Redazione

"Secondo quanto è emerso in Commissione questa mattina, sui radar dei siti di Mesagne e Torchiarolo c’è bisogno di un approfondimento per capire se l’attività di ricerca finanziata sia stata svolta o meno, poiché da un lato risulta il pagamento del saldo e dall’altro pare manchino ancora alcuni dettagli infrastrutturali per mettere in attività almeno il sito di Mesagne”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

"Il progetto Rivona, ‘RIschi per il VOlo e Nowcasting Aeroportuale’, finanziato dalla Regione, avrebbe innanzitutto permesso una notevole attività di ricerca, su cui ad oggi non si hanno notizie dettagliate, e permetterebbe in seguito alla Puglia di avere come punto di riferimento la provincia di Brindisi, con l’installazione appunto dei due radar tra Mesagne e Torchiarolo. Sul sito di Mesagne manca attualmente energia elettrica, ma entrambi sarebbero in grado di essere usati per ampliare un servizio meteo assicurato dalla rete radar e gestito dal dipartimento della Protezione Civile Nazionale, che si avvale anche di radar di altre regioni.
Il progetto nacque con due linee di ricerca e prospettica di supporto alla Protezione Civile ma, per questioni sconosciute, al momento non è stato attivato il programma di ricerca. È indispensabile capire la sorte di queste risorse pubbliche e quali frutti hanno dato. Tra trenta giorni riceverò dai dirigenti regionali, Berlingerio e Lopane, le relazioni e i documenti inerenti al progetto Rivona, per poter convocare una nuova audizione, così da poter raggiungere una valutare definitiva".

Approvata all’unanimità dalla III Commissione del presidente Mauro Vizzino, la proposta di legge primo firmatario il consigliere Vincenzo Di Gregorio che contiene “Interventi per la Tutela, l’assistenza e l’inclusione sociale e lavorativa dei ciechi e degli ipovedenti maggiorenni con disabilità aggiuntive”

“Molte sono le persone che nel nostro Paese vivono una condizione di fragilità. In Puglia, poi, come in tutto il sud Italia la situazione economica influisce anche su quella sociale, aggravando le difficoltà che le persone con disabilità devono sopportare. La nostra regione presenta, da questo punto di vista, una geografia variabile: per nostra fortuna ci sono diversi territori in cui le difficoltà, sia per la capillarità dei servizi e del welfare, sia per l’importante rete sociale di solidarietà formata dal pubblico e dal privato, sono più attenuate, in altre zone invece i disagi sono fortissimi, sia per la mancanza di strutture adeguate, sia per la più difficile condizione socio-economica – si legge nella relazione di accompagnamento alla iniziativa legislativa.

Il consigliere Di Gregorio ha sottolineato che “tra tutte le persone con fragilità, quelle che sono più in difficoltà sono certamente coloro che hanno disabilità plurime. Esse, soprattutto quando le disabilità presenti sono gravi, sono costrette ad affrontare un vero e proprio calvario: il supporto istituzionale, pure quando presente e attento, è sempre limitato, quello famigliare viene man mano ad indebolirsi con la crescita della persona con disabilità: gli sforzi che le famiglie devono affrontare sono così grandi, al limite della insopportabilità, che esse corrono il rischio pian piano di sfaldarsi e subiscono tensioni fortissime”.

La disabilità visiva è riconosciuta come tra le più gravi problematiche che possono interessare l’essere umano. Quando questa è accompagnata da altre difficoltà che si vanno a sommare a quelle della vista, ci si trova di fronte a situazioni complicatissime che provocano grandissime limitazioni e richiedono interventi costanti e decisi –ha continuato l’esponente del Partito democratico - Si rende necessario, dunque, un intervento forte da parte delle istituzioni per farsi carico di tutte le persone con disabilità plurime e guidarle verso una vita dignitosa. Le istituzioni devono sostenere le famiglie, le realtà private e le associazioni radicate sul territorio. In particolare la Regione deve farsi carico di stabilire le strategie di intervento e coordinare tutti gli attori pubblici e privati in gioco”.

La Regione Puglia ha la necessità di integrare con questa legge quanto già disciplinato con una legge del 2006.

La III Commissione ha preso atto, nel corso dei lavori, della delibera di Giunta con la quale viene modificato il regolamento che fissa compiti e funzioni dell’ufficio dei garanti.

Con queste modifiche, in particolare, viene soppresso il limite di 65 anni di età ed il limite della rinnovabilità dell’incarico per una sola volta.

Dati del giorno: 17 gennaio 2022

6.652
Nuovi casi
50.360
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.636
Provincia di Bat: 621
Provincia di Brindisi: 566
Provincia di Foggia: 874
Provincia di Lecce: 1.318
Provincia di Taranto: 563
Residenti fuori regione: 50
Provincia in definizione: 24
123.755
Persone attualmente positive
615
Persone ricoverate in area non critica
63
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

440.403
Casi totali
6.847.168
Test eseguiti
309.584
Persone guarite
7.064
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 155.549
Provincia di Bat: 44.341
Provincia di Brindisi: 40.196
Provincia di Foggia: 70.611
Provincia di Lecce: 64.503
Provincia di Taranto: 60.965
Residenti fuori regione: 3.168
Provincia in definizione: 1.070

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I LAVORATORI CONTINUANO A CONTAGIARSI E LE DOTAZIONI ORGANICHE NON SONO COERENTI A GARANTIRE I SERVIZI ALL’ UTENZA NELLA ASL BRINDISI, LA SITUAZIONE IMPLODE PER CARENZA DI OSS E INFERMIERI CRONICA. LA FPCGIL BRINDISI CHIEDE UN URGENTE TAVOLO DI DISCUSSIONE PER FABBISOGNI E CARICHI DI LAVORO NON CORRISPONDENTI ALLE DOTAZIONI ORGANICHE DI RISORSE UMANE, ORMAI STREMATE NELLA ASL. DOTAZIONE ORGANICA E FABBISOGNI DEL PERSONALE NON COERENTI AI CARICHI DI LAVORO ED UNA MAPPATURA REALE DELLE RISORSE UMANE IN SERVIZIO CHIEDENDO URGENTE IMPLEMENTAZIONE E REDISTRIBUZIONE A GARANZIA DEI SERVIZI E DELL’UTENZA NEL RISPETTO DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SERVIZIO CHE IN QUESTE ORE SI INFETTANO E DEI PAZIENTI IN CARICO.

Da eroi a vittime. È amaro il sorriso di chi lotta tutti i giorni per salvare vite umane nei reparti degli ospedali Brindisini. Medici, professionisti sanitari e operatori sociosanitari sono allo stremo delle forze, sfiniti fisicamente: non hanno avuto il tempo di metabolizzare e smaltire la stanchezza accumulata in pandemia che continuano a trovarsi persino privi di personale sanitario e/o di supporto, alla corsa continua per una mancata programmazione delle risorse secondo numeri necessari e coerenti alle reali esigenze, fabbisogni sempre risicati e la lotta alle mansioni e ad i ruoli non rispettati, per assenza di figure addette con dotazioni organiche ridotte all’osso in molte realtà socio/sanitarie/assistenziali della ASL Brindisi e ora si infettano nuovamente. Il sistema rischia di implodere e la fase della pandemia che stiamo vivendo si sta rivelando sempre più faticosa e lunga, impegnativa per il personale sanitario. Carenza di personale, errori di programmazione, turni massacranti e carichi di lavoro difformi, lavoratori ai minimi storici nelle unità operative in servizio . Considerati nei fatti, i lavoratori oramai il capro espiatorio delle debolezze del sistema – posti letto che mancano, inefficienze territoriali – ci si dimentica che sono loro a lottare al fronte contro il virus, ad assistere al meglio i malati negli ospedali.

Siamo al collasso. I carichi di lavoro sono distribuiti sui sopravvissuti e sono insostenibili, i lavoratori sono stanchi e si riammalano di covid. E’ giunto il momento di discutere a viso aperto delle persone che curano le persone, di quante sono realmente, di quante ne servirebbero coerentemente, della loro collocazione e soprattutto di carichi di lavoro difformi che minano la salute psico fisica dei lavoratori rimasti.

È giunto anche il momento di reagire insieme un sistema che non traguarda luce nuova che corre il rischio di non poter garantire nessun servizio con questi numeri di personale addetto ed è il momento che tutti i lavoratori prendano coscienza di ciò che hanno subito in questi anni e decidano di non subire scelte organizzative fallimentari, insieme. Per questo chiediamo alla ASL BRINDISI ed anche al Direttore Generale, un tavolo urgente che inverta la rotta con argomento da trattare con celere riscontro: fabbisogni e carichi di lavoro, scelte di discussioni di coraggio e repentine per porre rimedio alle criticità in relazione alle dotazioni organiche che si ripercuotono sui servizi all’utenza che rischiano di non essere garantiti più ed a tutela dei lavoratori dipendenti, in quanto persone che si prendono cura delle persone.

                                               

 

FP CGIL BRINDISI      

È stata ritrovata poco fa la signora Angela Grande. È viva. I soccorritori l'hanno condotta in ospedale per gli accertamenti. Dunque, si è conclusa a lieto fine la sparizione della signora Grande che questa mattina, intorno alle ore 11 è stata ritrovata in contrada Vergine da una squadra di soccorritori. La signora era caduta ai margini della linea ferroviaria Brindisi-Taranto. A individuarla è stata una squadra di operai delle Ferrovie dello Stato che stava svolgendo manutenzione lungo i binari. Gli operai hanno allertato la polizia ferroviaria che è giunta sul posto insieme agli altri soccorritori. La signora è provata da tante ore di freddo, ma sta bene. Ha risposto a tutte le domande che i soccorritori e i parenti le hanno posto. 

Dunque, dopo 48 ore di angoscia ieri mattina è stata rintracciata nelle campagne di Mesagne Angela Grande, la donna che nella nottata di sabato era uscita dalla sua abitazione senza farci più rientro. A ritrovarla, a poco più di un chilometro dalla periferia della città, sono stati alcuni operai manutentori delle Ferrovie dello stato che hanno notato la signora riversa per terra nei pressi dei binari della linea ferroviaria Brindisi-Taranto. Era in discrete condizioni fisiche, anche se i successivi accertamenti ospedalieri hanno messo in evidenza la frattura della caviglia sinistra. Gli operai hanno allertato la polizia ferroviaria di Brindisi che è intervenuta sul posto. Poco dopo nella zona sono giunte le altre squadre dei soccorritori compreso l’elicottero dei vigili del fuoco che ha sorvolato a lungo il luogo del rinvenimento. Sembra che la signora, che il giorno precedente era rimasta coinvolta in un incidente in territorio di Oria, volesse ritornare in quella cittadina per riprendere la sua Fiat 600. Quasi sicuramente il tutto era legato a uno stato confusionale della signora 66enne che ieri mattina, dopo la disavventura, ha potuto riabbracciare i suoi cari. Le ricerche, come da piano predisposto dalla prefettura di Brindisi, sono iniziate domenica mattina e si sono interrotte in serata per riprendere nella mattinata di ieri, quando diverse squadre composte da forze dell’ordine, protezione civile, vigili del fuoco hanno iniziato a battere il territorio allargando il raggio di ricerche. La centrale operativa si è insediata nella piazza di via Brodolini, in un camper allestito dai vigili del fuoco. Qui arrivavano e rimbalzavano le notizie dei soccorritori.

Ed è qui che ieri mattina, intorno alle ore 10,45, è giunta una comunicazione della Polfer circa la presenza di una donna nei pressi della linea ferroviaria Brindisi-Taranto. Immediatamente le squadre dei soccorritori hanno raggiunto il luogo della segnalazione, in contrada Vergine. E in effetti la signora era lì, per terra davanti ai binari. Non riusciva a rialzarsi a causa di forti dolori alla caviglia sinistra, risultata poi fratturata. I primi a soccorrerla sono stati gli operai delle ferrovie e poi i poliziotti. In contrada Vergine è giunta anche un’ambulanza del 118 dell’ospedale San Camillo de Lellis di Mesagne. Intanto la linea ferroviaria è stata bloccata per permettere il soccorso della donna in totale sicurezza. Infatti, i soccorritori del 118 hanno dovuto fare un bel tratto di strada a piedi. Con estrema cautela hanno posato la donna sulla barella e l’hanno portata nel luogo in cui c’era l’ambulanza. Nel frattempo alla signora sono state poste delle domande per verificare il suo stato psichico. Infine, l’ambulanza scortata da due volanti della polizia ha lasciato la campagna e si è diretta verso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui, dopo gli accertamenti, è stata confermata la frattura della caviglia sinistra e una generale disidratazione.

I medici continueranno ad approfondire gli accertamenti per avere il quadro clinico completo. Il tutto ha avuto inizio venerdì scorso, a seguito di un incidente verificatosi in agro di Oria. La donna, dopo il sinistro, era stata trasportata presso l’ospedale di Francavilla Fontana per accertamenti. Poi aveva deciso di fare rientro a casa e si era fatta accompagnare a Mesagne da un congiunto. Dopo di che non si erano avute più sue notizie. Preoccupati perché non la sentivano da alcune ore i congiunti si erano recati a casa e una volta entrati avevano notato che Angela non c’era. Al contrario erano in casa il portafogli, i soldi, il telefonino e la sua borsa. Preoccupati sabato mattina ne avevano denunciato la scomparsa.

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Sono riprese questa mattina le ricerche per trovare la signora Angela Grande scomparsa da casa sabato scorso. Dunque, ricerche ad ampio raggio a Mesagne per trovare, Angela Grande, la donna di 66 anni scomparsa inspiegabilmente dalla sua abitazione nella giornata di sabato scorso. In campo è scesa la prefettura di Brindisi che ha attivato il piano operativo per le persone scomparse. I dubbi sono che la signora si trovi in uno stato confusionale, a seguito di un incidente verificatosi venerdì scorso in agro di Oria, e che stia vagando nelle campagne senza nessuna meta. La donna, dopo il sinistro, era stata trasportata presso l’ospedale di Francavilla Fontana per accertamenti. Poi aveva deciso di fare rientro a casa e si era fatta accompagnare da un congiunto. Dopo di che non si sono avute più sue notizie. Preoccupati perché non la sentivano da alcune ore i congiunti si sono recati a casa e una volta entrati hanno notato che Angela non c’era. Al contrario erano in casa il portafogli, i soldi, il telefonino, la sua borsa.

Tale situazione ha, pertanto, impensierito i parenti che hanno deciso di denunciarne la scomparsa. Così ieri mattina, dopo la denuncia presentata sabato scorso ai carabinieri da parte dei familiari, è scattato il piano di ricerca messo in campo dalla prefettura e che ha visto la partecipazione delle varie forze dell’ordine e della polizia locale di Mesagne. Alle ricerche si è unito un drone della polizia e un elicottero dei vigili del fuoco. Operative anche alcune unità cinofile dei vigili del Fuoco e della Croce rossa Italiana, coadiuvate da alcuni volontari delle locali associazioni, in particolare gli scouts, e dalla protezione civile intervenuta con tre squadre. Le ricerche sono partite da via Alcide De Gasperi, nel rione Seta, dal condominio in cui abita Angela Grande e si sono estese alle vicine campagne. In particolare sono stati controllati casolari abbandonati, pozzi, cisterne, anfratti e zone particolarmente ricche di vegetazione. Anche sui social è stato lanciato l’appello di ricerca ai naviganti della rete, con relativa foto della donna, affinché potessero contribuire a fornire informazioni utili per individuare la scomparsa. All’appello si è unito anche il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, che è in costante contatto con le forze dell’ordine.

Nello stesso tempo i carabinieri, titolari delle indagini, hanno iniziato le ricerche informatiche per cercare di ricostruire il percorso che ha fatto la donna dopo che era stata lasciata davanti casa da un cugino, che l’aveva prelevata dall’ospedale di Francavilla Fontana. Importante, in questa fase, sono le immagini riprese da alcune telecamere presenti in zona. Chi conosce la signora Angela la descrive come una persona tranquilla, abbastanza socievole e una grande lavoratrice. Intanto, nella giornata di lunedì 17 gennaio, la Prefettura di Brindisi ha indetto una riunione della cabina di regia per coordinare e programmare il prosieguo delle ricerche. La speranza di tutti, sia dei suoi concittadini sia dei volontari che la stanno cercando, è che possa essere ritrovata viva. Le ricerche si erano interrotte domenica sera con il buio. Il centro operativo delle ricerche si è insediato in via De Gasperi, a cura dei vigili del fuoco.

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Dati del giorno: 16 gennaio 2022

8.384
Nuovi casi
54.677
Test giornalieri
4
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.621
Provincia di Bat: 875
Provincia di Brindisi: 852
Provincia di Foggia: 1.210
Provincia di Lecce: 1.572
Provincia di Taranto: 1.162
Residenti fuori regione: 61
Provincia in definizione: 31
118.307
Persone attualmente positive
593
Persone ricoverate in area non critica
61
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

433.751
Casi totali
6.796.808
Test eseguiti
308.381
Persone guarite
7.063
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 152.913
Provincia di Bat: 43.720
Provincia di Brindisi: 39.630
Provincia di Foggia: 69.737
Provincia di Lecce: 63.185
Provincia di Taranto: 60.402
Residenti fuori regione: 3.118
Provincia in definizione: 1.046

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Anche nel 2021 la spesa alimentare delle famiglie cresce, posizionandosi al top del decennio, con l’aumento degli acquisti nei mercati contadini del 22%. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia rispetto al gradimento dei consumatori per i prodotti agricoli e agroalimentari degli agricoltori di Campagna Amica, sulla base dei dati del Rapporto Ismea sui consumi domestici, secondo cui dopo il +7,4% messo a segno nel 2020, anche nel 2021 la spesa si mantiene su livelli elevati, con un aumento nel periodo cumulato (gennaio settembre) dello 0,7% rispetto al 2020, e uno scontrino medio più alto del 7,7% rispetto allo stesso periodo di un'annata regolare come quella del 2019.

Le star del carrello 2021 nel tempo del Covid sono soprattutto vini e birra, strettamente legato all’abitudine dell’aperitivo è l’aumento di salumi (+8,4%) e formaggi freschi (+5,9%). Ma accanto alle bollicine la spesa dei consumatori nel 2021 premia soprattutto il comparto ittico, in aumento del 15% trainato principalmente dal boom del pesce fresco che cresce del 28,5% - spiega Coldiretti Puglia - grazie al ritorno alle normali abitudini di spesa giornaliera, rispetto al lockdown quando le uscite erano molto più rare e non era dunque conveniente acquistare molto prodotto deperibile.

Il trascorrere delle settimane in casa – precisa la Coldiretti regionale – ha comunque modificato progressivamente l’atteggiamento dei consumatori nei confronti del cibo con un graduale ridimensionamento dell’interesse iniziale con la pandemia per i prodotti conservabili (surgelati e scatolame) e da “scorta dispensa”. Il risultato è che sono i prodotti freschi sfusi a trainare la crescita dei consumi con un incremento del 3,7% (grazie al +6% della verdura fresca), contro il +2,5% dei prodotti confezionati.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, un  impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 200mila indigenti che si contano in Puglia.

La spesa nei mercati contadini di Campagna Amica è cresciuta del 22 per cento proprio nel momento della crisi causata dalla pandemia e con iniziative di solidarietà divenute un fenomeno strutturale e nel tempo la risposta dei consumatori ha dato forza – aggiunge Coldiretti Puglia - a questo modello di vendita e soprattutto al rapporto di fiducia che si istaura tra chi acquista e chi vende il prodotto agricolo.

In Italia le prime esperienze di mercati agricoli, realizzate a partire dalla metà degli anni 80, nacquero per iniziativa di alcuni gruppi di agricoltori, inizialmente anche in forma autonoma, e furono importanti per promuovere questo tipo di vendita rivolta in forma specifica alla valorizzazione delle produzioni delle piccole aziende agricole e alla promozione della cultura contadina. Dati Eurobarometro evidenziano che questa fiducia è aumentata nel tempo, anche a seguito delle crescenti preoccupazioni legate alla sicurezza alimentare. In Italia il 67% dei cittadini considera affidabili gli agricoltori rispetto alla sicurezza alimentare, molto più che la Grande Distribuzione e la ristorazione (45%). I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – insiste Coldiretti Puglia - non è tanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%).

Realtà in controtendenza alle drammatiche chiusure di negozi nelle città che contribuiscono a mantenere vivo il tessuto economico e sociale nelle aree urbane, nei mercati dei contadini di Campagna Amica – conclude la Coldiretti regionale – è anche possibile trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.

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Da ieri pomeriggio ad affiancare polizia e carabinieri nella ricerca della donna di Mesagne scomparsa da casa nella notte di sabato c'è anche la Protezione civile. I volontari, infatti, stanno, controllando il territorio extra urbano allaricerca di Angela Grande, di 66 anni. Le ricerche sono coordinate dalla prefettura di Brindisi e hanno un raggio di azione piuttosto ampio. L’allarme per la scomparsa è stato lanciato nella mattinata di ieri da parte di alcuni parenti e residenti che si sono resi conto che l’abitazione in via Alcide De Gasperi era vuota. Il giorno precedente la signora aveva subito un incidente stradale e per tale motivo aveva fatto ricorso alle cure mediche. Tuttavia, aveva lasciato l’ospedale volontariamente e si era fatta accompagnare a casa da un parente. Dopo di che non si sono avute più sue notizie. In mattinata sono scattate le ricerche da parte di parenti, amici e forze dell’ordine. La denuncia di scomparsa è stata presentata presso la caserma dei carabinieri di Mesagne che hanno avviato le indagini. Tutto è iniziato nella giornata di venerdì quando la signora Angela Grande è stata coinvolta in un incidente stradale in territorio di Oria.

È stata soccorsa e trasportata presso l’ospedale “Caberlingo” di Francavilla Fontana. Qui è stata sottoposta a una serie di accertamenti al termine dei quali i medici hanno consprotezione civile ricerca personeigliato alla donna di restare nel nosocomio in osservazione. La signora, invece, ha telefonato a un parente e ha lasciato volontariamente l’ospedale. Una volta giunta a casa ha ringraziato il congiunto ed è entrata. Il mattino seguente si doveva vedere con alcune persone. Ma non si è presentata all’appuntamento. Gli amici e i parenti l’hanno chiamata più volte senza ricevere risposta. Alcuni parenti, che avevano le chiavi dell’abitazione della signora, si sono recati in casa e sono entrati. Qui era tutto in ordine. Pertanto, preoccupati, hanno postato un avviso di scomparsa sui social. È scomparsa la nostra vicina di casa, la signora Angela Grande. Non si hanno notizie da ieri sera. In casa c'è tutto, documenti, borsa, soldi e cellulare. Ha una 600 grigia e arancione. Potrebbe essere in stato confusionale a seguito di un incidente avuto ieri pomeriggio. Se qualcuno l'avesse vista o riconosciuta, può avvertire i carabinieri della stazione di Mesagne”. Hanno, quindi, concluso: “Siamo molto preoccupati. Grazie". I carabinieri hanno avviato le indagini visionando le telecamere di varie zone della città per cercare di ricostruire il percorso fatto dalla donna una volta che si è allontanata da casa. La preoccupazione è che la signora sia in preda a uno stato confusionale dovuto al sinistro verificatosi poche ore prima della scomparsa.

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Fasano e Cisternino. Servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto e alla prevenzione del fenomeno epidemico da Covid-19. Sanzionati i titolari di un esercizio pubblico e di un esercizio commerciale. Il 15 gennaio 2022, a Fasano e Cisternino, i Carabinieri della Compagnia di Fasano, impegnati in apposito servizio diretto a verificare il rispetto della normativa di contrasto alla diffusione del Covid–19, hanno effettuato specifici controlli conseguentemente ai quali hanno accertato che il titolare di un esercizio pubblico e il titolare di un esercizio commerciale hanno violato il D.L. 52/2021 in quanto, il primo ha omesso di verificare il “green pass” degli avventori presenti nel locale, il secondo, durante lo svolgimento della propria attività lavorativa, è risultato sprovvisto del “green pass”. Ai predetti sono state contestate le prescritte sanzioni amministrative. Complessivamente sono state controllate 617 persone e 153 attività commerciali/esercizi pubblici.

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