Mesagne. E' guerra tra ristoratori e assessore La Sala In evidenza

Aprile 28, 2015 3387

festa-del-carciofo---la-folla-di-genteE' guerra tra l'associazione Ristoratori riuniti

e l'assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne, Giorgio La Sala, circa alcune dichiarazioni, mai smentite dall'amminstratore, su un monopolio che i ristoratori avrebbero nella gestione di Piazza dei Commestibili sfociato nell'annullamento della quinta edizione della "Festa del carciofo brindisino Igp". “L'assessore La Sala, in rappresentanza del Comune di Mesagne, organizzatore dell’evento, ha seguito ogni passaggio dei vari incontri che da sei mesi a questa parte si sono tenuti in preparazione dell’appuntamento", ha spiegato Fabrizio Dipietrangelo, presidente dell'associazione, alla presenza degli altri soci-ristoratori. Secondo Dipietrangelo già dall'ottobre scorso i soggetti coinvolti nell'organizzazione dell'evento, oltre all’Amministrazione comunale e all’associazione Ristoratori c'erano anche il Gal Terra dei Messapi, il Consorzio lgp del carciofo brindisino e il Codivabri, avevano pianificato tempi e obiettivi. "All’Amministrazione comunale spettava l’onere di pubblicizzare l’evento promuovendo le iniziative con largo anticipo- ha precisato -. Così non è stato. Giunti a fine marzo, quando si è appreso che non esisteva neanche una discussione di giunta circa l’impegno che il Comune si era detto di assolvere, abbiamo ritenuto che l’evento non avesse più ragione di tenersi". Non è tutto. "Si è riflettuto, ad esempio, su quanto sarebbe stato utile, per la buona riuscita della festa, avviare la relativa pubblicità già durante le festività pasquali, quando nel Salento c'è una presenza importante di turisti e visitatori", ha messo in evidenza Giuseppe Bonasoro, proprietario dell'osteria "Messapia antica" il quale ha ricordato che la festa del carciofo "può rappresentare un brand per una città disposta ad investire con convinzione sulle proprie eccellenze. E’ possibile, tuttavia, che per l’assessore non abbia avuto lo stesso significato". La festa si sarebbe dovuta svolgere lungo un percorso che da piazza Orsini si sarebbe snodato fino a piazza dei Commestibili "nell’ottica di un progetto prestigioso che andasse ben oltre la realizzazione di una sagra rionale", hanno spiegato i ristoratori. In ogni modo il presidente Dipietrangelo ha voluto dipanare i dubbi che in questi giorni stanno serpeggiando sulla vicenda. "L’assessore - ha continuato il presidente - sabene che sono state invitate a partecipare tutte le attività commerciali, non solo quelle del centro storico, incluse quelle che non si occupano solo di ristorazione. Sul versante economico l’intento era quello di non far pagare alcun ticket, né ai ristoratori del centro storico né ad altri". Ed ha anche chiarito che "nessun contributo è stato chiesto all’Amministrazione comunale, l’associazione non ha incassato soldi dal Comune neanche per le precedenti quattro edizioni. Chi dice il contrario sta speculando per fini personali. Riteniamo che, molto semplicemente, la città abbia perso un’occasione per farsi apprezzare. Ed è altresì evidente come tale occasione non possa essere rappresentata solo dai momenti dedicati alla convegnistica”.