Redazione

La Protezione civile della Regione Puglia ha emesso per il Salento un bollettino di allerta meteo di colore giallo per "Venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali. Possibili mareggiate lungo le coste esposte".

 

Carissimi concittadini,

il periodo, ricco di appuntamenti religiosi molto sentiti, che trovano il loro culmine nella celebrazione dei riti della Settimana Santa, assume un significato speciale per tutti noi. Questo momento, dopo i due anni trascorsi tra le limitazioni della pandemia, torna a rappresentare l’occasione ideale per condividere sentimenti di fede, ma anche per concedersi più tempo da trascorrere con le persone amate.

Pasqua è passaggio, speranza, rinascita. Ed è su questa progressione di condizioni e sentimenti che spesso progettiamo i giorni. Spesa tra il lavoro, la famiglia, le ore dedicate ai nostri cari, agli amici, agli altri, la nostra esistenza è in costante movimento: superiamo le sconfitte, troviamo la forza per consolarci dopo le inevitabili delusioni, le vittorie e i successi sono riserve di fiducia che ci permettono di andare avanti con maggiore ottimismo anche nei momenti più difficili. La Comunità in cui viviamo insegna che siamo parte di un tutto rispetto al quale ognuno può fare la differenza. Gli ultimi mesi sono stati mesi intensi, resi tali da emozioni impagabili: siamo arrivati a un passo da un grande sogno, quello di vedere Mesagne diventare Capitale italiana della Cultura, un’esperienza che ci ha lasciato un tesoro immateriale di idee sul quale continueremo a costruire un percorso di crescita inarrestabile. Grazie al percorso di riscatto compiuto dalla nostra Città, sappiamo come quel tutto al quale ci richiamiamo non sia la somma di singoli elementi quanto, piuttosto, una totalità chiamata a vivere un tempo spesso complicato. Gli scenari di queste settimane, in particolare, inducono a riflettere sugli eventi che stanno scuotendo la nostra contemporaneità.

Le ragioni della pace: l’auspicio è che siano queste a prevalere, insieme all’umanità e al buon senso, per restituire all’Ucraina la serenità che ogni popolo merita. I motivi della Pasqua sono i motivi della vita, che prevale sulle forze distruttrici di cui l’uomo sa rendersi artefice commettendo errori dettati da logiche devianti di calcolo, profitto e potere e che, ogni volta che tornano a riproporsi, riportano l’umanità un passo dietro sé stessa.

Vi rivolgo un sincero e sentito augurio. La pandemia non ci ha abituato, per fortuna, all’isolamento dal quale ci stiamo cautamente allontanando per tornare a fare ciò che è più naturale: stare insieme e sostenerci, quando occorre esenza paura, guidati da sentimenti di solidarietà e ideale vicinanza.

Buona Pasqua a tutti Voi, diserenità e di Pace.

Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne

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Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 13 aprile 2022 sono state somministrate 929.332 dosi di vaccino, di cui 342.092 prime dosi, 331.593 seconde dosi, 255.280 terze dosi e 367 quarte dosi; mediamente, sono state somministrate 2.070 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 63,1% (586.189) delle dosi è rappresentato da Pfizer, il 23,6% (219.628) da Moderna, il 9,3% (86.097) da AstraZeneca, il 2,7% (24.874) da Pfizer pediatrico, l'1,3% (12.097) da Janssen (Johnson&Johnson) e lo 0,01% (80) da Novavax. Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 53,2% a persone al di sotto dei 60 anni; il 24,9% agli anziani; il 12,1% ai soggetti fragili; il 3,9% al personale sanitario; il 2,6% al personale scolastico; l’1% alle forze dell'ordine; il 2,3% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 54,9% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 26,1% agli anziani; per il 10,3% ai soggetti fragili; per il 3,9% al personale sanitario; per il 2,4% al personale scolastico; per l'1% alle forze dell'ordine; per l'1,4% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle terze dosi: il 28,9% agli anziani; il 49,8% a persone al di sotto dei 60 anni; il 10,7% ai soggetti fragili; il 3,4% al personale sanitario; l'1,2% al personale scolastico; lo 0,9% alle forze dell'ordine; il 5,1% alle altre categorie.

Fino al 13 aprile i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 334.986, di questi 320.624 con la seconda dose e 241.894 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 90,8%, all'86,9% e al 69,9%. Sono 467 i residenti che hanno ricevuto la quarta dose. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 98,8%, al 96,8% per il ciclo completo e all'84,6% per la terza dose.  I residenti di età compresa tra 5 e 11 anni vaccinati con prima dose risultano essere 12.936 per una copertura vaccinale pari al 56,7%.

Sono 126.960 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 54.217 (42,7%) in ambito ambulatoriale. Il 17,5% (22.221) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 24,5% (31.141) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 24,3% (30.822) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 33,7% (42.746) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (70.373; 55,4%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (30.863; 24,3%), dai soggetti sotto i 60 anni (9.577; 7,5%) e da altre categorie (16.137; 12,7%).

Con la partecipazione all’evento inaugurale del MESSAPIA Vela Lab, svolto lunedì 11 aprile nella sede «De Marco» di Brindisi, si è concluso l’articolato e significativo impegno della sezione brindisina della Lega Navale Italiana per la GIORNATA NAZIONALE DEL MARE 2022. Tanti eventi vissuti all’esterno e soprattutto nella propria sede, con il diretto coinvolgimento del presidente Salvatore Zarcone, dei componenti del Consiglio direttivo e delle varie figure tecniche della sezione, dalla scuola vela a quella di canottaggio. Da sottolineare la presenza di tanti giovani studenti che hanno potuto scoprire l’affascinante mondo della vela e soprattutto consolidare il rapporto con il mare.

Le attività si sono sviluppate nel corso di quattro giornate: la prima con lo stesso Istituto «Ferraris-De Marco-Valzani» Polo MESSAPIA con il workshop «Vocazione del territorio e professioni del mare»: interventi di Antonio Balsamo, in qualità di maestro d’ascia, e Antonio Romanelli in rappresentanza del Circolo Remiero.                                                   Mercoledì 6 aprile, nella sede della LNI, evento riservato alle classi quinte dell’Istituto Comprensivo Casale di Brindisi: avvicinamento agli sport acquatici e al diporto nautico e in particolare scuola vela e lezione teorica a cura degli istruttori della LNI.

Venerdì 8 aprile, sempre nella sede della LNI, evento con le quinte classi Istituto Comprensivo Casale: avvicinamento agli sport acquatici e al diporto nautico. In particolare: scuola canottaggio / lezione teorica a terra a cura degli istruttori.              Sabato 9 aprile, ancora nella sede della LNI, evento con le classi dell’Istituto Comprensivo Bozzano: avvicinamento agli sport acquatici e al diporto nautico con la formazione di due gruppi di studenti dello stesso Istituto: scuola canottaggio e lezione teorica a terra a cura degli istruttori della LNI, che hanno fornito elementi di base e hanno illustrato i vantaggi della pratica di questo sport; gara a terra con l’uso dei vogatori elettronici della LNI.

Infine, dopo l’evento MESSAPIA Vela Lab, nella stessa giornata di lunedì 11 aprile partecipazione della sezione alla «Via Crucis a mare» con imbarcazioni messe a disposizione dai soci della LNI.

Il presidente Salvatore Zarcone è particolarmente soddisfatto dell’impegno profuso e dei risultati conseguiti, tali da rimarcare il ruolo della LNI Brindisi nel contesto cittadino sia per le attività di carattere sportivo che per quelle socio-culturali.

Con la fine dell’emergenza gli italiani tornano a spendere per la Pasqua con una media di 69,2 euro a famiglia, il 25% in più rispetto allo scorso anno, attestandosi sui livelli pre-pandemia del 2019, nonostante le preoccupazioni per il conflitto in Ucraina. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani secondo la quale il 59% dei cittadini trascorrerà il pranzo pasquale tra le mura domestiche, mentre un 32% si recherà a casa di parenti e amici con un recupero della convivialità e della voglia di stare assieme dopo due anni di limitazioni e lockdown. Una minoranza del 5% ha deciso, invece, di passare la domenica in un ristorante o in un agriturismo – continua Coldiretti – mentre un restante 4% ha scelto di fare un picnic.

Si allungano le tavolate ma salgono in media di quasi il 6% anche i costi per la preparazione dei menu di Pasqua per i rincari dei prezzi che interessano tutti i principali prodotti simbolo della festa, afferma la Coldiretti. Aumenta il  tempo dedicato in cucina nella preparazione dei pasti che sale a 2 ore di media, ma fra quelli che hanno scelto di dedicarsi ai fornelli c’è – continua la Coldiretti – un 29% di appassionati che ha deciso di spendere fino a tre ore di tempo ai fornelli e una quota dell’8% di maratoneti della cucina che si spingerà sulle 5 ore per portare in tavola piatti di ogni tipo. Non manca però un 6% di italiani che ricorrerà al cibo da asporto o direttamente alla consegna a domicilio.

Tra i prodotti immancabili sulle tavole pasquali, quasi quattro italiani su 10 (39%) mangeranno carne di agnello per rispettare le tradizioni ma anche per sostenere la sopravvivenza dei 60mila pastori duramente colpiti dai rincari dei costi di produzione legati alla guerra in Ucraina, secondo una indagine Coldiretti/Ixe’. Tra coloro che non rinunciano all’agnello, il 24% acquisterà quello Made in Italy e un altro 9% lo andrà addirittura a comperare direttamente dal produttore per avere la garanzia dell’origine, mentre solo un 7% non si curerà della provenienza di quel che metterà nel piatto, secondo Coldiretti/Ixe’.La carne d’agnello resta dunque una presenza fissa nel menu di Pasqua come dimostrano i piatti della transumanza tramandati da secoli come il Cutturiddu pugliese, l’agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge.

Tra i dolci, la colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come il preferito delle feste anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla Pasqua degli italiani la colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case. Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità – sottolinea la Coldiretti – è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione.

Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici. Nelle famiglie – conclude la Coldiretti - si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette, a partire da quelle della tradizione contadina.

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Dati del giorno: 16 aprile 2022

5.277
Nuovi casi
28.835
Test giornalieri
19
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.954
Provincia di Bat: 391
Provincia di Brindisi: 474
Provincia di Foggia: 673
Provincia di Lecce: 956
Provincia di Taranto: 752
Residenti fuori regione: 57
Provincia in definizione: 20
101.285
Persone attualmente positive
610
Persone ricoverate in area non critica
29
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.002.188
Casi totali
10.217.614
Test eseguiti
892.747
Persone guarite
8.156
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 326.887
Provincia di Bat: 91.590
Provincia di Brindisi: 92.558
Provincia di Foggia: 149.107
Provincia di Lecce: 199.448
Provincia di Taranto: 132.198
Residenti fuori regione: 7.218
Provincia in definizione: 3.182

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Dai taralli glassati pasquali ai dolci di pasta di mandorla dalla “cupeta salentina” fino alle colombe agricole, le puddhriche leccesi e alle scarcelle baresi. La colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come dolce preferito delle feste anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla Pasqua. Con il caro bollette che ha fatto schizzare i prezzi dei prodotti di pasticceria e la guerra con il necessario recupero della sovranità alimentare è tornata nei mercati contadini di Campagna Amica ​ la sfilata dei dolci regionali ‘fai da te’ della Settimana Santa che accompagnano nel segno della tradizione le festività Pasquali.​


Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, presente sul​ 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case, una​ novità – sottolinea la Coldiretti regionale – è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione. Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici. Nelle famiglie si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette, a partire da quelle della tradizione contadina.

Assieme ai cuochi contadini di Campagna Amica che hanno svelato i segreti dei dolci più tipici custoditi da generazioni nelle campagne, sono stati in azione i tutor della spesa per aiutare i consumatori a fare gli ultimi acquisti per la preparazione del tradizionale pranzo di Pasqua, con i consigli su come scegliere i prodotti Made in Italy per sostenere l’economia regionale.

In scena il grande ritorno delle specialità locali della Puglia dai taralli glassati pasquali ai dolci di pasta di mandorla – dice Coldiretti Puglia - dalla “cupeta salentina” fino alle colombe agricole, le puddhriche leccesi e alle scarcelle baresi o squarcelle foggiane.

Continua però anche la solidarietà con la Coldiretti che insieme alle realtà economiche più importanti del Paese ha donato oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, anche attraverso l’iniziativa la spesa sospesa che continua non stop anche domani sabato 16 aprile nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica a Lecce, Brindisi e Taranto.

I consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica, con la spesa raccolta che viene poi consegnata agli enti caritativi e ai servizi sociali dei Comuni. Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche.

I DOLCI DI PASQUA IN PUGLIA

A Pasqua, tra i tanti e buonissimi dolci caratteristici pugliesi ci sono le scarcelle. Gli ingredienti per questo caratteristico dolce sono poveri e semplici come uova, farina, latte e olio che danno vita ad una pasta frolla speciale. Le scarcelle sono piccole “ciambelle” ricoperte di glassa di zucchero (il naspro), a forma di cuore, cerchio, cestino o colomba. Generalmente la squarcella foggiana o scarcella barese viene decorata con delle uova sode dipinte, granella e confettini colorati (c’è chi aggiunge anche ovetti di cioccolato).

I taralli dolci vengono serviti nei giorni di Pasqua come dolce di fine pasto o regalati come buon auspicio. Hanno la forma classica di una piccola ciambella, sono morbidi, profumati e ricoperti da una glassa fatta soltanto di acqua e zucchero.

Un altro dolce tipico della tradizione Pasquale in Puglia è l’agnello di pasta di mandorle. La pasta di mandorle, detta anche pasta reale, è preparata con uno dei frutti tipici della Puglia, la mandorla. L’origine incerta parla di una ‘invenzione’ di una monaca leccese che nel 1680 ne scrisse la ricetta. Compaiono riferimenti a questo dolce persino nel “De honesta voluptate et valetudine” scritto da Bartolomeo Sacchi detto il Platina, umanista e gastronomo Italiano del 1400. C’è chi pensa addirittura che le caratteristiche di questa pasta rimandino alla cucina araba e infatti esiste un manoscritto arabo del 1226 in cui si parla della Faludhaj, antenata della pasta di mandorle.

La Cupeta Salentina, detta anche Cupeta Leccese, è un croccante o torrone di mandorle protagonista indiscusso delle feste pasquali. Sono i cosiddetti cupetari che la preparano con passione​ e la servono calda perché, a quanto pare, è il modo migliore per gustarla e per godere del suo sapore straordinario, derivante da un’antica tradizione del XVII secolo. La ricetta della Cupeta Salentina è molto semplice e la sua particolarità sta nel fatto che viene preparata in enormi pentoloni roventi da cui viene fuori tutto il profumo dello zucchero vanigliato.

Le puddhriche o puddiche sono dei preparati gastronomici tipici Salentini e si producono nel periodo pasquale, sia in versione salata che dolce. Ogni paese salentino ha la sua ricetta e il suo modo dialettale di chiamarle, ma ciò che non varia è la loro forma ad intreccio nel quale si incastona un uovo, simbolo sin dall’antichità di pace in tutte le famiglie salentine. 

È online il nuovo singolo de La Resistenza, “Ci bastava l’amore”. Un giro di blues, sotteso da una ritmica orecchiabile, vagamente latina, accompagna un testo sobrio e ironico. Le sonorità e l’arrangiamento riprendono alcuni costrutti dei seventies, focalizzando l’attenzione sul refrain, un giocoso richiamo alla semplicità e ai sentimenti più veri da vivere in una relazione. Autore e interprete della composizione, Enrico Cervellera, accompagnato alle percussioni elettroniche da Patrizio Calia. Il videoclip, girato in una delle risorse naturalistiche più suggestive di Mesagne, gli “Orti di via Piemonte” di Francesco Lotti, curati dal naturalista Franco Bianco, è disponibile su YouTube. In occasione di queste festività, online anche il videoclip ufficiale, inedito, di “Pasqua malinconica”.

Ancora una volta l’azienda guidata dalla famiglia Bianco dimostra sostegno e sensibilità verso la comunità locale, una serie di donazioni in occasione della Pasqua.

Soavegel Srl, azienda leader della provincia di Brindisi nel settore dei surgelati, continua a dimostrare la sua vicinanza al territorio locale. L’azienda ha infatti donato circa 1.000 uova di Pasqua a favore dei presidi Ospedalieri della provincia di Brindisi.

Già da giovedì 14 Aprile sono state consegnate le uova a tutti i pazienti in degenza nelle strutture ospedaliere di Brindisi: Ospedale "A. Perrino" di Brindisi, Ospedale "D. Camberlingo" di Francavilla Fontana e Ospedale di Ostuni.

“Attraverso questo piccolo gesto - dichiara Massimo Bianco, Patron di Soavegel - vogliamo regalare un sorriso, facendo giungere in modo ancora più tangibile e diretto la nostra vicinanza e sostegno per i pazienti ricoverati negli ospedali della provincia in questi giorni di Pasqua”.

Due recenti ordini del giorno al Decreto Energia accolti dal Governo su proposta di due parlamentari brindisini aprono positivi spiragli per il futuro industriale di Brindisi e del territorio.

Il primo, proposto dal deputato Aresta, coinvolge un aspetto fondamentale per chi fa impresa nel settore energetico in Italia: la garanzia fidejussoria nella concessione di impianti da fonti energetiche rinnovabili (FER). Una questione che ha messo a dura prova l’imprenditoria energetica italiana negli ultimi anni la quale, subendo una normativa fortemente frammentata da regione a regione, ha dovuto affrontare numerosi contenziosi che nei fatti hanno frenato la concretizzazione di investimenti di ammodernamento, anche radicale, degli impianti produttivi verso la Transizione Energetica. Fra gli investimenti vanificati da queste trappole burocratiche anche quelli che interessano direttamente la Centrale Enel di Cerano. Concordiamo con il parlamentare Aresta che sia necessario un quadro normativo rinnovato ed unitario per l’intero Paese al fine di «risolvere ogni contenzioso con intelligenza e velocità senza far venire meno le garanzie di trasparenza e di legalità». Confidiamo che tale proposta sia Legge al più presto.

Il secondo ordine del giorno di assoluto interesse per Brindisi viene dagli onorevoli Battilocchio e d’Attis ed impegna il Governo a riconoscere la speciale peculiarità dell’area produttiva energetica brindisina, assieme a quella di Civitavecchia, offrendo a questi territori «un sostegno concreto ai percorsi di riconversione green e di attrazione di nuovi investimenti compatibili». La sollecitazione dei due parlamentari al Governo è cruciale in quanto ribadisce la strategicità di due aree da decenni caratterizzate dalla produzione di energia essenziale all’approvvigionamento energetico nazionale. Due siti, Brindisi e Civitavecchia, che sembrano destinati ad essere completamente dismessi entro il 2025, quindi a brevissimo, senza nessuna concreta possibilità di rinnovo o conversione. Concordiamo con i due parlamentari che la mancata conversione di questi siti produttivi sarebbe nefasta da molti aspetti: per la produzione di energia nazionale, in una fase storica di forte tensione a causa della guerra in corso e della criticità nell’approvvigionamento energetico nazionale, per la futura mancata competitività ed attrattività dei due territori e soprattutto per la perdita di centinaia di posti di lavoro, molti dei quali maestranza altamente professionalizzate, con una forte ricaduta socio-economica e l’impossibilità di sostentamento per centinaia di famiglie. Questo a Brindisi assume le forme di un epocale dramma sociale se si considera anche l’indotto. Una evenienza che è necessario scongiurare con forza.

La Uiltec di Brindisi conferma la linea che ne ha sempre caratterizzato l’impegno in questi anni ed accoglie con favore le due iniziative parlamentari cosi come ogni altra occasione utile a scongiurare la desertificazione industriale del territorio soprattutto in settori, come quello energetico, dove la città ha dato, può e deve continuare a dare molto al Sistema Paese nel suo percorso di Transizione Energetica. Un cammino che può avere una unica strada: la valorizzazione di quanto esiste con nuovi investimenti green burocraticamente più snelli.

           

Brindisi, 16 aprile 2022

Il Segretario Generale Uiltec Brindisi

Carlo Perrucci