la loro casa presso l’area del santuario della Misericordia, di proprietà del Comune di Mesagne, sono stati avvelenati. Tre sono morti e uno è in fin di vita, è attualmente ricoverato presso una clinica veterinaria. A fare la scoperta, nel pomeriggio di giovedì, sono stati gli animalisti che giornalmente si prendono cura dei pelosi. Oscuro al momento il movente del grave atto. Si è salvata solo “Pallina”, una meticcia che vive lì da ben tredici anni. Nell’area sono stati rinvenute delle polpette di riso che sono state prese in consegna dalla polizia locale e affidate a un laboratorio per essere analizzate. Su posto sono giunti anche i veterinari dell’Asl. Inoltre, sui cani sarà effettuata l’autopsia per verificare l’esatta causa della morte. L’associazione animalista che ha in gestione i pelosi ha già attuato tutti i protocolli che atti di questo genere prevedono. Se sarà accertato l’avvelenamento, anche se la logica ha già anticipato l’esito delle analisi, la polizia locale avvierà un’indagine per individuare gli autori dell’orribile gesto messo a segno da qualche mente disturbata. Dunque, ad accorgersi del fattaccio sono stati i volontari dell’associazione “Gli amici di Snoopy” che nel pomeriggio di giovedì si so o recati presso il santuario per portare il cibo agli animali. Quando sono entrati nel piazzale non li hanno visti. Generalmente i pelosi aspettano con ansia i volontari con i quali, oltre a ricevere il mangiare, si intrattengono a giocare e fare qualche passeggiata. Non vedendoli gli analisti li hanno cercati fino a quando ne hanno trovati due morti, nell’erba alta che circonda la casa del pellegrino, e altri due in cattive condizioni. Subito hanno allertato i vigili urbani mentre i due pelosi ancora vivi sono stati trasportati nella clinica veterinaria convenzionata, dove sono stati sottoposti a idonea terapia. Purtroppo uno dei due è deceduto nella giornata di ieri. Questi cani di quartiere avevano scelto il santuario della Misericordia per vivere, i volontari si prendevano cura di loro. Gli portavano da mangiare e li accudivano. Tra mercoledì e giovedì qualcuno ha deciso di farli fuori e ha portato del cibo avvelenato. Perché questo gesto? Due le probabili cause. La prima è che ad avvelenarli possa essere stata qualche mente distorta che aveva difficoltà a entrare in chiesa. La seconda è che alla base dell’avvelenamento possa esserci qualche progetto criminale da portare a segno nella chiesa o nell’attigua casa del pellegrino senza avere intorno i latrati dei cinque pelosi. Infine, ci potrebbe essere una terza ipotesi che è quello dell’avvelenamento fatto per semplice goliardata. “Se l'autopsia, che l’Asl ha disposto, dovesse confermare l'ipotesi dell'avvelenamento, sarà avviata un'indagine per individuare il responsabile di un gesto inqualificabile per la sua assurda crudeltà”, ha spiegato Vincenzo Carella, consigliere comunale con delega al canile e randagismo”. Intanto, in attesa di chiarire i risvolti di questa brutta vicenda, Carella ha rivolto un appello: “Pallina è l'unica cagnolina sopravvissuta, di piccola taglia, già sterilizzata. Se c'è qualcuno di buon cuore che è disposto ad adottarla e a prendersene cura può contattate me o i volontari dell'associazione”. (Foto archivio)
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