Redazione

 Il 2 e 3 ottobre torna la tradizionale “Giornata degli animali Enpa”, l’evento promosso dall’Ente Nazionale Protezione Animali che si tiene nel week end a ridosso della festa di San Francesco D’Assisi.

“Da 150 anni ci prendiamo cura di loro”. Degli animali. Questo il claim della Giornata, edizione 2021. Nonostante il momento complesso, centinaia di volontari scenderanno in piazza in oltre ottanta città per testimoniare l'impegno e l'amore che ogni giorno mettono per la tutela di tutti gli animali. Ma quest’anno, per la prima volta, ci sarà grazie ad Amazon la più grande piazza virtuale di sempre, aperta dal 29 settembre al 7 ottobre all’indirizzo web www.amazon.it/enpa. Radio Kiss Kiss sarà il Media Partner e darà ampio risalto all’iniziativa attraverso tutti i propri canali di comunicazione (la radio, la Tv di Kiss Kiss, i profili social e il sito kisskiss.it) invitando i propri ascoltatori e followers a dare il loro contributo.

Per dare il via all’iniziativa, Amazon contribuirà con una donazione equivalente a oltre 50mila pasti per cani e gatti.

OLTRE 75.000 GLI ANIMALI AIUTATI OGNI ANNO

“In centocinquant’anni di storia dell’Enpa – dichiara Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Ente Nazionale Protezione Animali – questi sono gli anni più complicati a causa dell’emergenza sanitaria e sociale e per il supplemento di impegno che gli operatori e i volontari Enpa sono stati costretti a assicurare proprio per le conseguenze della pandemia”. Solo nel 2020, le sedi territoriali dell’Ente Nazionale Protezione Animali hanno accudito direttamente 62.644 animali, ne hanno soccorsi 25.857, dati in adozione complessivamente 31.685 tra domestici e altri animali. Considerando anche quelli che non sono entrati direttamente in strutture Enpa ma sono stati accuditi in altre strutture o per strada (in alcune Regioni è previsto dalle norme regionali, come nel caso dei cosiddetti “cani di quartiere”), il dato complessivo arriva a 75.084 animali aiutati.

Solo il programma Rete Solidale Enpa ha gestito e risposto a oltre 35.000 richieste di aiuto per gli animali. A 21.800 cani e a 16.300 gatti sono stati assicurate attività di prevenzione di malattie infettive mentre ben 23.000 animali da compagnia (9.800 cani e 13.200 gatti) sono stati coinvolti in attività di prevenzione delle endoparassitosi intestinali, polmonari e del sangue. Ma non abbiamo ovviamente tralasciato gli animali selvatici. Nel 2020 i volontari Enpa si sono presi cura di 10.381 esemplari di selvatici; di questi, 8.782 sono stati direttamente accuditi, 9.713 soccorsi, 6.792 fatti curare dal veterinario e 198 sequestrati dalle Guardie Zoofile Enpa o fatte sequestrate dalle autorità. Importante il numero degli animali selvatici curati e successivamente liberati: 3.676 in tutta Italia. 

LA GIORNATA DEGLI ANIMALI 2021 

“Intendiamo ribadire e riaffermare il nostro impegno – aggiunge Carla Rocchi –, ed è un impegno che non è limitato agli animali ma è in qualche modo universale: riguarda la vita, l’ambiente, la tutela dei diritti, il futuro del pianeta. Per questo grande impegno quotidiano chiediamo agli italiani di visitare uno dei nostri banchetti o di collegarsi alla piazza virtuale di Amazon. Ne abbiamo bisogno noi, ne hanno bisogno i nostri protetti ed è necessario per sostenere l’impegno per la tutela degli animali e di ogni forma di vita sul pianeta”.

AMAZON A SOSTEGNO DI ENPA CON LA DONAZIONE DI CIBO PER CANI E GATTI

Su Amazon.it, dal 29 settembre al 7 ottobre 2021, tutti i sostenitori che visitano la pagina amazon.it/enpa potranno donare scegliendo tra una selezione di cibo umido, secco e snack per cani e gatti. Una volta effettuato l’acquisto, i prodotti selezionati saranno inviati direttamente ai magazzini di Enpa. Da qui, saranno distribuiti ai rifugi e alle colonie animali seguite dall’ente in tutta Italia, in base alle loro necessità. Per dare il via all’iniziativa, Amazon contribuirà con una donazione equivalente a oltre 50mila pasti per cani e gatti.

“Siamo felici di sostenere Enpa, che svolge un’attività molto importante per la tutela degli animali, specialmente in questo delicato periodo che ha visto gli operatori e i volontari dell’associazione incrementare gli sforzi a favore dei nostri piccoli amici”, commenta Giorgio Busnelli, Director Consumer Goods Amazon.it e Amazon.es. “Mettere a disposizione il nostro store con una selezione di prodotti per cani e gatti, dando così la possibilità ai nostri clienti di donare agli animali più bisognosi, è motivo di grande orgoglio per noi. Gli animali, infatti, hanno un ruolo chiave per il benessere delle comunità e in Amazon siamo da sempre impegnati nel supportare le comunità e le associazioni che operano nei territori in cui vivono e lavorano i nostri dipendenti.”

RADIO KISS KISS RACCONTA LA GIORNATA DEGLI ANIMALI 2021

Il lavoro di chi protegge, aiuta e soccorre gli animali non sarebbe possibile senza le donazioni, ma nemmeno senza l’attenzione di chi, come i mezzi di comunicazione di massa, diffondono i nostri temi e le nostre battaglie, svolgendo così una fondamentale azione di sostegno alla tutela dei diritti degli animali. 

“Da sempre Radio Kiss Kiss è attenta ai bisogni e alle esigenze degli animali”, dichiara Lucia Niespolo, Presidente CN Media. “Il nostro palinsesto – aggiunge – dedica tanto spazio a questa tematica proprio per puntare i riflettori sull’educazione ed il rispetto verso i nostri amici animali. Siamo quindi fieri di essere al fianco di Enpa in occasione della Giornata degli Animali e di sostenere l’iniziativa dei nostri amici di Amazon nella raccolta di cibo attraverso una piazza virtuale on line. Sappiamo che sono tanti i canili e gattili che hanno bisogno di assistenza e che nonostante le difficoltà, i volontari costantemente si impegnano per migliorare la qualità della vita degli animali abbandonati o non affidati, ognuno di noi può fare la differenza, e sono certa che i nostri ascoltatori faranno la loro parte, dimostrando il loro gran cuore e la loro immensa generosità. Radio Kiss Kiss è pet friendly, dalla parte degli animali.”

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Dati del giorno: 29 settembre 2021

152
Nuovi casi
14.230
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 77
Provincia di Bat: 6
Provincia di Brindisi: 3
Provincia di Foggia: 26
Provincia di Lecce: 40
Provincia di Taranto: 7
Residenti fuori regione: -1
Provincia in definizione: -6
2.643
Persone attualmente positive
147
Persone ricoverate in area non critica
16
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

268.521
Casi totali
3.661.955
Test eseguiti
259.092
Persone guarite
6.786
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 98.596
Provincia di Bat: 28.121
Provincia di Brindisi: 21.279
Provincia di Foggia: 47.204
Provincia di Lecce: 31.105
Provincia di Taranto: 40.764
Residenti fuori regione: 992
Provincia in definizione: 460

Un tragico incidente sul lavoro si è verificato poco fa a Mesagne dove un uomo di 41 anni, dipendente di una ditta edile, è deceduto dopo essere rimasto schiacciato da un solaio su cui stava lavorando,  al civico 40 di via Maiella. Sul posto sono giunte squadre di vigili del fuoco, polizia, vigili urbani e carabinieri. Oltre agli ispettori dello Spesal e operai dell'Enel. Le indagini sono condotte dalla polizia locale. L'uomo, Benito Branca, lascia la moglie e due figli. 

Un tragico incidente sul lavoro si è verificato a Mesagne, dove un uomo di 41 anni, Benito Branca dipendente di un’azienda edile, per cause ancora in fase di indagine, è stato travolto dal crollo di un solaio ed è deceduto. Per lui non c’è stato nulla da fare, nonostante i soccorsi siano arrivati sul posto in brevissimo tempo. Branca lascia la moglie e due bambini. Sul posto sono giunte ben quattro squadre dei vigili del fuoco, del comando provinciale di Brindisi, pattuglie di polizia, carabinieri e vigili urbani. Per recuperare la salma i soccorritori hanno dovuto spostare un camion al di sotto del quale era finito il lavoratore. La moglie, che è giunta subito sul posto, nel vedere il marito disteso per terra è stata colta da un malore, prontamente soccorsa dall’equipe del 118. Il corpo è stato rimosso dopo l’autorizzazione giunta dal magistrato, Alfredo Manca, e trasferito presso l’obitorio del cimitero di Ostuni. Nelle prossime ore il magistrato, sentito il medico legale, Domenico Urso, deciderà se sottoporre la salma ad autopsia e affidare, così, l’esame autoptico. Le indagini sono condotte dalla polizia locale di Mesagne in collaborazione con gli agenti della polizia di stato. Dunque, una morte bianca si è verificata ieri mattina nella città di Mesagne nell’area di un cantiere edile al civico 40 di via Maiella, nel rione Paisiello.

Qui una ditta edile sta ristrutturando un’abitazione privata. Sul posto c’è l’operaio Benito Branca che sta lavorando, nei pressi del camion al di sopra del quale si stavano, probabilmente, caricando le demolizioni. A un tratto, per cause ancora in fase di accertamento da parte dei consulenti tecnici, il solaio è venuto giù investendo l’operaio che è andato a finire sotto al camion, parcheggiato davanti l’abitazione. I detriti lo hanno in parte coperto. Un boato che è stato udito dai residenti e dai passanti che si sono recati sul posto per verificare l’accaduto. Purtroppo, sotto alle macerie hanno notato il corpo del Branca. È stato lanciato l’allarme e nel luogo del sinistro è arrivata un’ambulanza del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne. I sanitari hanno cercato inutilmente di estrarlo. Purtroppo, hanno potuto solo constatarne il decesso. In via Maiella sono giunte quattro squadre di vigili del fuoco che, con l’aiuto di poliziotti e altre persone presenti, hanno spostato a spinta il mezzo. Solo allora sul corpo dell’operaio è stato steso un telo per sottrarlo allo sguardo indiscreto dei tanti curiosi giunti nel luogo dell’incidente.

Nel frattempo la moglie del Branca, portata sul posto dai familiari, nel vedere il marito giacente per terra, morto, è stata colta da un malore. Immediatamente soccorsa dal personale del 118 è stata condotta nell’ambulanza fino a quando si è ripresa. L’area del cantiere è stata posta sotto sequestro da parte della Procura della Repubblica di Brindisi. I vigili del fuoco hanno effettuato i primi sopralluoghi del cantiere e stilata una informativa per il magistrato titolare delle indagini. Altre perizie saranno eseguite nelle prossime ore per stabilire l’esatta dinamica dei fatti. In via Maiella sono giunti anche gli ispettori dello Spesal dell’Asl di Brindisi, il Servizio di prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro, che stanno indagando se tutte le misure di sicurezza previste per legge sul cantiere, anche quelle individuali, siano state adottate dall’azienda edile e se l’operaio era stato regolarmente assunto.  

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Trovato in possesso di 53 cartoni di vino imbottigliato di provenienza furtiva, denunciato. A San Pietro Vernotico, i Carabinieri della Stazione San Donaci, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 70enne del luogo per ricettazione. In particolare, l’uomo è stato fermato alla guida del suo furgone e trovato in possesso di 53 cartoni di vino imbottigliato e 6 taniche di vino da 30 litri ognuna, dei quali non è stato in grado di giustificare la provenienza. I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che la merce, provento di furto, apparteneva a due società agricole di San Pietro Vernotico e di Brindisi. I prodotti rinvenuti, previo riconoscimento, sono stati restituiti agli aventi diritto.

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Ai domiciliari, trovato in possesso di 6 grammi di cocaina, denunciato. A Ostuni, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di san Vito dei Normanni hanno denunciato in stato di libertà un 51enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e inosservanza degli obblighi. L’uomo, in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di un involucro contenente 6 grammi di cocaina, occultato nell’armadio della camera da letto e un rotolo di nastro adesivo dello stesso colore di quello usato per sigillare l’involucro, riposto sul comodino del salone, il tutto sottoposto a sequestro.

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Ceglie Messapica. Evade dai domiciliari, arrestato. A Brindisi, i Carabinieri della stazione di Ceglie Messapica hanno arrestato, per evasione, un 40enne di Ceglie Messapica, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’uomo, autorizzato a uscire dalla propria abitazione per recarsi a Brindisi presso il Tribunale per un’udienza, dopo aver posto il visto di partenza presso la Stazione Carabinieri di Ceglie Messapica, si era diretto verso Brindisi eseguendo, lungo il tragitto, tre soste intermedie non autorizzate, presso tre esercizi pubblici di Ceglie Messapica. Al termine dell’udienza, invece di far rientro a casa, si è recato presso l’area portuale di Brindisi per una passeggiata dove è stato arrestato dai militari operanti, impegnati nel servizio di monitoraggio. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il 40enne è stato condotto nel carcere di Brindisi.

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Si allunga con i gerani l’elenco delle piante ospiti di Xylella fastidioda, con gravi ripercussioni sul settore florovivaistico che in Puglia ne produce oltre 300mila pezzi. A denunciarlo è la Coldiretti Puglia, dopo la pubblicazione degli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201 delle piante ospiti e delle piante specificate e i metodi di prova per l’identificazione della Xylella fastidiosa che riportano tutto il genere del Pelargonium.

“Serve che la Regione Puglia verifichi urgentemente con il Ministero dell’Agricoltura le ragioni per cui la Commissione europea ha incluso tutta la famiglia dei gerani nell’elenco, considerato che non si potranno produrre e commercializzare i gerani nelle aree demarcate infetta e contenimento, con un ulteriore danno rilevante per i florovivaisti pugliesi”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il 23 giugno 2021 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha aggiornato la banca dati relativa alle piante ospiti sensibili alla Xylella fastidiosa – spiega Coldiretti Puglia - modificando di conseguenza gli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201, considerato che precedentemente a quella data tra le piante ospiti era riportato solo il Pelargonium ‘fragrans’, mentre ora il divieto di produzione e vendita è stato allargato a tutto il genere dei gerani.

"E’ una ulteriore tegola per il settore florovivaistico, ma anche per gli uffici fitosanitari sul territorio – aggiunge il presidente Muraglia – un mix esplosivo che mette a rischio la tenuta sui mercati interni e sull’export florovivaistico pugliese che rappresenta un elemento di punta del Made in Italy”.

Il settore florovivaistico è fra quelli più duramente colpiti dagli effetti economici generati dalla pandemia ma dimostrando una grande capacità di resilienza è anche fra quelli che si sta riprendendo più rapidamente – insiste Coldiretti Puglia - con una forte domanda anche dall’estero dove si registra un aumento record del 33% delle esportazioni di piante Made in Italy nel primo trimestre del 2021 che impone la tutela di un comparto chiave del Made in Italy agroalimentare con un valore della produzione di fiori e piante che arriva a 300 milioni di euro in Puglia.

Gravi i danni d’immagine e sull’export di prodotti florovivaistici causati dalla Xylella fastidiosa, spesso usata come scusa per bloccare ingiustificatamente fiori e piante in vaso Made in Italy – insiste Coldiretti Puglia - con la Direzione Generale della Salute dell’Unione Europea che ha già messo in mora nel 2021 il governo britannico dopo l’annuncio che nuovi requisiti si applicheranno ai Paesi in cui è nota la presenza della Xylella, con le importazioni di piante dei generi Polygala e Coffea consentite solo da paesi in cui non è presente Xylella, l’obbligo di requisiti più rigorosi per l'importazione di olivo, mandorlo, lavanda, rosmarino ed oleandro da paesi in cui è nota la presenza di Xylella, oltre a rigide condizioni per le importazioni, comprese le ispezioni del luogo di produzione e dell'area circostante, i test, le ispezioni pre-esportazione e un periodo di quarantena di un anno prima dell'importazione.

"Un esempio significativo delle difficoltà che colpiscono il settore florovivaistico a causa dell’assenza di accordi con Paesi e aree strategici per il nostro export, ma anche delle lungaggini burocratiche che affliggono il lavoro degli uffici fitosanitari sul territorio", conclude il presidente Muraglia.

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Monopattini elettrici e sicurezza urbana. 

È sempre più attuale la spinta , non solo politica ed ai vari livelli istituzionali centrali e locali  , verso l introduzione di sistemi a mobilità elettrica tra i quali spiccano i mopattini,gli hoverboard,i segnali ed i monowheel tutti mezzi di locomozione riconducibili alla cd microcromobilita per l 'appunto elettrica.
La cronaca , di converso , ci riporta spesso sinistri stradali dove uno dei mezzi coinvolto è proprio il monopattino oggi in fase di veloce espansione sia in città metropolitane che in città medio grandi per non parlare di borghi già votati alla mobilità sostenibile ed a zone a traffico limitato .
Ciò premesso oggi il problema che si intende evidenziare in questa sede è la coerenza giuridica tra differenti  provvedimenti amministrativi : tra ordinanze dei Sindaci in particolare , contingibili ed urgenti e sentenze dei Tribunali Amministrativi di sospensione / annullamento dell efficacia delle stesse ponendo problemi di raccordo tra poteri dello stato , grado tra norme e loro gerarchia delle fonti aprendo la porte a vuoti  normativi tipici dei sistemi democratici come la nostra forma di Stato .
Ed in effetti numerosi Tar stanno esercitando il potere di "controllo giurisdizionale" sull operato degli Enti Locali intenti a disciplinare l uso dei monopattini sul territorio comunale. 
Alcuni interrogativi vanno posti .
Può il Sindaco ( e non il Dirigente competente  ) legiferare extra ordinem con suoi provvedimenti potestativi generici qualificandoli contingibili ed urgenti quando ben altro è l urgenza e l emergenza a cui le dette caratteristiche si ispirano ?
Può un Sindaco interpretare, motivando tecnicamente l emissione di una ordinanza Sua propria ,  l uso della norma secondo le  proprie necessità collegate al sistema città che amministra ?
Può infine il Sindaco raggirare il principio di legalità e tipicità che , in funzione degli jnyeressi pubblici rappresentati,  esula dal mero spazio cives ?
Può il consiglio comunale, in molti casi si legge,  varare un regolamento apposito sui mezzi a mobilità elettrica?
No.
Può infine una recente circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza , Ministero degli Interni ,se pur autorevole, occuparsi in chiave esplicativa , di un comma dell articolo 2 del codice della strada  che tratta dei veicoli atipici ?
Si , se pur giuridicamente afferente una categoria di veicoli atipici per l appunto ,non dettagliati con norma nazionale primaria.
L interesse pubblico sotteso alla sicurezza stradale ed ai collegati interessi collettivi,  ha valenza nazionale e non locale e la delicatezza delle prescrizioni unitamente al ragionamento analogico sanzionatorio inopportunamente, può avere nella motivazione e nella causa dell importante provvedimento originato dal testo unico degli enti locali, legittimità giuridica e quindi efficacia ed esecutorieta .
In sintesi è  " privo di vita nel mondo giuridico od in secondo ordine non applicabile quindi inefficace". 
È la norma generale , il codice della strada , che può occuparsi degli interessi pubblici sottesi alla circolazione stradale ed alla sua correlata sicurezza anche nel caso in cui la prevedibilità del rischio accenni ad interessi localistici , urbani . Il problema esemplificando, va  ricercato nell attuale sistema normativo che fino a prova contraria è uno dei riconosciuti migliori d' Europa se pur a forte produzione normativa. 
Sicurezza urbana e sicurezza partecipata è  linea  normativa che mal si sposa col problema della circolazione dei monopattini elettrici e della loro sicurezza attiva e passiva come si vuole far intendere .
Infine e per completezza si sollecita il potere legislativo centrale  ad accelerare la produzione normativa specifica visto il veloce dilagare dei mezzi di trasporto appartenenti alla nuova categoria, ....atipica.... della micromobilita elettrica che presto,  per quantità diffuse , creeranno seri problemi di circolazione e tutela dei soggetti deboli quali pedoni e diversamente abili viste le inopportune sedi in cui spesso , si osserva , vengono collocati in sosta o illegittimamente circolano con rischi diffusi costanti .
Ogni altro argomento , ivi incluso quello sanzionatorio " per analogia" mostra chiari i segni di improvvisazione sistematica  e quindi di lesione del principio di tipizzazione della condotta a qualsiasi titolo posta da essere umani , maggiorenni o di minore età.

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 26 settembre 2021 risultano positivi 148 soggetti, di cui 71 uomini (48%) e 77 donne (52%), con età media di 42 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 27 nella fascia 0-18 anni, 90 tra 19-64 anni, 22 tra 65-79 anni, 9 negli 80 e oltre.

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 72 (48,7%), “contatto con caso accertato” 38 (25,7%), “screening” 5 (3,4%) e “rientro da area a rischio” 5 (3,4%); in 28 casi (18,8%) il fattore di rischio non è definito. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 61 (41,2%) paucisintomatici, 48 (32,4%) soggetti asintomatici, 11 (7,4%) con sintomatologia lieve, 4 (2,7%) con quadro severo, 9 (6,1%) in fase di guarigione e per 15 (10,2%) il dato non è noto. Per 123 (83,1%) soggetti è stata predisposta la sorveglianza con isolamento fiduciario e per 10 (6,8%) il ricovero in isolamento; per 15 (10,1%) soggetti il dato non è noto.

Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 35 a Francavilla Fontana, 21 a Ceglie Messapica, 17 a Fasano, 12 a Oria, 11 a Brindisi, 8 a Ostuni, 7 a Torre Santa Susanna, 6 a Mesagne, 5 a Erchie, 5 a Latiano, 3 a Cisternino, 3 a San Donaci, 3 a San Michele Salentino, 3 a Villa Castelli, 2 a Carovigno, 2 a San Pietro Vernotico, 2 a Torchiarolo, 1 a Cellino San Marco, 1 a San Pancrazio Salentino, 1 a San Vito dei Normanni. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Brindisi, Francavilla Fontana, Torre Santa Susanna, Oria.

Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 26 settembre 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 129.449 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 331,5 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 103.901 (80,3%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi.

Dei 129.449 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 21.194 (16,4%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 542,8 casi x10.000 residenti; si osserva un trend in diminuzione dei casi. I positivi comprendono 10.911 donne (51,5%) e 10.283 uomini (48,5%) e l’età media è pari a 44 anni; si osserva nelle ultime settimane un aumento dell’età media dei casi.

Il tasso di letalità è pari all'1,8%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 389 i decessi totali: 304 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 54 tra i 60 e i 69 anni, 22 casi tra i 50 e i 59, 7 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.

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“Una proposta di legge per colmare un ritardo sui test genomici alle donne con carcinoma mammario in fase precoce e quindi per evitare chemioterapie inappropriate o addirittura dannose. Spero che il Consiglio regionale approvi al più presto, dando ulteriore seguito a una strategia legislativa di diagnosi e cura che in questa legislatura può già fregiarsi di tre leggi, sullo screening obbligatorio per la SMA, sul sequenziamento dell’esoma e sul DNA fetale”. Lo dichiara Fabiano Amati, presidente della commissione bilancio del Consiglio regionale della Puglia, promotore di una proposta di legge, sottoscritta dai colleghi consiglieri regionali Maurizio Bruno, Enzo Di Gregorio, Donato Pentassuglia e Francesco Paolicelli, su “Esecuzione test genomici per la cura del tumore al seno”.
“In Puglia si registrano 3200 casi di tumore alla mammella: sulla base dei calcoli relativi a tumore e stratificazione clinico-patologica si dovrebbero effettuare circa 598 test genomici all’anno, per poter dedurre il livello utilità della chemioterapia adiuvante post-operatoria, in aggiunta al trattamento ormonale. Le donne con carcinoma mammario in fase iniziale, infatti, hanno la necessità di sottoporsi a trattamento chirurgico e sulla base dell’esame istologico risultano a basso, intermedio o alto rischio di recidiva. Se si escludono dunque i casi a basso o alto rischio di recidiva, per i quali la decisione di ricorrere o meno alla chemioterapia adiuvante è molto semplice, difficile si presenta la decisione per i casi definiti a rischio incerto o intermedio.
A supporto di questa decisione interviene allora il test genomico, che vogliamo introdurre in Puglia con la proposta di legge, che si presenta decisivo per la prescrizione o meno della chemioterapia.
Può infatti capitare che a scopo prudenziale lo specialista possa decidere per i casi intermedi di prescrivere o non prescrivere la terapia e fare comunque un danno, nonostante siamo dotati di strumenti tecnologici, i test genomici, in grado di supportare in coerenza con la prova scientifico la decisione del medico.
Secondo la proposta di legge depositata il test sarà erogato gratuitamente e in completa esenzione da compartecipazione.
E’ un’occasione che la Puglia non può perdere. Lo dobbiamo a tutte le donne di questa regione che combattono ogni giorno con grande coraggio una battaglia che, grazie all’innovazione e alla ricerca scientifica, può risultare meno complicata. Il nostro compito è agevolarle almeno nelle crepe della burocrazia”. 

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