La polizia lo arresta per tentata estorsione e porto illlegale di arma In evidenza

Aprile 27, 2017 2297

volante in campagnaNel pomeriggio del 20 aprile scorso,

le attività info-investigative condotte dalla Sezione Antidroga della locale Squadra Mobile davano contezza di un gravissimo episodio avvenuto nelle campagne poco fuori Brindisi. In quella stessa mattinata, il titolare di un’azienda agricola, mentre si trovava in una masseria insistente in una contrada della periferia brindisina, era stato raggiunto da un veicolo da cui usciva un individuo che lo minacciava brandendo una pistola. Gli investigatori della Mobile si adoperavano, non appena saputo del fatto, per riscontrare quanto accaduto, ma non vi erano denunce, atti formali o segnalazioni di accadimenti simili a quanto appreso. Individuato però il sito ove l’intimidazione doveva essere avvenuta, gli operatori dell’Antidroga della Squadra Mobile brindisina, con l’ausilio di personale specializzato di Polizia Scientifica, effettuavano un accurato sopralluogo che portava al rinvenimento di un bossolo esploso di una cartuccia calibro 7,65. A questo primo riscontro circa l’effettiva veridicità delle acquisizioni investigative, seguiva una verifica dell’intera masseria e dei dintorni della medesima per individuare impianti di registrazione video che avessero una qualche utilità per le indagini. Rilevata la presenza di telecamere, gli investigatori procedevano alla visione dei filmati registrati, riuscendo a ricostruire la sequenza dei gravi accadimenti nota ancora solo per sintesi. Un’autovettura da cui fuoriusciva un individuo raggiungeva l’imprenditore agricolo e il veicolo di questi parcheggiato qualche metro più in là. Poi le immagini restituivano una scena che vedeva i due soggetti interagire tra loro e quello che aveva raggiunto l’imprenditore alzare il braccio come se puntasse qualcosa verso l’auto della vittima. Dopo di ciò, l’uomo che aveva esteso il braccio come per puntarlo risaliva a bordo del mezzo con cui era giunto sui luoghi – individuato dai poliziotti nel colore, modello e marca – e si allontanava. Intuita l’evoluzione dei fatti, a quel punto gli operatori della Squadra Mobile rintracciavano il veicolo di quella che si riteneva essere la vittima e, sempre attraverso accurati accertamenti e rilievi effettuati con l’ausilio di personale tecnico della Polizia Scientifica, verificavano l’esistenza, sulla portiera lato guida del mezzo, di un foro riferibile alla possibile esplosione di un colpo di arma da fuoco. Tutto collimava con le acquisizioni info-investigative anche se non vi erano denunce del fatto. Il passo successivo era quindi quello di individuare il veicolo a bordo del quale era giunto sui luoghi il presunto “sparatore” così da risalire all’identità di quest’ultimo. Cosa in cui gli operatori dell’Antidroga riuscivano poco dopo. Successivamente, il rintraccio ed il conseguente interrogatorio della vittima, oltremodo provata dall’accaduto, chiariva che l’assalitore, identificato dagli investigatori per il 38enne brindisino Walter Margherito, aveva richiesto di rientrare di un vecchio prestito risalente al un anno e mezzo prima. Le oltremodo violente modalità per giungere alla riscossione, l’impiego di una pistola, l’esplosione di un colpo sulla portiera del veicolo e uno in aria per aumentare la pressione intimidatoria rappresentavano fatti di estrema gravità e dimostravano l’elevata pericolosità di colui che le aveva poste in essere. L’oggettiva e celere ricostruzione dei fatti da parte della Polizia di Stato brindisina veniva rimessa alla competente Autorità Giudiziaria inquirente che, valutate le risultanze d’indagine nonché l’esistenza di gravi, univoci e concordanti indizi, richiedeva ed otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari, nel giro di qualche giorno, il più rigoroso dei provvedimenti cautelari previsti dal vigente Codice di Procedura Penale a carico del già indicato MARGHERITO Walter. Il G.I.P., infatti, ritenute valide le richieste formulate dal Pubblico Ministero, il Dr. Luca MICELI, della Procura della Repubblica di Brindisi, che aveva condiviso quanto riscontrato dalla polizia giudiziaria, emetteva, in data di ieri 26.04.2017, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del MARGHERITO Walter in ordine agli ipotizzati reati di tentata estorsione, porto illegale di arma da fuoco, danneggiamento di beni altrui e spari in prossimità di luoghi abitati.