Mesagne. I genitori degli studenti pronti a occupare il Liceo In evidenza

Novembre 18, 2017 2160

matarrelli ciraciIl liceo Coreutico di Mesagne, inaugurato quattro anni fa,

potrebbe chiudere i battenti per mancanza dei soldi necessari per pagare gli stipendi ai docenti. La preoccupazione è stata espressa ieri sera dai genitori degli studenti in un'assemblea che si è svolta nell'aula magna dell'istituto scolastico alla presenza di alcuni parlamentari locali. I genitori hanno spiegato chiaramente che se non sarà trovata una soluzione per continuare svolgere l'attività didattica, cioè che il ministero mandi i finanziamenti dovuti, sono pronti a occupare a oltranza il plesso. Il liceo Coreutico è stato inaugurato nell'anno scolastico 2013/2014. L'allora dirigente scolastico, Antonio Vincenzo Micia, fu alquanto lungimirante nell'avviare l'iter burocratico ministeriale per l'insediamento del liceo. Si trattava di un’occasione formativa importantissima per il territorio. La specializzazione e la professionalità sono, infatti, requisiti imprescindibili per i giovani che vogliano accostarsi con consapevolezza al mondo del lavoro. Lo stesso discorso vale anche, e soprattutto, per le discipline artistiche. Una nuova realtà in cui si integreranno il sapere teorico e le attività pratiche, mantenendo in equilibrio la preparazione più autenticamente liceale e quella orientata a sviluppare negli allievi il talento artistico. Per quattro anni tutto si è svolto regolarmente. Poi con l'anno scolastico 2017/2018 sono iniziati i problemi. A denunciarli sono stati direttamente i genitori. "Purtroppo siamo in una situazione alquanto preoccupante - hanno spiegato - poiché i nostri ragazzi non stanno svolgendo regolarmente tutte le materie inserite nel programma formativo poiché alcuni docenti non si stanno presentando dal momento che non ci sono soldi per pagare i loro stipendi. Dalle notizie che abbiamo assunte sembra che alla base di questa incresciosa situazione c'è un errore di assegnazione di budget". Ed hanno, quindi, aggiunto: "Il Provveditorato provinciale avrebbe sbagliato i conti e richiesto al ministero della Pubblica istruzione un'assegnazione inferiore di quella necessaria. Il risultato è che non ci sono soldi per pagare tutti i docenti. Perciò i nostri ragazzi sono stati privati dal studiare alcune materie fondamentali per la loro formazione artistica". Infine i genitori hanno detto di "essere pronti a occupare il plesso in attesa che la situazione si sblocchi". All'incontro erano presenti gli onorevoli Toni Matarrelli e Nicola Ciracì oltre al senatore Pietro Iurlaro, che hanno promesso di presentare un'interrogazione parlamentare sull'argomento, per sentire le ragioni del ministro della Pubblica istruzione Valeria Fedeli, al fine di fare piena luce e ridare serenità didattica agli studenti.