Redazione

Tentata estorsione e ricettazione, arrestato dai Carabinieri. Nella serata del 4 novembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Brindisi nei confronti di un 56enne, poiché gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione e ricettazione. Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini condotte dai militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Brindisi, in relazione a episodi di furti di veicoli per i quali l’indagato, minacciando di impedirne il ritrovamento, aveva avanzato ai rispettivi proprietari delle illecite richieste di denaro, mediante la tecnica del cd. “cavallo di ritorno”.

In un caso aveva preteso il pagamento di 400 euro, in un altro la somma 1.500 euro. Le vittime, senza piegarsi alle richieste estorsive, si sono invece rivolte ai Carabinieri che hanno anche recuperato i veicoli rubati. L’indagato si trova ora ristretto al carcere di Brindisi. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

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COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA ANTICIPI PAC 2022; SARÀ EROGATO 70% DELL'IMPORTO RICHIESTO.

Con i costi di produzione in tilt che mettono a rischio la tenuta delle aziende agricole e delle stalle, al via il pagamento degli anticipi della domanda Pac 2022 che anche per quest’anno ammontano al 70% dell'importo richiesto, invece del 50% degli anni scorsi. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento alla pubblicazione della circolare di Agea con le procedure e le indicazioni per l’erogazione dei fondi, una forma di sostegno alle imprese agricole in un momento di grave crisi a causa dell’aumento spropositato dei costi di produzione e dell’instabilità dei mercati.

L’aumento dei costi energetici e delle materie prime spinto dalla guerra in Ucraina ha determinato l’impennata dei costi di produzione per l’insieme delle aziende agricole che supera 1,4 miliardi di euro, con una stangata del +220% della bolletta di energia elettrica, un bilancio pesante che nell’estate ha gravato sugli agriturismi e sulle spese per la gestione e l’irrigazione di fattorie e stalle, ma che con l’arrivo dell’autunno pesa in maniera preoccupante su frantoi e serre anche per il l’aumento esponenziale dei prezzi del gas – denuncia Coldiretti Puglia - con la bolletta del bimestre schizzata alla stelle, mentre le aziende agricole, agrituristiche e agroalimentari fanno i conti con spese di energia, carburante, mangimi per l’alimentazione degli animali ormai insostenibili.

Il risultato è che – sottolinea la Coldiretti Puglia - più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea.

Uno tsunami si è abbattuto sulle aziende agricole con rincari delle bollente dell’energia elettrica, per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che stanno mettendo in crisi i bilanci. Nelle campagne – continua la Coldiretti regionale – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. In difficoltà è però l’intera filiera che si è trovata a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola come evidenziato anche dalla studio di Confindustria. Nel sistema agricolo – spiega la Coldiretti - i consumi diretti di ener­gia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiret­ti ci sono quelli che derivano da fitosani­tari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti Puglia – in­genti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origi­ne animale e vegetale, funzionamen­to delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro anche con lo sviluppo di alternative energetiche che offre il settore agricolo, dal fotovoltaico su tetti di stalle, serre e aziende agricole, senza consumo di suolo al biometano, quando – conclude la Coldiretti Puglia - la produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

Un duro colpo è stato inferto al mercato della droga! Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni hanno rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente che, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato diverse centinaia di migliaia di euro. La droga sequestrata ammonta ad oltre 4 kg: 2,200 kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina e circa Kg. 2,000 di sostanza stupefacente del tipo hashish. Questo è il risultato raggiunto dagli uomini della Polizia di Stato di Ostuni nella serata di sabato 29.10. u.s., rientrante nell'intensificazione dei servizi disposta dal Questore di Brindisi Annino Gargano nell'ambito della prevenzione e repressione dei reati in genere e in materia di stupefacenti in particolare.

Nel dettaglio, gli agenti decidevano di sottoporre a controllo due autovetture che pochi minuti prima erano state notate percorrere la s.p. 379 ad elevatissima velocità e a distanza molto ravvicinata una dall'altra, come se stessero mettendo in atto una vera e propria 'staffetta' per assicurarsi la via libera da ogni eventuale potenziale controllo che potesse intralciare la loro marcia. Immediatamente il personale operante, vista tale dinamica in atto, anche per garantirsi migliori e maggiori condizioni di sicurezza operativa, chiedeva l'ausilio di altri agenti del Commissariato che giungevano celermente sul posto. A questo punto, ci si metteva sulle tracce delle due autovetture e, raggiunte, si procedeva al loro controllo su strada anche perché, oltre a palesare sin da subito una condotta alquanto sospetta, non sapevano fornire alcuna risposta plausibile in merito alla loro condotta di guida così tanto spericolata.

All'interno del primo veicolo l'attività di approfondimento non conduceva ad alcun risultato, mentre sul secondo la meticolosa attività di ricerca consentiva di rinvenire due grossi involucri celati all'interno del sottofondo presente all'interno del portabagagli posteriore. Il successivo accertamento consentiva di apprezzare che i due `panetti' erano di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Gli operanti decidevano così di andare ancora più a fondo e sottoporre ad attività di ulteriore ricerca un locale box adibito a garage nella disponibilità del soggetto a bordo della cui autovettura era stata rinvenuta la droga. La tenacia e la caparbietà degli agenti del Commissariato di Ostuni, diretti dal Vice Questore Aggiunto Andrea Toraldo, veniva premiata in quanto in detto locale, posta nella parte inferiore di un mobile d'arredo, veniva trovata confezionata in un unico involucro di nastro adesivo ulteriore sostanza stupefacente del tipo hashish per un quantitativo di circa 2,00 Kg. Oltre alla citata sostanza stupefacente, venivano sottoposti a sequestro anche i telefoni cellulari che i soggetti coinvolti avevano a disposizione. All'esito dell'attività espletata, su disposizione dell'A.G., si provvedeva ad arrestare e condurre in carcere un soggetto per il delitto di detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ex art. 73 D.P.R. 309/90 e a deferire in stato di libertà gli altri due soggetti occupanti il primo dei due veicoli coinvolti, tutti e tre ostunesi.

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Dati del giorno: 04 novembre 2022

1.195
Nuovi casi
8.832
Test giornalieri
5
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 369
Provincia di Bat: 65
Provincia di Brindisi: 160
Provincia di Foggia: 126
Provincia di Lecce: 320
Provincia di Taranto: 137
Residenti fuori regione: 15
Provincia in definizione: 3
13.345
Persone attualmente positive
167
Persone ricoverate in area non critica
8
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.523.686
Casi totali
13.023.652
Test eseguiti
1.501.161
Persone guarite
9.180
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 490.758
Provincia di Bat: 129.619
Provincia di Brindisi: 145.088
Provincia di Foggia: 213.533
Provincia di Lecce: 317.126
Provincia di Taranto: 206.342
Residenti fuori regione: 16.049
Provincia in definizione: 5.171

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LA POLIZIA, procedeva all’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari n. 363/22 R.M.C.P. e n. 9863/19 R.G.N.R. a carico di:

  • L. N. C., brindisina, di anni 22.
  • T. C., brindisino, di anni 37.

La misura cautelare in argomento è stata emessa dalla Sezione Riesame del Tribunale di Lecce che ha deciso sull’appello del P.M. avverso l’ordinanza di parziale rigetto dell’applicazione di misure cautelari n. 5826 R.G.I.P. del 28/06/2022, ordinanza che aveva portato all’arresto di 12 persone (sei in carcere e sei ai domiciliari) eseguita, sempre da questa Squadra Mobile, il 14 luglio del corrente anno.

Il Tribunale, accogliendo le argomentazioni del P.M., emetteva in data 9 agosto 2022 il provvedimento cautelare a carico dei sopracitati L.N.C ed il T.C., ordinanza che diveniva irrevocabile e, pertanto, esecutiva.

Gli arrestati risultano essere indiziati di avere posto in essere diversi episodi estorsivi per quanto riguarda la L.N.C e di avere trafficato, in diverse occasioni, stupefacente con riferimento al T.C.. Ad entrambi è contestato l’essersi avvalsi, per la commissione dei reati, del metodo mafioso.

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Una serata all’insegna del sorriso, nel ricordo di chi, con la gioia della fede ha diffuso messaggi di pace e bontà nel pieno rispetto delle proprie funzioni e dell’importante mandato di guida spirituale dell’intera umanità. 
 
Nella Taberna Libraria di Latiano gli appuntamenti culturali di spessore riprendono nel nome di Giovanni Paolo I, al secolo Papa Luciani, al quale è appunto dedicato l’incontro con l’autore di sabato 12 novembre con inizio alle ore 19:30, quando, nella sala eventi della libreria di Via Torre S. Susanna a Latiano il giornalista scrittore e vaticanista Antonio Preziosi presenterà la sua opera dal titolo “Il sorriso del Papa” (Edizioni San Paolo). A dialogare con l’ospite don Vincenzo Rubino della Biblioteca Diocesana di Oria.
 
L’iniziativa, per l’organizzazione della quale si deve un particolare ringraziamento alla Parrocchia “Santa Maria della neve” di Latiano guidata da Don Salvatore Rubino rientra, come noto, nella rassegna letteraria "Cultura, Spettacolo e..." firmata in collaborazione con De Vivo Home Design, SummerTime – Animazione & Spettacolo e Cantine San Donaci.Preziosi_ANTONIO.jpg
 
Il libro “Il sorriso del Papa” arriva in occasione della beatificazione di Albino Luciani, il "Papa del sorriso", che ha riportato all'attenzione del mondo intero la figura di un uomo di fede e di Chiesa che seppe fare della sua vita un capolavoro di umiltà, di tenacia, di spirito di servizio e di amore per tutti. Antonio Preziosi, con un racconto di stile giornalistico, ricostruisce dettagli ed episodi della vita di Albino Luciani e del pontificato di Giovanni Paolo I, che fu pastore della Chiesa universale per pochissimo tempo, ma seppe tracciare una via ancora attuale con la forza del suo esempio di vita e del suo indimenticabile sorriso. Una biografia aggiornata e attenta a tutti gli aspetti della figura del Pontefice che regnò solo per un mese: teologo, pastore, padre conciliare, uomo di intensa e per alcuni aspetti innovativa spiritualità. La storia di un Papa che in appena trentatré giorni ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa.
 
Antonio Preziosi, attuale direttore di Rai Parlamento è un giornalista, saggista, scrittore e vaticanista. A lungo corrispondente del servizio pubblico (Rai) da Bruxelles, ha svolto per anni l’incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Tra le sue pubblicazioni: “Il papa doveva morire” (San Paolo, 2021).
 
Per prenotazione posti è possibile mettersi in contatto con la Taberna Libraria di Latiano ai numeri 349/7184690 - 338/4308881.

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Centri per l’impiego di Brindisi e provincia: 53 nuovi annunci di lavoro sul portale regionale “LavoroXTe”, 53 annunci di lavoro per 114 figure professionali è il dato registrato nella settimana dal 4 all’11 novembre relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi. Le offerte, consultabili sul sito o sull’app “LavoroxTe Puglia”, sono costantemente aggiornate e monitorate dagli operatori del servizio Incrocio Domanda-Offerta dei Centri per l’impiego.

  Si conferma quello dell'edilizia il settore con la maggiore richiesta di personale. Sono, infatti, ben 50 le posizioni aperte su Brindisi e provincia, tra carpentieri, muratori, elettricisti, manovali edili e geometri. Seguono il settore turismo, con 12 profili professionali richiesti, il settore ristorazione, con 12 profili richiesti e a seguire il settore servizi, con 7 profili richiesti.  Per quanto riguarda le opportunità di impiego riservate alle categorie protette ex. art 18, sono stati pubblicati due nuovi annunci per: 1 addetto/a verniciatore e un’addetta/o segreteria e piccola contabilità.

  Non mancano opportunità di inserimento lavorativo all’estero tramite la rete Eures. Si ricerca, infatti, personale nel settore della ristorazione in Germania e Agency e Concierge nel settore dello Yachting di lusso a Olbia. Si informa, inoltre, che sono attualmente aperte le iscrizioni alla sesta edizione dell’evento “EURES ITALY for EMPLOYERS' DAY 2022”, dedicato ai Servizi per l'impiego e alle aziende europee alla ricerca di personale con adeguate competenze tecniche e linguistiche. L’iniziativa si svolgerà il prossimo 15 novembre.

 Sempre aggiornata anche la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, dalle offerte formative con Master Pass Laureati 2022 alle opportunità offerte con i programmi di politiche attive con Garanzia Giovani e il progetto NEET.

  Per qualunque richiesta o informazione, cittadini e imprese possono rivolgersi agli operatori di Arpal Puglia dei Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi.

  Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative.

ARPAL Puglia – Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro Puglia

L'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro della Puglia nasce con la Legge regionale n. 29 del 29 giugno 2018 e ha come obiettivo prioritario la più ampia inclusione nel mondo del lavoro. Gestisce i Centri per l’impiego; favorisce l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in sinergia con imprese e privati accreditati; promuove l’integrazione delle  persone con disabilità e fragilità; supporta l’osservatorio del mercato del lavoro;  collabora alla programmazione dell’offerta formativa rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali.

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Energia BR, Amati: “Comune tratti con Snam e dica no a carbone. Altro che compensazioni. Altrimenti il PD ritiri fiducia”.

Nota del consigliere regionale Fabiano Amati (PD).

“Il Comune di Brindisi rifiuta irragionevolmente di trattare con Snam le compensazioni da gasdotto per il quartiere Torre rossa e invece apre alle compensazioni da produzione a carbone. Sembra uno scherzo. 
Vorrei ricordare che stiamo andando a carbone perché i no-a-tutto hanno ostacolato e ritardato gas e rinnovabili, rendendoci dipendenti anche dai dittatori.
E continuano a farlo con i no senza senso anche ai rigassificatori offshore, sostituti per eccellenza della produzione a carbone. 
Io sono da sempre per la chiusura della produzione a carbone e perciò trovo incredibile parlare di compensazioni per quell’attività. Soprattutto discutere di compensazioni per la produzione a carbone ne legittima l’esercizio, ritardando nei fatti il processo di transizione. 
Per questi motivi penso che il PD, il mio partito, dovrebbe intimare al Sindaco di Brindisi la chiusura del negoziato con Snam per la contrada Torre rossa e aiutare migliaia di persone che vivono in uno stato incivile, confrontarsi con il Governo per la conferma del no assoluto al carbone e ostacolare le compensazioni per questi tipi di produzione accettando solo ristori temporanei. E poi favorire l’insediamento delle infrastrutture energetiche pulite, passando dalla posizione no-a-tutto alla posizione del sì-con-giudizio. Tutto questo a pena dello scioglimento del Consiglio comunale, perché sarebbe inutile tenere in vita un quadro politico sterile e perciò dannoso. 
Un programma molto facile di linearità politica e di moderno ambientalismo, imparentato in modo stretto con la logica, la prosperità, la sicurezza ambientale e la pace.”

COLDIRETTI PUGLIA, DA FONDO GRANO DURO 80MLN PER AUMENTARE AUTOSUFFICIENZA, IN PUGLIA -26% PRODUZIONE PER SICCITÀ E COSTI PRODUZIONE IN TILT.

Dal Fondo Grano Duro arrivano 80 milioni di euro, un sostegno alla produzione proprio quando a causa della siccità e dei costi di produzione in tilt causati dalla guerra in Ucraina, è crollata la raccolta del grano in Puglia nel 2022 con una diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento al Decreto del MIPAAF che ha modificato lo stanziamento delle risorse del Fondo Grano Duro che ammontano  a  10  milioni  di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, a 24 milioni  di  euro  per l'anno 2022, a 14 milioni di euro per l'anno 2023, a  12  milioni  di euro per l'anno 2024 e a 10 milioni a decorrere dal 2025, per rispondere alla necessità strategica di aumentare l'autoapprovvigionamento e l’autosufficienza di grano duro, dando un aiuto diretto per favorire il rafforzamento della filiera  grano-pasta.

Va incentivata la produzione di grano duro in Puglia, che risulta in progressiva diminuzione, mentre ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali dei costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono state proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all’avena, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato. La crisi ucraina e i suoi contraccolpi globali hanno messo in evidenza quanto l’Italia sia deficitaria su molti fronti per quando riguarda il cibo ed è costretta ad importare i 3/4 (73%) della soia, il 64% del grano tenero per biscotti e pane e il 44% del grano duro per la pasta.

La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68% secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Crea. Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi e dalla grave e perdurante siccità in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare ulteriormente la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.

Ci sono le condizioni per rispondere alla domanda dei consumatori ed investire sull’agricoltura della Puglia che è in grado di offrire produzione di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che – insiste Coldiretti Puglia  – valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti.

Intanto, si registra il balzo dell’export della pasta pugliese nel mondo con un aumento delle vendite all’estero del 44% nei primi 6 mesi del 2022 – insiste Coldiretti Puglia - proprio sotto la spinta dell’allarme globale provocato dalla guerra in Ucraina sulla certezza e salubrità del cibo che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza.Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese – aggiunge la Coldiretti regionale - che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

Gli acquisti di pasta fatta al 100% di grano made in Italy – sottolinea la Coldiretti - sono cresciuti ad un ritmo di quasi 2 volte e mezzo superiore a quello medio della pasta secca anche per effetto dello smart working e del lungo lockdown per combattere l'emergenza covid che ha costretto i cittadini in casa. Il risultato è che già oggi un pacco di pasta su 5 venduto al supermercato – precisa Coldiretti – utilizza grano duro coltivato in Italia, con la Puglia leader nella produzione dove si stima per la campagna ancora in corso un calo del 45% a causa del clima pazzo per le gelate e la siccità, ma di qualità ottima.

Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare già a partire dalla prossima stagione, con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale. Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita anche in Puglia la messa a coltura di oltre 100mila ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali per realizzare piccoli invasi che consentano di conservare e ridistribuire l’acqua per aumentare la produzione aggiuntiva di grano duro per la pasta, di tenero per fare il pane e di mais per gli allevamenti.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma è necessario investire – aggiunge Coldiretti Puglia - per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

Bisogna invertire la tendenza ed investire per rendere il Paese il più possibile autosufficiente per le risorse alimentari facendo tornare l’agricoltura centrale negli obiettivi nazionali ed europei, conclude Coldiretti nel sottolineare che nell’immediato occorre salvare le aziende agricole da una insostenibile crisi finanziaria per poi investire per aumentare produzione e le rese dei terreni.

PRODUZIONE CEREALI PUGLIA

 

Anni

2020

2021

2022

 

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

Tipo di coltivazione

 

 

 

 

    frumento tenero

 

393800

225000

213000

    frumento duro

 

9500800

9318000

6877000

    orzo

 

537550

538300

354730

      avena

 

547655

550655

483175

    mais

 

49735

51000

44250

    sorgo

 

3800

3800

3800

*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Istat.

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AMBIENTE: COLDIRETTI PUGLIA, MIGLIAIA DI STORNI IN CAMPAGNA; È INVASIONE CON RAZZIA DI OLIVE E PIAZZOLE DANNEGGIATE.

 Sono migliaia gli storni in campagna che mangiano ognuno fino a 20 grammi di olive al giorno nelle aree olivetate di Bari e Brindisi e sul Gargano nell’epicentro tra San Giovanni Rotondo e Manfredonia, dove il fenomeno delle nubi di uccelli è divenuto quotidiano e pressante.  La denuncia arriva da Coldiretti Puglia che segnala l’aggravarsi del fenomeno degli stormi di storni, anche a causa dei cambiamenti climatici con le alte temperature che fanno proliferare gli uccelli che divorano le olive.

Particolarmente colpito dagli storni il settore olivicolo nelle province di Bari e Brindisi nella litoranea tra Polignano a Mare, Castellana Grotte, Monopoli, Alberobello, Locorotondo, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, Mesagne e Brindisi e sul Gargano ed il danno si attesta tra il 30 ed oltre il 60% - spiega Coldiretti Puglia - a carico degli olivi.storni_E_invasione_nelle_campagne_divorano_olive_e_distruggono_piazzole.jpg

Oltre al danno diretto, non vanno sottovalutati i danni indiretti. Gli storni distruggono le piazzole adibite alla raccolta delle olive – insiste Coldiretti Puglia – e gli olivicoltori sono costretti a contrastare una calamità senza averne gli strumenti, condannati, quasi, a riprogrammare la propria attività agraria per scongiurare la distruzione della produzione. Tra l’altro, non è soltanto l’olivicoltura a risultare colpita, dato che il passaggio degli stormi di storni lascia sugli ortaggi quantitativi di escrementi tali da rendere impresentabile il prodotto sul mercato. Gli storni trovano ristoro notturno nelle aree protette, per riprendere le scorribande alimentari diurne ormai da mesi, dato che il caldo anomalo degli ultimi anni ha fatto convertire la specie protetta da migratoria a stanziale.

Il caso più grave e noto dei danni provocati dai cinghiali all’agricoltura non deve far dimenticare – sostiene Coldiretti Puglia – che esistono altre specie problematiche, quali le forme domestiche di specie selvatiche e le forme inselvatichite di specie domestiche. In questo ambito, sono numerosi i danni provocati dai cani inselvatichiti agli allevamenti e quelli dovuti, invece, alla massiccia diffusione del piccione inselvatichito che danneggia non solo le colture, ma anche i prodotti agricoli stoccati nei silos, quali sementi e cereali. Un altro problema rilevante è, poi, quello del controllo di alcune specie alloctone – conclude Coldiretti Puglia - si sono diffuse in modo invasivo, provocando gravi danni all’acquacoltura e all’agricoltura, ne sono un esempio il cormorano e lo storno.

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