Mesagne. Don Pietro: "Assurdo scontrarsi sulla legalità" In evidenza

Marzo 04, 2016 4098

don-pietro de punzioUn invito alle forze politiche di essere coese contro la criminalità

è arrivato da don Pietro De Punzio, parroco della parrocchia di Mater Domini di Mesagne e già vicario foraneo. Il sacerdote è intervenuto all’indomani della querelle politica che ha visto contrapporsi diversi schieramenti, di maggioranza e opposizione, su un tema così scottante che coinvolge l’intera città. “È davvero insensato scontrarsi su quel fattore che mette a rischio la giustizia e la quiete nella nostra città: la caduta del senso della moralità e della legalità nelle coscienze e nei comportamenti di molti”, ha esordito don Pietro che è convinto che, così facendo, è “deleteria l’immagine che si dà quando la politica decide di ritagliare, per il proprio tornaconto, un sempre maggiore spazio di privilegio e di paternità delle iniziative, non considerando da quanto si è fatto per contrastare ogni forma di illegalità”. In campo, quindi, bisogna rimettere tutti gli strumenti utili al contrasto della criminalità. “L’Osservatorio per la legalità, l’associazione antiracket e antiusura “Legalità e Sicurezza”, le iniziative dell’Azione Cattolica e di tante Associazioni di volontariato, hanno segnato il passo di una città che vuole non iniziative, ma percorsi sistematici di educazione e formazione alla legalità”, ha precisato il sacerdote che ha invitato i partiti a unirsi e a non sfaldarsi su un tema cruciale per lo sviluppo locale. “Per educare alla legalità occorre che, mitigando gli istintivi individuali o di gruppo, si anteponga il bene comune agli interessi particolari – ha continuato don Pietro -. Ho avuto modo di dire in tante occasioni, che più deboli ci presentiamo, più è forte e consistente l’illegalità e la criminalità”. Poi ha portato l’esempio dell’impegno profuso anni fa dalla città sul fronte dell’antimafia. “In tempi non lontani – ha detto - ho partecipato come vicario foraneo, agli incontri dell’Osservatorio sulla legalità. Come Chiesa di Mesagne è stata un’opportunità offerta ad ogni uomo di buona volontà. Da parte di tutte le forze politiche, associative ed ecclesiali c’era l’esigenza di recuperare quel processo di ripristino della legge e di partecipazione civile, per una revisione di mentalità e di comportamento”. Il cammino sulla strada della legalità, tuttavia, è ancora lungo. “Qualcosa è stata fatta ma è urgente la rimonta di legalità -, ha esortato don Pietro che ha, soprattutto, auspicato “che in tutti vi sia un deciso ricupero di moralità e di legalità, con il contributo delle diverse componenti sociali, civili, politiche ed ecclesiali, e soprattutto mediante una più convinta e decisa educazione delle coscienze di tutti, evitando che non siano solo i deboli e gli onesti ad adeguarsi all’applicazione delle regole, mentre i forti e i furbi tranquillamente le disattendono”.