Da fine marzo, dopo l’accertamento della positività di alcuni operatori e degenti, Galasso e il primario di Medicina interna del Perrino, Pietro Gatti, hanno svolto un’attività di supporto clinico, in collaborazione con la direzione medica della struttura. Alla riunione, accanto a Galasso e Gatti, erano presenti il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone, il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica, Stefano Termite, e per il San Raffaele il direttore generale Daniele Cipriani.
“La struttura – ha detto Galasso - è stata completamente sanificata e non ci sono pazienti e operatori positivi al Covid. In condivisione con i dirigenti della struttura – ha proseguito – abbiamo attuato protocolli e percorsi per gestire la diffusione del contagio ed evitare nuovi casi. Nello stesso tempo abbiamo monitorato le condizioni cliniche dei pazienti. Tutti gli operatori e i degenti sono stati sottoposti a tampone e in caso di positività isolati in un’area dedicata e monitorati. È stato concordato un programma di sospensione o riduzione delle attività di riabilitazione, in base alle condizioni cliniche dei pazienti. Alcuni degenti positivi sono stati trasferiti in ospedale o in strutture post Covid. Un ringraziamento particolare – ha concluso Galasso - va agli operatori sanitari del San Raffaele che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato”.
“Abbiamo esteso il modello di gestione di un reparto Covid a una struttura privata – ha aggiunto il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone – con indicazioni su dispositivi di protezione individuale e percorsi. Nell’ambito di questo affiancamento al Centro di riabilitazione San Raffaele, sono state suggerite le modalità di screening dei pazienti in accettazione e in day hospital e come gestire al meglio i casi sospetti. Un’attività di formazione che potrà essere utile per evitare nuovi casi di contagio e per affrontare eventuali emergenze in futuro”.
Il direttore generale della Fondazione San Raffaele, Daniele Cipriani, ha sottolineato che “la struttura è pronta a riaprire in totale sicurezza. La competenza dimostrata dalle professionalità della Asl di Brindisi e dai nostri operatori ha permesso di risolvere congiuntamente e con rapidità molte delle questioni che l’emergenza ci ha costretto ad affrontare. L’auspicio - ovviamente - è che questo spirito di reciproca fiducia e collaborazione tra la Asl e una struttura gestita da un privato possa rinnovarsi con sempre maggiore slancio in futuro”.