Redazione

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici certificati. 

Alla data del 10 aprile 2022 risultano positivi 5.998 soggetti, il 44,6% uomini e il 55,4% donne, con età media di 44 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 1.287 nella fascia 0-18 anni, 3.550 tra 19-64 anni, 810 tra 65-79 anni, 351 negli 80 e oltre. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive il 77,5% dei soggetti asintomatici, l'11,9% paucisintomatici, il 9,9% con sintomatologia lieve, lo 0,7% severi e lo 0,1% critici.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 1.419 a Brindisi, 792 a Fasano, 441 Francavilla Fontana, 433 a Ostuni, 419 a Mesagne, 281 a San Vito dei Normanni, 240 a Oria, 236 a San Pietro Vernotico, 213 a Cisternino, 211 a Carovigno, 186 a Ceglie Messapica, 179 a San Pancrazio Salentino, 170 a Latiano, 162 a Erchie, 160 a Torre Santa Susanna, 108 a Cellino San Marco,  107 a Villa Castelli, 100 a San Donaci, 86 a Torchiarolo, 55 a San Michele Salentino. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torchiarolo, Brindisi, Oria, Cellino San Marco. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 10 aprile 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 89.341, con una incidenza cumulativa stimata pari a 2.288,1 casi x10.000 residenti. Degli 89.341 soggetti risultati positivi al test, il 53,6% sono donne e il 46,4% sono uomini e l’età media è pari a 38 anni.
Il tasso di letalità è pari allo 0,6%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso. Sono 562 i decessi totali: 458 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 65 tra i 60 e i 69 anni, 27 casi tra i 50 e i 59, 9 casi tra i 40 e i 49 e 3 nella fascia 30-39.

E’ stata firmata questa mattina, alla presenza dei sindaci Giovanni Allegrini per San Michele Salentino e Giovanni Barletta per Villa Castelli, la convenzione per la realizzazione dei progetti di rigenerazione urbana, volti alla valorizzazione dei territori e del tessuto sociale attraverso interventi di decoro urbano ed il recupero di immobili finalizzati alla realizzazione di contenitori sociali e culturali, sia a Villa Castelli (Comune capofila) che a San Michele Salentino, nonché alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. Il progetto è denominato “I percorsi sociali e culturali dell’Alto Salento”.

In particolare, per quanto riguarda il Comune di San Michele Salentino, gli interventi riguardano la riqualificazione e manutenzione straordinaria di alcune vie del centro urbano per il miglioramento della fruibilità agli immobili di interesse storico, artistico, culturale, al fine di promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale e la qualità dell'offerta turistica, nonché il recupero funzionale di un immobile, di proprietà comunale, da convertire in centro socio-culturale. 
“La rigenerazione urbana è una di quelle opportunità che cambiano il volto delle nostre comunità, per renderle più funzionali, inclusive e attrattive dal punto di vista economico, sociale e culturale – dichiara il sindaco di San Michele Salentino, Giovanni Allegrini -, per questo è fondamentale la collaborazione con altri enti pubblici, in questo caso con il Comune di Villa Castelli, con il solo fine di fornire ai nostri concittadini servizi che abbiano conseguenze positivi per tutto l’ambiente. Il finanziamento, qualora avvenisse l'assegnazione, permetterebbe la rigenerazione delle pavimentazioni ed arredi del centro urbano e la realizzazione di un centro socio-culturale”.
Nel Comune di Villa Castelli, invece, il progetto riguarderà il recupero dell’immobile di via Puccini per la realizzazione di un centro per l’inclusione sociale destinato a bambini e ragazzi dai 6 ai 24 anni, il recupero dell’ex centro di educazione ambientale per convertirlo in centro polivalente destinato a diverse realtà culturali e sociali, nonché il miglioramento di tutto il centro storico dal punto di vista del decoro urbano.
“Una importante opportunità che i Comuni di Villa Castelli e San Michele Salentino non poteva perdere – dichiara, infine, il primo cittadino di Villa Castelli, Giovanni Barletta -, una convenzione che gioca sui tempi e che crediamo potrà solo portare evidenti miglioramenti ai due Comuni accomunati da diverse attitudini. Un finanziamento che, se dovesse arrivare così come speriamo, permetterà di ottenere 5 milioni di euro per il decoro urbano, creare laboratori culturali e di inclusione sociale. I tempi erano ristretti ma ci siamo fatti trovare pronti. Dovremo attendere la metà di giugno ma siamo certi che questi progetti ci vedranno protagonisti”.
 

La solidarietà dei ragazzi dell’istituto Ferdinando di Mesagne. L’attenzione verso chi ha più bisogno di noi si è concretizzata con un bel gesto di solidarietà da parte degli alunni dell’E. Ferdinando, organizzando, in questo periodo di Pasqua, una raccolta fondi da destinare alla Casa di Zaccheo. 

I ragazzi, con questa donazione, intendono offrire per la giornata di Pasqua un pasto completo alle persone con difficoltà economiche che quotidianamente si servono del servizio mensa della Casa di Zaccheo e rispondere alle esigenze sanitarie della CRI per l'Ucraina. 
Nella giornata di mercoledì 13 aprile, nell’Auditorium del liceo, l’offerta in denaro verrà consegnata alla presenza di Don Pietro e di alcuni genitori degli alunni. I ragazzi, nell’occasione, alterneranno riflessioni, poesie, disegni, canti e una coreografia sul tema della solidarietà.
 

 



UNIVERSITA’ BRINDISI, Caroli (: “Altrove le Facoltà di Medicina da noi è possibile almeno avere due magistrali di Scienze Infermieristiche e Fisioterapia e due triennali per Tecnici di Laboratorio Radiologia”  

“La provincia di Brindisi è nella Sanità pugliese la Cenerentola. Forse anche per colpa dell’assenza di un’offerta formativa per i nostri giovani non al pari dei coetanei pugliesi: la Facoltà di Medicina è, infatti, presente a Bari, Foggia, Taranto e ora anche a Lecce. La presenza di facoltà universitarie porta i nostri studenti a formarsi e spesso rimanere altrove.

“Noi a Brindisi non chiediamo l’ennesima Facoltà di Medicina, ma la riorganizzazione e il potenziamento dell’offerta formativa del Polo Didattico ASL Br – Formazione Universitaria e Organizzazione Didattica - con sede in Brindisi presso l’ex Ospedale Di Summa mediante l’istituzione di due corsi di laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Fisioterapia e due corsi triennali per Tecnici di Laboratorio e Tecnici di Radiologia.

“Ci risulta che il direttore generale dell’ASL, Flavio Roseto, abbia già dato la sua piena disponibilità, per questo, ai presidenti delle Commissioni Sanità e Istruzione, Vizzino e Metallo, l’audizione in seduta congiunta degli alla Sanità, Rocco Palese, al Lavoro e Formazione Professionale, Sebastiano Leo, dello stesso Direttore Generale Roseto, del referente dell’Ordine, degli Infermieri, Antonio Scarpa, del Referente dell’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (TSRM e PSTRP), Domenica Caterina Argese, del Responsabile del Polo Didattico ASL Br – Formazione Universitaria e Organizzazione Didattica, Sandra Fersini, del Preside della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, Alessandro Dell’Erba, perché si possa davvero procedere a una riorganizzazione dell’offerta universitaria a Brindisi.”

 

Dati del giorno: 12 aprile 2022

7.780
Nuovi casi
41.476
Test giornalieri
21
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.817
Provincia di Bat: 521
Provincia di Brindisi: 783
Provincia di Foggia: 997
Provincia di Lecce: 1.459
Provincia di Taranto: 1.127
Residenti fuori regione: 51
Provincia in definizione: 25
105.260
Persone attualmente positive
640
Persone ricoverate in area non critica
37
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

983.378
Casi totali
10.110.259
Test eseguiti
870.018
Persone guarite
8.100
Persone decedute

 

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Fermati motociclisti a Torre Guaceto: il plauso alla polizia locale. 


Gli agenti della polizia locale di Carovigno hanno fermato quattro motociclisti mentre, passando per la Zona Speciale di Conservazione di Torre Guaceto, si apprestavano ad entrare in riserva. Il Consorzio di Gestione dell’area protetta: “Ringraziamo il comando, solo così possiamo proteggere il Parco”. 

La buona notizia è delle ultime ore. Nell’ambito di un’attività coordinata di controllo del territorio, gli agenti della polizia locale hanno individuato quattro motociclisti pochi metri prima che invadessero la riserva di Torre Guaceto con i loro mezzi. 
Il fermo nella Zsc Torre Guaceto-Macchia San Giovanni è il frutto degli appostamenti in borghese e in divisa organizzati nelle ultime settimane dalla stazione di Carovigno. 
“Ringrazio il comandante Lorenzo Renna e tutti gli agenti della polizia locale per l’attività svolta a Torre Guaceto – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, solo con un impegno costante delle Autorità possiamo mettere al riparo la riserva e gli animali che la abitano da chi in sfregio all’ambiente e alla fauna selvatica, irrompe in moto, con cani, droni e calpestano le delicate dune già messe a dura prova dai cambiamenti climatici. Sappiamo che le risorse a disposizione per il controllo del territorio sono limitate, ma auspichiamo che l’occhio vigile delle Autorità – ha chiuso Malatesta -, protegga sempre con maggiore efficacia questo gioiello naturalistico che ci invidia tutta Europa”. 
Alcuni divieti possono apparire ingiustificati agli occhi di chi vorrebbe muoversi liberamente in riserva. 
Occorre quindi spiegare l’importanza ed il senso delle norme di tutela di Torre Guaceto. 
L’accesso dei mezzi a motore è vietato perché questi creano impatto sull’ecosistema protetto e il danno arrecato all’ambiente e agli animali peggiora drasticamente in presenza di motocross che sfrecciano nei delicati habitat, mettendo anche a repentaglio la vita degli esemplari di fauna. Così come, basta il solo passaggio di un cane per disturbare gli animali che vivono a Torre Guaceto, e a tal proposito si ricorda che in riserva nidifica il fratino, specie a rischio di estinzione undefined 
La presenza di droni spaventa e spinge alla fuga i volatili che, sopravvissuti alla migrazione, si fermano per trovare ristoro, e va da sé che costringere un animale già debilitato a rimettersi in volo vuol dire esporlo al rischio di non farcela. 
Non si deve in alcun modo calpestare le dune perché queste, oltre ad essere un habitat popolato da specie vegetali e animali di grande pregio, sono già in continua riduzione a causa della crescente forza dei moti ondosi (causata dall’innalzamento della temperatura del mare a livello globale) che ogni anno distruggono una nuova porzione di duna. 
Il Consorzio di Gestione dell’area protetta, dal canto suo, prosegue e implementa le attività di sua competenza, ossia di informazione e sensibilizzazione della comunità locale e dei turisti circa le peculiarità dell’ecosistema della riserva e, quindi, dei divieti imposti per la sua salvaguardia. 
Importante è lo sforzo fatto nelle scuole per stimolare lo sviluppo di una coscienza ambientale nelle giovani generazioni e di comunicazione dentro e fuori il parco, che, peraltro, sarà implementato nelle prossime settimane. 
Cruciale per la tutela di Torre Guaceto è l’impegno dei tanti, la maggior parte, utenti che la vivono in modo sostenibile, rispettandola e prendendosene cura in prima persona. 
Si invita quindi, chiunque assista ad eventi che violano lo status di tutela della riserva a segnalarli alle Autorità competenti, quindi, polizia locale, carabinieri forestali e capitaneria di porto. 
Torre Guaceto è un bene universale e spetta a tutti proteggerlo. 

VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, SI CONTRAE EXPORT VINI PUGLIESI IN PAESI EST (-20%). 

La guerra in Ucraina mette a rischio quasi 6,5 milioni di euro di esportazioni di vino Made in Puglia. 

​La guerra in Ucraina mette a rischio quasi 6,5 milioni di euro di export di vino Made in Puglia nei Paesi dell’Est con una contrazione del 20% del commercio estero in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria e Romania, Ucraina, Bulgaria e Russia. E’ il risultato dell’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat Coeweb, diffusa in occasione del Vinitaly con l’esposizione delle bottiglie provenienti da tutta Italia a Casa Coldiretti.

Sanzioni europee, difficoltà nei trasporti, spedizioni interrotte, ordini annullati stanno incidendo sul commercio con l’estero delle cantine pugliesi – spiega Coldiretti Puglia - mentre un certo numero di operatori ha ridotto il periodo di differimento dei pagamenti o l’ha annullato del tutto.

Al contempo, a causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole che si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega la Coldiretti Puglia – arrivano oggi a pesare sui bilanci. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Ma i prezzi degli ordini cambiano – aggiunge Coldiretti - ormai di settimana in settimana, rendendo peraltro impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia - la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

La situazione di difficoltà si evidenzia anche dall’andamento delle vendite che – rileva Coldiretti regionale - per il 55% delle cantine sono diminuite nel 2022, mentre per il 42% sono rimaste invariate e solo un 3% dichiara di averle aumentate. Gli effetti delle tensioni commerciali legate al conflitto si ripercuotono anche sull’export dove oltre quattro cantine su dieci (43%) affermano di aver ridotto le spedizioni.

Occorre comunque ricordare che sino ad oggi l’incremento dei costi è stato scaricato esclusivamente sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è addirittura diminuito dell’1,2% e dello 0,4% nei primi due mesi del 2022, per poi crescere appena dello 0,5% a marzo, in netta controtendenza con i rincari, spesso a doppia cifra, di tutti gli altri prodotti alimentari.

Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – conclude Coldiretti Puglia – perché tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico. 

Dal 10 gennaio scorso l’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale Br3 e il Terzo Istituto Comprensivo ha attivato la prima sezione "Primavera" della Città. Si tratta di un particolare percorso formativo ospitato nel plesso di via D’Annunzio e rivolto a 20 bambini tra i 24 e i 36 mesi con lo scopo di facilitarne il passaggio dal nido alla scuola d'infanzia.

Il progetto della sezione "Primavera" di Francavilla Fontana è nato per offrire un contesto educativo adeguato, non costoso per le famiglie e capace di rispondere alla carenza dei posti degli asili nido.

“Grazie alla sinergia con il presidente dell’Ambito Giuseppe Bellanova e con la dirigente Adelaide D’Amelia – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – da alcuni mesi la sezione "Primavera" di Francavilla Fontana è diventata realtà. Ho potuto constatare personalmente come questa sperimentazione garantisca una buona qualità del servizio e stia incontrando l’apprezzamento dell’utenza.”

Da lunedì 11 aprile anche le porte della sezione "Primavera" si sono aperte per accogliere uno dei bambini in fuga dalla guerra in Ucraina.

D., che è stato accolto festosamente da tutti i bambini che frequentano il plesso di via D’Annunzio, è arrivato a Francavilla Fontana direttamente da Kiev insieme alla mamma e al fratello più grande. Un viaggio lungo e difficile, iniziato nel buio di un treno sino al confine con l’Ungheria, completato grazie alla generosità delle Zebre Rugby di Parma che hanno portato in salvo la giovane famiglia.

Una volta giunti nella Cittá emiliana D. e i suoi compagni di fuga hanno trovato ad attenderli la famiglia francavillese che ha ospitato la giovane mamma in Italia sin da bambina e che ha accolto le tre persone.

“La storia di D. e della sua famiglia conferma l’impegno di tanti francavillesi che negli anni hanno accolto i bambini che avevano vissuto la tragedia di Chernobyl e che ora sono diventati adulti. Come istituzioni – conclude il Sindaco – faremo il possibile per offrire sostegno e aiuti concreti. Per questo siamo in stretto contatto con la Prefettura e mettiamo a disposizione di tutti i nostri servizi comunali.”

“Ascolto, partecipazione e condivisione delle regole sono i punti cardine dei lavori in corso, che proseguono senza sosta, del comitato di indirizzo per il congresso regionale Pd 2022”.  Lo ha detto il commissario per il congresso Francesco Boccia al termine dell’ultimo incontro in videoconferenza con tutte le federazioni provinciali del PD pugliese. Francesco Boccia, con i componenti del Comitato,  Loredana Capone, Antonio Decaro e Raffaele Piemontese, ha indicato “un percorso a tappe caratterizzato da numerosi incontri a vari livelli: da quelli interni tra gli iscritti, attraverso assemblee dei circoli, a quelli esterni attraverso le Agorà che apriranno un confronto sul PD del futuro con il mondo associativo, del volontariato, con le parti sociali e con le realtà civiche e politiche presenti in Puglia e alleate nelle amministrazioni con il Partito democratico. Un percorso serrato che porterà a un regolamento congressuale che, di fatto, diventerà una piattaforma condivisa sulla quale poi si confronteranno i sostenitori delle diverse mozioni: nei circoli, nelle federazioni provinciali e per la segreteria regionale”.

In queste due settimane di lavoro, il comitato ha aperto il confronto interno partendo da consiglieri regionali e deputati che “hanno dato un importante contributo di merito sul percorso intrapreso”, il lavoro è proseguito con i Giovani dem che hanno garantito la loro “totale disponibilità per l’organizzazione di nuovi momenti di discussione e confronto tra l’organizzazione giovanile e i circoli, ponendo l’attenzione su temi dirimenti per i giovani pugliesi come scuola e università, borse di studio, trasporto pubblico, vita ed evoluzione delle start-up”; il confronto è proseguito con le federazioni provinciali con l’obiettivo di “avviare una fase interna ai circoli di confronto sul ‘PD che vogliamo’ per il congresso 2022.

Questa fase che si completerà nel mese di maggio con una grande assemblea dei circoli Pd di Puglia, anticiperà il momento del confronto esterno al Partito democratico attraverso le Agorà democratiche”. Agorà che si terranno anche grazie al supporto diretto dell’organizzazione nazionale del PD garantita (nel confronto di ieri) dal responsabile Nicola Oddati che è anche commissario della federazione Pd di Taranto. Il lavoro di ascolto del comitato “proseguirà per tutto il mese di aprile con le organizzazioni interne al PD a partire da quella per la parità di genere e con i movimenti che hanno richiesto un confronto. Subito dopo Pasqua, in ogni provincia, i circoli raccordati dalle federazioni potranno contribuire alla redazione del regolamento congressuale, trasmettendo il contributo delle proprie assemblee aperte sul ‘PD che vogliamo’”.

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Novità importanti dalla Bit di Milano per il consorzio albergatori di Carovigno. Nell’ottica della destagionalizzazione dell’offerta, già dal prossimo autunno/inverno 2022/2023, il Consorzio attiverà un booking centralizzato tra i consorziati per non disperdere eventuali prenotazioni e per razionalizzare le aperture, gestendo con un proprio programma informatico le richieste di informazione e prenotazione. L’iniziativa è stata illustrata proprio a Milano nel corso della “Borsa del Turismo”, particolarmente seguita dopo gli ultimi due anni caratterizzati dall’incertezza dovuta alla pandemia.  “E’ un primo passo – ha esordito Enzo Di Roma, Presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno - verso una destagionalizzazione dell’offerta turistica del nostro territorio. Devo ringraziare tutti i consorziati che hanno votato all’unanimità questo progetto che ci farà crescere ulteriormente come imprenditori, ma soprattutto come territorio”.