Redazione

Mesagne. Quando la movida batte la serenità sociale. Nuova querelle a Mesagne. Questa volta protagonisti della vicenda sono i residenti del rione dove è collocato il parco “Potì” e i gestori di un’attività commerciale che terrebbero ad alto volume la musica durante le serate estive. Per cercare di mitigare questa criticità ambientale i residenti hanno inviato in Comune un esposto controfirmato da tantissima gente che è stufa di avere il sonno minato dalle onde sonore. Tuttavia il locale in questione sembra avere le autorizzazioni a poter svolgere questo tipo di attività ludica. Sulla vicenda sono intervenuti anche gli agenti di polizia chiamati dai residenti stanchi di non poter dormire.

Ma all’al di là di qualche richiamo al gestore, per un senso piuttosto alto alla responsabilità sociale, non si può fare altro. Insomma, una bella “gatta da pelare”, per dirla con un eufemismo, una grana per il Comune su cui soprassiederebbe con piacere. Intanto, la gente è stanca e promette, se non gli sarà dato ascolto, di mettere in campo una vibrante protesta. Di certo nel rione c’è un problema tra gestore e residenti che il Comune farebbe bene a risolvere per evitare qualsiasi attrito. Dunque i residenti del rione dell’ex campo sportivo sono stanchi di ascoltare musica ad alto volume fino a notte fonda. “Qui c’è gente anziana, c’è gente malata, c’è gente che il giorno dopo va a lavorare in campagna e si deve alzare di buon mattino. La musica ad alto volume certo non aiuta ad avere quella serenità che auspichiamo di avere. Abbiamo inviato una nota in Comune, abbiamo contattato gli amministratori affinché prendano in seria considerazione il nostro esposto, ma ogni tentativo è stato vano. Siamo stati relegati a un angolo, inascoltati. Evidentemente la serenità di questo pezzo di comunità è meno importante delle attività ludiche”, hanno spiegato alcuni residenti a nome degli altri firmatari.

Insomma, volendo usare una terminologia calcistica potremmo dire: Movida 1 – residenti 0.

Mesagne. Quando la movida batte la serenità sociale

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Ha preso avvio nel parco archeologico di Muro tenente, in agro di Mesagne e Latiano, la campagna di scavo 2022. Quest’anno i protagonisti sono dieci studenti di Erasmus che sono giunti un po’ da tutto il nord Europa: dal Belgio all’Olanda, dalla Germania alla Svezia. Oltre che dalla Spagna. A guidarli sono gli archeologi della cooperativa Impact con in testa il direttore del parco archeologico, il professore Gert Burgers. Ed è proprio l’archeologo olandese a spiegare l’obiettivo che con questi scavi si vuole raggiungere. “Gli scavi di quest’anno – ha spiegato il prof olandese – sono focalizzati sul tratto della via Appia rinvenuto nel 2019, che correva da Roma a Brindisi, che attraversa il sito di Muro tenente. Un tratto di strada abbastanza lungo che può essere indagato in modo scientifico.

I nostri ragazzi per tre settimane analizzeranno questo segmento di strada. Il secondo motivo di questo scavo internazionale è che oramai stiamo coinvolgendo in questo progetto Erasmus altri Paesi europei oltre all’Italia e all’Olanda”. Infatti, questo coinvolgimento è molto importante sia per la via Appia sia per Muro tenente. “Nel 2023 l’Appia sarà nominata patrimonio Unesco e noi siamo felicissimi. In questo modo il valore dell’Appia e di Muro tenente non sarà più relegato in ambito locale, ma avrà una valenza globale. Pertanto è quanto mai primario coinvolgere gli studenti Erasmus in questo ambito progetto”, ha sottolineato Gert Burgers. A guidare gli studenti c’è anche l’archeologo Christian Napolitano che ha tenuto a raccontare: “In queste ore stiamo pulendo l’aria del saggio della porta ovest, nei pressi dell’ingresso, o come dicevano gli antichi abitanti della zona la porta di Oria. Tra i due bastioni dell’ingresso si formava un corridoio e in esso passava questa strada di oltre sei metri di larghezza, quindi una dimensione importante”.muro_tenente_studenti_erasmus_luglio_2022_7.jpg

La strada rinvenuta è stata costruita dai romani, come peraltro avveniva nei contesti extraurbani, con materiali locali. “Infatti – ha confermato – Napolitano - non aveva senso far arrivare i materiali da Roma. Con questo scavo vogliamo scendere in alcune lacune per verificare la stratificazione. Insomma, ci stiamo concentrando in questo settore per portare qualche dato in più per definire il rapporto tra la strada e la fortificazione di Muro tenente”. Il prossimo 29 luglio ci sarà un incontro a Muro tenente per un resoconto della campagna di scavi. “Parleremo dei risultati ottenuti con lo scavo sulla via Appia, ma anche di tante oltre cose del progetto della Regina Viarum che ha come fine scientifico la candidatura della via Appia nel patrimonio Unesco”, ha concluso il professore Burgers. In autunno, se la Soprintendenza rilascerà le autorizzazioni, dovrebbe iniziare una campagna di scavo autunnale nei terreni appena acquistati dal Comune di Mesagne. In particolare si studierà una depressione del terreno che se in un primo momento poteva sembrare un anfiteatro adesso si fa avanti l’ipotesi che possa trattarsi di un ovile. “Mentre restiamo in attesa di nuove interessanti scoperte, auguro a questi giovani che l’esperienza che stanno vivendo possa essere unica e indimenticabile, per la loro formazione professionale, per la loro crescita personale e per il ricordo che conserveranno della nostra cultura, del nostro territorio e della nostra comunità”, ha chiosato il sindaco Toni Matarrelli.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

AFA: COLDIRETTI PUGLIA, CON APOCALISSE4800 SI AGGRAVA MORSA SICCITÀ IN CAMPI E STALLE; RISCHIO ABBANDONO SENZA ACQUA PER IRRIGARE.

A poco servono ventole e doccette per aiutare le mucche a sopportare il caldo senza sosta da 2 mesi.

Con la nuova ondata di caldo e afa che porta temperature bollenti e l’assenza di piogge, si aggrava la situazione nei campi e nelle stalle dove a poco servono ventole e doccette per aiutare le mucche a sopportare l’afa, mentre si rischia l’abbandono delle colture per l’impossibilità ad irrigare.  E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione agli effetti dell'anticiclone Apocalisse4800 che incomberà per almeno 10 giorni con temperature in aumento fino a raggiungere picchi roventi.

A causa della siccità i campi sono allo stremo in Puglia e hanno già perso in media 1/3 delle produzioni dalla frutta al grano, dal foraggio per alimentare gli animali al latte, fino alle olive e alle cozze, con gli effetti anche sull’annata prossima, mentre gli invasi registrano un calo progressivo dell’acqua, con le zone non servite da ‘serbatoi’ artificiali dove agricoltori e allevatori si approvvigionano dai pozzi ormai esauriti e con le autobotti. Ma ci sono anche aree dove l’acqua non arriva e gli agricoltori sono costretti – denuncia Coldiretti Puglia – ad abbandonare le colture, dopo i costi stellari, causati dalla ripercussione della guerra in Ucraina, sostenuti per arare i terreni, seminare e far crescere ortaggi e frutta, perché non possono irrigare.

CON APOCALISSE4800 SI AGGRAVA MORSA SICCITÀ IN CAMPI E STALLE. Il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – argomenta Coldiretti Puglia -  con oltre il  57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa, con l’urgente riconoscimento di evento catastrofale eccezionale richiesto da Coldiretti Puglia al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, tale da superare per ragioni di gravità il Decreto Legislativo n.102/2004 che disciplina il Fondo di Solidarietà Nazionale.

In Puglia – spiega Coldiretti regionale – si registrano già cali del 45% per i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 35-40% per il grano duro per la pasta, di oltre il 15% della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, del 20% delle cozze e del 35% della produzione di miele.

La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla. In questo scenario critico, serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve, ma urge il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi, in uno scenario aggravato in Puglia – dice ancora Coldiretti regionale - dal ventennale commissariamento dei Consorzi di Bonifica, con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali.

Il risultato è che – sottolinea la Coldiretti – più di 1 impresa agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea. Sui campi – continua la Coldiretti – pesano rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari: si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio, a cui si aggiungono rincari di oltre il 30% per il vetro, del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Una situazione sulla quale pesa in maniera determinante la mancanza di una rete di invasi capace di trattenere l’acqua della pioggia. Ogni anno, secondo Coldiretti, l’Italia perde 500mila metri cubi di acqua al minuto che potrebbero invece garantire una riserva idrica a cui attingere nei momenti di siccità, con più di ¼ del territorio nazionale (28%) che è a rischio desertificazione.

CON APOCALISSE4800 SI AGGRAVA MORSA SICCITÀ IN CAMPI E STALLE 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Mesagne: 26enne si accascia sulla battigia di Torre Lapillo. Un giovane di 26 anni di Mesagne mentre era seduto sulla battigia della spiaggia di Torre Lapillo si è accasciato in acqua. E' stato soccorso dai suoi amici che l'hanno portato in una zona di sicurezza, dove due bagnini ventenni del lido gli hanno praticato un massaggio cardiaco per circa 10 minuti, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Il giovane dopo essere stato intubato è stato trasferito in ospedale. Le sue condizioni sono critiche. 

Dunque un 26enne questa mattina intorno alle ore 11,30 si è accasciato sulla battigia di Torre Lapillo e non ha dato più segni di vita. Gli amici che erano con lui lo hanno preso dall'acqua e trasportato sulla spiaggia dove due bagnini di San Pancrazio Salentino gli hanno praticato un massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza del 118. I sanitari hanno proseguito le manovre salvavita e lo hanno intubato. Poi lo hanno trasferito presso l'ospedale. I bagnanti sono rimasti scioccati dall'intera scena. Una giornata di gioia si è trasformata in un incubo per il giovane mesagnese e i suoi amici.   

Mesagne: 26enne si accascia sulla battigia di Torre Lapillo. La notizia è stata accolta a Mesagne con grande apprensione. Il tutto nel giorno in cui Mesagne festeggia la sua patrona, la Vergine del Monte Carmelo cui alcuni cittadini si sono rivolti in preghiera per il giovane concittadino. 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Continuano gli appuntamenti a bordo della storia. Proseguono ogni sabato le escursioni in barca alla scoperta della storia e delle bellezze del porto di Brindisi, un’occasione unica per conoscere ed ammirare la città da un inedito punto di vista.

Le minicrociere rappresentano infatti una valida occasione per apprezzare la città a bordo di una imbarcazione e in compagnia di una guida turistica che vi accompagna per tutto il tragitto. L’itinerario comprende la navigazione del porto di Brindisi con un attracco presso la banchina antistante il Monumento al Marinaio d’Italia: qui c’è l’occasione di visitare l’affascinante cripta sacrario che custodisce la memoria di tutti i marinai dispersi durante i due conflitti mondiali. Da non perdere l’inedita visuale del Castello Alfonsino-Aragonese che durante le ore del tour attinge una particolare colorazione rossastra da cui uno dei suoi nomi con cui è noto: il Castello Rosso.

I prossimi appuntamenti sono fissatiogni sabato con partenza alle ore 18:00 e rientro alle ore 19:30. La prenotazione è obbligatoria al numero: 3396780670 e attraverso il portale web destinazionepuglia.it.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Dal balzo del +69% dei prezzi dell’olio di semi al +28% di quelli del burro fino al +23% degli aumenti della pasta sono questi i prodotti alimentari che fanno segnare il maggior aumenti nel carrello della spesa. E’ quanto emerge dallo studio della a Coldiretti sulla base delle rilevazioni Istat sull’inflazione a giugno 2022, che ha raggiunto il record dal 1986 con i beni alimentari in aumento medio del 9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Già a maggio a Bari – aggiunge Coldiretti Puglia – la pasta aveva raggiunto prezzi fino ad oltre 3 euro al chilogrammo, secondo l’Osservatorio Prezzi del Mistero delle Sviluppo Economico.


A far segnare i maggiori rincari sono i prodotti di base dell’alimentazione delle famiglie che subiscono gli effetti dell’aumento dei costi energetici e di produzione alimentati dalla guerra in Ucraina abbinati al caldo record e alla siccità che – sottolinea la Coldiretti regionale - colpiscono duramente le imprese e le tavole dei consumatori che sono costretti a tagliare gli acquisti soprattutto tra le famiglie più deboli.


In cima alla classifica dei rincari ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole – sottolinea Coldiretti – che risente del conflitto in Ucraina che è uno dei principali produttori e ha dovuto interrompere le spedizioni causa della guerra, mentre al secondo posto c’è il burro e al terzo la pasta seguita dalla farina (+21%) proprio nel momento in cui nelle campagne si registrano speculazioni sul prezzo del grano con forti e ingiustificati cali dei compensi riconosciuti agli agricoltori.


Al quinto e sesto posto entrano frutta e verdura con pomodori rincarati del 19% come le pesche (+19%), con la siccità che sta colpendo duramente le coltivazioni con forti cali dei raccolti. A seguire la margarina che aumenta del +17%) e le pere (+17%) ma rincari a doppia cifra – continua Coldiretti – si registrano pure per la carne di pollo (+15,1%) e il cui raccolto nazionale si prevede in drastico calo di circa 1/3 per effetto della mancanza di acqua.


Il nuovo balzo dei prezzi aggrava una situazione che, secondo una stima Coldiretti, costerà nel 2022 alle famiglie pugliesi oltre 420 milioni di euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell’effetto dell’inflazione scatenata dalla guerra in Ucraina, che colpisce soprattutto le categorie più deboli.


Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – continua la Coldiretti Puglia – più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.


Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare che nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro.


LA TOP TEN DEGLI AUMENTI DEI PREZZI NEL CARRELLOOlio di semi (girasole, mais, ecc.)           +69%
Burro                                                      +28%
Pasta                                                      +23%
Farina                                                     +21%
Pomodori                                                     +19%
Pesche                                                         +19%
Margarina                                             +17%
Pere                                                              +17%
Carne di pollo                                         +15%
Riso                                                      +14%
MEDIA PREZZI ALIMENTARI                            +9%Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat a giugno 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Il team dell'Infopoint turistico di Mesagne guida i visitatori alla scoperta di Mesagne con attività che si svolgeranno presso il Castello comuanale, nel centro storico della città e nei siti di maggiore interesse. Domenica 17 luglio appuntamento con intinerario a tema: "Mesagne archeologica".
Prenotazione obbligatoria.
Info: 345.8723113 - 0831 732285.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..Eventi_programmati_Luglio_2022_-_Info-Point.jpg

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

Dati del giorno: 16 luglio 2022

6.408
Nuovi casi
27.943
Test giornalieri
5
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.959
Provincia di Bat: 539
Provincia di Brindisi: 623
Provincia di Foggia: 719
Provincia di Lecce: 1.292
Provincia di Taranto: 1.100
Residenti fuori regione: 146
Provincia in definizione: 30
92.732
Persone attualmente positive
500
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.327.413
Casi totali
11.797.324
Test eseguiti
1.225.954
Persone guarite
8.727
Persone decedute

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

Quest'anno l'Amministrazione comunale di Mesagne e il Comitato feste patronali hanno fatto uno sforzo per dare ai mesagnesi luminarie maggiormente decorose. In questo progetto è stata inserita a Porta piccola una luminaria  ad arco nel medesimo posto dove secoli addietro vi era una grande porta in carparo per l'ingresso all'antico borgo. Il risultato è davvero spettacolare.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Di seguito il testo integrale del discorso del sindaco Antonio Matarrelli, pronunciato in occasione dell’antico rito della consegna delle chiavi della città alla Madonna del Carmine, Protettrice di Mesagne.

Rivolgo un caro saluto al reverendo Vicario ed Arciprete, ai reverendi Padri Carmelitani, ai Parroci e al Clero tutto, alle Autorità civili e militari, ai concittadini presenti e a tutti coloro che anche a distanza ci stanno seguendo in diretta streaming.

La solenne consegna delle chiavi alla Protettrice della Città torna a svolgersi nel suo luogo naturale, torna a svolgersi in questa piazza, in cui finalmente tutti insieme possiamo ritrovarci. Piazza Vittorio Emanuele II non è solo uno spazio grande e accogliente, adatto a contenere la speciale adunanza di devoti legati al culto della Vergine del Carmelo. Non è solo uno spazio adatto a contenere la moltitudine di mesagnesi e di visitatori che partecipano alle celebrazioni della festa patronale. Piazza Vittorio Emanuele è un luogo storico per eccellenza: questo spazio, che i mesagnesi con affetto e per consuetudine chiamano semplicemente Porta Grande, è uno dei simboli della nostra civiltà. Porta Grande è il simbolo delle solide e orgogliose origini contadine della nostra città. Ispirato dall’autorevole bellezza della Piazza in cui ci troviamo, desidero far coincidere lo svolgimento del sentito momento che ci apprestiamo a vivere con la comunicazione di una notizia importante e attesa da tempo: la prossima settimana, attraverso una conferenza stampa, l’Amministrazione comunale che mi onoro di rappresentare illustrerà il progetto di riqualificazione che interesserà quest’area. Piazza Vittorio Emanuele II, un luogo caro e familiare alla memoria personale e collettiva dei mesagnesi, cambierà volto, sarà rivoluzionata, pur conservando le preziose tracce del suo, del nostro passato.

Il processo virtuoso che viene indicato con l’espressione ‘riqualificazione urbana’ coinvolge anche i quartieri Grutti – Calderoni, Zecchino, Mater Domini, con progetti pronti e interventi già finanziati. Tutte le altre aree periferiche, a partire dal quartiere Sant’Antonio, saranno oggetto di ulteriori interventi di rigenerazione. Le ipotesi di progetto già approntate dagli uffici competenti verranno candidate ad ogni occasione utile di finanziamento. Occasioni che, come è stato per le altre progettualità già ammesse, siamo certi che non si faranno attendere.

Ma la monumentale Porta Grande rappresenta anche il varco con cui il cuore antico di Mesagne si annuncia. E al quale accediamo dopo aver onorato l’antico rito che con fiducia umana affida le sorti e le paure di una comunità alla protezione della sua Patrona. Ci affidiamo con un gesto che si rinnova, forti di una magia che l’emozione della mia condizione di primo cittadino mi fa percepire di volta in volta con maggiore gioia. Il ricordo che si ripropone è il terremoto che il 20 febbraio 1743 scosse il Salento e risparmiò Mesagne. Le fonti storiche riferiscono di come la città fu preservata dalle distruzioni e dai numerosi lutti che colpirono la zona. E che tale protezione, nel sentire comune, fu attribuita al soccorso della Vergine del Carmelo, già patrona di Mesagne. I tre giorni di solenni festeggiamenti servono a esaltare la gioia devozionale di un popolo che si rivolge alla Madonna del Carmine continuando a chiamarla, con tono intimistico, ‘madonna nostra’.

Oggi che l’emergenza sanitaria è meno temibile, sebbene non definitivamente superata, possiamo tornare con cautela alle abitudini che ci portano a condividere la festa più attesa dai mesagnesi, lo facciamo con lo spirito con cui tutti noi abbiamo imparato a viverla: tra l’introspezione della preghiera, il rumore allegro di bancarelle e giostre, in perfetta sintonia con le luminarie che tracciano i percorsi. E la cassarmonica, che torna simbolicamente al centro di un evento comunitario che ha nell’incontro, nel piacere di ‘ritrovarsi’, uno dei suoi elementi identitari. Ringrazio il Comitato Feste patronali per la collaborazione offerta, come sempre con spirito di servizio, affinché tutto questo si realizzasse. Un pensiero va ai concittadini che in Italia e nel mondo vivono questi giorni di festa con particolare nostalgia, per Mesagne e per i ricordi che qui hanno lasciato.

Restano tanti e di grande valore i sentimenti che accompagnano questo significativo rito. Significativo e importante quanto l’impegno a continuare a valorizzare il volto che la città di Mesagne ha saputo costruirsi negli anni grazie alla capacità dei suoi abitanti di sviluppare forme sincere e tangibili di cura dei beni comuni.

Un atteggiamento che ha contribuito a rendere la nostra cittadina una delle mete turistiche regionali più ambite. Mesagne oggi è riscatto, amore per sé stessa, è accoglienza. Dietro a questo risultato c’è l’impegno di imprenditori, agricoltori, commercianti, ristoratori; degli operatori culturali e del volontariato sociale, di tutte le nostre parrocchie.​

C’è soprattutto un lavoro di qualità, svolto in modo trasversale e in ogni settore, che rende questa città senz’altro unica, sempre pronta a superarsi, ad arrivare un po’ più in là, ad alzare l’asticella. E non per l’ambizione di sentirsi migliore di altre ma per l’orgoglio di sapersi migliorata rispetto a se stessa, in un percorso di costante e inarrestabile evoluzione che fa i conti col passato, si confronta col presente e si proietta con determinazione nel futuro.

Insieme, nessuno escluso, definiamo il futuro di una città che ogni giorno costruisce qualcosa di buono per sé stessa: si vedono ovunque cantieri, servono a conferire decoro urbano, con accorgimenti piccoli e grandi; a offrire condizioni igienico-sanitarie adeguate attraverso il rifacimento del tronco idrico-fognario, a garantire la sicurezza delle scuole e del territorio. Il nostro Comune è in prima linea per intercettare i finanziamenti resi disponibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È in prima linea e li ottiene: è solo di pochi giorni fa la notizia dei due milioni e 250 mila euro stanziati per finanziare la ciclovia che collegherà il centro storico di Mesagne al Parco archeologico di Muro Tenente. Il tronco ciclabile inserirà la nostra città nel grande percorso che unirà Londra a Brindisi, nell’ambito del progetto denominato ‘Eurovelo5’.

Di fondo c’è che a Mesagne abbiamo imparato a pensare in grande, abbiamo compreso come tale condizione sia necessaria per il raggiungimento di risultati che sentiamo non solo di poter raggiungere, ma anche di meritare. Mi scuso per i disagi che gli interventi brevemente indicati comportano e comporteranno, ma si può comprendere quanto tali interventi si rendano necessari per la realizzazione di servizi essenziali come le fogne, bianche e nere; per gli allacci della rete gas; per l’allaccio della fibra, che aiuta a connettersi con il mondo intorno a noi.Il tempo e ancora un po’ di pazienza serviranno a fare di Mesagne una città moderna e competitiva, senza nulla da invidiare alle più belle città italiane.

Permettetemi di concludere rivolgendo un pensiero speciale a chi soffre, a chi pensa di non farcela perché solo, malato, disoccupato: il mio, il nostro proposito più grande è quello di costruire una città in cui tutti possano sentirsi parte di un insieme indivisibile. E con lo sguardo sul mondo, penso alle guerre che dilaniano il nostro pianeta, al conflitto tra Russia e Ucraina, penso alle sofferenze inflitte alle vittime civili, ai bambini e agli anziani, alle loro delicate vite segnate da traumi che li segneranno con ferite difficili da ricucire. In queste chiavi ripongo una speranza grande: la speranza che il nostro tempo ritrovi in tutti i Paesi del mondo martoriati dalla guerra le ragioni della tenerezza, della concordia, della Pace.

Con questa speranza nel cuore, auguro una buona festa a tutti noi.