E' difficile e triste anche per un Pastore vivere momenti difficili come questo .... ma proprio perché Pastore ( spero che tu abbia letto la lettera che ha scritto a tutti gli operatori sanitari di Roma il nostro Vescovo don Paolo Ricciardi), voglio ricordarti che, nonostante le limitazioni e le prudenze umane giuste, giustissime... io sono qui in Ospedale, io sono in mezzo a voi come sempre e più di sempre al vostro servizio! Anche se fisicamente la presenza potrà essere meno visibile, ci sono per te che hai un ruolo di responsabilita' e per ogni operatore sanitario; ci sono per le famiglie visitate dalla sofferenza, ci sono, sempre e comunque, per i nostri pazienti. Ti prego di farlo sapere anche a loro che possono usufruire, con tutte le precauzioni possibili, del servizio religioso: l'ascolto, la confessione, l'Eucaristia, il sacramento dell'Unzione degli infermi, la preghiera di solidarietà con le famiglie visitate da nostra sorella morte corporale!!! Quanto sarebbe stato propizio in questo momento l'impianto audio-video per i pazienti! Non voglio aggiungere altro. Sappi che ti voglio bene, sappi che con la preghiera riesco ad arrivare anche all'ultimo dei nostri operatori sanitari in qualunque luogo, con qualunque professionalità essi lavorano (impiegati,operai, consulenti, informatori scientifici ...) nella nostra Azienda e nel nostro ospedale. Prego anche e particolarmente per chi non mi condivide o per chi ha avuto da me in questi lunghi 29 anni qualche dispiacere. Prego, naturalmente, perché i vostri colleghi scienziati, abbiano a trovare presto la soluzione a questo grave problema. Ti abbraccio con la tua famiglia e abbraccio, attraverso di te, tutti i colleghi!!! Non ho il telefono di tutti per cui ti affido questo delicato compito di riferire loro quanto ho comunicato a te. Con me, naturalmente, padre Fernando... con noi Sacerdoti Carmelitani, naturalmente, i volontari pastorali Eliani. Per intercessione del nostro patrono S. Elia profeta Dio ti benedica.