Spot PugliaPromozione, resta il dubbio di un vestito cucito su misura

Maggio 03, 2022 624

Quello che è chiaro, per il capogruppo di Fratelli d’Italia, dopo l’audizione in quarta Commissione del direttore di PugliaPromozione, Luca Scandale, è che lo spot promozionale ‘Puglia, autentica meraviglia’ è costato 320mila euro – molto più del doppio rispetto a quello dello scorso anno “Puglia, una Storia d'Amore”, curato da Francesca Muci (con musica di Daniele Durante) – perché è stato firmato e diretto dal regista Sergio Rubini che ha voluto utilizzare solo il top degli operatori cinematografici per realizzare i 60 secondi.

Tutto il resto, nonostante la disponibilità del direttore generale di PugliaPromozione, Luca Scandale, secondo il capogruppo rimane avvolto da dubbi che non sono stati completamente fugati nel corso dell’audizione, a cominciare proprio dalla decisione – guarda caso – di portare la copertura di spesa dai 120 mila euro previsti inizialmente a 320 avviando una procedura negoziata alla quale vengono chiamate a partecipare solo quattro agenzie-società e non dieci, così come è previsto dal Codice degli Appalti. Non solo, ma resta la sensazione è che si sia trattato di un ‘vestito cucito su misura’, come se fosse stato pattuito in partenza che si sarebbero dovuti assegnare al ‘vincitore’ della procedura negoziata tutti i 320mila euro e quando l’offerta vincitrice prevedeva un costo di 303mila euro si è trovata la maniera per dare anche la parte restante di 17mila euro nonostante questa ulteriore assegnazione sia ammessa dal Codice degli Appalti solo se in corso d’opera subentrano degli imprevisti. Ma nel nostro caso i 17mila euro non sono stati aggiunti per imprevisti in corso d’opera ma all’atto dell’aggiudicazione. Solo un’ultima considerazione sulle cifre: ma come mai le altre tre offerte non hanno superato i 70mila euro pur potendo disporre di una capienza quasi cinque volte più grande? E chi ha valutato le offerte quale professionalità hanno messo in campo per discernere il miglior prodotto per attrarre i turisti in Puglia? E quale target di turisti: quelli balneari dei mesi estivi o quelli che prediligono il turismo ambientale, il turismo attivo ed esperenziale in funzione della destagionalizzazione?

Sulle valutazioni di carattere turistico, poi, il capogruppo rileva che devono rispondere ad un obbiettivo essenziale per la Puglia ossia la destagionalizzazione. Fatta la premessa che la Puglia estiva si vende anche senza che la Regione spenda un solo centesimo, e meno male, le risorse pubbliche dovrebbero essere utilizzate per destagionalizzare il turismo e quindi attrarre stranieri e non nei periodi autunnali, invernali e primaverili, quando ci sono zone turistiche totalmente chiuse. Secondo noi il video-spot di Rubini non va in tal senso proponendo ciò che la Puglia offre ai turisti d’estate, compreso il mare – citato anche dalla psicoterapeuta che consiglia la vacanza al milanese stressato – mare che invece Scandale non avrebbe visto, considerato che in audizione ha sostenuto che nello spot non vi era il mare. Ed anche in questo non ci ha convinti!

Per questo è stato invitato il direttore di PugliaPromozione a ‘meravigliare’ con i  numeri del turismo in Puglia fuori stagione, quelli estivi sono – fortunatamente – scontati, senza aver bisogno di ricorrere al grande maestro Rubini. E purtroppo nonostante gli spot annuali la destagionalizzazione resta in Puglia un miraggio. Saranno i 320 mila euro spesi in Puglia autentica meraviglia a regalarci il miracolo? Vorrei proprio sbagliarmi ma sono in questo senso pessimista: non è uno spot che può aiutare, serve una strategia complessiva di ben altra visione e ben altra fattura e, ne sono certo, potremmo anche spendere meno".

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