Redazione

COLDIRETTI PUGLIA, IDEE GREEN E START UP CAMBIANO IL CIBO DIGITAL; IN SALENTO SI #CLICCAECUCINA.

Dalla ricerca di ristoranti, alla vendita di prodotti locali, passando per le etichette intelligenti, sono solo alcune delle idee green dei giovani talenti che stanno invadendo il mercato del food tech, andando oltre la consegna di cibo a domicilio. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della collaborazione nata tra Campagna Amica e la start up ‘Cliccaecucina’, premiata dalla Regione Puglia, messa in reta dal giovane salentino Riccardo Caro di Racale, con la quale i consumatori potranno scegliere una ricetta e, abilmente guidati dai cuochi contadini degli agriturismi aderenti a Terranostra, potranno acquistare i prodotti agricoli utili alla preparazione della ricetta direttamente dalle aziende agricole della rete di Campagna Amica.

Con la crisi provocata dall’emergenza sanitaria, il settore agricolo e tutto quello che ruota attorno al cibo sono diventati di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni, sia per il foodtech che per l’avvio – aggiunge Coldiretti Puglia - di aziende condotte da giovani che si sono dimostrate anche le più resilienti, con un aumento medio dei redditi del 5,9% nel 2020 rispetto all’anno precedente, mentre quelli delle aziende over 35 sono diminuiti dell’1,3%.

Una svolta green che ha portato al lavoro nelle campagne pugliesi un esercito di 7mila imprese in Puglia che ha di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

E’ soprattutto grazie a questa svolta green che l’Italia è diventata leader in Europa per numero di giovani imprese agricole, che sono peraltro anche più brave dei colleghi Ue se si considera che il valore della produzione generato dagli under 35 nostrani è pari a 4.964 euro ad ettaro, oltre il doppio dei giovani agricoltori francesi (2.129 euro/ettaro). Ancor più marcata la differenza con la Spagna (2.008 euro/ettaro). Dietro anche i tedeschi (3.178 euro a ettaro). Nel complesso, la produzione standard generata per ettaro coltivato dai giovani in Italia è poco meno del doppio della media europea (2.592 euro a ettaro), secondo il rapporto del Centro Studi Divulga.

Il maggior appeal del lavoro in campagna si riflette anche sule scelte scolastiche. Nell’anno del Covid gli studenti hanno preso d’assalto gli indirizzi agricoli delle scuole superiori, con un incremento del 15% delle iscrizioni agli istituti professionali, secondo una analisi di Coldiretti su dati Miur. Alla crescita degli studenti degli istituti professionali in Agricoltura, Sviluppo Rurale, Valorizzazione dei Prodotti del Territorio e Gestione delle Risorse forestali e montane si aggiunge peraltro quella delle presenze all’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria degli istituti tecnici, in aumento del 6%.

“La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” afferma la leader dei giovani della Coldiretti Puglia Benedetta Liberace nel sottolineare che “occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”. La burocrazia – conclude la Coldiretti – sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma, soprattutto, con l’inefficienza, frena l’avvio di nuove attività di impresa contrastando anche le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi del Programmi di sviluppo rurale (Psr).

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Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.

“Il Piano straordinario per la rigenerazione del territorio salentino dopo il flagello xylella è stato al centro di un confronto con l’assessore all’agricoltura Pentassuglia, che ha risposto ad una mia interrogazione in Consiglio regionale. Ho chiesto conto dei ritardi nella spesa dei 300 milioni stanziati dal Governo centrale con il decreto interministeriale 44/2019. Le pastoie burocratiche stanno rallentando l’attuazione del Piano, unica speranza per risollevare il paesaggio e l’economia devastati dal batterio killer degli ulivi.

L’assessore Pentassuglia, riprendendo la relazione già presentata in Commissione Agricoltura, ha comunicato in aula che, proprio a seguito di quell’audizione e del suo appello a fare pressing su Roma per lo velocizzare le procedure di erogazione dei fondi, è giunto il decreto concessorio per l’articolo 5.

Dunque, qualcosa si muove. Continueremo a sollecitare uno snellimento della burocrazia e a lavorare per la realizzazione del progetto elaborato dal Dajs, il Distretto Agroalimentare di qualità Jonico Salentino, portato all’attenzione della Commissione Agricoltura nei giorni scorsi con una mia richiesta di audizione.

Quel progetto va nella direzione che abbiamo sempre auspicato, peraltro condivisa dall’assessore Pentassuglia: un’idea di sviluppo integrato del territorio che coinvolga agricoltura, cultura e turismo, ambiente, sviluppo economico e trasporti. Dalla Puglia è partita una richiesta di almeno altri 700 milioni per realizzarla, e ci attiveremo per sostenere anche questa richiesta, oltre allo sblocco delle risorse già stanziate”.

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Si è svolta lo scorso 24 ottobre, in oltre 140 comuni d’Italia, la 5ª edizione della Camminata tra gli Olivi, evento organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio, di cui la Città di Fasano fa parte da ormai diversi anni.

L'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Fasano, per questa 5ª edizione, ha programmato l’evento con base nella frazione di Pozzo Faceto.

Accolti dai saluti istituzionali dell’assessore Luana Amati, gli oltre 50 partecipanti alla camminata, giunti da diverse città della Puglia, si sono ritrovati nella piazza del piccolo e pittoresco borgo fasanese per visitare, grazie gli operatori della cooperativa Serapia, dapprima il Santuario Madonna di Pozzo Faceto, per poi raggiungere con una breve passeggiata il “Frantoio Latartara” in Via delle Croci dove, guidati dalla famiglia Latartara, i visitatori hanno potuto assistere alla molitura dell’olio evo novello in ogni sua fase.

A seguire, il gruppo si è spostato presso il Centro Ippico “Luigi Zizzi” per la vera e propria passeggiata tra gli olivi monumentali lungo la via Francigena, in un percorso di 2,5 km circa tra olivi e cavalli, per concludere l’evento, con la pittoresca luce del sole al tramonto, con una degustazione di frise con pomodoro e l’olio appena molito, il tutto spiegato dall’esperto Paolo Leoci dell’Accademia dei Tipici.

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In occasione del periodo di commemorazione di tutti i Santi e Defunti, i cimiteri di Brindisi e Tuturano, da giovedì 28 ottobre a giovedì 4 novembre, osserveranno l’orario di apertura dalle ore 7 alle ore 18.

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Powerchair Football al PalaPentassuglia. Domenica 31 ottobre, dalle 9 alle 13, presso il PalaPentassuglia l’ASD “Oltre lo sport” ha organizzato un'esibizione dimostrativa di powerchair football, il calcio in carrozzina. L’evento si svolge con il patrocinio del Comune di Brindisi e vede la collaborazione del Comitato Paralimpico Italiano e dell'Associazione nazionale Famiglie Sma Onlus, che si batte per migliorare la qualità di vita delle persone affette da Atrofia Muscolare Spinale con grave disabilità fisica.

Nel corso della giornata le persone con disabilità, che utilizzano quotidianamente una carrozzina elettrica, potranno effettuare una prova pratica del Powerchair Football.

Ci sarà spazio per una partita amichevole dimostrativa dell’OItre Sport Powerchair Football Puglia.

Parteciperà anche Donato Grande che si è esibito al 71º Festival di Sanremo palleggiando con Zlatan Ibrahimovic e che, con il suo vivido esempio, ha incoraggiato coloro che vivono situazioni di disagio e fragilità ad avvicinarsi allo sport e ad abbattere le barriere culturali e sociali sovrastate ancora oggi da inutili pregiudizi.

“L’amministrazione comunale sostiene iniziative come quella dell’ASD Oltre Sport” - spiega l’assessore allo Sport Oreste Pinto - che è impegnata da anni a promuovere un cambiamento culturale nel settore delle disabilità, attraverso esempi di vita di persone che hanno imparato a trasformare l’eccezionalità in normale quotidianità. Siamo felici di poter dare il nostro supporto ad eventi come questo che sono utili per dimostrare come lo sport sia uno straordinario mezzo di inclusione sociale”.

Sarà possibile accedere solo alla persone dotate di Green Pass. È consigliata la prenotazione all'indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure al numero 340.3871781.

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Sabato 6 novembre le porte della nuova basilica di San Cosimo (alla macchia) intitolata a Giovanni Paolo II, apre le porte alla compagnia teatrale “La Compagnia del Ciambellano” di Manduria, per un noto reading teatrale a due voci dal titolo “Chiamatemi Don Tonino. Il racconto appassionante di una scoperta: don Tonino Bello”.

Un entusiasmante viaggio nella vita di Don Tonino Bello (il Vescovo intransigente) che sconvolge positivamente la vita di una laica “poco incline a frequentare preti e chiese”.

Un viaggio armonico, attraverso le parole degli attori, nella Sua terra: il Salento.

Piccoli, e allo stesso tempo grandiosi racconti di vita che riescono a raccontarci esattamente chi era Don Tonino Bello.

Una storia d’amore e di concrete utopie, il racconto moderno e appassionante di una scoperta decisiva: lui, Don Tonino.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Diocesi di Oria, le voci sono di Andrea Molendini e Valeria Stano, la regia a cura di Luciana Stano, gli effetti sonori Emanuele Corasaniti.

Appuntamento dunque a sabato 6 novembre alle ore 19:30 presso il Santuario dei SS. Medici.

L’ingresso è gratuito.

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A Mesagne il complesso ospedaliero “De Lellis”, o meglio l’ex ospedale giacché attualmente è presente solo il reparto post Covid, è in stand by. Da tre anni si è trasformato in Pta, Presidio territoriale di assistenza. L’Hospice, per le cure palliative ai malati terminali, la cui pronta funzionalità è stata annunciata e riannunciata più volte è ancora nella fase di costruzione. Per il resto sono presenti una serie di poliambulatori qualificati che funzionano bene e soddisfano le richieste dell’utenza. Anche se in ritardo a causa delle liste di attesa, a volte interminabili. Ottimo il servizio fornito dalla locale farmacia ospedaliera ai pazienti che giungono, oltre che da Mesagne, anche da Torre Santa Susanna, Erchie e Latiano, che si forniscono di medicine, nutrizioni e sacche. Molto richiesti sono anche i servizi erogati dai day-surgery presenti. Lo scorso anno un congruo numero di cittadini aveva inviato al presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, per fare del Pta di Mesagne un polo del vicino presidio ospedaliero del “Perrino”.

Si trattava di una proposta molto articolata che aveva l’indubbio merito, da una parte, di dare voce a un grande disagio e a una diffusa richiesta di riconoscimento della dignità personale, soprattutto da parte dei ceti più disagiati e impoveriti, dall’altra di decongestionare e rendere più efficienti le Unità Operative e gli ambulatori del “Perrino”, infine di riavviare un efficace servizio pubblico di prevenzione e allargare quello di cura. Così, mentre a Bari, nella sede dell’assessorato alla Sanità si svolgono incontri di programmazione della “restaurazione” della sanità regionale, da Roma, per conoscere la realtà sanitaria in provincia di Brindisi, a breve sarà a Mesagne e nel capoluogo il viceministro alla sanità, Gianpaolo Sileri, invitato dal collega di partito, il pentastellato onorevole Giovanni Luca Aresta.

“Solo pochi giorni fa ho rivolto l’invito al viceministro a scendere giù in Puglia per rendersi conto della nostra realtà sanitaria – ha spiegato l’onorevole Aresta -. La pandemia da Covid-19 ha accresciuto la consapevolezza del ruolo strategico della sanità pubblica e della sua ramificazione territoriale come architrave su cui puntare per una medicina di prossimità con la popolazione al fine di prevenire e monitorare l’insorgere di malattie”. L’onorevole ha, quindi, messo in evidenza come “con i decreti “Cura Italia” e “Rilancio” “sono state allocate importanti risorse per la sanità, alle quali si aggiungeranno anche quelle provenienti dai recovery fund dell’Unione Europea” e come tali risorse “possano rappresentare l’inizio di una stagione nuova e di una politica che metta al centro del suo agire le persone in carne ed ossa e le loro esigenze fondamentali”.

Sulla stessa linea il consigliere regionale Mauro Vizzino, presidente della Commissione Sanità, che ha spiegato: “Nell’ottica del miglior utilizzo delle strutture esistenti è evidente che rilanceremo la proposta di pieno utilizzo dell’ospedale di Mesagne che anche in questa grave crisi pandemica sta svolgendo un ruolo fondamentale nella gestione dei pazienti post-Covid”. Vizzino ha poi aggiunto: “L’obiettivo è di utilizzare al meglio la vicinanza all’ospedale Perrino per contribuire al suo decongestionamento proprio attraverso un trasferimento nel “De Lellis” di interi reparti. A ciò si aggiunga la necessità di concedere spazi fisici anche alla medicina di base per utilizzarne le potenzialità e le esperienze professionali”. Infine, il presidente ha spiegato che “Una ipotesi di lavoro, in questa direzione, Mesagne l’ha già realizzata lo scorso anno, affidandola alla valutazione del Dipartimento Salute della Regione Puglia. Si tratta di adeguarla alle nuove esigenze e di verificare l’effettiva disponibilità di risorse. Ovviamente, anche nella mia veste di Presidente della Commissione Sanità, mi attiverò in questa direzione, convinto del fatto che una valorizzazione del presidio ospedaliero mesagnese rappresenterebbe una boccata di ossigeno per l’intera sanità pubblica della provincia di Brindisi”.

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Giovedì 28 ottobre alle ore 19:00 in modalità on line e sabato 30 alle ore 16:30 in presenza, presso Lab Creation, in via Lucantonio Resta, 15 a Mesagne (Br), l’Accademia di Cinema e Scrittura Creativa Cine Script organizza un Open Day per presentare i corsi dell’anno 2021-22 che prenderanno il via a novembre.
A seguire avrà luogo un laboratorio gratuito di scrittura creativa condotto da Anna Rita Pinto, a tema “storie di misteri e premonizioni”, dove verranno svelati alcuni trucchi del mestiere che i partecipanti di qualunque età potranno sperimentare in diretta nella scrittura di un racconto breve. Per partecipare basterà prenotarsi via WhatsApp al numero 327 4237720 indicando nome, cognome, città e data del laboratorio a cui si intende partecipare (se in presenza o on line).

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Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 24 ottobre. 

 Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 24 ottobre 2021 risultano positivi 118 soggetti, di cui 60 uomini (50,8%) e 58 donne (49,2%), con età media di 39 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 37 nella fascia 0-18 anni, 68 tra 19-64 anni, 11 tra 65-79 anni, 2 negli 80 e oltre. I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “contatto con caso accertato” 47 (39,8%), “sospetto di caso” 45 (38,1%), “screening” 8 (6,8%) e “rientro da area a rischio” 1 (0,9%); in 17 casi (14,4%) il fattore di rischio non è definito. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 73 (61,9%) paucisintomatici, 31 (26,3%) soggetti asintomatici, 5 (4,2%) con sintomatologia lieve, 3 (2,5%) in fase di guarigione; per 6 (5,1%) soggetti il dato non è noto. Per 102 (84,7%) soggetti è stata predisposta la sorveglianza con isolamento fiduciario e per 4 (5,1%) il ricovero in isolamento; per 12 (10,2%) soggetti il dato non è noto.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 34 a Francavilla Fontana, 24 a Latiano, 15 a San Vito dei Normanni, 14 a San Michele Salentino, 8 a Carovigno, 6 a Brindisi, 3 a Fasano, 3 a Oria, 3 a Ostuni, 3 a San Donaci, 2 a Cellino San Marco, 1 a Erchie, 1 a Mesagne, 1 a San Pancrazio Salentino, 0 a Ceglie Messapica, 0 a Cisternino, 0 a San Pietro Vernotico, 0 a Torchiarolo, 0 a Torre Santa Susanna, 0 a Villa Castelli. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Francavilla Fontana, Brindisi, Torre Santa Susanna, Oria. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 24 ottobre 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 134.096 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 343,4 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 108.217 (80,6%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi. Dei 134.096 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 21.443 (16%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 549,2 casi x10.000 residenti; si osserva un sostanziale aumento dei casi, da rivalutare nei prossimi giorni.
I positivi comprendono 11.038 donne (51,5%) e 10.405 uomini (48,5%) e l’età media è pari a 44 anni; si osserva nelle ultime tre settimane una diminuzione dell’età media dei casi.
Il tasso di letalità è pari all'1,8%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 394 i decessi totali: 308 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 54 tra i 60 e i 69 anni, 23 casi tra i 50 e i 59, 7 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.
 

Cardiologia del Perrino, al via i tirocini per specializzandi dell’Università di Bari. La Cardiologia del Perrino è da quest’anno struttura accreditata per la formazione della Scuola di specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università degli Studi di Bari, diretta dal dottor Stefano Favale. Ciò significa che il reparto, diretto dal dottor Gianfranco Ignone, può accogliere gli studenti iscritti all’ateneo barese che desiderino specializzarsi: si tratta di laureati in Medicina che hanno deciso di perfezionare il proprio percorso accademico con un ulteriore ciclo triennale. Dei tre anni accademici previsti, uno avrà luogo nel nosocomio brindisino.

Il primo tirocinante è un giovane medico di Francavilla Fontana: entro gennaio 2022 inizierà a frequentare il reparto, per apprendere dal vivo le tecniche di Emodinamica e Coronarografia. E al primo presto si aggiungeranno altri.

All’accreditamento, che riguarda anche altri ospedali pugliesi, si è giunti dopo un attento esame delle attività e delle strutture disponibili in loco. La ricognizione ha coinvolto, in fasi successive, la Asl di Brindisi, l’Università di Bari e, alla fine, il Ministero della Università e Ricerca. L’iter è stato seguito costantemente dalla Direzione strategica della Asl che ha provveduto, oltre che ad effettuare le prime raccolte dati, a trasmettere gli esiti al MIUR.

“È un ulteriore passo avanti - ha dichiarato il direttore generale Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone - che premia il lavoro di tutto il personale coinvolto, attestandone preparazione e scrupolo professionale”.

 “Si tratta – ha aggiunto il dottor Ignone – di un riconoscimento importante perché conferma in via ufficiale la qualità delle prestazioni erogate dal nostro reparto, che viene elevato al rango di ente formativo.  Inoltre – ha proseguito il direttore – apre nuove possibilità di lavoro ai giovani specialisti del territorio”.

I medici specializzati in un ospedale, infatti, possono essere più facilmente assunti proprio in quell’ospedale dove hanno svolto il tirocinio.

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