Redazione

A dir poco sconcertante la soddisfazione espressa da Rossi sul nulla fatto per l’Universita’ a Brindisi. Al Sindaco sfugge evidentemente che nella famigerata “Puglia Regione Universitaria”, Brindisi sarà l’unico capoluogo di provincia a non avere un ruolo centrale in tema di Università; raccoglierà probabilmente qualche briciola dagli altri comuni per cui il governo regionale ha stanziato milioni di euro.
E all’affermazione di Rossi ‘Brindisi farà la sua parte’, increduli, immaginiamo si tratti di una parte di comparsa sul palco della Regione Puglia a regia Emiliano.
Condividiamo le parole che aggiunge Rossi quando afferma ‘è evidente che l’università è alla base di quell’economia della conoscenza che deve rappresentare il futuro del modello di sviluppo del nostro territorio’: ci chiediamo, però, se lui è a “conoscenza” di tutte le angherie che, anche grazie alla sue carenze e a quelle della sua squadra, il suo riferimento politico riserva al nostro territorio. Il suo riferimento, Emiliano appunto, che si ricorda di Brindisi unicamente in campagna elettorale.
Anche se, a ben pensare, risuonano sempre i 127 voti che il buon Rossi era riuscito a racimolare per le Primarie in appoggio al caro Presidente o la clamorosa sconfitta di Emiliano a Brindisi durante l’ultima competizione regionale. E dunque, cosa ci aspettiamo oggi, se non un magro premio di consolazione?!
Potrebbe trattarsi quindi di ‘ripicche’ che Rossi non riesce a contrastare per carenza di autorevolezza e di visione.
E nel frattempo la città continua a morire.
Livia Antonucci
Coordinatrice cittadina Forza Italia Brindisi

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Sono 195 le persone attualmente positive al Covid-19 a Fasano. Tra questi sono stati accertati 60 casi di variante inglese, 42 dei quali alla Rssa  “Sancta Maria Regina Pacis”. «Alcuni organi di stampa stamattina riportano la presenza di numerosi casi di variante Uk del virus a Fasano», riferisce il sindaco, Francesco Zaccaria.

In particolare, “La Gazzetta del Mezzogiorno”,  in un articolo in pagina nazionale, scrive che a Fasano è stata rilevata la maggior quantità di positivi per la variante inglese (61 campioni su 66).

«Ancora una volta ho appreso dai giornali notizie che invece sarebbe indispensabile fornire in via prioritaria alle amministrazioni per organizzare nel miglior modo possibile misure di contenimento sul territorio – dice il sindaco Zaccaria –.  Stamattina ho sentito il direttore del Sisp, Stefano Termite, che mi ha confermato la presenza della variante Uk: i casi rilevati sono 18 più tutti i 42 casi della casa di riposo».

Fondamentale, ora più che mai, è non abbassare la guardia: «A prescindere da conferme ufficiali – dice il sindaco – continuiamo a tenere alta l’attenzione senza perdere  la calma: sappiamo che la variante inglese è molto contagiosa, tuttavia la scienza ha spiegato più volte che le varianti emergono continuamente nei virus ma, al tempo stesso, ci dice che il vaccino copre dai rischio di tutte le varianti ad oggi conosciute. La campagna di vaccinazione per tutta la popolazione è iniziata, pertanto bisogna avere la massima fiducia nella scienza e vaccinarsi senza se e senza ma. Nel frattempo però il nostro impegno deve essere quello di lavorare tutti insieme per limitare al massimo i contagi».

Anche per questo il primo cittadino ha emanato misure di contenimento ulteriori. Da oggi e fino a fine mese sono chiuse le scuole medie e superiori che fino al 27 febbraio saranno in Dad. Ieri, inoltre, sono entrate in vigore le due ordinanze che prescrivono il divieto di stazionamento dalle 18 alle 5 in 24 spazi pubblici del territorio e la chiusura, nelle stesse ore, dei distributori di bevande e alimenti.

«Le misure, indispensabili alla luce dell’aumentare dei casi, hanno già dato i primi risultati: c’era infatti molta meno gente in giro», riferisce sempre il sindaco.

Continua l’attività puntuale di monitoraggio del territorio da parte delle forze dell’ordine e in particolare di Polizia Locale, Guardia di Finanza e Carabinieri: ieri sono state identificati 18 persone e comminate due sanzioni per mancato uso della mascherina.

«Vi ricordo ancora una volta che questa è la prima e più importante regola da osservare insieme al rispetto del distanziamento fisico e della igienizzazione frequente delle mani – conclude Zaccaria –. Vi esorto alla massima prudenza e attenzione e ad evitare qualsiasi forma di assembramento, non solo perché questo è punito con una sanzione da 400 a 1000 euro, ma perché l’aumento dei casi deve spingere ciascuno di noi ad innalzare il senso di responsabilità personale e di comunità. Se vogliamo uscire quanto prima da questo terribile periodo di pandemia dobbiamo darci da fare rispettando le regole».

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 Nella mattinata  odierna, si è tenuta presso la Prefettura, la prima riunione organizzativa del G20 dei Ministri degli Esteri, previsto per i prossimi 28, 29 e 30 giugno e che vedrà coinvolte oltre alle  città di Bari e Matera, anche Brindisi.

L'incontro, presieduto dal Prefetto Bellantoni, ha visto la presenza del Ministro Plenipotenziario presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Capo della Delegazione Italiana del G20 e del  Ministro plenipotenziario presso la Direzione generale della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri , del Sindaco di Brindisi, del Questore.

 Sono stati esaminati i primi aspetti legati all’organizzazione della sessione dei lavori che si terrà a Brindisi il prossimo 30 giugno, oggetto di successiva e puntuale definizione all’esito dei sopralluoghi che la Delegazione governativa ha già avviato presso i  luoghi deputati allo svolgimento delle iniziative legate all'evento programmato in questo Capoluogo, al fine di valutarne l'idoneità.

Particolare attenzione verrà dedicata anche alle basi del Nazioni Unite presenti, ed, in particolare, alla cooperazione internazionale che vede nel World Ford Programma una realtà strategica di rilevante importanza sul territorio, per le continue missioni umanitarie che si svolgono in tutti gli scenari di crisi.

Seguiranno nei mesi prossimi ulteriori incontri, per la definitiva condivisione del programma dei lavori, per i quali la Prefettura ha assicurato ogni necessario supporto e collaborazione.

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Il Comandante Regionale Puglia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Francesco Mattana, ha fatto visita alla Caserma “Finanziere scelto A.T.P.I. Fabio Perissinotto M.O.V.C. nuova sede della Compagnia di Fasano, a decorrere dal 01 ottobre 2019.

 
LUfficiale Generale è stato accolto dal Comandante Provinciale di Brindisi, Col. t.ST Nicola Bia, dal Comandante del Gruppo di Ostuni Ten. Col. Tiziano La Grua e dal Comandante della Compagnia Capitano Domenico Pirrò. 
 
Come da programma, il Generale, dopo aver incontrato una rappresentanza del personale in servizio e una delegazione del personale in congedo appartenente alle Sezioni A.N.F.I. di Fasano ha presieduto ad un briefing istituzionale, nel corso del quale il Comandante del Reparto ha illustrato i più importanti aspetti relativi alla gestione del personale e della logistica.
 
Inoltre, sono state approfondite le principali tematiche operative riguardanti il Corpo, facendo il punto sulle più importanti attività investigative, con particolare riferimento, alla tutela della spesa pubblica (controlli sui destinatari delle misure di sostegno erogati dal Governo nel corso dellemergenza sanitaria) ed alla repressione dei traffici illeciti.
 
Nel complimentarsi per lattività complessivamente svolta dai finanzieri della Compagnia, il Generale Mattana ha ringraziato le Fiamme Gialle fasanesi anche per il contributo fornito durante lemergenza epidemiologica da COVID-19 per il contenimento del contagio, attraverso limpiego di pattuglie impiegate in servizi di controllo del territorio dedicati.

Torre Santa Susanna. Dopo l’arresto per furto di autovettura, disposti gli arresti domiciliari.

I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna hanno eseguito la misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nei confronti di SIMMINI Christian, 20enne e MAIZZA Antonello, 47enne, entrambi del luogo. I due si erano resi responsabili del furto di un’autovettura Lancia Y perpetrato il 13 febbraio scorso a Torre Santa Susanna. Il provvedimento è scaturito in seguito alla convalida dell’arresto del SIMMINI (MAIZZA era stato denunciato in stato di libertà). Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari.

Cellino San marco. Detiene in casa 52,5 grammi di marijuana, parzialmente confezionati in dosi, arrestato.

A Cellino San Marco, al termine degli accertamenti, i Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati da un team antidroga del Nucleo Cinofili CC di Modugno (BA), hanno tratto in arresto in flagranza di reato IAIA Gian Roberto, 23enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, all’esito di una perquisizione personale e domiciliare, il giovane è stato trovato in possesso di un sacchetto contenente complessivamente 52,5 grammi di marijuana, parzialmente già confezionati in dosi, oltre a un bilancino digitale di precisione, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. (Foto archivio). 

Mesagne. Atti persecutori nei confronti della ex compagna, disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 36enne del luogo. Il provvedimento cautelare scaturisce in seguito al reato di da atti persecutori posti in essere nei confronti della ex compagna, commessi da maggio 2020 al febbraio 2021. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha conferito la delega per la transizione ecologica ed energetica, riconoscendone l’assoluta necessità e la centralità nel recovery plan, ma a Brindisi le grandi imprese continuano a condizionare le scelte industriali e politico-istituzionali.

Com’è notorio, ENEL vorrebbe realizzare una nuova centrale termoelettrica alimentata a metano che non trova alcuna giustificazione nella transizione energetica e che assurdamente il consorzio di imprese PROMETEUS prova a sostenere con la propria proposta di realizzare un impianto fotovoltaico che fornirebbe anche idrogeno, snaturando la sua origine green, a detta centrale.

Nel porto di Brindisi è prevista da EDISON la realizzazione di un deposito costiero di GNL della capacità di 19.950 mc3 (volutamente al di sotto dei 20.000 mc3 che impongono la Via nazionale) e sono previsti dragaggi di fondali nell’area del canale Pigonati e di sant’Apollinare ed una immensa colmata nell’area di Costa morena Est addirittura scavando fino a meno 27 metri rispetto al livello del mare.

Ai destinatari della presente, abbiamo chiesto da tempo di assumere una posizione chiara ed ufficiale che, al di là delle rispettive posizioni sugli argomenti citati, tenga conto delle acclarate destinazioni d’uso delle aree interessate (a cominciare da quanto previsto nel documento programmatico preliminare del PUG e dalla individuazione dell’area di costa morena da riservare alla logistica, alla retro portualità ed allo scalo intermodale).

Abbiamo anche evidenziato che, per quel che attiene il deposito costiero, è mancato uno studio di fattibilità che esaminasse diversi siti possibili e prevedesse anche l’opzione zero e, solo in caso di individuazione scientificamente comprovata di un sito possibile, il ricorso alla VIA; abbiamo anche fatto presente che è giuridicamente inaccettabile che caratterizzazioni dei sedimenti da rimuovere con i dragaggi e pareri e giudizi assolutamente preliminari ed eventualmente pregiudiziali rispetto al giudizio di compatibilità ambientale sulle opere portuali, possano essere “semplicemente” inclusi in prescrizioni all’interno di un giudizio di compatibilità positivo.

Al Sindaco Riccardo Rossi chiediamo con la presente, - tenendo conto che i procedimenti in corso rischiano di concludersi in presenza di evidenti vizi formali - di comunicare ed ufficializzare le determinazioni dell’amministrazione comunale e di quella provinciale, in relazione all’assenza del citato studio di fattibilità e del preannunciato giudizio di compatibilità ambientale e dei conseguenti effetti di natura ambientale e sanitaria rivenienti dall’autorizzazione e dalla realizzazione delle opere richiamate.

Chiediamo, infine, di concordare un’azione comune con il Presidente della Giunta Regionale Pugliese, Michele Emiliano, per impedire che i ministeri competenti possano assumere futuri provvedimenti autorizzativi in presenza dei vizi formali e nei procedimenti in corso che, in caso di autorizzazione, ci riserviamo di sottoporre all’attenzione dell’autorità giudiziaria competente.

Brindisi 17 febbraio 2021

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La drastica riduzione delle giornate di pesca a circa 130 all’anno mette a rischio il futuro della flotta a strascico pugliese, il segmento più importante per occupazione e produzione ittica, dopo che le marinerie hanno già perso un fatturato da 30 milioni di euro a causa dell’emergenza Covid. E’ quanto denuncia Coldiretti Impresapesca, a seguito della pubblicazione del decreto della Direzione Generale della Pesca e dell’Acquacoltura del Ministero delle Politiche agricole che impone un nuovo taglio all’attività di pesca nei mari italiani colpendo un settore che ha già pagato un conto salato all’emergenza Covid per effetto di produzione invenduta, crollo dei prezzi e chiusura dei ristoranti, assieme alle forniture di pesce sulle tavole, aprendo  un varco sempre più ampio alle importazioni dall’estero.

“La situazione delle marinerie in Puglia è molto grave per il crollo della domanda sui mercati italiani ed esteri a causa del Covid con l’azzeramento degli ordini, per la chiusura 7 giorni su 7 dei ristoranti. L’effetto della pandemia è stato il crollo delle vendite del pesce fresco, a favore del prodotto surgelato, mentre 8 pesci su 10 consumati sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano. Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni  in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Con la riduzione delle uscite della flotta operante con sistemi a traino – sottolinea Coldiretti Puglia - le giornate di effettiva operatività a mare passano a non più di 130/160 gg. di media all’anno. Un numero di giornate che varia da zona di pesca a zona di pesca (Gsa) e dimensione delle barche e che rende non più sostenibile l’attività di pesca per la flotta nazionale,  considerata anche l’assenza di sostegni  e di ammortizzatori capaci di rendere sostenibile le interruzioni e l’economica delle imprese.

“In Puglia paradossalmente i consumi di pesce sono già tra i più bassi d’Italia – insiste il presidente Muraglia - nonostante sia una regione con una tradizione marinara molto forte. Solo il 56,6% dei pugliesi consuma pesce almeno una volta alla settimana, al 14esimo posto della classifica nazionale, ne mangiano meno di campani, marchigiani, lucani, umbri, abruzzesi, toscani, valdostani e liguri. La diminuzione del consumo di pesce azzurro impatta direttamente anche sulla salute, visto che questi prodotti hanno importanti caratteristiche nutrizionali, essendo i più ricchi in assoluto per contenuto di Omega3, che proteggono il cuore, sostengono il metabolismo e combattono l’invecchiamento”.

Coldiretti-Impresapesca chiede che, con il nuovo Ministro, si possa, nel più breve tempo possibile, affrontare il problema delle giornate di pesca, rinegoziando la riduzione delle giornate di pesca oppure dando le opportune coperture di sostegno alle imprese costrette alla inattività.   Va infine valutato il danno che tale restrizione sta causando a tutta la filiera ed alle imprese che operano a monte ed a valle della produzione.   Novità del Decreto, contestate delle imprese del settore, sono la scelta irrevocabile per l’anno 2021 dell’utilizzo esclusivo dell’attrezzo.

Gli operatori lamentano che siamo difronte solo a restrizioni senza efficaci sostegni in materia di sostenibilità economica e sociale, con una flotta che ha ormai un età media che si avvicina a 40 anni ed addetti che hanno un età media interno ai 51 anni, a fronte di una mancanza di supporti comunitari alla flotta e senza un valido sistema di ammortizzatori sociali per i lavoratori è inutile sperare in un rilancio.

Una misura che impatta sulla sopravvivenza delle 1.500 imbarcazioni pugliesi – ricorda Coldiretti - ma anche sulla salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo le importazioni dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelle tricolori.

Il consumo pro capite degli italiani è di circa 28 kg di pesce all’anno – sottolinea Coldiretti - superiore alla media europea ma decisamente basso se confrontato con quello di altri Paesi che hanno un’estensione della costa simile, come ad esempio il Portogallo, dove se ne mangiano quasi 60 kg, praticamente il doppio.

E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti regionale, ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%.Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, conclude Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.

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Emergenza epidemiologica: la situazione a Mesagne, la rilevazione della variante inglese in Puglia. 

Nella giornata di oggi a Mesagne si contano 5 nuovi casi e 9 guariti. Sono 73 le persone attualmente positive, 4 di loro sono ricoverate in ospedale, 2 in condizioni critiche ma in via di miglioramento.