Quale futuro per il basket mesagnese? In evidenza

Bruno Morobianco Gennaio 17, 2017 1419

mellone gen17(di Bruno Morobianco) La pausa per il maltempo ha rinviato tutte le gare dei campionati regionali pugliesi e ho provato a ipotizzare uno scenario del movimento cestistico  della nostra città, visti anche i tanti atleti impegnati in tutte le categorie.

Sono tornato a respirare il basket cittadino, dopo circa 15 anni , con le prime cronache della Mens Sana Mesagne. In questi anni di distacco, anche a causa degli studi universitari, ho assistito solo ai 4 derby tra i mensanini e i ragazzi di Angelo Vitale, all'epoca Fortitudo.  I ricordi della grande Virtus, dalla storica promozione in B2 alle desolanti gare finali con retrocessione incorporata, sono indelebili. Sia a livello personale che sportivo. Un incastro perfetto nella mia vita adolescenziale e  al momento un'esperienza sportiva a livello cittadino veramente unica.

Nel 2017 il movimento cestistico cittadino  lo regge principalmente la Mens Sana,  fondata da Gianfranco Mellone, al terzo decennio di vita, partecipando al campionato di serie D ma soprattutto con tanto movimento giovanile. Una gestione impeccabile dal punto di vista della autocapacità di reggere a questi tempi di ristrettezze economiche e senza un vero e proprio mecenate. guarini ivano gen17A ruota segue la New Virtus Mesagne, il cui nome richiama inevitabilmente i fasti del passato. La società del Presidente Ivano Guarini,  è impegnata soprattutto nel settore giovanile ma ha una squadra iscritta al torneo Open del CSI e una squadra femminile in C. A queste due società si devono aggiungere altre due squadre cittadine iscritte al torneo CSI:  l'Olimpia e quella del presidente Rosato. La prima è una squadra satellite della Mens Sana il cui fine è quello di avere una seconda squadra che potrebbe disputare da protagonista almeno il torneo di Promozione.

Rileggendo attentamente la rivista  "Terzo Tempo" , pubblicata nel settembre 1991,  celebrativa della storica promozione della Virtus, sembra di rivedere lo scenario attuale. Società divise che successivamente decisero di fondersi per dare vita a una società con le spalle più larghe. Neanche allora c'era un mecenate di turno, ma un gruppo di circa 50 soci, di ogni estrazione politica e sociale, che resse , guidati da un'abile regia, lo sforzo di disputare tornei impegnativi e da protagonisti, dalla prima squadra alle giovanili.

Oggi stando ai si dice degli addetti ai lavori, circola la voce di una seconda squadra mesagnese prossima a iscriversi alla D pugliese. Un chiaro segnale che la fiamma della passione per la pallacanestro a Mesagne, non si è mai spenta e covano sotto la cenere ambizioni importanti.

Forse sarebbe il caso di unire le forze economiche, sportive, organizzative?
Se son rose…fioriranno!

Ultima modifica il Lunedì, 16 Gennaio 2017 17:50