Redazione

Il Prefetto Carolina Bellantoni ha ricevuto nella  mattinata odierna in Prefettura, il sig. VASJARI Arjan,  Console Generale della Repubblica di Albania a Bari, con competenza sulle regioni di Puglia, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

          Nel dare il benvenuto al diplomatico il Prefetto  ha ricordato i sentimenti di amicizia e fratellanza  che legano Brindisi al paese delle aquile.

          Il Console da parte Sua ha dimostrato grande interesse riguardo alla realtà territoriale brindisina auspicando una collaborazione sempre più stretta ed intensa.

          Il Prefetto, nel corso dell’incontro, ha evidenziato l'ottimo livello di integrazione della comunità albanese in provincia e condiviso l'auspicio di incrementare i rapporti di collaborazione e di scambi culturali con il Paese est-europeo.

La Puglia brucia con oltre 940 incendi in 15 giorni da sud a nord della Puglia in una estate segnata da una siccità che non si registrava da anni che sta devastando campi e colture, dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto afferma Coldiretti Puglia, su dati della Protezione Civile regionale, in relazione all’incendio scoppiato martedì scorso nel bosco di Minervino Murge, nei pressi della Diga Locone e ancora attivo, in attesa delle piogge e di un clima più fresco portati dall’anticiclone delle Azzorre.

E’ la provincia di Lecce a registrare il maggior numero di incendi con 464 roghi in sole 2 settimane dal 15 al 30 giugno, aggravati dalle piante secche per la Xylella che divengono torce roventi e i roghi alimentati dall’incuria e dall’abbandono dei campi pieni di sterpaglie e rovi – aggiunge Coldiretti Puglia – seguita da Bari con 144 incendi, Foggia con 119, Taranto con 80, la provincia di Brindisi con 78 incendi e la BAT con 58.

Nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni – sottolinea Coldiretti Puglia - con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme. Ogni rogo – sottolinea la Coldiretti – costa ai cittadini oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni. Una situazione che aggrava il conto dei danni causati dalla siccità con la mancanza di precipitazioni che in Puglia – evidenzia la Coldiretti regionale – sono le più basse d’Italia, una vera e propria emergenza per coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003 che ha decimato le produzioni agricole.

In Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma – ricorda la Coldiretti regionale – la tendenza al surriscaldamento è accompagnata da una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che – continua la Coldiretti Puglia - sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa, con la siccità che taglia rese e raccolti.

Enorme lo sforzo di vigili del fuoco, protezione civile e delle forze dell’ordine per arginare le fiamme che interessano aree a volte vaste di pregio naturalistico, paesaggistico e turistico, oltre che produttivo, con soccorsi e interventi che raggiungono – aggiunge Coldiretti Puglia -  anche le zone più impervie per spegnere altri focolai, dove le fiamme mandano in fumo interi campi di grano, alberi, colture, un situazione angosciante aggravata dalla mancata opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio.

Le conseguenze sono drammatiche in termini ambientali a causa delle fiamme che fanno salire la temperatura fino ad oltre 750 gradi, provocando effetti devastanti come il deterioramento del suolo, la scomparsa della biodiversità, il degrado ecologico, la perdita di produzioni legnose e non legnose, il disordine idrogeologico, i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica, l’inquinamento da fumi e la distruzione della fauna.

Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti regionale – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. La pioggia – sottolinea la Coldiretti regionale – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, come quelle che sono avvenute al nord, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

Accanto a misure per immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione è necessario coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica per una gestione unitaria del bilancio idrico perché è evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo visto che viene raccolto solo l’11% dell’acqua piovana e si potrebbe arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che si sta verificando anche quest’anno.

I ROGHI IN PUGLIA IN 15 GG DAL 15 AL 30 GIUGNO 2022

PROVINCE

N. INCENDI

BARI

144

BAT

58

BRINDISI

78

FOGGIA

119

LECCE

464

TARANTO

80

TOTALE PUGLIA

943

 

* Elaborazione Coldiretti Puglia su dati Protezione Civile regionale

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Il “Grande Fratello” è arrivato in campi e masserie, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua, ma anche per la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici e la gestione dell’acqua. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, mentre è in corso di elaborazione la graduatoria delle domande di accesso allo stanziamento di 30 milioni di euro previsti all’interno del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, con un finanziamento suddiviso in 10 milioni per investimenti in nuovi impianti e 20 milioni per investimenti in ammodernamento di impianti esistenti.

Attraverso il Portale del Socio, Coldiretti ha realizzato la piattaforma Demetra di agricoltura di precisione (DSS) con sensori di campo, una App satellitare, disponibile anche da smartphone e scaricabile su Apple Store (Ios) e su Google Play (android), che consente di accedere alle mappe degli appezzamenti delle singole colture e avere previsioni meteo dettagliate sempre aggiornate, con un sistema di supporto alle decisioni con indici elaborati su singolo appezzamento e immagini satellitari con vari indici di vigoria per monitorare lo stato di ogni singola coltura, integrando tali informazioni anche con quelle provenienti da  sensori di campo.

Con Demetra si possono raccogliere i dati direttamente in campo inserendo variazioni colturali, fasi fenologiche e irrigazioni. Ma l’app avvisa anche con notifiche personalizzate su quel che accade su ogni singolo terreno, aiutando a intervenire al momento giusto per ottimizzare le rese, ridurre i costi di gestione e affrontare le emergenze, a partire da quelle legate ai cambiamenti climatici.

E’ in atto una rivoluzione hi tech nei campi, dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi – afferma Coldiretti Puglia - ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti.  Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse adottate in oltre 2 imprese su 5 (43%) spiega Coldiretti secondo un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l’Università di Wageningen (Olanda).

La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale pari al del 3-4% della superficie totale ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”. Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane – conclude Coldiretti Puglia - visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.

Si annuncia come uno degli appuntamenti più attesi dell'estate in Puglia. Un week end che richiamerà ad Oria centina di appassionati da tutta Italia.

Sabato 9 e domenica 10 luglio, la cittadina messapica ospita il raduno nazionale dei “Vespa Club”, un evento che quest'anno si svolgerà in Puglia grazie all'interessamento del “Vespa Club” di Oria e del suo presidente dott. Attilio Pastore.

Pastore, insieme con il suo attivissimo gruppo, è al lavoro da messi per organizzare il tutto e garantire la massima accoglienza a chi arriverà anche da molto lontano a bordo della “Vespa”: uno dei simboli del made in Italy nel mondo.

Il raduno, ovviamente, prevede diverse escursioni nel territorio di Oria con visite guidate ed altre interessanti iniziative alla scoperta di una città antica e gloriosa che avrà il piacere di accogliere i “vespisti” in una due giorni che si annuncia anche ricca di sorprese.

Sabato 9 luglio,  nella cornice di piazza Lorch, ci sarà il Gran Gala della Vespa con il concerto della fanfara dell'Aeronautica militare diretta dal maestro  Nicola Cotugno e con lo spettacolo offerto dalla “Ciak Dance Academy” della maestra Prezioso. 

La Fanfara, in particolare, proporrà agli appassionati della Vespa ma anche a tutto il pubblico che vorrà seguire il concerto che è gratuito, una rassegna di grandi musiche: da Morricone a Rota, Dai Beatles a Bacalov, da Piazzolla a Modugno: concludendo con l'Inno degli Italiani. Alla fine del concerto, il Vespa Club di Oria donerà alla Fanfara una preziosa opera d'arte della pittrice Simona Delle Grottaglie.

Domenica 10 giugno ci sarà il grande raduno, con ritrovo di tutti sempre in piazza Lorch.

“Il Vespa Club Oria festeggia quest'anno 10 anni con un record di associazioni che lo fanno diventare a tutti gli effetti uno dei club più importanti della Puglia e d'Italia – spiega il presidente Pastore -. Tante le sorprese per chi verrà a trovarci, non ultimo, un piccolo omaggio per i più piccoli, con un pallone targato Vespa Club Oria”.

Appuntamento da non perdere, dunque, per gli appassionati, ma anche per chi ama la musica con  la grande Fanfara dell'Aeronautica. 

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Il settore giovanile del Brindisi FC comunica che la prossima settimana si terranno gli stage delle varie categorie. Si avrà inizio​ lunedì 11 Luglio​ con la Juniores Nazionale U19 (2004/05) sotto la guida di Luigi Vergallo, si proseguirà​ martedì 12​ con i Giovanissimi Regionali U15 (2008/09/10) guidati da Fabio Marangio, per concludere​ mercoledì 13​ con gli Allievi Regionali U17 del tecnico Mino Semeraro. Tutti gli appuntamenti avranno luogo presso il precampo Fanuzzi di Brindisi​ alle ore 17:00. Per poter prendere parte è necessario accreditarsi a mezzo email​ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.​ oppure attraverso i canali social: Settore Giovanile Brindisi FC (Facebook) e settoregiovanile_brindisifc (instagram). Si chiede gentilmente di presentarsi muniti di idoneità medico sportiva agonistica ed eventuale nulla osta se tesserati presso altre società.

Protestano alcuni automobilisti multati dall’autovelox sulla strada statale 7 nel tratto di Mesagne. In particolare contestano che l’apparecchiatura, posta in una piazzola di sosta, non è segnalata da nessun cartello e, inoltre, l’auto della polizia locale, presente a presidiare l’attrezzatura, ha il portellone alzato in maniera tale da non farla riconoscere. Di diverso avviso il comando che ha assicurato che la postazione dell’autovelox è ben segnalata agli automobilisti in maniera tale da essere vista per tempo.

Da ricordare che la multa per eccesso di velocità varia tra un minimo di 43 euro a un massimo di 3.382 secondo il superamento del limite di velocità oltre alla sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Le multe fatte con autovelox, che deve essere regolarmente omologato e autorizzato, sono emesse per una violazione senza contestazione immediata, in quanto in genere viene recapitata al proprio domicilio tramite posta raccomandata. In particolare a segnale il caso dell’autovelox di Mesagne è stato un automobilista che viaggiava in direzione Brindisi ed è incappato nello strumento di controllo della velocità, venendone sanzionato.

Secondo questo automobilista l’autovelox “non è segnalato, ma nascosto dall'auto di servizio, irriconoscibile perché il cofano aperto copre il lampeggiante”. L’automobilista ha spiegato: “Ho fatto inversione alla prima uscita per tornare indietro e cantargliele, ma mi hanno ignorato”, gli agenti, secondo l’automobilista, avrebbero detto: “Teniamo il cofano aperto per fare circolare l'aria, fa caldo”. Fin qui le accuse mosse dall’automobilista.

La vicenda è stata posta all’attenzione del comandante della polizia locale di Mesagne, Teodoro Nigro, il quale ha detto: “Sono accuse ridicole. Ma secondo voi un’attività di servizio può svolgersi alzando o abbassando il portellone o il cofano? Sulla superstrada in questione il cartello della presenza dell’autovelox è posto a distanza legale. Quello che conta è la presenza di questo segnale. Francamente non comprendo dove è il problema”. “Il cartello che segnala la presenza dell’autovelox è mobile ed è collocato regolarmente a 250 metri dalla postazione in maniera tale da consentire agli automobilisti di moderare la velocità”. Ma se un automobilista va talmente veloce da non vederlo c’è da porsi il problema della sicurezza stradale.   

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Agricoltori da Pentassuglia, CIA Puglia: “Assessore, le imprese non ce la fanno più”. 

Incontro in Regione con i dirigenti di tutte le aree dell’organizzazione sindacale degli agricoltori

Prosegue la mobilitazione regionale in tutti i territori anche negli incontri con i prefetti

BARI – “L’agricoltura pugliese è in uno stato di profonda sofferenza e criticità. Occorre muoversi subito per trovare soluzioni a nuove emergenze e problemi di lungo corso”. E’ questo il grido d’aiuto lanciato stamattina da un’ampia delegazione di CIA Agricoltori Italiani Puglia nell’incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia.

Rincari assurdi delle materie prime (gasolio in particolare), costi di produzione fuori controllo, sperequazione altissima tra i bassi prezzi accordati ai produttori e gli altissimi profitti della GDO, difficoltà nel reperire la manodopera, inaccessibilità e inadeguatezza dei contratti assicurativi contro i danni da calamità naturali, fase di stallo nel processo di espianto e reimpianto degli ulivi nelle zone colpite da Xylella, siccità: “l’elenco delle criticità, purtroppo, è sempre più lungo e pesante”, ha dichiarato Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario di CIA Puglia. “L’incontro con Pentassuglia è stato proficuo”, ha aggiunto D’Amico, “l’assessore ci ha ribadito che la Regione Puglia farà tutto quanto è nelle sue possibilità per sostenere gli agricoltori pugliesi in questa fase drammatica, costellata di aumenti insostenibili, danni da calamità naturali, siccità e una generale difficoltà sui mercati dove i valori riconosciuti agli agricoltori sono spesso inferiori agli stessi costi di produzione”.

All’incontro con l’assessore Pentassuglia, che è parte integrante della mobilitazione regionale avviata da CIA Puglia nelle ultime settimane, erano presenti e rappresentate tutte le aree territoriali dell’organizzazione sindacale degli agricoltori: oltre a Giannicola D’Amico, infatti, c’erano il direttore regionale Danilo Lolatte, il presidente di CIA Levante Giuseppe De Noia il presidente di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi) Pietro De Padova, la direttrice di CIA Salento Emanuela Longo assieme al funzionario Paolo Ardito, il presidente e il direttore di CIA Capitanata, Angelo Miano e Nicola Cantatore.

“In questi giorni stiamo incontrando i prefetti di tutte le province pugliesi”, ha spiegato D’Amico. “Ai rappresentanti del Governo nazionale sul territorio, stiamo portando le nostre proposte e le nostre richieste contenute in un articolato documento che entra nel merito delle questioni, affrontando ad esempio la problematica relativa ai danni da fauna selvatica, ma anche quelle inerenti al caro gasolio, all’utilizzo strategico dei fondi PSR e PNRR, alla inderogabile necessità di un piano che consenta alla Puglia di dotarsi di invasi, strutture e tecnologie all’avanguardia per affrontare seriamente il problema siccità, anche collaborando con le altre regioni”.

“Sia nell’assessore Pentassuglia che nei prefetti e nei presidenti di provincia finora incontrati, stiamo trovando degli interlocutori attenti e disponibili. Ora è davvero il momento di mettersi tutti insieme e di fare ognuno la propria parte affinché i problemi siano affrontati uno ad uno, in modo sistematico e concreto. Il rischio che stiamo vivendo è quello di veder scomparire centinaia di aziende di ogni settore del comparto agricolo. E’ un rischio che non possiamo permetterci, perché l’agricoltura è la prima ‘industria’ a cielo aperto di questa regione”, ha concluso Giannicola D’Amico.

Dati del giorno: 06 luglio 2022

8.559
Nuovi casi
26.646
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.651
Provincia di Bat: 722
Provincia di Brindisi: 920
Provincia di Foggia: 929
Provincia di Lecce: 2.000
Provincia di Taranto: 1.164
Residenti fuori regione: 142
Provincia in definizione: 31
69.564
Persone attualmente positive
414
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Mai come quest’anno il caldo ci sta mettendo a dura prova ed è importante ricordare le piccole precauzioni da prendere per godersi l’estate insieme ai nostri animali. Per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali ha stilato un vademecum e, con l’aiuto di Westie, “megadirettrice” di Amici Cucciolotti ha realizzato un piccolo video.

Cani e gatti, infatti, non sudano come noi e, per abbassare la loro temperatura corporea (già normalmente intorno ai 38,5°), aumentano i ritmi respiratori. Inoltre, proprio come noi, sono soggetti a scottature solari. Ogni estate, purtroppo, ancora troppi cani subiscono il colpo di calore, in particolare le razze brachicefale, ossia con testa corta e larga come il bulldog. Come regolarsi dunque per prevenire? Come riconoscere un colpo di calore e come dobbiamo comportarci nel caso? 

COME RICONOSCERE UN COLPO DI CALORE: La pelle scotta, l’animale barcolla e respira con affanno e in modo veloce, sembra come bloccato. Il colpo di calore si presenta con depressione, ipertermia (febbre alta), congestione delle mucose (che possono assumere una colorazione rosso intensa) fino a giungere alle crisi convulsive e al coma dell’animale. 

COME COMPORTARSI: La prima cosa da fare è spostarlo dal sole e abbassare la sua temperatura corporea bagnandolo con acqua con un panno o con le mani, senza immergerlo, su tutto il corpo e specialmente sul collo, sotto la testa e sull’addome. Mai immergere il cane in acqua perché si potrebbero avere effetti secondari letali. L’intervento più saggio dopo queste azioni è in ogni caso portare l’animale il prima possibile in un centro veterinario attrezzato dove sarà possibile effettuare tutti i controlli e le terapie che possono essere svolte solo in una clinica e che possono salvare la vita all’animale.

LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO. Ecco alcuni consigli che possono tornare utili per vivere l’estate in sicurezza con i nostri cucciolotti:

1) Evitare le passeggiate nelle ore calde. Assicurarsi che i nostri animali abbiano sempre acqua fresca, un luogo ombreggiato e ventilato e ridurre le attività sportive.

2) Ricorda che l’asfalto è bollente e potrebbero scottarsi le zampette. Come regolarsi? Se è troppo rovente per i nostri piedi lo sarà anche per i sensibili polpastrelli dei nostri amici a quattro zampe. Attenzione quindi alle passeggiate in città.

3) Assicurarsi che il nostro quattro zampe abbia sempre acqua fresca a disposizione nella sua ciotola e, se usciamo con lui, portiamoci dietro una bottiglietta d’acqua per farlo bere.

4) Non lasciamo mai il nostro animale in macchina, rischia di morire! La temperatura all’interno dell’abitacolo, infatti, sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può raggiungere fino a 70°. Dimenticarsi o lasciare il proprio amico a quattro zampe in macchina vuol dire condannarlo a morte. Se si dovesse notare un animale chiuso all’interno di un’automobile: prestare attenzione ai sintomi di un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In questi casi un intervento immediato può salvargli la vita: se non si riuscisse a rintracciare il proprietario dell’autovettura, chiamare subito le forze dell’ordine. Fino al loro arrivo, è necessario cercare di creare ombra sistemando ad esempio alcuni giornali sul parabrezza e, nel caso in cui i finestrini non dovessero essere completamente chiusi, versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o farlo bere. In casi estremi è accaduto che i cittadini abbiano rotto il finestrino dell’automobile per soccorrere il quattro zampe ed evitargli una morte certa. In queste circostanze l’Enpa, considerando prevalente la salvezza dell’animale, offre il proprio sostegno legale.

5) Anche i pet sono soggetti alle scottature solari. È possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire. Particolare attenzione agli animali bianchi, sono i più soggetti agli eritemi solari.

6) Attenzione all’alimentazione e ai residui nelle ciotole. Scegliere cibi leggeri e facili da digerire e non lasciare mai residui di cibo nella ciotola.

7) Per i pesciolini: L’Enpa ricorda che obbligare questi animali a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia, chi dovesse possedere un acquario non dovrebbe esporlo al sole diretto. È inoltre importante cambiare l'acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo regolarmente per compensare l'acqua che evapora e sostituire così l'ossigeno perso. Lo stesso vale per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto; le gabbie vanno posizionate in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato.

8) Attenzione ai parassiti. Meglio applicare preventivamente un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia: alcuni prodotti per cani possono essere letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare) che possono trasmettere la leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili.

9) Allarme parassiti anche per i conigli e le cavie. In questo caso è necessario ispezionare attentamente ogni giorno l’animale per verificare l'eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (infestano anche i cani), tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due giorni alla settimana la lettiera o il fondo.

10) Per i selvatici lasciare a disposizione una ciotolina d’acqua non profonda, ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno; in questo periodo la fauna selvatica ha a disposizione molto cibo mentre l'acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d'ombra con le piante.

GUARDA IL VIDEO:https://www.youtube.com/watch?v=3cqbDCUhNL0.

Nuovo incontro per la presentazione del nuovo Piano d'Ambito dell'Ambito Territoriale Ottimale Puglia redatto ed elaborato dagli uffici dell'Autorità Idrica Pugliese. Venerdì 08 luglio, alle ore 10.00 nel Salone di rappresentanza città metropolitane di Bari, Lungomare Nazario Sauro, il presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, on.le Antonio Matarrelli, incontrerà i sindaci dell’Area Metropolitana di Bari per illustrare progetti e strategie future.

All’incontro saranno presenti il sindaco di Bari, Antonio Decaro, l'assessore regionale alle Infrastrutture, Risorse Idriche e Tutela delle acque, Raffaele Piemontese e Gianluca Vurchio, sindaco di Cellamare e consigliere AIP. Inoltre, interverranno Francesco Crudele componente del Consiglio di Amministrazione di AQP e Vito Colucci Direttore Generale AIP. I dirigenti e i funzionari degli uffici tecnici dell'AIP illustreranno quanto previsto dal PdA relativamente al territorio dell’Area Metropolitana di Bari e saranno disponibili ad interloquire con sindaci e gli amministratori locali.

Il Piano d’Ambito dell'Autorità Idrica Pugliese rappresenta uno strumento fondamentale di pianificazione del Servizio Idrico Integrato a livello regionale e con un orizzonte temporale di lungo termine che arriva fino al 2045. Tale Piano, dopo una prima adozione da parte del Consiglio Direttivo dell'Autorità Idrica Pugliese, sarà oggetto, quindi, di approvazione definitiva, tenuto conto delle osservazioni mosse dai vari soggetti competenti dopo che avrà scontato la procedura di VAS presso la Regione Puglia.

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