Redazione

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 23 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.887 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 131 casi positivi: 39 in provincia di Bari, 20 in provincia di Brindisi, 17 nella provincia BAT, 17 in provincia di Foggia, 23 in provincia di Lecce, 11 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Non sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.815.016 test.

246.107 sono i pazienti guariti.

1.976 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 254.747, così suddivisi:

95.520 nella Provincia di Bari;

25.680 nella Provincia di Bat;

19.977 nella Provincia di Brindisi;

45.337 nella Provincia di Foggia;

27.337 nella Provincia di Lecce;

39.680 nella Provincia di Taranto;

839 attribuiti a residenti fuori regione;

377 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Grazie al “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’abitare” sono stati ammessi a finanziamento dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i tre progetti presentati dal Comune di Brindisi, per un valore complessivo di oltre 43 milioni di euro.

Quello relativo alla riqualificazione del quartiere Centro ha già ottenuto un finanziamento di 14,6 milioni di euro. Sono ammessi quelli che riguardano i quartieri Sant’Elia e Perrino, in attesa di nuovi stanziamenti di fondi da parte del Ministero.

Il progetto per la riqualificazione del Centro prevede: la ristrutturazione dell’edificio ex Agenzia delle Entrate e della scuola Marconi come università, residenze per studenti, sale lettura e biblioteca, aule per conferenze e seminari, servizio mensa; recupero e rigenerazione del Giardino ex Parco della Rimembranza con l’area naturalistica lungo il Canale Patri; nuovi spazi culturali con il restauro del Bastione San Giacomo e del Bastione Arruinado; ristrutturazione dell’edificio della Croce Rossa Italiana come centro sanitario e postazione del primo intervento del 118; restauro di Porta Lecce con l’abbattimento di un edificio abusivo adiacente; riqualificazione della palestra “A. Oddo” (Galiano); restauro della Chiesa del Cristo con una nuova destinazione culturale.

“È un progetto importante ed è anche un risultato non scontato - spiega il sindaco Riccardo Rossi - con evidenti ricadute economiche e sociali sulla città che caratterizzeranno una città finalmente universitaria. Per farlo sappiamo che non è sufficiente portare corsi di laurea, come stiamo già facendo, ma occorre creare anche spazi di studio, socialità e salute per gli studenti. Tutto questo recuperando strutture imponenti ed importanti per questa città”.

Si ringraziano i presidenti degli Ordini provinciali degli Ingegneri, Architetti ed al Collegio dei Geometri per la collaborazione interistituzionale prestata nella redazione del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – Area bersaglio “Centro”, i sottoscrittori dei protocolli di intesa, e tutti gli enti e le istituzioni che hanno manifestato l’adesione al programma di rigenerazione finanziato: Croce Rossa Italiana, Italia Nostra, Arcidiocesi Brindisi- Ostuni, ASL Brindisi, Provincia di Brindisi, ADISU, Regione Puglia – Sezione Istruzione Università, Soprintendenza Beni Culturali,  Lega Ambiente, ASSET, WWF Brindisi.

Si ringraziano inoltre la Società Global Solar Fund per il contributo economico finalizzato alla realizzazione delle aree a verde previste dal programma di rigenerazione e tutte le associazioni di categoria che, durante la preliminare fase di partecipazione pubblica, hanno prestato il proprio assenso al programma da candidare al finanziamento del MIT.

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È inaccettabile la speculazione in atto sui prezzi dell’uva da tavola che non coprono neanche i costi di produzione in forte aumento anche a causa del maltempo, quando in Puglia non è neppure ancora entrata nel vivo la raccolta. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, nel denunciare il comportamento di alcune catene della grande distribuzione che dal 30 luglio vendono in offerta 1 chilo di uva da tavola a 0,99 centesimi, lasciando ai produttori in campagna meno di 40 centesimi al chilo.

“E’ una vergogna che a campagna non ancora partita si assista a tentativi di deprimere i prezzi di mercato dell’uva da tavola che quest’anno, complice la siccità, è di qualità straordinaria, con un grado zuccherino elevato. Serve una ulteriore stretta sui controlli e l’approvazione della legge contro le pratiche sleali fortemente voluta da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della GDO non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione dovuti al maltempo con gelate, nubifragi e grandinate e alla difficile ripresa dopo l’anno del Covid ”, aggiunge Muraglia.

Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – aggiunge Coldiretti Puglia - si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti, dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa.

Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo – denuncia Coldiretti Puglia - per effetto delle distorsioni e delle speculazioni che si verificano lungo la filiera a causa degli evidenti squilibri di potere contrattuale.

“All’Assessore regionale all’agricoltura Pentassuglia e allo Sviluppo Economico Delli Noci chiediamo di convocare al più presto un tavolo di filiera prima che la campagna di raccolta dell’uva da tavola entri nel vivo – dice il presidente Muraglia - per evitare quanto già accaduto durante la campagna delle ciliegie, rilanciare il settore e tutelare il reddito dei nostri produttori, ponendo immediatamente fine a tali comportamenti scorretti”.

La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola, con il 74% della produzione nazionale e, grazie all’enorme contributo pugliese, l’Italia è il primo produttore al mondo – aggiunge Coldiretti Puglia - con il 16% sulla produzione globale e la provincia di Bari fa la parte del leone, con 10500 ettari e 2,2 milioni di quintali di produzione.

“I nostri imprenditori hanno aumentato la qualità delle produzioni e al contempo – insiste il presidente Muraglia - è stato diminuito l’impatto ambientale e la percentuale di residui, la più bassa al mondo, con pratiche agronomiche mirate, come la potatura invernale agli interruttori di dormienza, la rimozione delle prime infiorescenze e le potature in verde per la formazione di infiorescenze ritardate, la copertura dei filari, la modulazione dell’irrigazione, i trattamenti antisalini e l’inerbimento controllato, con l’impiego di manodopera altamente specializzata”.

Per sostenere le esportazioni – conclude Coldiretti Puglia - la crescita e le nuove opportunità di lavoro legate all’uva da tavola occorre investire sulla competitività del Made in Italy a partire dall’apertura a nuovi mercati esteri, attraverso l’avvio e la promozione di un progetto “Ortofrutta italiana” attraverso il quale vengano sponsorizzati i prodotti a marchio Italia sui mercati europei ed extra europei, così come stanno facendo la Spagna e la Francia.

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Fasano. Furto al centro commerciale, denunciati due giovani. Uno segnalato all’A.G. anche per guida senza patente poiché revocata. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Fasano, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato un 34enne di Fasano e una 26enne di Conversano (BA). In particolare, i due, sottoposti a perquisizione personale e veicolare, sono stati trovati in possesso di alcuni generi alimentari e di un paio di scarpe poco prima asportati all’interno del supermercato “Conad” del centro commerciale “Conforama”. Nel medesimo contesto, il 34enne è stato altresì denunciato per guida senza patente poiché conduceva l’autovettura di proprietà della 26enne sprovvisto della patente di guida perché revocata, reiterando l’analoga violazione nel biennio. La refurtiva è stata riconsegnata all’avente diritto, mentre il veicolo è stato sottoposto a sequestro amministrativo ai fini della confisca.

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Domenica 25 maggio escursione in bici tra le più belle masserie di Ceglie Messapica. Guida di eccezione l’agronomo e naturalista Felice Suma

Sono oltre 100 le masserie del comune di Ceglie Messapica (Brindisi). Scrigni di storia natura e architettura. La nostra escursione in bici sarà dedicata alla scoperta di alcune tra le più belle.
Celie del Galdo era denominata Ceglie Messapica (tra il 1600 ed il 1806) per essere circondata da fitti boschi. A partire dal XVII secolo lo sviluppo di masserie a carattere prevalentemente zootecnico ha fortemente ridotto le aree boschive. Ma nello stesso tempo ne ha preservate diverse per l’importante funzione dei boschi di fornire legna, ghiande, aree di pascolo per maiali asini e cavalli. In bicicletta andremo a scoprire le fantastiche architetture in pietra prevalentemente a secco, i corpi di fabbrica e accanto a questi i diversi ambienti: stalle, fienili, frantoi, iazzi ..Programma dell’escursione:Partenza da stazione FSE Ceglie Messapica ore 9:00. Esplorazione delle contrade Scuole Pie, Falascusa, Campo Orlando, Galante, Spasumato, Pineta Ulmo, Circiello etc..

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La città di Mesagne non ha scale mobili bensì le panchine mobili. Sono state collocate da qualche giorno e già si muovono poiché non sarebbero state ancorate al suolo in maniera idonea. Naturalmente, i cittadini sono stati attenti testimoni di ciò. (Guarda il video)

Gli agenti della Polizia di Stato, appartenente al Commissariato di P.S. di Mesagne, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa in pari data dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, nei confronti di S.M. nato nel 1992, M.C. nato nel 1964 e S.B. nato nel 1956, tutti di Latiano e indagati per i reati di atti persecutori e (la sola S.M.) anche di lesioni personali.

I gravi i fatti accertati dalla Procura di Brindisi e dai delegati investigatori del Commissariato P.S. di Mesagne, che hanno determinato il G.I.P. citato ad emettere i provvedimenti restrittivi in argomento, sono consistiti in continue minacce, molestie, ingiurie e lesioni verso un intero nucleo famigliare, fino ad arrivare ad una vera e propria violenta aggressione fisica ad una di loro, avvenuta in pieno centro a Latiano e alla presenza di numerose persone, che hanno provocato alla donna gravi traumi contusivi e distorsioni; ciò ha determinato nelle vittime uno stato di terrore e di costante ansia, tanto da farle cambiare completamente le loro abitudini di vita. Le citate persone offese, esasperate dalle continue vessazioni e impaurite per la loro incolumità (e per quella dei loro parenti), hanno encomiabilmente denunciato i fatti agli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Mesagne, che in breve hanno raccolto i necessari riscontri alle loro dichiarazioni, informando poi con precisione la competente Procura della Repubblica di Brindisi che ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. l’emissione del provvedimento restrittivo nei loro confronti.

Però dalle indagini svolte è emerso che, purtroppo, molte persone informate sui fatti e addirittura “spettatrici” di aggressioni sono rimaste totalmente indifferenti rispetto ai gravi fatti notati. Tuttavia, in tutta la Provincia prosegue la meritevole opera di tutti gli Ufficiali di P.G. della Questura di Brindisi diretta ad incentivare le denunce e le segnalazioni di qualunque atto di violenza subito e/o notato.

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FASANO – Gli eventi, i comunicati stampa e le notizie del Comune di Fasano a portata di smartphone per ridurre la distanza tra amministrazione e cittadini e garantire a tutti la possibilità di essere sempre informati sulle novità che riguardano la vita di comunità. 

 
Tramite l’app IO è possibile ricevere sul proprio telefonino tutti gli aggiornamenti dell’Ente. Per usufruire del servizio, che è gratuito, è sufficiente accedere al sito istituzionale www.comune.fasano.br.it.
 
Nella home page in basso a destra, apparirà una sezione in un cerchietto intitolata APP IO. Basta cliccare per accedere alla procedura di registrazione tramite Spid. Una volta completato l’accesso, occorre inserire il codice fiscale, spuntare i servizi a cui si decide di iscriversi (eventi, comunicati stampa, notizie) e spuntare il consenso. In questo modo sullo smartphone arriveranno le info selezionate in maniera totalmente trasparente e gratuita. 
 
«È un servizio che informa rapidamente sull’operato della pubblica amministrazione – dice il sindaco Francesco Zaccaria – e ringrazio il dott. Giuseppe Carparelli, la dott.ssa Angela Colella e il dott. Sergio Savoia che hanno lavorato per mettere a punto questo strumento. Uno strumento che ci consente di ridurre la distanza tra il palazzo e i cittadini e che si inserisce nell’opera di digitalizzazione già avviata dalla nostra amministrazione». 
 
Come per esempio la smaterializzazione di 48 certificati effettuata nei mesi scorsi che consente ai cittadini di arrivare agli uffici senza spostarsi da casa. Nell’ultimo mese sono 305 i certificati online rilasciati e sono state avviate convenzioni con un patronato e attività commerciali per il rilascio dei certificati anche negli orari in cui gli uffici comunali sono chiusi. «Un ottimo risultato che è conferma di aver intrapreso la strada giusta – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. La digitalizzazione della pubblica amministrazione è un segno di cambiamento importante perché significa offrire servizi più veloci e più efficienti ai cittadini. In questo modo i tempi della burocrazia vengono snelliti e si favorisce un accesso più semplice e più immediato dei cittadini ai servizi comunali».

Niente ristorante al chiuso senza tampone per 2 pugliesi su 5 con la possibilità di ingresso solo per le persone che hanno avuto almeno una somministrazione o sono guarite dal Covid. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia sull’impatto delle decisioni del Governo in merito all’utilizzo del Green Pass per incentivare le vaccinazioni e scongiurare nuove chiusure. La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 60,06% (nella classifica nazionale in posizione numero 2 e sopra la media nazionale del 58,18%) mentre il 34.33% ha ricevuto anche la seconda dose (nella classifica nazionale nella posizione numero 6 e sopra la media nazionale del 32,72%), ricorda Coldiretti Puglia sulla base dei dati della Regione Puglia.

La misura del Governo – sottolinea la Coldiretti Puglia - interessa circa 20mila ristoranti, trattorie, pizzerie e i 900 agriturismi pugliesi dei quali solo poco più della metà dispone di spazi all’aperto dove tuttavia sono notevolmente aumentati i coperti grazie alle flessibilità concessa sull’utilizzo degli spazi pubblici. In difficoltà – continua la Coldiretti regionale – sono soprattutto gli esercizi situati nei centri urbani stretti tra traffico ed asfalto mentre al contrario gli agriturismi godono della disponibilità di grandi aree all’estero che consentano di garantire al meglio le distanze.

“Gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari, dove le distanze si misurano in ettari - con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”, dice Filippo de Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti. Molte aziende agrituristiche quindi – continua la Coldiretti regionale – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.

Il turismo in Puglia impatta per 6,5 miliardi sui consumi finali, pari al 12,3% sui consumi totali – insiste Coldiretti Puglia – una ricchezza straordinaria a cui contribuisce il turismo esperienziale negli agriturismi, come dimostrato dalla quota percentuale di soddisfazione nel rapporto con il territorio. Ai primi posti di gradimento c’è l’offerta di olio di qualità all’85%, di prodotti agroalimentari all’83%, paesaggi e colori per il 75%, l’ospitalità al 72% e l’offerta vitivinicola al 70%, continua Coldiretti Puglia.

Oltre al taglio della clientela nazionale a preoccupare è anche la mancanza del turismo straniero che, dopo le positive aspettative iniziali, ha registrato una brusca frenata a causa – precisa la Coldiretti - della ripresa dei contagi in tutta Europa. La ristorazione – sottolinea la Coldiretti - è tra i settori più colpiti dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (-48%) nel 2020. Una situazione che si ripercuote a cascata – continua la Coldiretti Puglia – sull’intero sistema agroalimentare pugliese con oltre 80mila tonnellate di vino e cibi invenduti nell’anno della pandemia. La drastica riduzione dell’attività – conclude la Coldiretti Puglia – pesa infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

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Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 22 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.336 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 154 casi positivi: 33 in provincia di Bari, 27 in provincia di Brindisi, 10 nella provincia BAT, 32 in provincia di Foggia, 25 in provincia di Lecce, 22 in provincia di Taranto, 1 fuori regione, 4 casi attribuiti a provincia non nota.

Non sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.804.129 test.

246.021 sono i pazienti guariti.

1.931 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 254.616, così suddivisi:

95.481 nella Provincia di Bari;

25.663 nella Provincia di Bat;

19.957 nella Provincia di Brindisi;

45.320 nella Provincia di Foggia;

27.314 nella Provincia di Lecce;

39.669 nella Provincia di Taranto;

836 attribuiti a residenti fuori regione;

376 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.