Redazione

Fibra ottica in tutta la città. 

È in arrivo un'altra importante opera infrastrutturale nella nostra città. Grazie ad un accordo chiuso con TIM, avremo il cablaggio completo della nostra città con la fibra. Saranno installati in città oltre 60 nuovi quadri di collegamento di ultima generazione. 
Da questi quadri, che nei prossimi anni sostituiranno completamente la vecchia tipologia di linea internet e telefonica, ognuno in casa potrà poi chiedere ed ottenere la fibra ottica.
Maggiore velocità di connessione e di comunicazione, con segnale più pulito e più sicuro, gioverà a molti aspetti della nostra vita, a partire da quelle inerenti le attività lavorative, allo smart working, alla DAD e comunque anche a tutto il mondo della comunicazione.
La nuova opera che ci si sta approntando ad avere in città non comporterà nessun costo per le casse del comune e sarà interamente finanziata dall'azienda, a cui ovviamente vanno i nostri ringraziamenti.
Inoltre la progettazione della stessa è stata fatta pensando soprattutto a recuperare cavidotti già utilizzati, senza andare a rompere di nuovo strade in maniera importante. Nuove opere stradali comporteranno appena il 20 percento dell'intera opera .
La distribuzione della rete comprenderà anche quartieri periferici e residenziali come torretta e Manfeedonia, oltre ovviamnte alla noatta zona PIP che non poteva essere esclusa dalle nostre richieste. 
Ancora una grande opera per la nostra Città che sarà tra le poche in Puglia a fare questo passo in avanti verso il futuro della comunicazione, oggi assolutamente necessario per essere competitivi nel mondo della globalizzazione.

A due anni di distanza dall’insediamento dell’amministrazione Matarrelli - dopo l’approvazione del rendiconto di gestione 2020 e in seguito all’assestamento generale del bilancio di previsione 2021 – 2023 discusso in Consiglio Comunale lo scorso 28 luglio -, ci sono gli elementi per fare una prima valutazione su quale sia lo stato del bilancio dell’Ente.

La Corte dei Conti ha evidenziato in più di una occasione le principali criticità del bilancio del Comune di Mesagne, le quali possono essere così sintetizzate: scarsa capacità di riscossione sul fronte delle entrate tributarie; necessità di contenere la spesa corrente; ricorso sistematico all’anticipazione di tesoreria. Su ciascuno di questi rilievi, numeri alla mano, si può dire, senza timore di essere smentiti, che in questi due anni la situazione è peggiorata. 
Con riferimento alla capacità di riscossione, tanto il 2019 quanto il 2020 sono stati gli anni peggiori per il comune di Mesagne. I residui attivi relativi alle entrate di natura tributaria, cioè i tributi che l’amministrazione prevedeva di riscuotere e non ha riscosso, sono stati 6.046.588,05 € nel 2019 e 6.109.863,85 € nel 2020. Solo per avere un termine di paragone erano 3.075.935,71 € nel 2018 e 2.229.623,64 € nel 2015. Occorre tener conto che il 2020 è stato un anno gravato dalla pandemia da coronavirus, ma è altrettanto vero che sono arrivati importanti trasferimenti dallo Stato e dalle altre amministrazioni pubbliche a ristoro delle mancate entrate per il fermo imposto a tante attività. Più volte lo stesso Sindaco Matarrelli ha sottolineato pubblicamente l’attenzione straordinaria riservata dal Governo agli enti locali, durante la gestione dell’emergenza covid. Bisognerà attendere gli effetti della esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi, ma ad oggi i numeri dimostrano come la situazione sia decisamente peggiorata.
Nonostante l’importante iniezione di liquidità del Governo e della Regione per fronteggiare l’emergenza, 1.461.047,42 € di trasferimenti in più nel 2020 rispetto al 2019, le entrate non riescono a sostenere il trend di aumento della spesa corrente, e qui veniamo ad un’altra delle criticità a cui la Corte dei Conti ha fatto riferimento. Tra il 2019 e il 2020 si registra un aumento della spesa corrente di 3.403.572,56 € a fronte di una sostanziale invarianza nei servizi. Con l’ultima manovra di assestamento del bilancio di previsione 2021 - 2023, al netto del fondo svalutazione crediti, vi è una variazione in aumento della spesa pari a 710.373,22 €. Un disavanzo, questo, portato a pareggio nel bilancio di previsione 2021 solo grazie al risultato presunto di amministrazione corrispondente a 3.328.161 €, frutto, soprattutto, di residui attivi, la cui riscossione, come i numeri dimostrano, è tutt’altro che certa.
Difficoltà, quelle esposte fin qui, che non possono non riflettersi sulla cassa, la cui crisi si è ormai cronicizzata al punto da richiedere un ricorso sistematico all’anticipazione di tesoreria. Come si evince dalla verifica di cassa al 30 giugno, l’utilizzo medio dell’anticipazione è pari a 5.216.634,02€. Stando alle previsioni di competenza 2021, l’esposizione nei confronti del tesoriere comporterà una spesa per interessi passivi di 150.000€, che nel 2020 ha raggiunto la cifra record di 259.332,67 €.
Ciononostante, del bilancio e sul bilancio non si discute più, se non dentro i Consigli Comunali, seguiti ormai da pochi cittadini, e senza che a ciò faccia seguito un dibattito pubblico sollecitato e alimentato dagli organi di informazione locale. Eppure, è soprattutto su temi come questo, oltre che sulla imponente presenza fisica, mediatica e social, che andrebbe misurata la bontà dell’agire degli amministratori pubblici. Occorre occuparsene, invece, e parlarne, ciascuno per le funzioni che è chiamato a svolgere. Non tanto per avversare l’amministrazione di turno, ma quanto per evitare che questo problema diventi una seria ipoteca sullo sviluppo futuro della città.
Partito Democratico Mesagne
 

Giovedi 5 Agosto, alle ore 21, ad Oria, torna in scena l’Investitura del Cavaliere Templare, suggestivo spettacolo, tra storia, mito e leggenda, curato dall’Accademia Federico II, che si svolgerà nel Chiostro di Parco Montalbano, sotto le mura dell’imponente Castello Federiciano, la suggestiva rievocazione storica della cerimonia d’Investitura del Cavaliere Templare, Patrocinata dalla Città di Oria e della Regione Puglia, nell’ambito della programmazione del cartellone eventi estivo “stORIA® d’Estate 2021”, curato dall’Accademia Federico II.

Il parco, situato a ridosso della parte orientale del Castello Normanno – Svevo, è un affascinante giardino pensile, di antiche origini. Siepi di bosso guidano i turisti tra vasche, laghetti e suggestivi angoli di verde. Da una serie di scalinate si è guidati ad una incantevole passeggiata panoramica che collega due torrioni dell'adiacente Castello Normanno - Svevo: la Torre del Salto alla Torre dello Sperone. 

La manifestazione, giunta ormai alla sua XVII edizione, è un evento rievocativo-culturale sulla figura del cavaliere medievale e sull’ordine Templare.

L’ordine dei Templari fu uno dei primi ordini religiosi cavallereschi cristiani formatosi nel medioevo. La nascita si colloca in Terra Santa quando le forze cristiane combattevano contro quelle islamiche in nome della prima crociata, allo scopo di difendere i tanti pellegrini europei che giungevano a Gerusalemme e che, durante questo periodo di guerra, rischiavano di essere uccisi o derubati. Ufficialmente riconosciuto nel 1129 ben presto, oltre allo scopo per cui era nato, quest’Ordine cominciò a creare un grande sistema produttivo e ad espandere velocemente il suo potere e la sua influenza in tutto il Mondo.

I Templari, nell’immaginario popolare, restano una figura tanto controversa che affascinante, a causa delle numerose leggende che vengono ad essi attribuite, complici la segretezza di quest’Ordine e la misteriosa e rapidissima scomparsa dello stesso.

“Tutto è stato scelto affinché venga rispecchiato l’antico rituale, dalla location al cerimoniale, coniugando le esigenze di autenticità al piacere dell’intrattenimento,” spiega il prof. Salvatore Lana Delli Santi, Direttore Artistico dell’Accademia Federico II, che continua: “le rievocazioni non sono delle “banali” feste, ma patrimonio della realtà locale che si intende valorizzare, da rendere vere ed aderenti ad i tempi che esse si propongono di ricordare (pur lasciando tutto lo spazio necessario alla finzione scenica dell’attualità), per trasmettere e comunicare la nostra storia ai turisti, ai visitatori, alle giovani generazioni, a chi ha scelto di risiedere da noi.

Lo spettacolo coinvolgerà, inoltre, l'artista di strada Raffaele Trinchera, nel ruolo di narratore, e l’attore Remo Italiano nel ruolo di Gran Maestro dell’Ordine.

La partecipazione all’evento è completamente gratuita, tuttavia, dato il ristretto numero di posti, conseguente alle rigide norme sul distanziamento ed al triage anti-covid, scrupolosamente seguito dagli organizzatori, è consigliato giungere anticipatamente sul posto.

Ricordiamo che, il brand “stORIA” nasce all’interno dell’Accademia di Federico II di Oria, con l’intento di promuovere e valorizzare la Storia e la Città di Oria.

“stORIA d’estate” è il cartellone di eventi estivo prodotto dalla sinergia fra diverse associazioni del territorio, impegnate nella medesima opera di promozione e divulgazione.

Una serie di eventi ed appuntamenti tematici, selezionati con cura per la loro qualità, che permetteranno di:

OSSERVARE le armi e le armature del medioevo, le vesti di dame e cavalieri, le bardature dei cavalli, scene di vita medievali

SCOPRIRE i diversi modi di indossare un armatura, i metodi di attacco e difesa dei castelli, l’allenamento del cavaliere, la vita delle dame e dei nobili

IMPARARE le regole dei tornei, le diverse tecniche di combattimento, come si costruivano gli archi e le frecce nel Medioevo… e tanto altro ancora.

Un originale e stimolante presentazione dell’epoca e della vita dei Cavalieri Medievali e della Città di Oria nell’ottica di un rilancio del turismo culturale attraverso un intrattenimento educativo ed una fruibilità attiva e dinamica dei monumenti e luoghi storici della Città.

Non resta pertanto che assistere il prossimo 5 Agosto alle ore 21.00 al suggestivo spettacolo, tra mito, storia e leggenda, sull’investitura del Cavaliere Templare.

Per ulteriori informazioni sui prossimi eventi organizzati dall’Accademia Federico II, è possibile visitare la pagina facebook @accademiafedericosecondo.

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Weekend importante in Puglia per l'Associazione datoriale Partite Iva Insieme per Cambiare che al fianco di Conflavoro Pmi si è recata a Monopoli (Ba) per far visita al  Gruppo Industriale Colucci, ospitata dal loro Presidente  Vitantonio Colucci, una realtà che conta oltre 200 dipendenti e che si è contraddistinta in questo periodo di pandemia per aver continuato ad assumere personale.

 Al termine della visita, presso la sala convegni dell'Hotel Vecchio Mulino, si è tenuto il primo workshop dell'associazione, un movimento che su facebook raccoglie oltre 400mila iscritti, al quale hanno partecipato imprenditori di ogni settore merceologico. I lavori, coordinati dal presidente di Partite Iva Insieme per Cambiare, Giuseppe Palmisano, e dal presidente di Conflavoro Pmi, Roberto Capobianco, hanno affrontato i temi del rilancio delle imprese, concorrenza sleale, lotta alla burocrazia, riduzione del costo del lavoro e delle imposte dei costi del lavoro che consentono alle imprese di risparmiare e ai dipendenti di ottenere una retribuzione netta maggiore in busta paga.

 Il Barone Vitantonio Colucci presidente del Gruppo Industriale, ha parlato del premio di natalità che consente al dipendente di ottenere un aiuto enorme in busta paga e all'impresa di compensare tale costo, mentre il Presidente Nazionale Roberto Capobianco insieme al Presidente dell’Associazione datoriale Partite Iva Insieme per Cambiare, Giuseppe Palmisano, si sono impegnati a diffondere dopo aver trovato la soluzione su come ridurre tale tassazione per chi adotta tale premio inserendo la contrattazione di primo e secondo livello redatta dalla Conflavoro.  

 Al Barone Colucci, nominato nei giorni scorsi socio benemerito dell'Associazione, è stata consegnata, una targa di riconoscimento, attraverso la quale il presidente Palmisano ha sottolineato l'importanza di avere al fianco la sua esperienza e professionalità. Il presidente di Conflavoro, Roberto Capobianco, ha assicurato l'impegno a tradurre in proposte di legge le istanze dell'Associazione datoriale Partite Iva Insieme per Cambiare.

Dopo due anni di attesa ieri mattina gli archeologi della Sabat, su delega del ministero ai Beni culturali, ha dato inizio al saggio di scavo per riportare alla luce il tracciato viario scoperto nel luglio 2019 durante alcuni lavori per la realizzazione di un cavidotto elettrico. La scoperta, per gli studiosi di storia patria, è sconcertante: il tracciato viario riportato alla luce ieri mattina ha tutte le caratteristiche di un asse viario importante. Insomma, di tratterebbe davvero della via Appia antica con i suoi 2300 anni di storia. Naturalmente, l’ufficialità della scoperta sarà data dalla Soprintendenza al termine sia degli scavi sia degli studi di approfondimento. Tuttavia, il tracciato riportato alla luce ieri è in linea con la strada intercettata all’interno delle mura di Muro Tenente fra il 2009 e il 2016. La via Appia Antica, la Regina viarum, come la definivano i Romani, è la strada più famosa del mondo romano. I lavori per la sua costruzione iniziarono a Roma nel 312 a. C. e si conclusero nel II secolo a. C., quando la via completò il suo percorso raggiungendo Brindisi. Grazie alla Tabula Peutingeriana, un itinerario stradale del IV secolo d. C., sappiamo che la via Appia, nel suo ultimo tratto, uscendo da Taranto si dirigeva verso una stazione di sosta nota come Mesochorum, in territorio di Grottaglie, attraversava l’odierno territorio comunale di Francavilla Fontana, passava da Oria e continuava verso Brundisium dopo aver superato un’ultima “statio” riportata con il nome di Scamnum, comunemente localizzata presso Muro Tenente.

L’attuale tracciato, rinvenuto in un oliveto, ci mostra una strada costituita da una massicciata in pietrame di diverse dimensioni e delimitata ai lati da due basse crepidini in blocchi di calcarenite. La sede stradale presenta ancora i solchi scavati dal passaggio dei carri ed è ipotizzabile, a giudicare dai dati resi noti grazie alla pannellistica interna al Parco, che la struttura sia stata costruita ed utilizzata in un periodo compreso fra il II secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo. Dopo la scoperta, della scorsa settimana, di una tomba terragna presente nel parco archeologico di Muro tenente, con il corpo di una donna e un corredo funerario integro, la quasi certezza di aver rinvenuto una parte del tracciato della Regina viarum accresce maggiormente la notorietà del sito e lo proietta verso scenari storico-scientifici di caratura internazionale.  

 

Questa la nota della Soprintendenza:

SCAVI SULLE TRACCE DELLA VIA APPIA

via appia antica a capitolicchioPrendono avvio dal 2 agosto le indagini archeologiche dirette in sinergia fra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e la Soprintendenza Nazionale per il patrimonio subacqueo, nell’ambito del progetto del Ministero della Cultura denominato “Appia Regina Viarum” tra i territori di Brindisi e Taranto.

 Le attività di ricerca sono finalizzate a definire il tracciato della Regina Viarum, come era chiamata dagli autori antichi la più importante delle vie romane che collegava Roma a Brindisi passando dal territorio di Taranto e il cui tracciato per diverse zone è ancora oggetto di dibattito scientifico. La strada, iniziata dal censore Appio Claudio nel 312 a.C. per collegare Roma e  Capua, dovette essere prolungata in Puglia forse soltanto nel corso del III a.C., quando, conquistata Taranto (272 a.C.), i Romani si spinsero fino alla Messapia  fondando, infine, la colonia di Brundisium (244 a.C.); certamente rimase uno dei principali percorsi nei secoli a venire, come indica la sopravvivenza in parte nella viabilità attuale e in alcuni tratturi come quello Tarantino (noto anche come “Via Appia antica”).

Le ricerche, finanziate con il Piano stralcio “Cultura e Turismo” FSC 2014-2020 e affidate alla ditta Tethys s.r.l., prevedono diversi scavi archeologici, lungo il tracciato ipotizzato dell’Appia tra Taranto e Brindisi, affiancati a ricognizioni archeologiche volte a individuare possibili resti da ricollegare alla presenza dell’arteria romana. Non soltanto indagare le tracce della strada, ma anche le infrastrutture e gli insediamenti connessi al percorso stradale, inteso come elemento strutturante del paesaggio nella sua evoluzione attraverso i secoli, è lo scopo che si sono prefissati i tecnici delle due Soprintendenze che seguiranno gli scavi nelle prossime settimane.

Per questo, seguendo il tragitto dell’Appia, gli interventi si distribuiscono tra la provincia di Taranto e quella di Brindisi, interessando diverse località fra cui Laterza, Taranto, Grottaglie, Francavilla Fontana e Latiano, selezionate attraverso un vaglio delle informazioni provenienti da ricerche precedenti accanto a più recenti ritrovamenti, come quello avvenuto presso il Parco Archeologico di Muro Tenente, dove avranno inizio le indagini proprio in seguito al rinvenimento durante lavori di elettrificazione dei resti di una strada “glareata”.

L’approfondimento delle conoscenze tramite le indagini archeologiche ha come obiettivo finale quello di implementare la valorizzazione e la fruizione del “cammino dell’Appia” – così come proposto da Paolo Rumiz e da Riccardo Carnovalini – che non necessariamente corrisponde in ogni suo tratto al tracciato antico per ragioni pratiche derivanti da problematiche di accessibilità, percorribilità e di sicurezza, ma che deve tenerlo in considerazione, così come deve svilupparsi in stretta relazione con le evidenze archeologiche e i beni monumentali e paesaggistici distribuiti lungo il percorso.

 In considerazione dell’importanza che la via Appia ha rappresentato nel complesso e stratificato quadro del patrimonio culturale regionale, parallelamente alle attività di scavo sono previste iniziative per la condivisione “in progress” dei risultati delle ricerche sul campo, come alcune giornate aperte al pubblico per permettere anche ai “non addetti ai lavori” di accedere alle aree di cantiere e conoscere le attività in corso tramite visite guidate dagli stessi archeologi all’opera, mentre sarà possibile seguire gli aggiornamenti delle ultime scoperte sui social media.

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Nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta. “Non possiamo sottacere il dolore nel vedere migliaia di ettari di boschi in fumo in tutta la Regione. Immagini che si susseguono da settimane, dalla Murgia al Salento e al Gargano, nell’inedia della politica e, in particolare, del Consiglio regionale. Avevamo presentato, durante l’ultima seduta dell’assise, una mozione urgente per impegnare la Giunta a richiedere al Ministero delle Politiche Agricole lo di stato di calamità naturale. Eppure, la maggioranza ha deciso di non inserire l’atto nell’ordine del giorno. Erano le ore febbrili in cui si cercava di domare i diversi incendi, spesso dolosi, che divoravano le pinete in Salento ed oggi anche la Murgia e il Gargano continuano a bruciare. Un patrimonio naturale di grande pregio andato letteralmente in fumo, con danni incalcolabili per il territorio e nessun intervento da parte delle istituzioni. Servono risorse per il rimboschimento e per ristorare i privati da eventuali danni. Ci auguriamo che qualcuno dalla Giunta regionale si svegli dal letargo e possa riparare alla grave disattenzione dimostrata durante le scorse settimane”.

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FASANO – Sono riaperti da sabato 31 luglio, i termini per richiedere il bonus alimentare a favore di persone e/o famiglie in condizioni di disagio economico e sociale per l’emergenza Covid. È stato infatti approvato il nuovo avviso pubblico per l’assegnazione di buoni spesa, spendibili mediante tessera sanitaria/codice fiscale, per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità. Possono accedere al beneficio i nuclei familiari con un limite di reddito di 800 euro.

L’importo del buono spesa varierà in base alla composizione del nucleo familiare (e cioè tutte le persone risultanti dallo stato di famiglia anagrafico rilasciato dal Comune di Fasano): fino a 2 persone è di 200 euro, 320 euro per nuclei da 3 a 4 persone, 400 euro per nuclei con cinque o più persone. I cittadini interessati dovranno compilare il modulo reso disponibile su apposita piattaforma, collegandosi da computer o da telefono cellulare, compilando tutti i campi indicati dopo aver selezionato Comune di Fasano. Si prega di fare attenzione durante la compilazione perché una volta confermata non potrà più essere modificata. Link: undefined Non sarà possibile presentare la domanda in forma cartacea.

L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di comunicare successivamente una data di scadenza per la presentazione delle istanze. L’istanza dovrà essere presentata solo ed esclusivamente da uno dei componenti del nucleo familiare. «Durante questi mesi abbiamo incontrato – dice l’assessore alle Politiche Sociali, Angela Carrieri –, ascoltato ed aiutato numerose famiglie fasanesi che, a causa della pandemia da COVID19, si sono ritrovate in forte disagio economico. Il nostro lavoro di sostegno continua con questo (terzo) avviso per l'assegnazione di buoni spesa al quale si potrà accedere con le modalità già utilizzate nel precedentemente. Continuiamo il nostro lavoro di studio e progettazione per garantire a tutti i cittadini un po' di quella serenità che il COVID ha portato via». Per ogni ulteriore informazione, gli interessati potranno contattare gli Uffici comunali dal lunedì al venerdì, dalle ore 09,00 alle ore 12,00 ai seguenti numeri di telefono: 080/4394298 – 080/4394286.

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Giovedì 5 agosto a Mesagne l'inaugurazione del servizio Centro Ascolto Famiglie. Sarà dedicato alla memoria di Marcella Di Levrano. Il Presidente, on. Antonio Matarrelli, e i rappresentanti dei nove Comuni dell’Ambito Territoriale BR/4 invitano a partecipare alla cerimonia di inaugurazione del Servizio Centro Ascolto Famiglie, integrato con il Consultorio Familiare, dedicato alla memoria di Marcella Di Levrano. L’inaugurazione si terrà giovedì 5 agosto alle ore 10.30 presso la sede del Centro Ascolto Famiglie (P.T.A. ASL BR Distretto Sociosanitario 4_Mesagne) in Via Panareo, 38.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 3 agosto 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.623 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 213 casi positivi: 31 in provincia di Bari, 27 in provincia di Brindisi, 31 nella provincia BAT, 25 in provincia di Foggia, 61 in provincia di Lecce, 36 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

E’ stato registrato un decesso, in provincia di Brindisi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.923.726 test.

247.212 sono i pazienti guariti.

2.585 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 256.468 così suddivisi:

95.882 nella Provincia di Bari;

25.907 nella Provincia di Bat;

20.173 nella Provincia di Brindisi;

45.588 nella Provincia di Foggia;

27.796 nella Provincia di Lecce;

39.851 nella Provincia di Taranto;

856 attribuiti a residenti fuori regione;

415 provincia di residenza non nota.

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Al via l'estensione alle donne, senza limiti di età, delle agevolazioni previste da ISMEA con l'obiettivo di favorire l'imprenditoria femminile in agricoltura, quando a pagare il prezzo più alto sul fronte occupazionale sono state proprio le donne con il 70% dei posti di lavoro persi nel 2020 a causa della crisi economica e occupazionale per la pandemia da Covid 19. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento alla pubblicazione del decreto Sostegni-BIS, appena convertito in legge che estende alle donne le agevolazioni previste per i giovani imprenditori agricoli, con la misura Più Impresa di ISMEA.

“Strategico supportare e incentivare l’imprenditoria femminile in agricoltura che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani donne, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle imprenditrici in erba. L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna con gli agriasilo, le fattorie didattiche e quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile”, ha dichiarato la leader regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa, la pugliese Floriana Fanizza.

Le agevolazioni, che consistono in un contributo a fondo perduto fino al 35%  delle spese ammissibili e in un mutuo a tasso zero per la restante parte  - aggiunge Coldiretti Puglia - nei limiti del 60% dell'investimento sono ora applicabili alle imprenditrici e alle imprese a totale o prevalente partecipazione femminile.

Sono quasi 24mila le aziende agricole ‘rosa’ che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.

I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, per cui Coldiretti ha chiesto investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rurali, rendendo fruibili e maggiormente rispondenti alle esigenze delle imprenditrici gli strumenti del PSR e della PAC.

“Sotto questo aspetto va sottolineata l’esigenza di rafforzare il nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Pensiamo agli agriasilo per consentire alle donne di non rinunciare alla maternità e coniugarla con il lavoro – ha aggiunto la responsabile Fanizza - alle fattorie didattiche e a quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile. Crediamo che la multifunzionalità dell’impresa agricola possa essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale”.

Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio extravergine di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per la crescita sostenibile del Paese,  perché “come donne di Coldiretti siamo pronte a dare il nostro contributo anche nelle progettualità presentate dalla nostra organizzazione, insieme a Filiera Italia, che sono pronte a diventare cantieri e a creare opportunità di lavoro”, ha concluso Floriana Fanizza.

L’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Puglia – conclude Coldiretti Puglia - sulle quali occorre intervenire per creare nuovi posti di lavoro, difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali.

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