Mesagne. Il parco Potì vandalizzato a telecamere spente

Agosto 23, 2017 2083

parco potì toilette vandalizzateNon c'è pace nella gestione del parco "Roberto Potì"

a poco più di un anno dalla sua inaugurazione. Un bellissimo polmone verde con giochi e aria fitness in mano ai vandali nonostante una miriade di telecamere di videosorveglianza installate. Ingessato sembra essere il Comune che non è riuscito ad individuare i balordi e sanzionarli secondo i dettami di legge. Dalle toilette rotte e sporche ai rifiuti abbandonati in vari angoli. Il risultato è tanta indignazione da parte degli avventori. Interprete dai disagi della gente è ancora una volta Progettiamo Mesagne. «Il parco "Potì" deve essere salvaguardato senza se e senza ma», ha esordito Antonio Calabrese coordinatore del movimento politico cittadini che ha fatto notare come a poco più di un anno dall’inaugurazione «le immagini che ci vengono consegnate in queste ore da alcuni cittadini, che hanno ad oggetto locali e aree del parco stesso, rivelano una situazione a dir poco sconcertante e vergognosa, ben lontane da qualunque basilare senso di civiltà». Ciò che emerge dalle immagini è probabilmente la conseguenza dell’ennesimo atto vandalico, avvenuto presumibilmente la scorsa notte, all’interno del parco. Ad essere presi di mira nuovamente i bagni attigui al bar del parco con la porta d’ingresso completamente divelta, gli incassi rovinati, le cerniere piegate oltre a una diffusa sporcizia compreso il bagno per disabili. «Ora al di là delle responsabilità in merito alla gestione della struttura, specie la cura quotidiana e la sorveglianza diurna dei bagni, l’Amministrazione comunale è chiamata ad accertare tutte le responsabilità e a porre in essere azioni decise al fine di individuare i colpevoli di simili atti delinquenziali, attraverso l’uso efficace delle telecamere di sorveglianza», ha detto Calabrese convinto che «non si può lasciar spazio sempre all’impunità perché ciò non fa che favorire il reiterarsi di simili fenomeni». Per i cittadini indignati è «compito, inderogabile, dell’Amministrazione comunale di tutelare e garantire la piena fruibilità di tutti i beni comuni, sanzionando chi non ne fa un uso civile e appropriato». Il parco, è bene ricordarlo, è una delle opere di urbanizzazione locale più importanti degli ultimi cinquant’anni ed è costato più di 2 milioni e trecentomila euro fra finanziamento e fondi comunali. Altra segnalazione pervenuta dai cittadini è quella relativa al deposito di spazzatura nei pressi del campetto di calcetto. «È da tenere presente che gli avventori di quegli spazi sono per lo più ragazzi o bambini ed è dunque indispensabile, per motivi di decoro e soprattutto igienici, che ogni giorno si provveda a garantirne la rimozione immediata nelle prime ore della mattinata», ha precisato il coordinatore che ha invitato l'Amministrazione a «intervenire con sollecitudine affinché si possa ridare la piena dignità ad un area pubblica importante per la città e la piena fruibilità dei sevizi offerti a tutti i cittadini». Nel parco ci sono tante telecamere che, tuttavia, non hanno fornito nessun elemento utile poichè nessun li controlla. Potremmo dire che a questo punto è come se fossero spente. «Il problema è nella gestione del bar che non sta rispettando il capitolato d'appalto - ha spiegato Roberto D'Ancona, consigliere comunale con delega alla manutenzione pubblica - gli abbiamo già inviato una diffida e oggi pomeriggio (ieri per chi legge, n.d.r) avremo un incontro con lui e i vigili. Bisogna attuare una vigilanza attiva della struttura che ha in gestione».  

Ultima modifica il Mercoledì, 23 Agosto 2017 08:21