Mesagne. Condomino senza acqua per morosità, interviene il sindaco In evidenza

Aprile 17, 2016 3817

acquaL'Acquedotto pugliese ha chiuso l'erogazione dell'acqua,

per morosità, a un condominio di residenza popolare lasciando nel caos diversi nuclei familiari in cui vi sono anche anziani, bambini e disabili. Per risolvere il problema è intervenuto il sindaco Pompeo Molfetta che ha ordinato all'Aqp di ripristinare l'erogazione idrica in attesa che gli inquilini versino il dovuto. L'episodio si è consumato già nei mesi scorsi quando in un condomino di residenza popolare, ubicato lungo la via Torre Santa Susanna, sono iniziati degli screzi tra i condomini circa il pagamento delle singole utenze. La conseguenza di questa querelle è che non è stato pagato il relativo consumo idrico. Così è andata avanti settimana dopo settima, giorno dopo giorno, fino a quanto gli uffici amministrativi hanno emesso le prime cartelle di morosità per cercare di far rinsavire i condomini e fargli versare il dovuto. Non avendo ricevuto nessuna risposta hanno inviato sul posto i tecnici che hanno sospeso l'erogazione idrica. In poche ore il condominio è andato in tilt poiché non c'era acqua per cucinare né per i servizi igienici. Qualcuno ha iniziato a trasportare l'acqua prelevata dalle fontane. Altri, i più anziani, sono entrati in crisi. La situazione è iniziata a divenire esplosiva. Una delegazione di inquilini ha deciso di salire a Palazzo dei Celestini, sede della residenza municipale, e ha evidenziato al sindaco Molfetta che "gli immobili interessati dall'interruzione sono abitati da nuclei composti da persone anziane, da bambini, neonati, e persone affette da disabilità". I servizi Sociali del Comune sono immediatamente intervenuti sul posto e redatto una relazione. Una copia è stata inviata al sindaco affinché potesse rendersi conto delle reale situazione riscontrata dagli assistenti sociali. "Abbiamo effettivamente riscontrato che la mancanza di acqua ha creato gravi problemi di carattere igienico-sanitario mettendo in pericolo la salute degli stessi abitanti degli immobili in questione", ha spiegato il sindaco. Intanto per risolvere le problematiche riguardante la morosità pregressa gli inquilini si sono impegnati a versare un congruo acconto mentre per eliminare definitivamente il problema l'Amministrazione comunale ha provveduto ad impegnare la somma di 6 mila 131 euro per la realizzazione del nuovo tronco idrico che permetterà di realizzare allacci singoli dei nuclei familiari e, quindi, risolvere le problematiche inerenti il riparto delle spese fra gli stessi inquilini. Nel frattempo, ritenuto indispensabile il ripristino dell'erogazione idrica, il sindaco ha emesso un'ordinanza, valida per un periodo di 30 giorni, affinché l'Aqp ripristini il servizio di pubblica utilità.