Articoli filtrati per data: Domenica, 18 Ottobre 2020

Domenica, 18 Ottobre 2020 12:28

FILATURA DELLA MOZZARELLA IN DIRETTA

FILATURA DELLA MOZZARELLA IN DIRETTA A GOZZOVIGLIANDO A MONOPOLI; 'UN MARE' DI BUON CIBO AL MERCATO CONTADINO. 'Un mare' di buon cibo a km0 a Monopoli al Mercato contadino di Campagna Amica, con la filatura della mozzarella in diretta sulla banchina solfatara del Porto vecchio, nell'ambito di 'Gozzovigliando', evento giunto alla quinta edizione.

E' grande la fiducia che i consumatori hanno nei confronti dei prodotti tipici del territorio, del cibo vero - sottolinea Coldiretti Puglia - fatto dai contadini custodi della biodiversità, protagonisti del successo dell’agroalimentare made in Italy.  Al centro dell'attenzione del Mercato contadino di Campagna Amica l'olio extravergine di oliva, con percorsi guidati di assaggio a beneficio dei consumatori - continua Coldiretti Puglia - ma non solo, anche ortofrutta, formaggi freschi e stagionati, vino, taralli, pasta, uva va tavola.

Anche a Monopoli, dunque, sono in grande spolvero i 'Sigilli” di Campagna Amica – sottolinea Coldiretti Puglia - la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata prima che può essere sostenuta direttamente dai cittadini nei mercati a Km0 degli agricoltori e nelle fattorie in tutta la regione, una mappa del tesoro che per la prima volta è alla portata di tutti.

Escursioni gratuite in gozzo e l’antico “Palio dei Gozzi”, la tipica imbarcazione a remi che rappresenta l’anima della vita marinara di Monopoli, con la tradizione dei pescatori che si allea – conclude Coldiretti Puglia – con quella dei contadini, tutori del patrimonio enogastronomico del territorio.

 

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Pubblicato in Attualità

Periodicamente ritorna nella nostra città il tema scivoloso del generale Giovanni Messe, questa volta l’occasione è costituita dalla convocazione del Consiglio Comunale del 22 ottobre prossimo che reca tra gli altri punti all’odg quello relativo alla “Giornata commemorativa in onore del maresciallo d’Italia Giovanni Messe e individuazione sito per la collocazione del busto”.

Da molti anni l’argomento della celebrazione del generale mesagnese è un tema divisivo che si porta dietro un dualismo esaltazione/condanna che nei suoi aspetti pregiudiziali è spesso stato di ostacolo a un corretto inquadramento della tematica.

Giova ricordare che già dagli anni ’70, all'indomani della scomparsa di Messe, il Consiglio comunale dell’epoca si divise non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche all'interno dello stesso partito di maggioranza che allora era la DC.

Abbiamo apprezzato l’iniziativa che l’Amministrazione comunale assunse sul finire degli anni ’90 per venire fuori dalla logica della contrapposizione ideologica, e cioè di affidare a un Comitato scientifico composto da qualificati docenti universitari e storici, coordinati da un Comitato promotore locale, il compito di un approfondimento storico-scientifico sulla figura del generale Giovanni Messe entro il contesto storico italiano ed europeo del Novecento. Alcuni componenti della nostra Associazione, allora impegnati in incarichi istituzionali favorirono e accompagnarono questi percorsi di ricerca e studi che furono condotti con rigore storico e senza pregiudizi.

I risultati di questi lavori furono presentati in un Convegno di studi molto partecipato che si svolse il 27 e 28 ottobre del 2000 e i cui atti furono pubblicati nel 2003 per volontà dell’Amministrazione Sconosciuto.  

Questo convegno rappresentò una prima proficua tappa perché contribuì a mettere sufficientemente a fuoco il personaggio Messe nello svolgersi della sua carriera militare. Gli stessi studiosi riconobbero pure che altre ricerche di archivio e approfondimenti erano necessari e dovuti per delineare pienamente la figura del Messe, in particolare dalla delicatissima fase della caduta del fascismo agli anni del dopoguerra dove rivestì ruoli politici e non solo, sino alla sua scomparsa. Le pubblicazioni infatti su questo secondo tempo del Messe si limitano ai resoconti parlamentari, a qualche attività ufficiale e a poco altro.

Questa seconda fase degli studi che richiederebbe un lavoro organico di ricerca documentale e approfondimento presso archivi ministeriali, militari, dei servizi segreti, dei partiti, per motivi vari, non si è mai realizzata e quindi la figura di Giovanni Messe è rimasta ben lontana dall'essere compiutamente definita.

Certo è che la figura del Messe politico nei suoi anni è stata oggetto di forti polemiche e contrapposizioni che sono apparse andare oltre la normale dialettica tra forze politiche diverse e sembrano fare riferimento ad un’ambiguità di fondo del personaggio.

Può capitare allora che venga fuori un libro pubblicato appena qualche mese fa dopo serie ricerche e studi negli archivi britannici, americani, italiani basandosi su documenti ufficiali rinvenuti negli archivi dei servizi segreti. Il libro intitolato “Le menti del doppio Stato” che la nostra Associazione avrebbe già presentato a Mesagne senza gli impedimenti dovuti al Covid 19, è stato scritto da due autori molto seri, Mario Cereghino, saggista ed esperto di archivistica e da Giovanni Fasanella, giornalista d’inchiesta e ricercatore.

Il volume che è stato anche ben recensito sulla Gazzetta del Mezzogiorno un mese fa, indaga portando prove documentali il fuoriscena della politica italiana, le attività nell'ombra delle varie agenzie di spionaggio operanti in Italia dal 1945 in poi, mettendo in luce aspetti salienti della storia d’Italia nel lungo dopoguerra che aiutano e integrano la storiografia professionale. Ebbene, in queste pagine la figura di Messe è richiamata ripetutamente per essere associata con dettaglio di particolari a trame eversive e golpiste che puntavano a rovesciare la democrazia costituzionale italiana.

Pur ritenendo la pubblicazione un contributo parziale e non esaustivo, ma comunque da non sottovalutare, e richiamando in ogni caso la necessità di ulteriori studi come sopra sottolineato, appare del tutto inopportuno allo stato attuale procedere a forzature celebrative senza alcuna fondamento e con l’unico risultato di accentuare ancora di più un clima divisivo di cui non si sente la necessità.

L’Associazione Di Vittorio, che si adopera con innumerevoli attività  per la diffusione dei principi democratici ed antifascisti sanciti nella Costituzione e che è impegnata a contrastare ogni atto che si compia o che si sia compiuto contro questi principi , chiede al Sindaco, al Presidente del Consiglio ed a tutti i Consiglieri Comunali  che il punto in questione all'ordine del giorno del Consiglio Comunale venga ritirato. Il rigore della storia è una modalità troppo seria per essere messa da parte con fughe in avanti su personaggi e fasi storiche complesse.

 

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Pubblicato in Spettacoli e Cultura
Domenica, 18 Ottobre 2020 11:17

Oggi in campo il Mesagne calcio

È arrivato il momento oggi inizia il mio ventesimo campionato da presidente e tifoso di questi meravigliosi colori ,voglio ringraziare tutte le persone che mi sono stati vicino in tutti questi anni che grazie a tutti abbiamo raggiunto dei risultati impensabili all’inizio.Tutto quello che ho fatto giusto o sbagliato l”ho fatto solo per amore del Mesagnecalcio è pura passione.Voglio salutare tutte le società che verranno a Mesagne e tutti gli addetti ai lavori e che sareti ospitati con lo stesso rispetto di quando inviti un amico a casa propria in bocca al lupo e forza Mesagnecalcio.

 

 

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Pubblicato in Sport
Domenica, 18 Ottobre 2020 11:08

ARRIVANO LE CASTAGNE 100% MADE IN PUGLIA

COLDIRETTI PUGLIA, ARRIVANO LE CASTAGNE 100% MADE IN PUGLIA; BIODIVERSITA' A RISCHIO ESTINZIONE. Patrimonio ancora vivo sul Gargano, nel basso Salento, tra Ostuni e Cisternino e sulla Murgia.

Arrivano le prime castagne pugliesi, un patrimonio della biodiversità a rischio di estinzione in Puglia, con i superbi castagneti che campeggiano sul Gargano, tra Vico del Gargano, Carpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento tra Supersano, Alessano e ai Paduli, sulla Murgia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base del monitoraggio della produzione in Puglia dell’albero del pane, il castagno.

castagne coldiretti “Si tratta di un ritorno atteso di un prodotto molto gradito dai consumatori che è a rischio di estinzione in Puglia anche per la presenza del cinipide galligeno del castagno proveniente dalla Cina, che provoca nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Contro questa minaccia è stata avviata una capillare guerra biologica”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

E’ proprio questa la storia di Peppe Calabrese, un agricoltore eroico di Vico del Gargano, che si prende cura di un castagneto di 80 anni, strappato al cinipede del castagno (Dryocosmus kuriphilus) attraverso la lotta biologica con la diffusione dell’insetto antagonista naturale Torymus sinensis e dal 29 settembre – racconta Coldiretti Puglia – ha iniziato la raccolta della prelibata varietà di castagne San Michele.

“L’umidità del mese di settembre ha provocato un calo del raccolto, ma la qualità è straordinaria – dice Peppe Calabrese – con la castagna dalla buccia lucida che viene via molto facilmente e il frutto è molto dolce”.

Si resta ancora lontani – sottolinea la Coldiretti - dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basti ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili.

Le castagne sono consumate dall’uomo fin da tempi immemorabili, ne parla per primo lo storico greco Senofonte, vissuto tra il 430 e il 355 A. C, che definisce il castagno “l’albero del pane”, poi nel 40 a.c. Marziale. Di castagne parla ancora Virgilio (il quale suggerisce d’innestare il castagno sul faggio) che le ricorda cucinate con il latte e mangiate con il formaggio. Per secoli un vero alimento, o un obbligato surrogato, grazie alle castagne, tante comunità rurali hanno potuto fronteggiare carestie, crisi economiche. Poi un lento abbandono con lo spopolamento delle aree interne della nostra penisola.

Il rischio è quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia, considerato che le importazioni nel 2019 sono risultate pari a ben 32,8 milioni di chili di castagne, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Ancora peggiore è la situazione dei trasformati, per i quali non vi è l’obbligo di etichettatura di origine e per le farine di castagne che, non avendo un codice doganale specifico, non è neppure dato a sapersi quante ne vengano importate.

Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o quelle sagre che si potranno svolgere in questi giorni dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne.

Un patrimonio che continua a essere presente nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare – conclude la Coldiretti – in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.

 

 

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Pubblicato in Agricoltura

Un furto da 500 euro è stato perpetrato venerdì pomeriggio nel posteggio del centro commerciale “Conad” di Mesagne ai danni di una signora di Taranto venuta a Mesagne per fare shopping. Ad agire sono stati due individui travisati con mascherina chirurgica. Sulle loro tracce si sono messi i poliziotti del locale commissariato. Probabilmente i due malviventi non sono mesagnesi. Il piano studiato dai due è stato semplicissimo, ma preciso nel colpire l’obiettivo. La signora era giunta nelle prime ore del pomeriggio presso l’ipermercato con un amico. L’intenzione era quella di fare un po' di shopping e poi ripartire per Taranto. Hanno posteggiato la macchina nel parcheggio e sono usciti dal loro mezzo, quando sono stati affiancati da una Bmw coupé, mezzo sportivo di lusso.

Uno dei due malviventi si è avvicinato all’accompagnatore della signora e gli ha chiesto alcune informazioni. Mentre la coppia era intenta a dare spiegazioni al giovane il complice ha afferrato la borsetta della donna dall’auto e si è allontanato seguito a ruota dall’altro malviventie I due si sono messi in auto e sono fuggiti. Pochi secondi necessari, tuttavia, a portare a segno il colpo. All’interno della borsa la donna aveva la somma di 500 euro necessari per pagare il fitto della sua abitazione. Appena si sono ripresi i due tarantini hanno chiesto aiuto e sul posto è giunta una volante del locale commissariato. Le vittime hanno fornito ai poliziotti anche un identikit dei due malviventi, bensì entrambi indossassero le mascherine di protezione e i guanti in lattice. Costernata la signora che nella borsa oltre al denaro aveva anche i documenti ed alcuni effetti personali. “Vorrei recuperare almeno i documenti che si trovavano nella borsa – ha detto agli agenti la signora Italia -. Probabilmente i due ladri l’avranno buttata da qualche parte: è una borsa nera con tracolla”. Intanto, gli investigatori stanno cercando di comprendere se il furto dei 500 euro è stato del tutto causale oppure i due banditi erano informati che la signora aveva tanto denaro nella borsetta. In aiuto alle indagini potrebbero arrivare le immagini fornite dal sistema di video controllo del centro commerciale.

Pubblicato in Cronaca

Carovigno. Servizio straordinario di controllo del territorio. Otto segnalazioni all’autorità amministrativa. I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio nel comune di Carovigno,  hanno segnalato all’autorità amministrativa  8 persone trovate in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale per un totale di grammi 7 di “marijuana”, grammi 5,5 di “hashish” e grammi 1 di “cocaina”, tutta sottoposta a sequestro, controllate 7 persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione,  20 veicoli, 41 persone, 2 esercizi pubblici, effettuate 8 perquisizioni, ritirate 2 patenti di guida, elevate 5 contravvenzioni al C.d.S per complessivi 371,00 Euro.

 

 

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Pubblicato in Cronaca

Interessante confronto sul Recovery fund, Contratti istituzionali di sviluppo, fondi europei e statali per la ripresa economica del Paese” si è svolto venerdì pomeriggio nel Comune di Mesagne e ha visto come relatori il senatore Mario Turco, sottosegretario di Stato della Presidenza del Consiglio dei ministri, il parlamentare Giovanni Luca Aresta (M5S), il sindaco Toni Matarrrelli, il presidente del Consiglio Omar Ture, e il consigliere regionale, Mauro Vizzino. La visita istituzionale del sottosegretario è servita a chiarire diversi aspetti circa la destinazione dei 209 miliardi di euro assegnati all’Italia nell’ambito del programma europeo del “Fondo per la ripresa”. Si tratta, com'è noto, dello strumento che l’Unione Europea ha previsto per sostenere la propria economia e quella dei Paesi maggiormente colpiti dalla crisi determinata dalla diffusione del Covid-19, con l’obiettivo di arginare i preoccupanti effetti del virus sulla società e l’economia. “Si tratta di risorse per il 40% a fondo perduto che potranno rivelarsi strategiche per la ripresa del Paese, favorendo la parità di sviluppo tra le diverse aree geografiche”, ha precisato l’onorevole Giovanni Luca Aresta. Anche a livello territoriale si disputa una partita il cui esito può rivelarsi prezioso, “ecco perché abbiamo il dovere di pianificare un’azione condivisa che ci consenta di invertire la rotta, traendo un beneficio duraturo da una vicenda drammatica come quella dell'emergenza epidemiologica”, ha sottolineato il sindaco Toni Matarrelli -. Per farlo occorrerà collaborare tra i diversi livelli istituzionali, Comune, Regione, Stato, fianco a fianco e in sinergia assoluta”. Nei prossimi giorni imprese e sindacati saranno chiamati ad esprimere una visione necessaria e, soprattutto, complementare alla capacità di lettura dei bisogni dei territori espressa dagli enti locali.

“L’importante piano di investimenti costituisce una grande opportunità per il Sud Italia e per la Regione Puglia, ai quali buona parte dell’intervento è destinato, previa definizione di chiare linee programmatiche. Nel frattempo, il cosiddetto “Contratto Istituzionale di Sviluppo” può rappresentare la possibilità di coniugare gli investimenti pubblici con quelli privati”, ha tenuto a far notare il senatore Turco. “La sfida è importante, ma il risultato può risultare rivoluzionario, come le opportunità che si profilano, con importanti vantaggi per le filiere produttive locali, in funzione dell’obiettivo della sostenibilità; per gli effetti occupazionali e la conseguente ricaduta in termini di benessere socio-economico”, ha concluso il sottosegretario. “La Puglia e il nostro territorio dovranno svolgere, come abbiamo chiesto che sia, un ruolo centrale rispetto alla capacità di attrarre e gestire gli investimenti che saranno resi disponibili. Saremo attenti e propositivi, come il momento e l'imperdibile occasione obbligano a fare”, ha assicurato il sindaco di Mesagne. Presenti all’incontro anche il presidente del Cna di Brindisi, Franco Gentile, e Angelo Guarini, direttore generale di Confindustria – Brindisi, che hanno espresso le loro valutazioni sulle nuove opportunità offerte dal “Fondo per la ripresa”. Tuttavia, la visita del sottosegretario Turco a Mesagne è stata criticata dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, che avrebbe voluto l’esponente di governo far visita al capoluogo di Provincia poiché è lì che dovrebbero arrivare per primi i finanziamenti del Recovery fund e Cis.

 

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Pubblicato in Politica

Villa Castelli. 48 enne deteneva illegalmente munizionamento ed è stato trovato in possesso di vari utensili di provenienza furtiva, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 48enne, del luogo, per detenzione illegale di munizioni e furto in abitazione. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare eseguita in quel centro, l’uomo è stato trovato in possesso di 6 cartucce calibro 16 illegalmente detenute e di vari utensili da cucina, di giardinaggio e di agricoltura di provenienza furtiva che sono risultati asportati nell’arco temporale tra il 14 e il 16 ottobre c.a., e denunciati dai  proprietari di altre due vicine abitazioni rurali. Il munizionamento è stato sequestrato e la refurtiva restituita ai legittimi proprietari.

 

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Brindisi. 50enne alla guida dell’auto rifiuta di sottoporsi al drugtest e viene poi trovato in possesso, senza giustificato motivo, di due coltelli, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 50enne, del luogo, per porto di armi od oggetti atti a offendere e rifiuto dell’accertamento della guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti. In particolare, l’uomo controllato alla guida della propria autovettura in una via di quel centro, si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Contestualmente, è stato trovato in possesso, senza giustificato motivo, occultati nel vano porta oggetti dell’auto, di due coltelli della lunghezza rispettivamente di cm. 15 e cm.20. Le armi sono state sequestrate, il veicolo sottoposto a sequestro amministrativo finalizzato alla confisca e ritirate la patente di guida e la carta di circolazione.

 

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