Redazione

Lunedì 9 maggio alle 17.30 il noto economista Carlo Cottarelli incontrerà a Castello Imperiali i giovani francavillesi per parlare del ruolo delle nuove generazioni nelle politiche di sviluppo del Paese.

All’iniziativa, che fa parte degli eventi della settimana della legalità organizzata dal Liceo Scientifico Ribezzo con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, prenderanno parte il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessora alla Cultura Maria Angelotti e la Dirigente Scolastica Giuseppina Pagano.

Modererà ed introdurrà i lavori il rappresentante d’Istituto Gabriele Lobello.

Carlo Cottarelli ha lavorato dal 1981 al 1987 presso la direzione monetaria del Servizio Studi della Banca d’Italia e dal 1987 al 1988 al Servizio Studi dell’ENI.

È stato Direttore Esecutivo al Fondo Monetario Internazionale (FMI) per Italia, Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino da novembre 2014 a ottobre 2017. Da ottobre 2013 a ottobre 2014 ha ricoperto l’incarico di Commissario per la Revisione della Spesa Pubblica in Italia e dal 2008 al 2013 Direttore del Fiscal Affairs Department del Fondo Monetario Internazionale.

Il 28 maggio 2018 è stato nominato Presidente del Consiglio incaricato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per guidare un governo ad interim che avrebbe portato l'Italia verso nuove elezioni. Tuttavia, dopo pochi giorni, le forze politiche raggiunsero un accordo che portò alla nascita del primo Governo Conte.

Attualmente è Direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani.

La partecipazione all’incontro è libera e gratuita.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

La prima edizione del Festival Biennale Culturare 2022, svoltasi a Mesagne il 23, 24 e 25 aprile scorsi, ha lasciato una traccia di cui gli organizzatori e l’Amministrazione Comunale di Mesagne intendono far tesoro.

La conferenza stampa che si è svolta stamattina ha evidenziato gli aspetti sui quali si intende continuare a far leva: si guarda alla prossima edizione, pensando intanto agli eventi che nel frattempo si andranno ad organizzare. E che hanno già un nome: ‘pillole di Culturare’, da farcire con date, idee e nomi da proporre per l’imminente stagione estiva. La formula sperimentata, intesa come sequenza operativa che lascia spazio alla creatività e ai piacevoli ‘imprevisti’, non si cambia. La destagionalizzazione, i territori e le collaborazioni che aprono alle intese pubblico/privato rappresentano gli elementi sui quali si vuole continuare a puntare.

‘La rete di collaborazione creatasi per Culturare, l’imponente presenza di 50mila persone che si sono riversate nei luoghi di svolgimento delle iniziative, la qualità degli appuntamenti e il gradimento registrato, rappresentano il capitale sul quale riteniamo che si debba continuare a investire per incentivare entusiasmo e risultati’, ha dichiarato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, richiamando i comuni che hanno aderito alla Rete e il prezioso supporto della Regione Puglia. E che sono Bari, Brindisi, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Cisternino, Conversano, Crispiano, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Lecce, Martina Franca, Maruggio, Mesagne, Mola di Bari, Nardò, Oria, Ostuni, Polignano a Mare, Rutigliano, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna e Villa Castelli, un elenco di preziosi sostenitori destinato, con ogni probabilità, a crescere.

‘La scelta di declinare la parola ‘cultura’ per trasformarla in verbo non è stata solo una trovata originale ma alla luce, delle aspettative realizzate, ci sembra anche molto azzeccata: MICExperience, il Comune di Mesagne e tutte le realtà che hanno aderito al progetto hanno costruito un modello e raggiunto un obiettivo che non era affatto scontato, sia per il periodo difficile che ci lasciavamo alle spalle, sia per quello in cui Culturare si sarebbe svolto’, ha commentato Marco Calò, consulente comunale alle Politiche Culturali e Scolastiche, facendo riferimento al mese in cui il programma di iniziative si è tenuto.

‘La sfida era riempire le piazze non a luglio o ad agosto, quando è possibile beneficiare di flussi di turisti e visitatori che si spostano nelle realtà urbane a pochi chilometri dal mare e dai centri più grandi, ma ad aprile. Abbiamo dunque un dato inconfutabile: la gente che da fuori è arrivata a Mesagne per partecipare a Culturare lo ha fatto per ascoltare il convegno, un autore o un concerto che era stato scelto’, ha detto Pierangelo Argentieri, referente della rete d’imprese MICExperience che, insieme al Comune di Mesagne, ha nutrito l’intuizione e curato la realizzazione del Festival. “Desidero ringraziare anche le aziende private che hanno creduto in questo progetto – ha concluso Argentieri -, a partire dai main sponsor, Centro Commerciale “Appia Antica” e Teknoservice,  fino ai mecenati che hanno contribuito alla realizzazione di alcuni eventi del festival: Centro diagnostico OMEGA, Conserve Italia, Apulia Diagnostica, Expert Distante, Soluzioni alle Imprese, Unibed e Fials Brindisi”.

“Immaginare un festival nel suo andamento è come scrivere una partitura è come orchestrare un territorio. Culturare 2022 è stato il Festival dell'ascolto, tutti coloro che hanno animato questa meravigliosa esperienza artisticomunitaria, hanno attuato, con grande sforzo, un modello di profondo ascolto che garantirebbe la Pace in qualsiasi momento e luogo. Ringrazio di cuore Pierangelo Argentieri , Toni Matarrelli , Marco Calò, il responsabile dell’organizzazione, Gianluca Zurlo, con l’organizzazione tutta, che ha creduto in una visione, in un desiderio, in un sogno, in una Direzione Artistica”, – ha concluso Mirko Lodedo, direttore artistico del Festival.

L’appuntamento per la seconda, attesa edizione è per il 2024 ma la macchina organizzativa di ‘Culturare’, fino a quella data, terrà accesi i motori.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Si sta diffondendo una interpretazione delle ragioni della lievitazione del prezzo del gas e del caro bollette assolutamente non credibile e collegata alla guerra in Ucraina.

Il prezzo del gas è passato da 19 euro per MW/h all’inizio di gennaio 2021 a 180 euro per MW/h alla fine di dicembre dello stesso anno, per poi scendere anche al di sotto di cento euro per megawatt/h in piena guerra. Contestualmente, essendo i costi energetici direttamente fondati sul prezzo del gas, si è assistito già nel 2021 ad un sensibile rialzo dei costi in bolletta ed a guadagni stratosferici per le imprese del settore energetico e di quelle di produzione di energia elettrica, le quali nel 2021 hanno avuto extra ricavi pari 8,6 mld di euro, in gran parte giustificati dal prezzo “spot” del gas, mentre in realtà, gli acquisti di combustibile, circa pari all’80%, risalivano ad un periodo abbondantemente precedente.

Molta parte dei costi di materie prime e vari comparti industriali, hanno subito gli effetti di bolle speculative, ma è ingiustificato l’attribuire la causa diretta alla guerra e lo è anche il rimpiangere la non realizzazione di rigassificatori, per non parlare di chi oggi chiede di non rispettare gli impegni europei per la decarbonizzazione al 2025 e quelli di ridurre le emissioni climalteranti del 55% entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050.

La realpolitik dei governi europei, che ha compresso il forte aumento dello sviluppo delle fonti rinnovabili registrato fra il 2010 e il 2013, ci ha sempre più reso dipendenti dal gas russo che oggi corrisponde ad un consumo annuo in Italia di 29 mld di metri cubi su un totale di 75 mld di metri cubi.

Il governo italiano dice di voler puntare all’indipendenza energetica e assume provvedimenti motivati dall’emergenza attraverso il decreto energia o il decreto aiuti, da un lato giustamente sostenendo comparti economici in difficoltà e famiglie, dall’altro non liberalizzando semplicemente procedure autorizzative da fonti rinnovabili, ma decidendo di aumentare “provvisoriamente” la potenza in esercizio di centrali termoelettriche a carbone (che hanno gruppi già dismessi e bonificati) e di nominare commissari per la realizzazione, calata dall’alto, di impianti che aumentino la fornitura di gas, quali le navi rigassificatrici a bordo.

Va sottolineato che nessuna delle soluzioni previste offre risposte immediate o rapide per diminuire o annullare la dipendenza dal gas russo e che la scelta eticamente condivisibile di tagliare quel miliardo di euro che l’Europa da ogni giorno alla Russia, non può certamente giustificare intese, a costi elevatissimi, con paesi altrettanto eticamente discutibili quali l’Egitto (caso Regeni docet) e il Congo che non sta offrendo alcun contributo nella ricerca della verità e dei responsabili dell’omicidio dell’ambasciatore Attanasio.

Le soluzioni previste daranno risposte fra la fine di quest’anno e la fine del prossimo e, nel frattempo, sarà necessario continuare a ricevere il gas russo.

Il GNL, a partire da quello degli Stati Uniti, ha costi enormi di fornitura, di trasporto e di rigassificazione. In particolare, le navi comportano i costi già annunciati dal ministro Cingolani per l’affitto (500 mln), ma anche costi enormi di ancoraggio davanti ai porti prescelti (c’è chi dice 15.000 euro al giorno), la necessità di rigassificare il GNL trasportato sulle gasiere a -160° con acqua di mare da reimmettere e la costruzione di una Pipe Line, da stabilizzare e mettere in sicurezza, di collegamento con la rete gas.

È evidente che ciò che viene rappresentato per colpire l’immaginario collettivo e sostanzialmente per favorire chi non vuole affatto l’uscita dai combustibili fossili (ENI in primis), utilizza la guerra come pretesto e altrettanto fa per quel che riguarda l’emergenza economica ed energetica, non riuscendo, fra l’altro, ad uscire dal giogo dell’anomala borsa di Amsterdam che controlla il mercato del gas.

La verità è che l’Italia è assolutamente inadempienti rispetto agli impegni assunti per quel che riguarda lo sviluppo delle fonti rinnovabili (0,8 GW/h all’anno invece delle 8 GW/h previste) e che sarebbe possibile, come l’organizzazione di Confindustria Elettricità futura ha ribadito anche a Brindisi in un convegno organizzato da Legambiente e CGIL, realizzare 60 GW di impianti da fonti rinnovabili in tre anni (Legambiente, Green Peace e WWF ne prevedono 90 entro il 2026), tagliando di 15 mld di metri cubi all’anno la dipendenza dal gas russo e quindi azzerandola in due anni, ma contemporaneamente investendo 85 mld di euro e creando migliaia di posti di lavoro nella intera filiera di fonti rinnovabili e cioè nella realizzazione e nella componentistica degli impianti, nella loro gestione e manutenzione e in quella delle reti intelligenti, nell’accumulo e nei pompaggi dell’idroelettrico (6,6 GW), nelle Hydrogen Valleys e nella mobilità.

Paradossale è il fatto che ENEL riconfermi la volontà di chiudere le centrali termoelettriche a carbone entro il 2025, di costruire poli energetici delle rinnovabili e filiere produttive che non si limitino ai pannelli fotovoltaici per 4 GW da creare a Catania, nel mentre c’è chi vuole lasciare il Paese alla canna del gas e non trasformare i poli energetici più compromessi, quali quello di Brindisi e Civitavecchia nel fulcro dei nuovi poli di produzione energetica e nelle nuove realtà industriali fondate sulle rinnovabili, addirittura ipotizzando proprio a Brindisi la collocazione di una delle costosissime navi di rigassificazione a bordo.

Doretto Marinazzo

Gruppo di lavoro energia Legambiente Onlus e responsabile commissione energia Legambiente Puglia.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 Una veleggiata tra le placide acque brindisine sperimentando ancora una volta i benefici del mare, la «terapia del mare», la Sea Theraphy. Si è concluso così, nella mattinata di giovedì 5 maggio, tra i sorrisi larghi all’approdo e le foto ricordo a terraferma, Sea Theraphy uno tra i progetti sportivo-sociali più interessanti del territorio capace di coinvolgere in modo diretto, per circa sei mesi, una quarantina di ospiti con difficoltà cognitive ed altre fragilità affidati ai Centri per la Salute Mentale delle province di Brindisi e Lecce seguiti dallo staff della Cooperativa sociale L’Adelfia di Alessano (Le).
L’iniziativa è stata vissuta in tutte le sue fasi tra le acque e nelle aree interne al Porticciolo turistico Marina di Brindisi ed è nata dall’intuizione della associazione velistica brindisina Viacolvento "Mirko Gallone" che ha voluto promuovere fra i propri soci un progetto capace di introdurre i più fragili all'arte della cultura marinaresca. Una sensibilità verso i più deboli che la presidente Elvira Bianco ha ereditato dal marito Mirko Gallone, generoso appassionato di vela prematuramente scomparso.
Cuore del progetto la consapevolezza di quanto vivere il mare faccia bene alla salute: un mondo vasto, misterioso ed affascinante che diventa vera e propria terapia naturale per alcune condizioni fisiche e mentali. Vissuto a vela il mare diventa ambiente riabilitativo: dà l’opportunità di poter «cambiare setting», vivere nuovi ambienti e stimoli, potersi sperimentare all’interno di un gruppo e delle sue dinamiche e conoscere meglio il proprio corpo, equilibrio e autonomia. Prima di solcare le acque i partecipanti hanno potuto conoscere il mondo della vela e la storia locale, condurre in prima persona una imbarcazione fino alla veleggiata affiancati, oltre che dai loro educatori, da uno skipper, tre istruttori, tre allievi istruttori e quattro membri dello staff.
Il coordinamento ed il supporto del Comitato provinciale ACSI Brindisi, con la collaborazione del Comitato ACSI Lecce, hanno reso il progetto funzionale, concreto ed apprezzato da educatori, famiglie e ragazzi partecipanti tanto che alla “Gallone” si pensa già all’evoluzione prossima: una Scuola permanente per velisti speciali sempre in collaborazione con il Comitato ACSI Brindisi. Ne navigheremo delle belle.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

E’ rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione del primo volo del drone per valutare dall’alto la consistenza delle chiome degli ulivi, le condizioni del terreno e i fabbisogni delle colture, attività previsti dal progetto OliveMatrix, portato avanti, con il sostegno di Coldiretti, da PugliaOlive, Impresa Verde Puglia, CREAA, Cetma, Exprivia, Uniba e Unifg.

Gli obiettivi sono – spiega Coldiretti Puglia – migliorare la produzione e la produttività, ridurre l’impatto ambientale delle colture, trasferire innovazione di processo e di prodotto, a beneficio dell’intera filiera olivicola pugliese.

Dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni, è in atto – aggiunge Coldiretti Puglia -  un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.

Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo – continua Coldiretti – è arrivata la “Smart Trapp iScout” trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. La trappola ha una fotocamera ad alta risoluzione combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori, la fotocamera è integrata nella trappola e consente il monitoraggio automatico delle catture, grazie a immagini con risoluzione 10 Mega Pixel inviate via modem alla piattaforma FieldClimate dove sono analizzate con strumenti di AI (Intelligenza Artificiale) e sono visibili su PC o smartphone/tablet. I dati sono esposti come catture giornaliere e totali e danno indicazioni sulla crescita della popolazione lungo la stagione.

Sempre in tema di cambiamenti climatici – insiste Coldiretti Puglia - la gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco. Per questo sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone”.  Il “Grande Fratello” – sottolinea Coldiretti – è arrivato in campi e cascine, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica – spiega Coldiretti – riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, secondo Smart Agrifood.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti.  Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse adottate in oltre 2 imprese su 5 (43%) spiega Coldiretti secondo un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l’Università di Wageningen (Olanda).

La tecnologia digitale – sottolinea Coldiretti – è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con l’82% dei consumatori che privilegia nella propria spesa l’acquisto di prodotti Made in Italy.

La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale pari al del 3-4% della superficie totale ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”. Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.

Proprio per superare il digital divide tra città e campagne portando la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica del Paese, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy, Coldiretti, TIM e Bonifiche Ferraresi hanno firmato un accordo, considerata l’importanza del Recovery plan per accompagnare la transizione economica dell’agroalimentare italiano che è già il più green d’Europa.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Il territorio della provincia di Brindisi sta provando con ogni mezzo ad uscire da una crisi senza precedenti, che appare ben più grave rispetto a quella che investe l’intero paese. Pertanto non stiamo parlando solo degli effetti della pandemia o del conflitto bellico, ma di una situazione che affonda le radici nella mancanza di programmazione che riguarda indistintamente il comparto industriale e gli altri settori economici, a partire da quello turistico-ricettivo.

L’assenza di strumenti urbanistici ha un peso notevole in questa crisi, perché costituisce un freno a qualsiasi forma di sviluppo. Ciò che si è potuto realizzare ha scontato gli effetti di tale carenza e non è un caso che gli episodi di infiltrazioni del malaffare si registrano proprio dove è carente la pianificazione di un territorio.

Certo, in provincia di Brindisi ci sono delle eccezioni in termini positivi. Il riferimento è a Fasano, dove scelte coraggiose hanno consentito uno sviluppo armonico della costa che oggi appare una delle mete preferite a livello internazionale grazie agli insediamenti ricettivi che sono stati realizzati nel corso degli ultimi anni, soprattutto da imprenditori illuminati come, ad esempio, la famiglia Melpignano. 

E non è tutto. Gli amministratori comunali di quel comune hanno appena completato la fase di progettazione partecipata che spiana la strada all’approvazione del Piano Urbanistico Generale.

Ovviamente i riferimenti non sono solo al turismo. A Francavilla Fontana, infatti, il Consiglio Comunale ha dato il via libera alla presenza di insediamenti commerciali anche nella zona PIP, rispondendo, in tal modo, ad una spiccata vocazione commerciale di questa città.

E, si badi bene, per l’Ance l’approvazione di strumenti urbanistici non deve mai significare ‘cementificazione’. Anzi! Con tali strumenti, infatti, si creano le condizioni per ridurre il consumo di suolo e, allo stesso tempo, si evitano abusi di ogni tipo.

E’ questo il motivo per cui Ance Brindisi chiede che si insedi un tavolo permanente con tutti i comuni della provincia, finalizzato a confrontarsi sull’approvazione degli strumenti urbanistici, rendendoli armonici tra loro, a beneficio di una crescita funzionale del territorio, scevra da logiche di campanile.

Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

 

PUGLIA, PUBBLICO E PRIVATO CON TURISMO E CULTURA PER CONTINUARE A CRESCERE

Le prossime tappe del Tour Turismo Cultura saranno il 27 maggio a Foggia, il 10 giugno Bari, il 17 giugno a Taranto, il 30 giugno nella BAT e l’evento conclusivo l’8 luglio a Brindisi

Tutto esaurito al museo Castromediano di Lecce per la prima di sei tappe del Tour Turismo Cultura che porterà in tutte le province pugliesi una risorsa importantissima: l’ascolto, di operatori e cittadini.

“In questi anni – ha affermato il presidente della Regione Puglia - abbiamo resistito a tutto e a tutti. Il turismo ha fatto la parte del leone nonostante i problemi, che abbiamo cercato di superare investendo in aiuti moltissimi soldi. Adesso bisogna passare dalla difesa all'attacco e dobbiamo rilanciare questo settore, migliorare quotidianamente. La Regione Puglia sta svolgendo una grande attività di promozione in Italia e nel mondo. Oggi si ricomincia da Lecce e si offre agli operatori quel piano delle certezze che in questi anni è un po’ mancato, che è indispensabile per programmare le proprie attività. Stiamo pianificando attraverso il Piano Strategico Puglia365 e dobbiamo anche far capire loro quello che succederà nei prossimi anni. A questo serve il grande tour in tutte le province della Puglia, con sei appuntamenti. Dove il turismo è già fortissimo, come a Lecce, serve rilanciarlo ulteriormente e rafforzarlo. Dove, invece, ancora non è stato preso il giusto passo, bisogna spingere gli operatori ad andare verso un mercato che in questo momento è estremamente importante per l'economia della Regione Puglia”.

“In Puglia – ha concluso il presidente della Regione Puglia - si viene per vivere per un po' come viviamo noi. Al di là del reddito, delle difficoltà e dei nostri limiti, qui abbiamo una qualità della vita che interessa moltissimo. Non c'è solo il mare, la campagna, il cibo, c’e la cultura e soprattutto ci sono le persone e l'ospitalità. Abbiamo una rete di musei straordinaria e possiamo fare ancora molto di più. Questo è solo l'inizio”.

“Gli ottimi risultati della Puglia ci spingono a riprogrammare il futuro turistico della nostra regione - ha evidenziato l’assessore al Turismo della Regione Puglia - . Lo facciamo a partire da questa campagna d’ascolto che abbraccerà i capoluoghi delle province pugliesi nella considerazione che la partecipazione è caposaldo per il governo regionale. Con questi incontri vogliamo spingere la nostra riflessione sui prodotti turistici già consolidati nella nostra offerta e sulle nuove esigenze del viaggiatore, nostro concittadino temporaneo. Esigenze che parlano di sostenibilità, di enogastronomia, di programmazione culturale, di arte e di Borghi”.

“Siamo determinati ad andare avanti in questa direzione che si basa su di una ampia partecipazione. Attraverso la creazione di reti, ed anche la collaborazione fra pubblico e privato, dobbiamo continuare ad andare avanti. Questa rafforzata sinergia fra Cultura e Turismo è un nuovo punto di forza per la crescita della attrattività turistica”, ha sottolineato la consigliera delegata per la Cultura della Regione Puglia.

Sala pienissima al museo Castromediano di Lecce per accogliere questa nuova proposta di Pugliapromozione con la conduzione del direttore generale Luca Scandale, unitamente ad Apulia Film Commission per la quale è intervenuta Simonetta Dellomonaco mentre per il Teatro Pubblico Pugliese il vice presidente del Marco Giannotta.

“Per il turismo abbiamo raggiunto nel 2019 i risultati previsti per il 2025, questo per noi è solo un inizio. Ora vogliamo proseguire portando la Puglia a nuovi traguardi che sono risultati possibili. Ci aspettiamo molti risultati dall’unione fra Turismo Puglia365 e Piiil Cultura, unitamente ad Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese, con gli operatori privati e con l’ascolto avviato oggi a Lecce. Proseguiremo il tour in tutte le province pugliesi”, ha detto Luca Scandale direttore generale Pugliapromozione ricordando le prossime tappe che saranno il 27 maggio a Foggia, il 10 giugno Bari, il 17 giugno a Taranto, il 30 giugno nella BAT e l’evento conclusivo l’8 luglio a Brindisi.

Ha relazionato la presidente del Consiglio Regionale Puglia come esperta del settore, condividendo la sua grande esperienza da assessore al Turismo della Regione Puglia. Il sindaco di Lecce ed il presidente della Provincia di Lecce hanno portato i saluti e le proposte di Lecce, regina del turismo salentino. Inoltre, hanno preso la parola Giuseppa Antonaci presidente di ITS Turismo Puglia oggi insignito a livello nazionale come eccellenza, e il docente universitario Pierfelice Rosato.

Le azioni, numerosissime e con concreti risultati su turismo ed investimenti economici in generale, sono stati illustrati da Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia. Ingenti gli investimenti in turismo, che dal 2015 in poi si sono concretizzati, al netto di infrastrutture dal 2015 in poi circa 80 mln di euro in promozione e valorizzazione del territorio. A seguire, la crescita esponenziale di passeggeri aeroportuali passarti dai 2 milione e mezzo nel 2009 agli 8 milioni nel 2019 che, quest’anno, sfioreranno i 10 milioni.

Hanno, quindi, preso la parola decine di addetti ai lavori che, per Pugliapromozione, rappresentano un patrimonio di idee e proposte che saranno punto di partenza per la prossima programmazione.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Nuovi avanzamenti di grado nel comando della polizia locale di Mesagne, dove i marescialli progrediscono verso i ranghi superiori. Così, in base alla normativa regionale gli operatori di Polizia Locale i marescialli Egildo Tamburrano, Francesco Rolli e Vito Ducani avanzano al grado di “Ispettore Superiore” con il distintivo di grado di “ Una stella a sei punte con barra inferiore contenente rombo centrale entrambe dorate iscritte in perimetro rettangolare dorato”. Il tutto in ossequio al Regolamento Regionale n° 11 del 11/04/2017 “Caratteristiche delle uniformi, dei distintivi di grado, dei mezzi e degli strumenti in dotazione alla polizia locale”.tamburrano gildoducani vito

Inoltre è stato attribuito agli agenti di Polizia Locale Antonio Stanisci e Angelo D’Agostino l’avanzamento di grado a “Sovrintendente Capo”, con il distintivo di grado di “tre barre argentate e bottone dorato” , cosi come previsto dal Regolamento Regionale n° 11 del 11/04/2017 “Caratteristiche delle uniformi, dei distintivi di grado, dei mezzi e degli strumenti in dotazione alla polizia locale”.

Naturalmente il presente provvedimento non modifica lo stato giuridico ed economico degli agenti.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

Ieri mattina un altro tassello importante è stato inserito nel mosaico storico che riguarda la ricostruzione spaziale della via Appia antica, intercettata nel 2019 all’ingresso del parco archeologico di Muro tenente, in agro di Mesagne, luogo in cui era emersa una strada glareata. Ieri alcuni operai hanno realizzato un cavidotto per posare alcuni cavi elettrici nei pressi del parco. Uno scavo abbastanza lungo, profondo e importante, al di fuori dell’insediamento di Muro tenente, dove si pensava di poter intercettare una strada ben più importante di quella rinvenuta nel 2019 che potesse essere davvero la via consolare romana. Invece, non è emerso nulla.

Pertanto resta la conferma che la strada intercettata e successivamente riportata alla luce dal 2019 al 2021, che entra dentro all’insediamento messapico e poi prosegue verso Brindisi sia, senza ombra di dubbio, l’antico tracciato della via Appia e non un suo diverticolo, come asseriscono alcuni studiosi. Questo nuovo dato ha suffragato l’ipotesi degli archeologi che gestiscono il parco che il tracciato rinvenuto per la prima volta nel 2009 e successivamente intercettato e portato alla luce tra il 2019 e il 2021 sia quello della via consolare romana realizzata in età tardo repubblicana. Infatti, le ricerche archeologiche e gli interventi di archeologia preventiva condotti presso l'insediamento messapico di Muro tenente hanno consentito di documentare, per il periodo compreso tra la tarda età repubblicana e la prima età imperiale, un insediamento riconducibile ad un “vicus” orbitante attorno ad una struttura di tipo residenziale e produttivo, quali ad esempio una fattoria o una villa, e a un luogo di culto, ad esempio un tempio di tipo italico.

Queste strutture erano sorte lungo una strada, il cui percorso e le cui caratteristiche costruttive appaiono coerenti con quelle di una via consolare di età tardorepubblicana, della seconda metà del II secolo a.C., e, dunque, compatibili con la via Appia antica rappresentata nella “Tabula Peutingeriana”. Pertanto, in attesa dei risultati delle ricerche condotte nell'ambito del progetto “Appia Regina Viarum”, da parte del ministero della Cultura, appare evidente che il futuro della ricerca archeologica in questo luogo debba ripartire dalle conoscenze acquisite fino a questo punto. Pertanto non resta che continuare a intercettare e riportare alla luce l’antica via consolare romana presente all’interno dell’insediamento.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Ha preso il via a Mesagne il “Maggio della legalità” durante il quale l’Amministrazione comunale, gli istituti scolastici e diverse associazioni hanno organizzato una serie di iniziative dal titolo “Germogli di legalità”. Durante il mese, e precisamente il 19 maggio, in occasione della morte violenta di Melissa Bassi, vi saranno una serie di iniziative pubbliche che si concluderanno in serata con la tradizionale fiaccolata presso la tomba della ragazza. Il 23 maggio si celebra “La Giornata nazionale della legalità” data in cui nel 1992 si verificò la strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Anche per questa occasione l’Amministrazione comunale ha organizzato degli eventi per continuare a educare alla legalità, principio fondante dell’intera struttura sociale della comunità locale.

Queste iniziative, attraverso idonee attività, come ad esempio la formazione e i progetti, tendono a far progredire culturalmente ed eticamente i futuri cittadini per favorire l’assunzione di responsabilità di ciascuno rispetto alla tutela dei beni di tutti. “L’Amministrazione comunale sta riservando una particolare attenzione a un calendario di appuntamenti tutti importanti perché dedicati al tema unico e fondamentale della legalità, un valore da promuovere in ogni contesto e in ogni momento della vita personale e comunitaria”, ha spiegato il sindaco Antonio Matarrelli. Per l’assessore ai Percorsi di legalità, Anna Maria Scalera “si tratta di un programma costruito dal basso. Scuole, cooperative sociali, associazioni culturali e sportive hanno promosso eventi. Attraverso la cultura, il rispetto per l'ambiente, l’arte, la musica e lo sport promuoviamo la legalità.

In queste iniziative sono coinvolti, soprattutto, i nostri ragazzi, i " germogli di legalità " appunto. Intanto, l’8 maggio, presso lo stadio “Alberto Guarini” di Mesagne, si terrà la prima partita del Cuore organizzata dalla Virtus Calcio Mesagne in collaborazione con Coloriamo il mondo. La manifestazione sportiva vedrà la partecipazione della polizia di stato, dei carabinieri, dell’Amministrazione comunale e dei vigili urbani che scenderanno in campo, insieme ad una selezione della Virtus Mesagne, con grande entusiasmo per aderire ad uno straordinario progetto di solidarietà. L’iniziativa, intitolata “Un cuore per l’autismo” e patrocinata dal Comune di Mesagne, si pone come obiettivo una raccolta fondi a favore di progetti e laboratori destinati a bambini, adolescenti e giovani adulti con disturbo dello spettro autistico. “Legalità è inclusione e solidarietà. “Legalità è rispetto per la dignità umana ", ha chiosato l’assessore Scalera che ha ricordato che il 22 maggio si terrà “Una corsa per la legalità” per commemorare le vittime della strage di Capaci.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci