Redazione

“Quale è il segreto di longevità?”. Questa la domanda che per prima ci si pone dinanzi ad una ultracentenaria. Se poi gli anni sono 107 a maggior ragione la curiosità incalza. La risposta è “Forse un goccio di limoncello ogni tanto”, a detta dei figli. Ma tra genetica e forza d’animo, la signora Maria Turrisi, domani, domenica 16 gennaio 2022, spegnerà 107 primavere, tanto da diventare la donna più longeva della provincia di Brindisi e fra le poche in Italia ad aver raggiunto tale traguardo, circondata dall'affetto dei parenti.  

Nata il 16 gennaio 1915, ha vissuto sempre a San Michele Salentino, prendendosi cura della sua famiglia e dei suoi sei figli, nonostante il duro lavoro nei campi la tenesse per molte ore lontana da casa. Ha attraversato la storia del ventesimo secolo, vedendo passare davanti ai suoi occhi tutta la storia italiana del ‘900 e più, le guerre, i mutamenti, e per ultima la pandemia da Covid-19. È stata capace di vivere con forza affrontando anni difficili, i sacrifici e le sofferenze dovuti, soprattutto, alle grandi guerre, regalando felicità infinita come moglie, madre, nonna. Una vita, comunque, tutto sommato tranquilla la sua, divisa tra un lavoro che le piaceva molto e la cura della famiglia.  

Vedova da tanti anni, era spostata con Giuseppe Lodedo, dal quale ha avuto sei figli, due dei quali venuti a mancare prematuramente. Poi sono arrivati i nipoti, 8 in tutto, e 5 pronipoti ai quali è legatissima. Donna dalla grande generosità, bontà d’animo e coraggiosa, così raccontano i suoi figli. In questi difficili mesi a causa del Covid non si è mai scoraggiata perché ha superato prove ben complesse nella sua vita ma è sempre riuscita a rialzarsi.

“Come ogni anno, anche in questa occasione non faremo mancare gli auguri dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità con la torta, i fiori e la pergamena – dichiara il sindaco Giovanni Allegrini – cercando di farle sentire tutto il nostro amore. Credo sia un esempio, un valore ed un orgoglio per la nostra comunità assistere al raggiungimento di un traguardo simile da parte di una nostra concittadina che ha dovuto affrontare molte difficoltà nel corso della sua lunga vita. Maria Turrisi costituisce un importante memoria storica vivente del nostro passato e delle nostre tradizioni. L’augurio è quello che i nostri anziani possano vivere gli ultimi anni della loro esistenza in maniera serena consapevoli di custodire un importante patrimonio storico e culturale, coscienti di avere intorno non solo l’affetto e la vicinanza dei loro cari ma anche delle istituzioni”.

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Mesagne. Trovato in possesso di 330 grammi di marijuana e 25 grammi di hashish, arrestato. Nel pomeriggio del 13 gennaio 2022, i Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 23enne brindisino, trovato in possesso di circa 330 grammi di marijuana e 25 grammi di hashish. In particolare, nell’ambito dei servizi predisposti dalla Compagnia dei Carabinieri di San Vito dei Normanni, volti a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti soprattutto tra i giovani e i giovanissimi, la Stazione di Mesagne ha nei giorni scorsi intensificato i controlli in quel comune.

Da una serie di accertamenti e approfondimenti investigativi, i militari sono arrivati al giovane brindisino che – grazie a un apposito servizio di osservazione e pedinamento – nel pomeriggio di ieri è stato bloccato e perquisito in quel capoluogo. Infatti, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 23 grammi di hashish occultati negli slip e la seguente perquisizione domiciliare effettuata presso il domicilio ha consentito di rinvenire e sequestrare ulteriore stupefacente in diversi contenitori e bustine di plastica per complessivi 330 grammi di marijuana e 25 di hashish, unitamente a materiale per il confezionamento e la lavorazione dello stupefacente. Il giovane, conclusi gli accertamenti di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari così come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi ed è stato dunque tradotto presso un’abitazione nella sua disponibilità.

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Il clima pazzo fa sbocciare le mimose in Puglia dove i fiori gialli sono già pronti alla raccolta con due mesi di anticipo rispetto alla tradizionale festa della donna l’8 marzo. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia, che lancia l’allarme sul rischio che le repentine ondate di gelo notturno e delle prime ore della mattina brucino fiori e gemme di piante e alberi, impossibilitati a vivere appieno la fase di quiescenza, dopo il `risveglio´ anticipato con fioriture anomale già dal dicembre scorso.

La tropicalizzazione del clima determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno e brusca variazioni climatiche con ingenti danni in campagna. Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante.

Il gelo poi – sottolinea la Coldiretti regionale – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare – continua la Coldiretti Puglia - è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata dei prezzi dei beni energetici, con gli agricoltori che si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. L’aumento record dei costi energetici, infatti, spegne le serre e mette a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo – denuncia Coldiretti Puglia - perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno.

Il costo dell’energia – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti. Per le operazioni colturali gli agricoltori – spiega la Coldiretti regionale – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. Inoltre – continua Coldiretti Puglia – l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%. Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%). L’aumento dei costi riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell’energia – insiste Coldiretti Puglia - si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve – conclude la Coldiretti – responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle.

Sono dunque pesanti gli effetti del caro bollette, associati al cambiamento climatico con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi meteo violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Un inizio di anno preoccupante dopo che le anomalie del 2021 hanno tagliato i raccolti con crolli che vanno dal 25% per il riso al 10 % per il grano, dal 15% per la frutta al 9% per il vino ma anche l’addio ad un vasetto di miele Made in Italy su quattro. Per effetto del maltempo si contano – conclude Coldiretti Puglia - danni stimati di oltre 150 milioni di euro per i raccolti a fronte del balzo nei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame.

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È online il nuovo bando per partecipare alla quinta edizione di "#Storytellme - Storie dai teatri di Puglia", il progetto del Teatro Pubblico Pugliese nato sei anni fa per raccontare tutte le stagioni teatrali di Puglia.“Storytellme” si rivolge a tutti gli utenti Social [Facebook, Instagram, Youtube], appassionati di fotografia, videomaking amatoriale e spettacolo dal vivo con un buon seguito sui social network, amanti di scrittura con occhio critico, del teatro, della danza, del circo contemporaneo, influencer e amanti di networking. Chi si candiderà, se selezionato, otterrà un pass da inviato speciale per assistere agli spettacoli della stagione teatrale prescelta e si potrà divertire, prima e dopo la visione, a raccontare l’esperienza attraverso il canale social prescelto, seguendo un vademecum che sarà fornito successivamente.

Il progetto ha l’obiettivo, anche per questo 2022, di raccontare le stagioni teatrali del Teatro Pubblico Pugliese nei teatri dei comuni soci di tutta la Puglia (Aradeo, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Canosa di Puglia, Conversano, Corato, Fasano, Foggia, Francavilla Fontana, Ginosa, Gioia del Colle, Lecce, Lucera, Martina Franca, Melendugno, Mesagne, Nardò, Ostuni, Polignano a Mare, Putignano, San Severo, Taranto e Taviano).

Partecipare è facile. Basterà inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con:
• i propri dati: nome, cognome, data e luogo di nascita, telefono, mail;
• una breve presentazione, specificando stagione e social prescelti;
• un esempio del proprio modo di raccontare (un video, una foto o un racconto);
• link alla propria pagina/account sul social preferito.

Le candidature vanno inviate entro le ore 18 del 28 gennaio 2022, allegando il modulo sulla privacy, debitamente compilato e sottoscritto. Per i minori di 18 anni è necessario inviare anche l’autorizzazione firmata dai genitori.

I messaggi degli utenti verranno valutati dal Teatro Pubblico Pugliese che sceglierà a insindacabile giudizio gli utenti che dimostreranno la miglior capacità di raccontare le proprie esperienze sui canali social.

La call è un’attività completamente gratuita e senza scopo di lucro. Non è un concorso a premi. La partecipazione alla presente call e l’eventuale coinvolgimento nella successiva sono a titolo gratuito e volontario, e non danno diritto ad alcun compenso.

CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19
Per entrare in teatro il pubblico deve essere in possesso di Green Pass valido e di dispositivi di protezione delle vie respiratorie secondo le normative vigenti.

Info: www.teatropubblicopugliese.it.

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Grave incidente stradale lungo la provinciale per Torre Santa Susanna, dove una ragazza 30enne, che viaggiava a bordo della sua auto, è uscita fuori strada. È stata soccorsa è trasferita presso l'ospedale Perrino di Brindisi. Sul posto polizia locale, 118 e vigili del fuoco. 

Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle ore 9 lungo la provinciale che collega Mesagne a Torre Santa Susanna, dove una ragazza 30enne, che viaggiava a bordo della sua auto una Toyota Yaris, per cause ancora in fase di accertamento, è uscita fuori strada. L’auto si è ribaltata lateralmente a pochi centimetri da un albero di olivo. È stata soccorsa è trasferita presso l'ospedale “Perrino” di Brindisi, dove è stata sottoposta ad accertamenti diagnostici e strumentali. È stata ricoverata. Sul posto sono giunte due pattuglie della polizia locale di Mesagne, un’ambulanza del 118 e due squadre dei vigili del fuoco che hanno estratto la donna dall’abitacolo. Il sinistro si è verificato lungo la provinciale per Torre in contrada “Viscigli”, a circa 4 chilometri da Mesagne. Su questa importante arteria viaria sta viaggiando, a bordo di una Toyota Yaris, una ragazza di Torre quando, per cause ancora in fase di indagine, è uscita fuori strada ribaltandosi. L’auto fortunatamente non ha impattato contro un albero di olivo, ma si è fermata a pochi centimetri.

In questo modo si sono evitate conseguenze drammatiche. La ragazza è rimasta bloccata nell’abitacolo. Alcuni automobilisti di passaggio hanno lanciato l’allarme e sul posto è giunta un’ambulanza del 118. I soccorritori hanno cercato di estrarre la donna dall’abitacolo, ma le lamiere contorte lo hanno impedito. È stato chiesto, quindi, l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che, giunti sul posto, hanno liberato la donna e l’hanno consegnata ai sanitari. La ragazza era vigile e ha risposto alle domande che gli hanno posto gli agenti della polizia locale. Tuttavia, nell’urto aveva riportato dei traumi. Pertanto, è stata trasportata velocemente presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi dove è stata sottoposta a una serie di accertamenti diagnostici e strumentali che hanno evidenziato la presenza di traumi tipici di questi incidenti stradali. Sul posto del sinistro sono rimasti gli agenti della polizia locale che lo hanno rilevato.   

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Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, a conclusione di una lunga e complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, ha accertato l'esistenza di un gruppo criminale, composto da mercanti d’arte, collezionisti e speculatori occasionali, avente ramificazioni in tutta Italia, che aveva creato una pervasiva rete commerciale di ricettazione e commercializzazione di opere d'arte false e/o contraffatte, attribuite al maestro Mauro Reggiani (Nonantola 1897 – Milano 1980), uno dei massimi esponenti dell’astrattismo in Italia.

Le investigazioni, iniziate nel 2019, grazie alla segnalazione dell’Associazione per la tutela delle opere di Mauro Reggiani che denunciava un’insolita e continua richiesta di verifica di autentiche di dipinti, hanno permesso di accertare che opere falsamente attribuite all’artista venivano immesse sul mercato nazionale grazie alla complicità di gallerie, collezionisti privati e mercanti d’arte, prevalentemente attraverso l’utilizzo di piattaforme “e-commerce”, eludendo così le norme vigenti sull’esercizio del commercio. Il ruolo fondamentale della compagine criminale, veniva svolto da un mercante abruzzese che, attraverso una serie di intermediari su tutto il territorio nazionale, aveva messo in circolazione un numero indefinito di beni d’arte falsi.

Le opere, risultate copie di dipinti autentici, erano riproduzioni estrapolate dal catalogo generale delle opere di Mauro Reggiani, pubblicato in bianco e nero negli anni ’90 geometricamente identiche a quelle catalogate, ma con colorazioni diverse da quelle originali. Determinante ausilio alle indagini è stato fornito dall’Associazione Reggiani, costituitasi nel 2019, che eseguiva expertise su tutte le opere sequestrate, accertandone la non autenticità.

Le opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15.000 e 70.000 euro, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. Moltissime le vittime del raggiro che si sono ritrovate in casa dipinti falsi pagati migliaia di euro.

Le opere sono state sequestrate nelle province di Lecce, Napoli, Perugia, Teramo, Cagliari, Milano, Firenze, Roma, Alessandria, Como, Modena, Cesena, Ferrara, Brescia, Savona, Padova e La Spezia, con la collaborazione dell’Arma territoriale e dei Nuclei TPC territorialmente competenti.

Sono state deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 23 persone coinvolte a vario titolo nella ricettazione (648 C.P.) e per aver posto in circolazione opere d’arte false/contraffate (178 D.lgs. 42/2004).

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Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 13 gennaio 2022. Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 13 gennaio 2022 sono state somministrate 882.659 dosi di vaccino, di cui 334.487 prime dosi, 307.285 seconde dosi e 180.887 terze dosi; mediamente, sono state somministrate 2.291,5 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 66,2% (544.715) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 20,3% (167.189) da Moderna, il 10,5% (86.087) da AstraZeneca, l'1,5% (12.093) da Janssen (Johnson&Johnson) e l'1,5% (12.575) da Pfizer pediatrico. Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 52,8% a persone al di sotto dei 60 anni; il 25,1% agli anziani; il 12,3% ai soggetti fragili; il 4% al personale sanitario; il 2,6% al personale scolastico; l’1% alle forze dell'ordine; il 2,2% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 53,3% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 27,1% agli anziani; per il 10,9% ai soggetti fragili; per il 4,2% al personale sanitario; per il 2,6% al personale scolastico; per l'1,2% alle forze dell'ordine; per lo 0,7% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle terze dosi: il 34,3% agli anziani; il 40,6% a persone al di sotto dei 60 anni; il 13,4% ai soggetti fragili; il 4,8% al personale sanitario; l'1,7% al personale scolastico; l'1,2% alle forze dell'ordine; il 4% alle altre categorie.

Fino al 13 gennaio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 327.041, di questi 297.791 con la seconda dose e 171.892 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente all'88,7%, all'80,7% e al 49,7%.  La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 97,6%, al 94,8% per il ciclo completo e al 77,1% per la terza dose.

Sono 115.406 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 41.855 (38%) in ambito domiciliare. Il 17,9% (20.664) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 25,6% (29.587) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 25,2% (29.098) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 30,5% (35.142) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (67.826; 58,8%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (28.029; 24,3%), dai caregiver (2.347; 2%) e da altre categorie (17.204; 14,9%).

 

PLASTICA MONOUSO: VIETATA LA VENDITA DA OGGI 14 GENNAIO 2022 (SALVO ESAURIMENTO SCORTE). È stato pubblicato in G.U. il D.Lgs. 8 novembre 2021 n. 196, che contiene misure volte a prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente. La nuova normativa entra in vigore il prossimo 14 gennaio 2022, si tratta del decreto attuativo della direttiva (UE) 2019/904.

È vietata l’immissione sul mercato dei prodotti di plastica monouso, dei prodotti di plastica oxo-degradabile, degli attrezzi da pesca contenenti plastica, una volta esaurite le scorte.

Per il dettaglio, si faccia riferimento ai prodotti elencati nella parte B dell’allegato al Dlgs 196/2021

I principali prodotti soggetti a queste restrizioni sono:

1. Bastoncini cotonati

2. Posate

3. Piatti

4. cannucce

5. agitatori per bevande

6. aste da attaccare a sostegno dei palloncini

7. contenitori per alimenti in polistirene espanso

8. contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi

9. tazze o bicchieri per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi

La messa a disposizione di prodotti in violazione del nuovo decreto legislativo è punita con una sanzione da 2.500 a 25.000 euro, che si applica anche nel caso di prodotti con caratteristiche difformi o privi dei requisiti di marcatura.

Si rimanda al decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 196 per ulteriori approfondimenti.

Artigiani e commercianti del settore alimentare potranno contattare gli uffici di Confartigianato per avere un elenco dettagliato dei prodotti che da oggi è vietato vendere.

Malessere tra i Carabinieri pugliesi. Nsc: «11° RGT Puglia cantiere senza operai». «Sono tante e diverse le criticità presso l’11° Reggimento Carabinieri Puglia che influiscono sul benessere e sulla serenità dei militari impiegati nei diversi reparti. Non escludiamo che queste spesso siano alla base di gravi malesseri tra i Carabinieri».

A renderlo noto è la segreteria regionale della Puglia del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) che presto invierà una missiva agli organi competenti.

«Alcune decisioni – precisa il sindacato - assumono carattere rilevante in quanto demotivanti nei riguardi del personale, che dovrebbe invece essere incentivato nello svolgere le proprie mansioni, vivendo in modo sereno la propria attività lavorativa. Tra le varie criticità vi è la mensa del reggimento che, per motivi di manutenzione, risulta chiusa da oltre due anni. Questo comporta che i militari per fruire del pasto, debbano percorrere circa 700 metri a piedi, essendo precluso l’accesso alle vetture. Un disagio non indifferente considerando che per il tragitto, consumazione del pasto e ritorno in sede per indossare l’uniforme e l’arma in dotazione, sono concessi solo 30 minuti. I militari che iniziano il turno a cavallo con l’orario di apertura della mensa, non riescono a fruire di tale diritto. Sempre in tema mense – continua il sindacato – problematiche evidenti si registrano anche presso il comando compagnia carabinieri di Trani, dove sono state indicate diverse carenze che vanno dalle scarse porzioni, mancata esposizione del menù e assenza di porzioni monodose di sale, olio e aceto che invece dovrebbero essere garantite in ottemperanza alla normativa anti covid».

I disagi per i militari si evidenziano anche relativamente ai servizi di ordine pubblico.

«In particolare – spiega NSC – il personale impiegato per il supporto alla territoriale, molto spesso si trova a ricoprire servizi di controllo del territorio, senza regole di ingaggio adeguate. Per di più, al personale in servizio di ordine pubblico, il comandante fa svolgere il servizio in divisa ordinaria, rendendo di fatto fatui l’utilizzo dei D.P.I. previsti per lo specifico servizio, per non parlare poi del distaccamento nella provincia BAT, in cui il personale lamenta pessime condizioni alloggiative ancora oggi irrisolte».

Una serie di problematiche piuttosto sofferte dal personale che portano la segreteria regionale della Puglia a porre l’accento sull’importanza del benessere e della serenità lavorativa dei militari utile per un corretto espletamento del servizio.

«Attualmente il RGT Puglia è un cantiere “senza operai” dove vige una percettibile pesantezza che segna gli animi, rovina lo spirito e non rende armonioso il quotidiano».

A tal proposito, la richiesta della segreteria regionale pugliese del Nuovo Sindacato Carabinieri, chiede che sia presto dato riscontro alle problematiche elencate proprio per garantire serenità sul lavoro ai carabinieri quotidianamente impegnati sul territorio a tutela della sicurezza collettiva.

La Segreteria Regionale NSC Puglia

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Con Decreto presidenziale n. 1 del 13.01.2022, a firma del presidente Riccardo Rossi, la Provincia di Brindisi ha provveduto a rendere il Servizio di Polizia Locale, già in essere con Delibera di Consiglio Provinciale n. 41/9 del 01.07.1998, ancora più efficiente ed efficace, completando così un iter organizzativo iniziato alcuni mesi addietro. 

Il Consiglio Provinciale, nella seduta del 25.09.2020, aveva già approvato in via propedeutica il Regolamento per la disciplina del Servizio di Polizia Locale della Provincia, adeguandosi così alla normativa regionale (Legge Regionale n. 37/2011 e Regolamento Regionale n. 11/2017) e impartendo contestualmente lindirizzo politico di costituire al meglio, nel più breve tempo possibile, il Corpo di Polizia provinciale, affidato alla Sovrintendenza del Segretario Generale dell’Ente, con le seguenti figure professionali: 
- Comandante
- Vice Comandante; 
- Ufficiali/Commissari; 
- Sottufficiali/Ispettori; 
- Sovrintendenti ed Agenti di Polizia Provinciale
 
E nelle more di quanto previsto per la copertura del posto di Dirigente, il Regolamento prevede che il Corpo di Polizia provinciale può essere coordinato da un funzionario di categoria D, eventualmente titolare di Posizione Organizzativa. Pertanto, in attuazione dellindirizzo del Consiglio Provinciale, dei profili e delle categorie di inquadramento delle attività delle figure professionali relative al Servizio di Polizia Locale presenti nella dotazione organica dellAmministrazione Provinciale, nonché dei percorsi formativi effettuati, sono stati assegnati con il suindicato provvedimento presidenziale i relativi gradi alle unità presenti in organico, dopo la conclusione della procedura di mobilità volontaria rivolta alla copertura dei posti di Funzionario Area Vigilanza (cat. D) e Istruttore Area Vigilanza (Cat. C). Le unità presenti in organico quindi sono ora sei (6), cui 2 di categoria D (Comandante e Vice Comandante) e 4 di categoria C (Ispettore superiore, Sovrintendente Capo, n.2 Agenti).
La funzione di Comandante del Corpo di Polizia Locale della Provincia di Brindisi, con il grado di Commissario Capo (cat.D), saranno svolte dal dott. Cosimo DAngelo. La Sovrintendenza e il coordinamento amministrativo sono di pertinenza del Segretario Generale dellEnte, dr. Maurizio Moscara. 
Nel 2021 il corpo di Polizia provinciale ha prodotto oltre 100 processi verbali per violazioni al Codice dellAmbiente e 20 in questo primo mese dell’anno in corso.
Le attività principali che il Corpo di Polizia Locale della Provincia di Brindisi svolge, oltre a quella di polizia ambientale, sono: 
polizia stradale;
supporto alle attività di controllo degli organi preposti alla vigilanza in materia di lavoro e sicurezza sui luoghi di lavoro;
funzioni ausiliari di pubblica sicurezza;
servizio di vigilanza istituzionale;
servizio di Rappresentanza nella scorta al gonfalone provinciale; 
prestazione opera di soccorso in occasione di disastri e calamità naturali.