Dal prossimo 15 settembre a Mesagne riapre l'ospedale di Comunità. Il reparto era stato chiuso nei mesi scorsi per fare posto al reparto post Covid. Qui, infatti, venivano ricoverati i pazienti che giungevano dal Perrino di Brindisi per fare la riabilitazione prima delle dimissioni. L'ospedale di Comunità sarà gestito, come in precedenza, dai medici di base.

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno arrestato Ruggiero Diego, 36enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, l’uomo, nell’ambito dei mirati servizi per la prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito di perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di:

-      3 involucri di cellophane contenenti 4 grammi di hashish;

-      un involucro di cellophane e un vasetto di vetro contenenti 40 grammi di marijuana, rinvenuti nell’armadio della camera da letto;

-      8 capsule contenenti della cocaina del peso lordo di 0,3 cadauno per un totale lordo di grammi 2,4;

-      somma contante di euro 200,00 di cui una da euro 100,00 e due da euro 50,00, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Il tutto sottoposto a sequestro.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

 

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(di Domenico Urgesi) Concludiamo la rapida carrellata sull’opera di Diego Ferdinando, con alcuni spunti di curiosità, espressi con le sue stesse parole.        

Il primo stemma di Mesagne

«Inoltre, si vedrà l’effigie del Sole posta tra le spighe di frumento e scolpita su una pietra quadrata in una delle torri che, dal lato Meridionale, racchiudono le mura della nostra Città; e le spighe, poste sotto il Sole da entrambe le parti, che – si pensa – [siano] tra gli antichi simboli di Messapia [Mesagne], vogliono significare che anticamente i Messapi adoravano il Sole.»

Un gioco dei fanciulli con le monete

«… Da ciò l’antica usanza dei fanciulli, ed il gioco di lanciare in alto i denari, e di presagire la sorte scegliendo o “testa” o “Nave”, genera in noi non poca fiducia nell’antichità. La moneta così contrassegnata, [come dice] Macrobio nel primo libro, capitolo 7 dei Saturnali, anche oggi è avvertita nel gioco dei dadi, quando i fanciulli, gettando in alto i denari, esclamano “Testa” o “Nave” in un gioco [che è] testimone dell’antichità…».

L’Artopticus: La “frisa” ai tempi di Diego

«… quello che noi [chiamiamo] Arton, gli stessi Romani lo denominano Pane. Da ciò Artopta in Plinio nel libro 18, cap. 11, o Artopta in Plauto, [vocabolo] con cui chiamavano la donna fornaia, o il vasellame in cui veniva cotto il pane abbrustolito detto Artopticus».

La Vuttisciana

«Da ciò [gli eruditi] sembrano spiegare la ragione di quella parola [vedi in appresso Vuttisciana], di cui ci serviamo non solo in Messapia, ma in tutta la Regione; vale a dire il giorno in cui non ci asteniamo per nulla dalle attività, poiché Giano, sia che fosse istruito da Saturno che accolse come ospite, oppure che fosse animato dal suo stesso genio e dalla [sua] saggezza, fu promotore dell’[attività] di piantare e seminare, e coltivare i campi {la ragione}, ed insegnò gli altri lavori per il vantaggio degli uomini, e per la coltivazione della terra. Perciò il giorno, in cui si fanno tutte queste cose, veniva chiamato Vuttisciana, vale a dire, “giorno di Giano”, o “ritratto [la personificazione] di Giano”.»

Il castello Orsiniano di Mesagne

«Giovanni Antonio del Balzo Orsini […] A Mesagne, in verità, presso cui era solito recarsi spesso per via dell’aria più salubre e per diletto, costruì una Fortezza o grande Torre nei pressi del Castello vecchio…».

«… E, da una cerchia più grande, forse di tre miglia (da cui prima era recinta) fu ristretta ad una di un miglio, trincerata da fossati, mura, torri e munita di una Fortezza nel lato Boreale ed occidentale. Di questa Fortezza (che era chiamata Castello Vecchio), la parte boreale, subìta la forza del tempo, crollò, ed il Principe dell’Avetrana volle abbattere negli anni passati <1630> la parte occidentale, in verità provvista di archi e fornici…».

Il contributo dei Mesagnesi alla difesa di Otranto dai Turchi, nel 1480

«Durante questa guerra, inoltre, che fu combattutta contro i Turchi per riconquistare Otranto, i Cittadini di Mesagne pagarono cento fanti col pubblico denaro; e per i Viveri dell’Esercito inviarono molti moggi di farina, botti di vino e moltissimi animali, come leggiamo in alcune lettere Regie, che i Mesagnesi conservano. In esse, come dicono, il Re ordinò che i Cittadini di Mesagne non venissero afflitti da pagamenti straordinari, poiché [avevano dato] tutte queste cose di cui sopra ….>».

A Carovigno, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio, disposto dal Comando Provinciale di Brindisi, hanno denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebrezza alcolica:

-    un 29enne di Ceglie Messapica, poiché  a seguito di sinistro stradale è stato sorpreso alla guida della propria autovettura in stato di alterazione psicofisica. L'uomo sottoposto ad accertamenti mediante etilometro in dotazione è risultato avere un tasso alcolemico di 1,44 g/l. Patente di guida ritirata e veicolo sottoposto a sequestro;

-    un 56enne di Latiano, poiché a seguito di un controllo alla circolazione stradale è stato sorpreso alla guida della sua motocicletta in stato di alterazione psicofisica. Infatti sottoposto ad accertamenti mediante l’etilometro è risultato avere un tasso alcolemico di 1,15g/l. Patente di guida ritirata.

Nel medesimo contesto, sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa:

-     un 20enne di Bari, trovato in possesso, a seguito di perquisizione personale, di 1,5 grammi di marijuana che occultava all’interno di uno zaino;

-     un 23enne di Carovigno, trovato in possesso, nel corso di una perquisizione personale e veicolare, di 0,5 grammi di hashish che occultava all’interno di un marsupio. Patente di guida ritirata;

-     un 23enne di Mesagne, trovato in possesso, a seguito di perquisizione personale, di 0,3 grammi di marijuana che occultava in un marsupio e negli slip;

Tutta la sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro.

Nel complesso, i Carabinieri hanno controllato 78 veicoli, identificato 84 persone, di cui 12 di interesse operativo, effettuato 16 perquisizioni, elevato 9 contravvenzioni al codice della strada.

Un deplorevole fattaccio di cronaca si è verificato a Mesagne. Nello specifico un tentativo di sequestro di persona avvenuto in pieno giorno nella piazza centrale di Mesagne, quando alcuni uomini sono scesi da due auto e hanno bloccato un giovane trascinandolo verso i loro mezzi per portarlo via. Fortunatamente la presunta vittima si è divincolata ed è fuggita. Fatto altrettanto strano è che nessuno ha presentato una denuncia per i fatti accaduti. La polizia, infatti, ha avviato un’indagine dopo che il chiacchiericcio si è sparso per le vie della città. Su questa vicenda il gruppo consiliare del Partito democratico di Mesagne ha chiesto la convocazione dell’Osservatorio permanente sulla legalità. Strumento, per la verità, che era già stato convocato dal sindaco per il prossimo 15 settembre alle ore 16,30 nell’auditorium del castello Normanno-Svevo. Dunque, un tentativo di sequestro dii persona si è consumato nella centralissima piazza Vittorio Emanuele, alias porta Grande, intorno alle ore 18,45. Nel cuore della città sono arrivate due auto: una Volkswagen Golf e una Mini Minor. Hanno frenato bruscamente davanti a un giovane e sono scesi alcuni individui che lo hanno boccato e trascinato verso le auto. Il giovane, però, ha iniziato a gridare e agitarsi fino a quando si è divincolato ed è fuggito facendo perdere le tracce nel dedalo di strade del centro della città. Il luogo e l’orario fanno pensare che più di qualcuno ha assistito alla scena. Fa riflettere, invece, che nessuno sia intervenuto o abbia composto il numero delle forze dell’ordine per denunciare i fatti. Omertà o superficialità? Segnale piuttosto brutto per una città che ha alzato virtualmente sul castello, cioè la parte alta della città, il vessillo della legalità. Successivamente, probabilmente a seguito del chiacchiericcio che si è sparso nella città, una volante è giunta sul posto. Gli agenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le stanno scandagliando alla ricerca di elementi utili alle indagini. Dalle prime indiscrezioni sembra che una delle auto sia intestate a un cittadino di Francavilla Fontana. È il terzo caso, per quello che ci è dato sapere, di fattacci di cronaca che si registrano in città. I primi due si erano verificati nei mesi scorsi davanti a un bar e nel parco Potì. Non si sa bene se il tentativo di sequestro è una propaggine di quei fatti oppure è un episodio differente. Nell’una o nell’altra ipotesi i fatti sono inquietanti. Intanto, il gruppo consiliare del Partito democratico ha chiesto la convocazione dell’Osservatorio permanente sulla legalità. “Ciò che si vuole segnalare è il pericolo concreto che la violenza, il sopruso, la giustizia “fai da te”, possano essere accettate come cose con le quali convivere senza che nessuno possa farci nulla, senza che nessuno possa o debba impicciarsi di questioni che non gli appartengono”, hanno spiegato i consiglieri comunali del Pd -. Tale assuefazione comporta un arretramento morale, civile e culturale della comunità per via del quale nessuno può sentirsi al sicuro e di fronte al quale non basterà lo sbrilluccichìo delle notti d’estate e un centro storico brulicante di gente tre mesi l’anno per trasmettere l’idea di una città avanzata, moderna, progredita”. Infine, i consiglieri hanno richiamato le istituzioni alle loro responsabilità: “È giusto che le forze dell’ordine e la magistratura facciano chiarezza sull’occorso, ma intanto la politica non può non svolgere un ruolo di fronte al reiterarsi di manifestazioni di efferata violenza”. 

 

 

 

 

A Mesagne da qualche anno si va riscoprendo, sempre più sentita, l’antica tradizione del presepe che raccoglie nel tempo un numero crescente di appassionati. Risale al XV secolo il più antico presepe di Puglia che ha segnato l’inizio di una tradizione secolare che ha fatto scuola sino al punto da costituire un punto di riferimento come definizione di presepe salentino o più estesamente presepe pugliese.

L’Associazione culturale Eterogenea, che opera a Mesagne nel campo delle arti visive in tutte le sue espressioni sin dal 1996, ha inaugurato il 27 luglio 2017, nell’ambito delle sue esperienze, una sezione dedicata all’Arte Presepiale con una esposizione permanente a sostegno del diffuso interesse che questa antica tradizione popolare, tra storia, arte e cultura,  suscita nella città di Mesagne.

Dopo l’incoraggiante successo del 2019, a partire dal 21 settembre 2020 l’associazione Eterogenea ripropone il corso di arte presepiale il cui programma prevede la trattazione dei seguenti argomenti: ideazione e progettazione, proporzioni prospettiva, materiali e attrezzi da impiegare, lavorazione e rifinitura della struttura, stesura dei rivestimenti, colorazione e rifiniture, vegetazione e illuminazione e collocazione delle statuine.

Il corso si svolgerà nel rigoroso rispetto delle normative anti-covid 19 e sarà costituito da un modulo di 8 lezioni, da 2 ore ciascuna; l’obiettivo primario sarà quello di coniugare la tradizione con il recupero dei doni della natura.

La magia della costruzione di  un presepe è  un momento che si aspetta con entusiasmo e trepidazione ogni anno,  ed è proprio la natura ad offrire lo scenario per ricreare la notte di Betlemme. I nostri litorali, i nostri boschi, le  bellissime campagne del nostro territorio donano  elementi naturali insostituibili per ricreare microambienti costituiti da sughero, rami secchi, cortecce, rocce, muschi e licheni che contribuiscono a rendere il più possibile verosimile ed emozionante  il grande evento della nascita di Gesù.

  Ma il corso reca in sé un altro preciso intento: vuole essere una benevola sollecitazione a voler concepire il presepe come opera esposta nel contesto dei propri focolari domestici, non soltanto nel periodo natalizio, ma per tutto l’anno, prescindendo dalla devozione di ciascuno.

Per informazioni: 347 0080778 – 0831 1625458  e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A Mesagne il comando della polizia locale ha avviato una campagna di prevenzione cui seguirà una di repressione per ciò che riguarda l’occupazione illegale degli stalli di parcheggio per disabili. Il tutto a seguito di diverse segnalazioni giunte al comando da parte di disabili che lamentano l’occupazione dei propri stalli da parte di automobilisti normodotati. Basta ricordare che una multa per occupazione abusivo di stallo per disabile può arrivare a costare ben 335 euro oltre che rischiare una denuncia penale. Quindi, prima di parcheggiare abusivamente, è meglio pensarci più di una volta. Il tutto in attesa di un Piano traffico comunale da troppi lustri annunciato e mai realizzato. Dunque, il Comune di Mesagne, in qualità di ente proprietario delle strade, deve consentire, agevolare ed organizzare la mobilita delle persone diversamente abili nell’ambito delle prescrizioni sanitarie. Queste ultime, recita la norma, sono autorizzate alla sosta in determinati spazi individuati con apposita segnaletica stradale verticale ed orizzontale in ossequio al regolamento del Codice della strada. Per questi motivi il comando di polizia locale di Mesagne sta procedendo al ripasso ed alla migliore individuazione dei parcheggi per i disabili al fine di rendere la loro sosta più semplice ed agevole. Il tutto in una città che ha un traffico piuttosto frizzante e un dedalo di strade che caratterizzano il centro urbano e quello storico. “In effetti alcune segnalazioni sono giunte presso il nostro centralino per occupazioni abusive degli stalli, sia generici che numericamente e personalmente assegnati, di chi ne ha diritto”, ha spiegato Teodoro Nigro, comandante della polizia locale -. Voglio ricordare che il territorio urbano si sta caratterizzando per un numero significativamente alto di veicoli in circolazione non solo nei week end, ma anche nella quotidianità anche per consolidate abitudini che evitano l’uso della circonvallazione se pur in parte completata”. Violazioni con occupazioni illegittime di stalli per disabili che sono state accertate anche dalle varie pattuglie in servizio nella città. Eppure la sanzione per la l’occupazione abusiva dello stallo per disabile senza il prescritto “contrassegno di parcheggio per disabili" varia tra le 84 e le 335 euro, oltre alla decurtazione di 2 punti dalla patente. “È bene ricordare – ha proseguito Nigro - che in una recente sentenza la Corte di Cassazione ha deciso che parcheggiare negli stalli riservati ai disabili per un tempo significativamente lungo, senza autorizzazione, è reato nella fattispecie di violenza privata la cui violazione prevede l’apertura di un procedimento penale”. Quindi bisogna porre la “massima attenzione e rispetto verso la segnaletica stradale che impone il parcheggio ai titolari di contrassegno per disabili: vergognoso ed incivile è la sosta da parte di chi non è autorizzato”. Infine, Nigro ha confermato che sono in atto “i controlli su tutto il territorio comunale traendo spunto dal miglioramento ed adeguamento della segnaletica stradale tutta nell’ottica di una migliore tutela delle categorie deboli, relativamente al fenomeno della circolazione stradale”.

Torna l'Open Day del CSI Santa Maria. Dopo l'ottima riuscita della prima giornata, svolta mercoledì  27 agosto 2020, il 2 settembre, ai campetti  societari alla Chiesa della Misericordia,  dalle 18,30 alle 20,00,  si ritorna in campo per vivere la seconda giornata.  Bambine e bambini dal 2015 al 2009, che vogliono giocare divertendosi in sicurezza, possono partecipare senza alcun impegno. La dirigenza  e i tecnici qualificati,  saranno pronti ad accogliere e soddisfare la voglia di giocare. Da lunedì 7 settembre inizieranno le attività dell'anno sportivo 2020/21 con appuntamento il lunedi - mercoledi - venerdì, dalle 18,30 alle ore 20,00.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per detenzione illegale di arma e ricettazione, Palmisano Natale Roberto, 47enne residente a Latiano e domiciliato a Mesagne. Nella mattinata di ieri, l’uomo, alla vista dei militari giunti presso il suo domicilio per effettuare una perquisizione, con la scusa di doversi recare nel giardino retrostante per legare i cani, ha tentato di disfarsi – lanciandolo nella campagna limitrofa – di un fucile doppietta marca Carrai & Piccinali calibro 16 con matricola abrasa e ribattuta, nonché due pacchi contenenti 48 cartucce, il tutto rinvenuto e posto sotto sequestro. La perquisizione domiciliare ha poi consentito di rinvenire nel cassetto dell’armadio nel corridoio, parti di un secondo fucile (calcio, calciolo, grilletto, paragrilletto, canne e bindella) privo di matricola e posto sotto sequestro. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

Prosegue senza soluzione di continuità l’azione di monitoraggio e controllo della Polizia di Stato presso le strutture ricreative e di ristorazione, finalizzata alla verifica non solo dell’adeguamento alle necessarie autorizzazioni amministrative, ma soprattutto, nell’attuale momento storico, del rispetto della normativa sul contenimento del contagio da Covid-19, anche allo scopo di frenare l’escalation del fenomeno pandemico sul territorio provinciale.

Negli ultimi due fine settimana, il personale degli uffici di Polizia Amministrativa della Questura e del Commissariato di P.S. di Mesagne, unitamente agli operatori del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ASL di Brindisi, ha proceduto al controllo di diversi esercizi commerciali nei comprensori di Brindisi e  Mesagne.

            In particolare, dalle verifiche effettuate sono emerse delle irregolarità in un noto ristorante di questo Capoluogo ed in un locale-bar sito nel centro storico di Mesagne, dove i poliziotti e gli operatori sanitari hanno riscontrato la presenza di considerevoli assembramenti di persone e l’inadempimento delle linee guida sulla ristorazione, nonché il mancato utilizzo delle mascherine da parte dei dipendenti addetti al servizio ai tavoli, alla cassa e alla cucina.

            In entrambe le occasioni, sono stati sanzionati sia i titolari delle suddette attività per inosservanza delle misure anti-Covid 19 sia numerosi avventori per violazione della recente ordinanza del Ministero della Salute.