Redazione

Il gelo e la neve si abbattono sulle piante in fiore in Puglia mettendo a rischio i futuri raccolti in un inverno pazzo che, dopo le temperature primaverili fino a qualche settimana fa, sta stringendo nella morsa del gelo campi con le semine in corso, stalle e serre dove sono schizzati i costi per il riscaldamento a causa del caro energia. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione dell’irruzione di aria gelida con la caduta abbondante di neve a Foggia e in provincia di Bari.

Nelle campagne il caldo anomalo – sottolinea la Coldiretti Puglia – ha provocato il “risveglio” anticipato della natura con le margherite e le primule sbocciate nei campi e mandorli, albicocchi e pesche pronti alla fioritura e quindi particolarmente sensibili all’arrivo del maltempo che rischia di compromettere i prossimi raccolti. L’arrivo del grande freddo – continua la Coldiretti regionale – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli che reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare – continua la Coldiretti Puglia – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata della bolletta energetica.

L’aumento record dei costi energetici, infatti, spegne le serre e mette a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo – denuncia Coldiretti Puglia - perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti regionale – si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti.

La possibilità di utilizzare anche i trattori messi a disposizione dagli imprenditori delle campagne garantisce – precisa la Coldiretti Puglia – la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne, grazie alla maggiore tempestività di intervento. Una attività importante – insiste la Coldiretti – soprattutto per garantire gli approvvigionamenti alimentari agli animali nelle stalle e per consegnare il latte raccolto quotidianamente in una situazione in cui l’improvviso cambiamento delle condizioni climatiche crea difficoltà soprattutto alle aziende situate nelle aree rurali.

Siamo di fronte - sottolinea la Coldiretti regionale - agli effetti del mix micidiale con i cambiamenti climatici ed il moltiplicarsi di eventi estremi che si abbattono su un territorio reso più fragile dall’abbandono forzato e dalla cementificazione che nelle campagne nell’ultimo decennio ha provocato danni per oltre 3 miliardi di euro, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. A questa situazione – conclude Coldiretti Puglia -    non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre ¼ della terra coltivata (-28%).

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La Regione coordinerà con grande attenzione le azioni di accoglienza e ospitalità per le famiglie e i bambini ucraini coinvolti nel drammatico conflitto bellico.

È quanto emerso dalla seduta della III Commissione del presidente Mauro Vizzino

L’argomento è stato sottoposto all’attenzione dei commissari dalle consigliere Lucia Parchitelli e Debora Ciliento.

L’assessora al welfare Rosa Barone, ha sottolineato che la Regione pur non avendo competenze specifiche fungerà da raccordo fra le Prefetture, la Protezione civile, i Comuni e tutte le organizzazioni umanitarie coinvolte in questa fase di accoglienza. In particolare sarà importante avere una sorta di registro delle location a disposizione della nostra Regione per accogliere i profughi e delle famiglie eventualmente disponibili a collaborare.

Potrebbero essere utilizzati i Covid hotel ed il sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco, delegato al welfare per l’Anci sta lavorando per un raccordo fra i Comuni, una azione di ricognizione che renda efficace qualunque intervento.

Il garante per i minori Ludovico Abbaticchio, ha sottolineato che la Puglia è una delle Regioni più preparate alla accoglienza dei minori e di concerto con l’assessore Sebastiano Leo si sta lavorando a comprendere come poter fornire ai giovani profughi anche assistenza scolastica.

Il presidente del Comitato per la Protezione Civile, Maurizio Bruno ha sottolineato che si sta lavorando di concerto con la Croce rossa e la Caritas per l’organizzazione logistica del trasporto delle persone, confermando che i Covid Hotel saranno trasformati in alloggi per i profughi.

La popolazione pugliese sta rispondendo con grande senso di solidarietà – ha sottolineato il presidente Vizzino –manifestando una grande disponibilità all’accoglienza e alla collaborazione”

La Commissione ha ascoltato il sindacato nazionale biologi liberi professionisti e i laboratori di analisi associati pugliesi, sul tema della riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi.

L’assessore alla sanità, Rocco Palese, ha assicurato che “la Regione pur non avendo competenze specifiche relativamente al tema, ha la massima attenzione e esperirà ogni tentativo a livello di Conferenza Stato Regioni per evitare ogni possibile disagio per la categoria”.  

Addio ad oltre 106mila turisti dalla Russia che prima della pandemia erano venuti in viaggio in una delle regioni più amate dai viaggiatori della ‘Grande Madre’. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, alla luce del conflitto in Ucraina e delle sanzioni imposte dall’UE alla Russia, considerato che in epoca pre-Covid il turismo dalla Federazione Russa generava 31.554 arrivi e 106.409 presenze in Puglia, regione italiana con forti rapporti con la Russia, suggellati dalla visita dello Zar alla città di Bari nel 2007, dopo che nel 2003 Putin aveva donato la statua di San Nicola, patrono della città venerato da oltre due milioni di fedeli in Russia, con una targa che richiama i "legami plurisecolari" con Mosca.

Per la Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale – si tratta di una perdita importante anche perché i visitatori da questo paese hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa. I turisti russi scelgono in Puglia gli alberghi con 70mila presenze, ma anche gli esercizi extra alberghieri con 37mila presenze, secondo i dati dell’Osservatorio turistico di Puglia Promozione, con le masserie storiche degli agriturismi immersi nelle campagne pugliesi che sono ritenuti meta di eccellenza per i vacanzieri russi per la qualità dei servizi, l’offerta enogastronomica e la bellezza delle strutture e dei paesaggi.

“E’ oggi più che mai necessario sostenere il settore turistico da primato per la qualità dell’offerta che per effetto della nuova crisi causata dalla guerra subirà un ennesimo colpo dopo le pesanti perdite causate dal Covid. Servono misure nazionali e regionali per garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture”, afferma Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

I vacanzieri dall’estero in Puglia sono strategici per l’ospitalità turistica soprattutto nelle mete più gettonate anche perché – continua la Coldiretti regionale – i visitatori dall’estero hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Un problema che riguarda anche gli agriturismi dove gli stranieri – dice la Coldiretti regionale - rappresentavano oltre il 40% delle presenze totali prima della pandemia.

Il turismo in Puglia impatta per 6,5 miliardi sui consumi finali, pari al 12,3% sui consumi totali – insiste Coldiretti Puglia – una ricchezza straordinaria a cui contribuisce il turismo esperienziale negli agriturismi, come dimostrato dalla quota percentuale di soddisfazione nel rapporto con il territorio. Ai primi posti di gradimento c’è l’offerta di olio di qualità all’85%, di prodotti agroalimentari all’83, paesaggi e colori per il 75%, l’ospitalità al 72% e l’offerta vitivinicola al 70%,

“L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo – insiste De Miccolis - significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture agrituristiche assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale”.

La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per il crollo delle spese per alimentazione, alloggio trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Il cibo infatti – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia,  9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.

Si stima peraltro che 1/3 della spesa turistica sia destinata proprio all’alimentazione per consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi e acquisto di vino e specialità alimentari da riportare a casa, secondo le stime della Coldiretti. Gli arrivi dall’estero sono determinanti anche per gli agriturismi dove gli stranieri – conclude la Coldiretti Puglia – rappresentavano oltre il 40% delle presenze totali prima della pandemia.

 

Dati del giorno: 07 marzo 2022

1.730
Nuovi casi
23.357
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 506
Provincia di Bat: 139
Provincia di Brindisi: 101
Provincia di Foggia: 194
Provincia di Lecce: 652
Provincia di Taranto: 122
Residenti fuori regione: 15
Provincia in definizione: 1
74.904
Persone attualmente positive
541
Persone ricoverate in area non critica
28
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

757.901
Casi totali
8.910.658
Test eseguiti
675.272
Persone guarite

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LA FP CGIL DI BRINDISI CHIEDE ALLA DIREZIONE GENERALE DELLA ASL BR LA PROROGA DI TUTTI I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO E DI DARE CORSO ALLA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRECARIO SECONDO FABBISOGNI COERENTI E RISPONDENTI ALLE REALI ESIGENZE.

La vigente normativa  nonché  giurisprudenza amministrativa corrente, affermano senza ombra di dubbio il diritto soggettivo alle stabilizzazione  del personale assunto a tempo determinato in possesso dei requisiti per la stabilizzazione.

La FP CGIL di Brindisi  ha chiesto, pertanto, alla Direzione Generale della ASL di Brindisi l’immediata applicazione della menzionata normativa dando, nel contempo, corso alle proroghe dei contratti in essere sino al raggiungimento dei requisiti previsti per tutte le qualifiche professionali presenti  e di procedere  alla stabilizzazioni per coloro che hanno già maturato i requisiti previsti dalla normativa.

Si tratta di personale che presta e ha prestato servizi fondamentali per la  garanzia del diritto costituzionalmente garantito alla salute e che ha dato un contributo fondamentale  durante l’emergenza COVID.

La sentenza n. 1052 del 14/02/2022 del Consiglio di Stato stabilisce, senza ombra di dubbio, che si tratta di procedure di stabilizzazioni  dovute  e che i lavoratori in possesso dei requisiti per la stabilizzazione sono titolari di un diritto soggettivo al pari dei vincitori di un concorso.

La FP CGIL di Brindisi chiede, pertanto, l’avvio delle procedure di stabilizzazione   a favore  di tutto il personale sanitario avente diritto.

E’ un atto dovuto  sia per l’impegno e il sacrificio profusi  durante l’emergenza COVID sia  come riconoscimento della professionalità maturata.

E’ inaccettabile pensare che, nonostante i danni causati, si possa perpetrare la politica dei tagli lineari al SSSN così come si auspica che i fondi e i progetti del PNRR  possano allontanare il rischio  di continuare a creare contenitori lontani dalle esigenze dei cittadini e/o di accettare passivamente il persistere  di ataviche carenze di personale sanitario con ripercussioni sui servizi, sui cittadini e sui lavoratori.

La FP CGIL  di Brindisi  chiede, pertanto, al neo eletto Direttore Generale della ASL BR di invertire la rotta valorizzando le risorse umane a garanzia dell’intera comunità Brindisina  procedendo senza indugio alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro previa proroga  di tutti i contratti in essere.

Brindisi li, 07/03/2022                                                             LA SEGRETERIA  GENERALE  

                                                                                                                 Patrizia Stella

Salento, gli agriturismi aprono le porte ai profughi ucraini. Iniziativa della Caritas e delle due associazioni CIA Agricoltori Italiani “Turismo Verde” e “Ases”.

Sono già 15 le strutture agrituristiche salentine disposte ad accogliere le famiglie in fuga dalla guerra

Sono già 15 le strutture agrituristiche salentine che hanno deciso di accogliere le famiglie ucraine in fuga dalla guerra. L’iniziativa di solidarietà è stata illustrata venerdì dal presidente nazionale di Turismo Verde (l’associazione di CIA Agricoltori Italiani che unisce gli agriturismi di tutta Italia), il salentino Giulio Sparascio, e dal direttore della Caritas diocesana Ugento-Santa Maria di Leuca, don Lucio Ciardo.

Attorno ai profughi ucraini che saranno accolti nelle strutture agrituristiche sarà costituita una vera e propria rete di solidarietà che coinvolge anche tante aziende agricole. Saranno diverse, infatti, le imprese del comparto primario associate a CIA Salento che metteranno a disposizione prodotti agricoli e altri beni di prima necessità.

Durante la conferenza in cui l’iniziativa è stata illustrata, don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana Ugento-Santa Maria di Leuca, ha espresso parole di grande apprezzamento sia ai titolari e ai lavoratori delle strutture agrituristiche sia all’organizzazione sindacale degli agricoltori CIA Salento, rappresentata per l’occasione oltre che da Giulio Sparascio anche dal presidente provinciale Benedetto Accogli.

Se si considerano le grandi difficoltà vissute negli ultimi due anni dal settore agrituristico e dal comparto agricolo in generale, questa iniziativa assume ancora più rilievo. Tra le famiglie che verranno accolte, ci saranno tanti agricoltori ucraini costretti ad abbandonare la loro terra e le loro attività che ora sono sotto le bombe di una guerra devastante e insensata.

La guerra in Ucraina ha già messo in fuga più di 500 mila persone. In Italia, secondo quota fissata dal Bilancio Ue, arriveranno il 13% degli ucraini in fuga dal conflitto. Occorre fare il più possibile per far fronte comune e affrontare questa nuova e terribile emergenza umanitaria, coinvolgendo anche le 24 mila strutture agrituristiche di tutta Italia. Ecco perché Cia-Agricoltori Italiani si è attivata e, con le sue associazioni Turismo Verde e ASeS-Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, ha avviato la macchina dell’accoglienza insieme alla Caritas Italiana.

“Siamo con l’Europa e pronti a fare la nostra parte”, hanno spiegato i dirigenti delle due associazioni. “Precedenti esperienze, dal terremoto alla pandemia, ci hanno insegnato a non sottovalutare le emergenze, ma anche che occorre agire in modo puntuale e rapido per non vanificare gli aiuti”.

“Nel nostro Paese ci sono già 248 mila ucraini, una comunità forte che vivrà grandi stravolgimenti e alla quale possiamo far sentire il sostegno della nostra rete agrituristica nazionale, come di quella solidale della Ong di Cia che da tempo opera, insieme a tante altre organizzazioni, per la cooperazione internazionale. Ci uniamo, quindi, alla Caritas in Italia, in Ucraina e in tutta Europa. Rispondiamo all’appello da loro lanciato. Presto gli sfollati saranno milioni e non possiamo chiudere gli occhi”. Intanto, la Caritas sta portando avanti diverse iniziative di accoglienza, coinvolgendo tutte le prefetture. Il 27 marzo sarà realizzata una raccolta di prodotti agro-alimentari.

Un furto di abbigliamento sportivo è stato portato a segno in un negozio della galleria commerciale “Appia antica” di Mesagne. L’importo del bottino è di diverse centinaia di euro. Le indagini sono condotte dalla polizia che ha già individuato il responsabile. Si tratta di un individuo che risiede fuori dalla provincia di Brindisi. Dunque, un furto è stato portato a segno domenica mattina in un negozio di articoli sportivi presente nella galleria del centro commerciale. Qui un soggetto si è recato munito di una borsa. Ha iniziato a girare trai vari scaffali. I capi di suo gusto li ha presi e, quando non c’era nessuno nei dintorni, li ha messi nello shopper che aveva con sé. Sicuramente all’interno la borsa era stata schermata. Quando ha riempito lo shopper ha oltrepassato le barriere antitaccheggio senza che queste emettessero il tipico fischio di allerta. Il furto è stato scoperto al termine della giornata da parte del personale che ha notato nascosti per terra alcuni sensori tolti dall’abbigliamento sportivo trafugato. E’ stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunti gli agenti del locale commissariato. Sono state visionate varie immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza che hanno individuato il ladro. Ulteriori accertamenti hanno permesso di risalire alla sua identità. Si tratta di un individuo che risiede fuori dalla provincia di Brindisi. I poliziotti hanno messo in atto tutte le attività necessarie a inchiodarlo alle sue responsabilità.

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Questa notte un appartamento è andato a fuoco in un condominio di via Manfredi Svevo. Tutti i condomini sono usciti in strada terrorizzati. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno spento l'incendio e messo in sicurezza lo stabile. Indagini sono in corso per stabilire la causa dell'incendio.

Un appartamento è andato a fuoco nel cuore della notte a Mesagne. Lo stabile è stato evacuato temporaneamente per evitare eventuali intossicazioni. Sul posto sono giunte le squadre dei vigili del fuoco di Brindisi e le volanti della polizia di stato. I vigili hanno salvato anche due gatti che si trovavano nell’appartamento andato a fuoco. Dai primi accertamenti sembra che la causa dell’incendio sia dovuto a un corto circuito sprigionatosi in cucina.

Se i fatti si sono svolti senza nessun pericolo è grazie all’intervento di una vigilessa, che abita nel condominio, che per prima si è accorta del fumo ed ha lanciato l’allarme avvisando tutti gli altri condomini, tra cui una persona anziana. Dunque, tanta paura nel cuore della notte scorsa in via Manfredi Svevo, dove al primo piano di un palazzo un appartamento ha iniziato a prendere fuoco. Al terzo piano risiede con la sua famiglia la vigilessa Antonella Rossetti che nel cuore della notte si era alzata per andare in cucina a bere un po' di acqua. A un tratto ha sentito del tanfo provenire dall’esterno. Ha aperto la tapparella e ha notato che dal primo piano dello stabile saliva un fumo denso e acre. Immediatamente è uscita sul ballatoio e ha iniziato ad avvisare piano per piano tutti i condomini. In effetti al primo piano si era sprigionato un incendio. Così, mentre la gente si riversava in strada alle ore 4 è stato lanciato l’allarme. Sul posto sono giunte le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e le volanti della polizia. I vigili del fuoco sono saliti nell’appartamento muniti di maschere antigas e hanno spento l’incendio. Poi hanno messo in sicurezza l’abitazione. Altri vigili del fuoco hanno fatto scendere i condomini più reticenti a farlo. Fortunatamente al termine delle operazioni non si è registrato nessun ferito. I vigili del fuoco hanno salvato anche due gatti che erano rimasti nell’appartamento. Sono in corso accertamenti tecnici per valutare l’agibilità dell’abitazione. Una nota dei fatti accaduti è stata inviata all’autorità giudiziaria.

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Toni Matarrelli, sindaco della città di Mesagne, è il nuovo Presidente della provincia di Brindisi con 56788 preferenze. Lo hanno votato gli amministratori di 18 Comuni della provincia. Dallo scorso 20 gennaio Matarrelli stava svolgendo le funzioni di reggente dopo le dimissioni del Presidente, Riccardo Rossi. Il suo sfidante, Angelo Palmisani, si è fermato a 22538 preferenze. 

Questa la prima dichiarazione del Presidente Matarrelli: "Sono stato appena eletto presidente della Provincia di Brindisi: grazie a chi mi ha sostenuto contribuendo in modo decisivo, vinciamo col 72.3% dei voti.

 
Mi onoro della fiducia di chi mi ha votato e sostenuto: forze politiche, liste civiche e movimenti uniti intorno ad un progetto politico e di governo che si pone al servizio del territorio, che rappresenterò stringendo ogni collaborazione con le istituzioni e le comunità che ne fanno parte. 
 
Mi attendono, ci attendono mille impegni, l’emozione del momento non ne offusca nessuno, grazie anche ad una parentesi preziosa come l’esperienza  di reggente facente funzioni di questi mesi, che mi ha portato a osservare, comprendere, appuntare le questioni di maggior rilievo e quelle che attendono di essere avviate, completate, programmate.
 
Avverto il prestigio di un ruolo istituzionale tanto rilevante quanto impegnativo: la consapevolezza di poter agire in settori che toccano la vita delle persone rende con giusta misura la responsabilità che mi attende. Le strategie ambientali e i temi della transizione tecnologia, insieme allo sviluppo industriale, al trasporto pubblico, alla riqualificazione del patrimonio scolastico e alla manutenzione stradale vanno a comporre un quadro complesso e neppure esaustivo delle importanti prerogative attribuite all’ente provincia.
 
“Le città crescono se i contesti territoriali che le accolgono crescono”, questa convinzione mi accompagna come un vademecum breve dall’inizio di questo percorso che mi ha portato fin qui. Ci siamo. 
 
Siamo pronti a cogliere le opportunità, e non sono poche, del Piano di Ripresa e Resilienza, del Contratto istituzionale di Sviluppo e di ogni altra azione europea e nazionale utile a segnare passi in avanti per questa provincia di un sud che merita di contare e di governare il progresso di sé stesso".
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On. le Giovanni Luca Aresta (M5S)

"Congratulazioni vivissime e auguri di buon lavoro al sindaco della Città di Mesagne Toni Matarrelli eletto Presidente della Provincia di Brindisi. Sono certo che porterà anche nella istituzione provinciale quel metodo inclusivo che è indispensabile mettere in campo in questa fase così complicata per la vita delle nostre comunità. Le grandi sfide del corretto utilizzo dei fondi del PNRR e della transizione ecologica del nostro sistema produttivo chiamano le istituzioni sovracomunali a fare rete e ad accrescere le sinergie con il mondo imprenditoriale, del lavoro, della cultura e del volontariato. Da parte mia piena disponibilità a collaborare sui temi concreti che riguardano la vita dei nostri cittadini e cittadine".

 

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Interventi di derattizzazione su tutto il territorio comunale – lunedì 7 e martedì 8 marzo. 

 L’ufficio Ecologia della città di Mesagne informa che domani e dopodomani - lunedì 7 e martedì 8 marzo - il territorio cittadino, le scuole e gli immobili comunali saranno interessati dai programmati interventi di derattizzazione.