celere e positiva dei commissari prefettizi a cui colgo l'occasione per porgere i miei saluti”. 
A seguito di tante pec e protocolli inviati, al momento non abbiamo riscontri circa le sorti del movimento cestistico carovignese e spinti da numerose rimostranze dei genitori dei piccoli allievi, che speriamo non vengano meno, chiedono a quando si possa ripartire con le lezioni di minibasket... Ci troviamo costretti a portare all’onore delle cronache la nostra realtà e se il tutto dovesse rimanere lettera morta saremmo costretti a chiedere ospitalità a cittadine limitrofe: ciò, sicuramente, sarebbe un ulteriore smacco a una popolazione già prostrata per le vicende che hanno coinvolto Carovigno.                        
Infine, il discorso che riguarda la serie C: dopo tanto sacrificio e impegno l’A.S.D. Carovigno Basket è ancora senza casa, con gli atleti e lo staff tecnico che si allenano all’aperto pur di cominciare la nuova stagione. Dopo aver lavorato intensamente per allestire un roster all’altezza, con un investimento economico importante da parte dei  soci, degli sponsor e dei tifosi per alimentare il progetto sportivo e dopo aver confermato l’iscrizione al campionato di serie C alla FIP, oggi la situazione è questa: ci alleniamo in mezzo alla strada! 
"Faccio i miei complimenti – conclude il patron Giuseppe Greco - a tutti i ragazzi, i dirigenti e allo staff tecnico che stanno dimostrando un attaccamento alla maglia incredibile e non mollano di un centimetro, ma continuare così è davvero estenuante. Non crediamo di meritare questa situazione: lo sport è salute, aggregazione e passione e in questi anni abbiamo sempre dimostrato questi valori. Meritiamo delle risposte, lo merita il Carovigno Basket e lo merita la città di Carovigno”.

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Come ogni anno torna l’appuntamento con “Puliamo il Mondo”, l’iniziativa promossa sin dal 1993 da Legambiente che coinvolge direttamente la cittadinanza nella cura degli spazi comuni.

Domenica 26 settembre a partire dalle 10.00 volontarie e volontari saranno impegnati nella pulizia di Contrada Buontempo.

L’iniziativa, a cui ha aderito l’Amministrazione Comunale, è a cura del Circolo Legambiente Piaroa in collaborazione con il Comitato locale della Croce Rossa, Villa Buontempo e con il supporto di Monteco SPA.

“Domenica 26 settembre – spiega l’Assessore all’Ambiente Antonio Martina – tutti ci rimboccheremo le maniche per raccogliere i rifiuti abbandonati in contrada Buontempo. È un gesto significativo che, oltre a ripulire un’area dove vengono abbandonati i rifiuti, ci consente di ribadire che la maggioranza dei francavillesi è disposta a sporcarsi le mani per la tutela ambientale. Prima della pandemia, grazie ad una intuizione della Consigliera Antonella Palumbo e alla collaborazione di alcune associazioni, abbiamo portato un’esperienza simile in tutti i quartieri cittadini, ottenendo una importante adesione dei residenti. Ci adopereremo per rendere più frequenti questi momenti di impegno civile.”

La partecipazione è aperta all’intera cittadinanza.

Per aderire è sufficiente presentarsi muniti di guanti presso la Masseria Didattica Villa Buontempo alle 9.45. L’inizio dell’attività è previsto alle 10.00.

Hanno già aderito all’appuntamento il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessore all’Ambiente Antonio Martina, il Presidente del Consiglio Comunale Domenico Attanasi e diverse associazioni del territorio.

Per maggiori informazioni è possibile contattare i numeri 339 5290689 | 392 3144886 | 328 6748422.

“Puliamo in mondo” non finirà domenica 26 settembre. Nelle prossime settimane gli organizzatori riproporranno l’iniziativa nell’area adiacente al Palazzetto dello Sport.

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Non solo gli operai agricoli, ma anche i lavoratori autonomi agricoli, ovvero i coltivatori diretti, che svolgono i medesimi lavori e anche con maggiore intensità, devono essere ricompresi tra le attività usuranti da esentare dall`adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Lo chiede la Coldiretti Puglia, in merito al ricalcolo da parte della Commissione sui lavori gravosi che starebbe allargando a 203 le mansioni pesanti che potrebbero permettere di anticipare l’uscita dal lavoro a 63 anni tramite l’Ape sociale.

“L’estensione alla categoria degli operai agricoli e dei pescatori riconosciuti quali soggetti che svolgono lavori usuranti deve naturalmente ricomprendere i lavoratori autonomi agricoli, ovvero i coltivatori diretti, che svolgono i medesimi lavori. Una spinta per il ricambio generazionale in un settore dove si assiste ad una crescente domanda di lavoro da parte di giovani ma anche una necessità per ridurre, con nuove energie, l’impatto degli infortuni sul lavoro in agricoltura”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Le malattie più diffuse per chi lavora nel comparto dell'agricoltura sono l'ernia discale lombare – spiega Coldiretti Puglia - provocata da lavorazioni svolte principalmente con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse a tutto il corpo come trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente, oltre a tendiniti e sindrome del tunnel carpale, allergie, dermatiti.

Al di là della discussione sulle pensioni anticipate, gli assegni pensionistici degli agricoltori restano tra i più bassi d’Europa – denuncia la Coldiretti regionale – dove in Puglia sono circa 210 mila i pensionati del lavoro autonomo, tra cui ben 63 mila coltivatori diretti, con un’altissima percentuale di pensioni integrate al minimo che non superano i 515 euro al mese – aggiunge Coldiretti Puglia – che stanno vivendo un momento di grande difficoltà anche a causa della crisi causata dal Covid, ma che nonostante tutto sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali, dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà.

“Da qui la necessità di intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse – spiega Angelo Marseglia, presidente dell’Associazione regionale dei Pensionati di Coldiretti –  eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria”.

Al fine di una migliore programmazione socio-sanitaria Coldiretti Puglia ha proposto l’istituzione di un tavolo regionale della terza età presso l'assessorato al welfare, al fine di condividere le scelte per la riformulazione del piano regionale delle politiche sociali e darne piena attuazione negli ambiti territoriali pugliesi. I continui tagli apportati alla spesa sociale, la notevole riduzione del Fondo per la non autosufficienza stanno scaricando sulle famiglie l’inadeguatezza dei servizi pubblici per gli anziani e per i non autosufficienti e stanno minando la stessa qualità della vita dei nostri pensionati, una risorsa e un patrimonio da salvaguardare.

La presenza degli anziani all’interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, è stata considerata come una forma arcaica da superare mentre con la crisi – sostiene Coldiretti Puglia – si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è – aggiunge Coldiretti Puglia – un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato. Le pensioni aiutano i bilanci per più di una famiglia su tre – conclude Coldiretti Puglia - con la presenza dei nonni in casa che viene giudicata positivamente per il contributo economico e sociale che sono in grado di offrire in un momento di difficoltà.

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L’importante rievocazione storica della “Fiera Medievale Franca” ritorna, dopo un anno di sospensione a causa della pandemia. L’evento, che si svolgerà il 25 e il 26 settembre 2021, è organizzato dal gruppo storico “Città di Mesagne” e dal laboratorio sartoriale “Meghy Costumes d’Epoque”, con il patrocinio del Comune di Mesagne. Inoltre, la “Fiera Medievale Franca” è stata inserita dal ministero per i Beni e le Attività Culturali tra le cento manifestazioni storiche di interesse nazionale.

Con i mercenari d’Oriente, i monaci guerrieri, i mercanti del conte Ruggero, l’Ordo Cavalieri Termole, il gruppo rievocatori delle torture medievali, gli armigeri medievali dell’Opus Milites, il gruppo tamburi del barone Freganius, i falconieri Antaga, il borgo della città si trasformerà per due giorni in un accampamento medievale con mercanti, giullari, danzatori, falconieri, soldati mercenari, incantatori di serpenti, mangiafuoco, giocolieri, strumenti di guerra e di tortura, banco del conio della moneta. Il ruolo dell’imperatore Federico II° è affidato all’attore e conduttore televisivo Beppe Convertini, che assisterà allo spettacolo finale della scacchiera vivente in piazza Orsini del Balzo.

La “Fiera Medievale Franca” rievoca una delle tante ed antiche fiere, nate in origine da feste religiose e dagli inevitabili mercati che ne scaturivano; questi mercati, con la crescita dei commerci e lo sviluppo demografico, finirono per divenire qualcosa di più di un locale mercato di sussistenza, buono per alimentare le finanze dei signori feudali ed ecclesiastici e molto meno quelle dello stato. Attorno al 1223, Federico II° (1194-1250), con l’intento di consolidare il potere statale e preoccupato dell’aumento dei prezzi, puntò a rafforzare il commercio promuovendo le fiere nel Regno di Sicilia, già presenti nel nord Europa e nel resto della penisola italica sin dalla fine dell’XI secolo, grazie anche alle Crociate e ai rapporti con l’Oriente. Il sovrano svevo concesse fiere annuali di più giorni, autorizzando esenzioni dai dazi e lo svolgimento di giochi normalmente proibiti. In verità, non abbiamo documenti “realistici”, non normativi, riguardanti le fiere, mentre si hanno maggiori precisazioni sul commercio fieristico a partire dagli anni 1230-1235. La “Fiera Medievale Franca” è, quindi, una celebrazione storica rievocativa di ampio respiro che si prefigge di riscoprire le atmosfere create nei vicoli antichi di Mesagne da re e regine, principi e principesse, dame e cavalieri, giullari e incantatori, soldati e mercanti di un tempo che fu.

Mesagne beneficiava, come altri Comuni, del privilegio reale della “fiera franca”, una concessione del sovrano di sospendere, per il periodo fieristico, ogni autorità reale; era il comune ad occuparsi dell’amministrazione della giustizia, della sorveglianza dei pesi e delle misure, delle tasse e della riscossione dei tributi. Dalle notizie storiche arrivate fino a noi, sappiamo che Mesagne contava cinque fiere e sei edizioni: la fiera di sant’Angelo (due edizioni: maggio e fine settembre); la fiera di tutti i Santi (o “fiera del cappotto”, terza domenica di novembre); la fiera di san Paolo (gennaio); la fiera di san Lorenzo (agosto); la fiera di san Vito (luglio). Oggi sopravvive solo la “fiera del cappotto”.

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Protestano i residenti del tratto finale di via Epifanio Ferdinando di Mesagne per le condizioni in cui versa questa arteria che è utilizzata, soprattutto, per raggiungere il vicino ospedale “De Lellis”. Le criticità principali sono le erbacce presenti sui marciapiedi, il manto scosceso, il transito dei mezzi pesanti ai quali è inibito il passaggio e, al contrario, viaggiano regolarmente, i miasmi dei bisogni degli animali domestici che in barba a tutte le norme di civiltà i conduttori fanno fare in strada, i tombini rotti. Insomma, una situazione spaziale su cui da tempo i cittadini hanno invitato sia gli amministratori sia i tecnici comunali sul posto per verificare quanto da loro affermato. Purtroppo, al momento ci sono solo le immagini che i residenti hanno scattato per dare credito alle loro proteste.

Dunque, da tempo i residenti di via Epifanio Ferdinando hanno segnalato in Comune le condizioni in cui si trova il tratto finale di questa importante arteria viaria utilizzata particolarmente da coloro che vogliono raggiungere il nosocomio. Naturalmente il passaggio dei mezzi, anche pesanti, ha consumato il manto stradale che in più punti necessita di un restyling strutturale. Per non parlare di tutte le altre criticità presenti compreso lo scarico dei gas delle auto che spesso restano incolonnate.  “L’amministrazione comunale fin dal momento del suo insediamento è impegnata nella ristrutturazione di diverse strade della città – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona – pertanto le vie che hanno maggior bisogno di interventi saranno ristrutturate. Certo ci vuole un po' di tempo e di pazienza. Per l’ultimo tratto di via Epifanio Ferdinando conosciamo bene le sue problematiche. Per la soluzione dei problemi si tratta solo di tempo. Stiamo aspettando ulteriori finanziamenti che ci possano permettere di ristrutturare altre strade, tra cui l’ultimo tratto di questa via. Tuttavia, non prima del 2022”.

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È in programma il 24 e 25 settembre 2021, tra Brindisi e Torre Santa Sabina (Carovigno), l’evento "Il patrimonio sommerso alla sfida della valorizzazione: il progetto UnderwaterMuse in Puglia", organizzato dalla Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio nell'ambito del progetto UnderwaterMuse “Immersive Underwater Museum Experience for a wider inclusion”, finanziato dal programma Interreg V-A Italia-Croazia 2014/2020.

Venerdì 24 settembre è previsto, dalle ore 16:00 alle ore 19:00 presso l’Auditorium Museo F. Ribezzo (Brindisi), un incontro partecipato con gli esperti, gli operatori e i cittadini pugliesi finalizzato ad un confronto sulle azioni e buone pratiche per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale sommerso, nonché ad un approfondimento dei risultati raggiunti dal progetto UnderwaterMuse. Interverranno, tra gli altri, Massimo Bray (Assessore alla Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica della Regione Puglia), Aldo Patruno (Direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia), Emilia Mannozzi (Direttrice Museo F. Ribezzo) e Riccardo Rossi (Sindaco di Brindisi). L'incontro sarà seguito da un rinfresco e dallo spettacolo “Mediterraneo” (Teatro le Forche) organizzato nell'ambito di ArcheoLive. La Storia tra due mari. Festival Strade di sabbia, presso lo stesso Museo. Per partecipare all’evento, gratuito e aperto a tutta la comunità, registrazione e Green Pass sono obbligatori.

 Sabato 25 settembre a partire dalle ore 09:00 presso la Baia dei Camerini Torre S. Sabina (Carovigno), seguirà l’Open day cantiere di scavo – relitto Santa Sabina 1 che prevede attività di snorkeling con archeologi e tecnici alla scoperta di uno dei relitti di età romana tardoimperiale tra i più interessanti del Mediterraneo. L’evento è gratuito e anche in questo caso la registrazione è obbligatoria.

L'iniziativa si colloca all'interno della seconda campagna di scavo nell’insenatura della Baia dei Camerini, quale intervento pilota del progetto UnderwaterMuse. Sono infatti in corso, dalla fine di agosto, ricerche subacquee in collaborazione con i Dipartimenti di Studi Umanistici di Foggia e di Bari, e il Dipartimento di Beni Culturali UniSalento, grazie alla concessione di scavo del Ministero della Cultura all’Università del Salento, per il tramite della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce. Le indagini si sono focalizzate sull’importante relitto tardoimperiale di Torre S. Sabina 1 (fine III – inizi IV sec. d.C.), che sta rivelando, grazie a uno scavo accurato e paziente, elementi di eccezionale interesse. Obiettivo dell’intervento-pilota è documentare integralmente il relitto per studiarlo in dettaglio e realizzare un modello tridimensionale della nave originaria che, grazie alla realtà virtuale, potrà essere protagonista di animazioni e racconti in grado di permettere la più ampia fruizione di questo prezioso bene comune. L’intervento, che si avvale della presenza di un restauratore dell’Istituto Centrale per il Restauro, consente inoltre di sperimentare soluzioni di conservazione e trattamento dei resti lignei in situ, che potranno essere modello di buone pratiche da replicare, come previsto nel progetto UnderwaterMuse.

Le attività del progetto UnderwaterMuse mirano a valorizzare e rendere accessibile l’ingente patrimonio sommerso dell’area coinvolta attraverso l’uso narrativo e comunicativo della realtà virtuale ed un coinvolgimento diretto degli attori territoriali. Negli stessi giorni, tra l’altro, in occasione di un meeting tecnico, il Dipartimento Turismo della Regione Puglia ospiterà proprio a Santa Sabina gli altri partner di progetto italiani e croati: ERPAC - Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia (partner capofila), Università Ca’ Foscari di Venezia, Public Institution for Coordination and Development of Split - Dalmatia County RERA S.D. e Comune di Kastela.

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Lunedì 20 settembre si è tenuta la cerimonia di riconsegna del plesso scolastico di via Grazia Deledda a San Pancrazio alla comunità scolastica del settore Tecnologico Epifanio Ferdinando nonché della mostra sulla Shoah fornita dalla Yad Vashem. Hanno svolto gli onori di casa il Dirigente dell’IISS Ferdinando ing. Mario Palmisano Romano e il referente di sede l’ing. Salvatore Barbagallo.

Presente il Sindaco di San Pancrazio Salvatore Ripa, che portando i saluti del Presidente della Provincia di Brindisi, ing. Riccardo Rossi, ha ringraziato tutti quanti si sono adoperati per rendere possibile e concretizzare un progetto di ristrutturazione fortemente voluto per la crescita della comunità sampancraziese e non solo, dai tecnici della Provincia (ing. Sebastiano Palazzo e geom. Valentino Passante), alla ditta che ha svolto i lavori (Edil Restauro srl), ricordando anche l’attenzione e il lavoro profuso in questi anni in maniera sinergica con l’Ente Provincia dalla struttura tecnica comunale coordinata dall’arch. Cosimo Stridi.
Ha preso parte alla cerimonia la dirigente dell’IC San Pancrazio Prof.ssa Daniela Savoia che ha dimostrato il suo interesse verso l’importante realtà del Tecnologico Epifanio Ferdinando e la volontà di collaborare affinché i rapporti tra i due istituti siano sempre più stretti.
Particolarmente significativi sono stati gli interventi di due graditissimi ospiti, il Sig. Domenico Francone e il prof. Giovanni Semeraro rispettivamente sindaco di San Pancrazio Salentino e Dirigente dell’ITIS Fermi di Francavilla Fontana nel 2008, anno nel quale si è reso possibile l’istituzione del Tecnologico. 
È intervenuto inoltre il Sig. Francesco Greco fiduciario comunale del CONI il quale ha voluto esprimere in particolare il suo apprezzamento per la nuova palestra che è un gioiello per lo sport non solo dell’istituto ma anche per le comunità di San Pancrazio e dei paesi limitrofi.
Graditissimo e molto significativo è stato l’intervento di Don Alessandro Luperto parroco di San Pancrazio Salentino di recente nomina il quale ha rimarcato l’importanza di avere un istituto scolastico superiore nel comune fatto che di per se costituisce una ricchezza per la comunità.
Gli interventi realizzati nella struttura rappresentano un punto di partenza per rilanciare il Tecnologico Epifanio Ferdinando come centro culturale e di formazione per il territorio in un ambito, quello della meccanica e della meccatronica, che offre sempre più importanti prospettive di crescita professionale, grazie anche ai docenti presenti che ogni giorno mettono in gioco la propria professionalità per la crescita dei nostri giovani e per la crescita dell’istituto.
La cerimonia si è conclusa con il classico taglio del nastro da parte del Sindaco Salvatore Ripa e del Dirigente Mario Palmisano Romano e con la visita alla mostra sulla ShShoa.