Il Comune di Mesagne finanzia il rimpatrio di un soldato deceduto in Germania nel secondo conflitto mondiale

Agosto 25, 2021 1253
Francesco Fortunato Palumbo Francesco Fortunato Palumbo

Come aveva promesso nell’ottobre del 2019 il Comune di Mesagne contribuirà economicamente al rimpatrio delle spoglie dei militari mesagnesi, che riposano nei cimiteri tedeschi, morti nel secondo conflitto mondiale con la somma di 2 mila euro. Attualmente dei 4 militari sepolti in Germania solo una famiglia ha chiesto la traslazione della salma. Si tratta di Francesco Fortunato Palumbo, figlio di Ciro Palumbo e Margherita Facecchia, nato a Mesagne il 17 maggio 1920, deceduto il 6 settembre 1944 a Bergen Belsen (Germania).

Attualmente seppellito nel cimitero Militare Italiano d’Onore di Amburgo Riquadro I Fila e Tomba 15, il cui nipote Vincenzo ha formalizzato richiesta al Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti di Roma. I quattro militari caduti sono Francesco Altavilla, Carmelo Caramia, Angelo Raffaele Dellomonaco, Francesco Fortunato Palumbo che persero la vita durante la seconda Guerra Mondiale; internati o deportati nei campi nazisti, vennero sepolti in Germania nei cimiteri di Francoforte sul Meno e Amburgo. L’età media di questi caduti era di 24 anni. Della vicenda si era occupato l’onorevole Giovanni Luca Aresta, presidente della commissione Difesa della Camera dei Deputati, che aveva ricostruito i fatti avviando uno studio presso l’omonimo ministero. L’Amministrazione comunale, dal canto suo, all’epoca si disse pronta a garantire quanto necessario per il riportare a Mesagne le spoglie dei giovani militari mesagnesi, dei quattro identificati e di altri dei quali si dovesse avere notizia. Così è stato per i familiari del Palumbo che ne hanno fatto richiesta e adempiuto a tutte le pratiche burocratiche.

“Si tratta di una vicenda interessante che ci ha coinvolto completamente. Il Comune è impegnato a fare la propria parte per garantire il rimpatrio dei resti di questi soldati e di altri figli di questa città che, vittime della ferocia della guerra, non poterono fare ritorno a casa, travolti da pagine oscure della storia”, ha chiosato il sindaco Toni Matarrelli. Dei militari caduti nel secondo conflitto mondiale 52 provenivano dalla provincia di Brindisi. 

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