Mesagne. Il maltempo distrugge serre e abbatte pino

Settembre 09, 2016 4496

serre distrutteIl nubifragio che ieri mattina si è abbattuto sulla città di Mesagne

vigneti abbattutiha creato nuovi problemi e ulteriori danni. Una bomba d'acqua ha letteralmente distrutto le serre dell'azienda "Cuggiò" mentre ha intrappolato nei terreni alcuni operai che stavano raccogliendo meloni. I danni ammontano a oltre 50 mila euro. I fatti si sono verificati intorno alle ore 7,00 quando un nubifragio ha investito il territorio di Mesagne e parte di quello di Brindisi. Una bomba d'acqua si è abbattuta sull'azienda "Cuggiò", dei fratelli Guglielmi, distruggendo le serre e abbattendo gran parte dei vitigni. In un campo di meloni sono stati sorpresi alcuni lavoratori intenti a raccoglierli da portare sui mercati regionali. Bagnati sono riusciti a rifugiarsi nelle autovetture che a loro volta sono rimaste impantanate nella fanghiglia. I trattoristi hanno fatto appena in tempo a uscire dai terreni e rifugiarsi con i mezzi nei capannoni agricoli. "Il nubifragio è stato un vero flagello per le colture - ha spiegato Emanuele Guglielmi, comproprietario dell'azienda - ha gettato per terra interi filari di vitigno Syrah. I meloni sono rimasti raccolti nei terreni e andranno distrutti. Le strutture in ferro delle serre sono state piegate e i teli lacerati". Secondo una prima stima i danni ammonterebbero a oltre 50 mila euro. Non è tutto poiché danni sono stati causati anche in altre zone di Mesagne. Nella zona residenziale "Li Simuni", in via Martina Franca, un grosso albero di pino è stato abbattuto dalla furia dell'acqua ed è caduto in strada. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Mesagne e gli operai che hanno tagliato l'albero e reso nuovamente percorribile la via. Infine nel rione Papa Sisto il temporale ha mandato in tilt alcune centraline elettriche e le abitazioni sono rimaste senza energia elettrica. Molte strade cittadine si sono allagate poiché le griglie erano intasate. L'acqua è defluita lentamente. Un brutto risveglio per i mesagnesi.