Redazione

Gli uomini della sezione operativa navale della guardia di finanza di Brindisi hanno soccorso una Caretta caretta finita alla deriva e la hanno affidata alle cure del centro recupero tartarughe marine di Torre Guaceto. 

Ieri mattina, i militari erano in servizio lungo la costa sud, quando hanno notato qualcosa al largo, a circa 3 miglia marine, nell’area di pertinenza di Casalabate. Si sono avvicinati ed hanno scoperto che si trattava di una tartaruga in difficoltà. 
La macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente. 
I finanzieri si sono adoperati per recuperare l’esemplare e l’hanno caricato sul proprio mezzo navale, dopodiché, hanno chiesto l’intervento del personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto. 
Gli operatori hanno raggiunto i militari presso la base navale e, nel giro di poco, la tartaruga è stata ricoverata presso il centro recupero tartarughe marine della riserva.
Ad un primo controllo, le condizioni della Caretta caretta sono risultate stabili, reagisce agli stimoli, ma un elemento tristemente comune tra le tartarughe che vengono soccorse in mare o a seguito dello spiaggiamento, ha preoccupato il personale del centro recupero: la presenza di una lenza che fuori esce dalla bocca. 
La circostanza rende evidente ciò che non si può vedere ad occhio nudo, ossia l’amo che l’esemplare ha ingoiato. Si tratta di parte di un palamito, attrezzo utilizzato per la pesca. 
Dopo, i primi controlli presso il centro, la tartaruga è stata messa in vasca per poi essere sottoposta ad accertamenti approfonditi ad opera degli specialisti della facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Bari, ente convenzionato con il Consorzio.
La Caretta caretta dovrà essere sottoposta ad un intervento chirurgico per essere liberata dal groviglio infernale, l’auspicio è che l’amo non abbia provocato eccessivi danni ai suoi organi interni. 
L'esemplare, intanto, riceve tutte le cure del caso, pesa appena 6 chili ed è tanto giovane che ancora non è possibile stabilirne il sesso. 
“Gli uomini della guardia di finanza di Brindisi sono sempre al nostro fianco - ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, grazie a loro abbiamo fermato tanti pescatori di frodo che volevano danneggiare la riserva e salvato numerosi animali. I militari svolgono un lavoro quotidiano impegnativo ed importante per tutti noi”.
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l presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 13 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 8.461 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.350 casi positivi: 472 in provincia di Bari, 67 in provincia di Brindisi, 176 nella provincia BAT, 269 in provincia di Foggia, 113 in provincia di Lecce, 239 in provincia di Taranto, 11 residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 22 decessi: 10 in provincia di Bari, 12 in provincia di Foggia.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 639.491 test.

8324 sono i pazienti guariti.

22.511 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 31.792, così suddivisi:

12.789 nella Provincia di Bari;

3.433 nella Provincia di Bat;

2.189 nella Provincia di Brindisi;

7.396 nella Provincia di Foggia;

2.356 nella Provincia di Lecce;

3.385 nella Provincia di Taranto;

240 attribuiti a residenti fuori regione;

4 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

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A partire da oggi, il centro di manutenzione Anas di Fasano, ospita un Covid drive-in. Il centro, collocato tra la Strada statale 16 “Adriatica” e la statale 379 “di Egnazia e delle Terme di Torre Canne”, sarà a disposizione dei cittadini per effettuare test per il Covid-19 e dare un risultato nel più breve tempo possibile.

L’accordo tra Anas, Protezione civile regionale, Asl di Brindisi e Comune di Fasano, ha messo in moto questa iniziativa per l’attivazione di un drive in, che potrebbe essere al servizio anche degli abitanti dei Comuni limitrofi che rientrano nel territorio barese. La postazione, realizzata grazie all’impegno dell’ingegner Vincenzo Marzi, responsabile della Struttura Puglia dell’Anas, si aggiunge a un altro drive in già attivo a Fasano. In provincia di Brindisi sono disponibili, inoltre, due postazioni nel capoluogo, una a Francavilla Fontana, Mesagne e Ostuni.

Infine, in collaborazione con la Marina Militare e il Comune è stata ultimata l’installazione di un drive in a San Pietro Vernotico, nella zona del Presidio Territoriale di Assistenza.

drivein fasano nov20.1
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drivein san pietro nov20

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I Carabinieri della Stazione di Brindisi Casale hanno denunciato in stato di libertà un 65enne del luogo, per detenzione abusiva di munizioni. A seguito di perquisizione domiciliare, si è accertato che l’uomo deteneva, senza alcun titolo di polizia, 63 cartucce calibro 12 di varie marche, sottoposte a sequestro.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 26enne del luogo, per false dichiarazioni sull’identità o sulle qualità personali proprie. Il giovane, nella mattinata del 12 novembre, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, è stato fermato alla guida di un’autovettura e ha fornito false dichiarazioni sulla propria identità, al fine di eludere gli accertamenti sulla validità della patente di guida, in quanto sospesa. Nella circostanza, gli operanti hanno altresì contestato al 26enne la violazione amministrativa per inosservanza della normativa sugli stupefacenti, avendolo trovato in possesso di un frammento di sostanza stupefacente tipo hashish del peso di 1,5 grammi, occultato nel vano portaoggetti del veicolo. Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno tratto in arresto, in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, CUNEO Mario, 27enne e CANNALIRE Pamela, 32enne, entrambi del luogo. In particolare, nel pomeriggio del 12 novembre, il CUNEO, mentre transitava a bordo di un ciclomotore, alla vista degli operanti si è dato a precipitosa fuga per le vie del centro abitato, ponendo in essere una condotta di guida pericolosa, per poi abbandonare il mezzo e proseguire la fuga a piedi fino a raggiungere la sua abitazione. La successiva perquisizione domiciliare alla presenza della compagna CANNALIRE Pamela, in atto ivi sottoposta alla misura degli arresti domiciliari, ha consentito di rinvenire, sul tavolo della cucina, 10,85 grammi di cocaina, suddivisi in 32 dosi, oltre a 350 euro in denaro contante in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività di spaccio, un bilancino di precisione e vario materiale utile per il confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro. Il 27enne dovrà ora rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale. Dopo le formalità di rito, CUNEO è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi e CANNALIRE presso il suo domicilio in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

COVID, LA DIETA MEDITERRANEA A 10 ANNI DALLA TUTELA UNESCO. Il valore culturale e salutistico riconosciuto a livello internazionale illustrato dal segretario della Fondazione Nazionale della Dieta Mediterranea

 
Mobilitazione degli agricoltori pugliesi nell’anniversario dei 10 anni dell’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO avvenuta proprio a metà novembre del 2010. Secondo quanto riportato nella decisione del Comitato di valutazione la dieta mediterranea è infatti molto di più che il solo cibo ma un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola che promuove l’interazione sociale, che è profondamente cambiata nel tempo del Covid.

L’appuntamento è domani sabato 14 novembre, a partire dalle ore 10,00, nel mercato di Campagna Amica di Via Appia 226 a Brindisi, insieme al nutrizionista, al tutor della spesa, ai produttori delle specialità alimentari, il cui valore culturale e salutistico è stato riconosciuto a livello internazionale e sarà illustrato da Domenico Rogoli, biologo nutrizionista, segretario della Fondazione Nazionale della Dieta Mediterranea.

 

Saranno svelati i segreti dei prodotti simbolo della dieta mediterranea particolarmente utili con le limitazioni che costringono a rimanere a casa per la pandemia.

Nell’occasione sarà divulgato anche il Dossier Coldiretti sulla Dieta Mediterranea nel tempo del Covid.  

 

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, GIU' LE MANI DAI PREZZI DELL'OLIO; GARANTIRE COSTI PER PRODUZIONE DIMEZZATA (-48%) MA DI ECCELLENTE QUALITÀ. Giù le mani dai prezzi dell’olio extravergine di oliva che stanno subendo una contrazione incomprensibile se si considera il dimezzamento della produzione di olive del 48% a causa del clima pazzo in una annata di eccellente qualità. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia contro i tentativi in atto di deprimere il mercato e le quotazioni dell’olio extravergine d’olive ai danni degli agricoltori che stanno vivendo uno scenario di crisi causato dal Covid che ha ridotto del 2% anche le esportazioni, oltre al blocco delle vendite nel canale HoReCa per la chiusura di ristoranti, pizzerie e agriturismi.

“Non siamo disposti ad accettare che anche quest’anno le quotazioni dell’olio extravergine subiscano ribassi inaccettabili dei prezzi dell’olio extravergine di qualità eccellente”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

In piena emergenza Covid 19 si sono fermati gli ordini di olio extravergine dai canali Ho.Re.Ca. e si sono rarefatti – aggiunge Coldiretti Puglia - gli ordini dal mercato estero per i problemi della logistica e delle barriere.

“La sensibile flessione quantitativa della produzione è accompagnata da ottima qualità e ciò deve portare – ha insistito il presidente Muraglia - ad un recupero dei prezzi che l’anno scorso sono stati spesso deludenti. A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia”, aggiunge Muraglia.

In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione per non cadere nella trappola del mercato per approfittare dell’ottima annata Made in Italy, il consiglio è quello di guardare con più attenzione le etichette – spiega Coldiretti Puglia – e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare il presidente Muraglia.

Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità – conclude Coldiretti Puglia – deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.

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Emergenza COVID-19. Disposizioni sul funzionamento degli Uffici comunali.

 

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La nuova gestione della raccolta dei rifiuti è spazzamento della città di Mesagne è una rivoluzione confronto al passato. Diversi, infatti, sono i servizi aggiuntivi che si trasformano in vantaggi per la popolazione.  Il tutto con un aumento di 50 mila euro mensili confronto all’ultima gestione. La Te.kra Srl, infatti, nel capitolato di appalto ha inserito una serie di attività che permetteranno di avere una città maggiormente pulita e attenta all’ambiente che la circonda. Iniziamo col dire che il parco mezzi è aumentato. Attualmente ci sono 49 mezzi nuovi, alcuni a metano, dotati di gps che possono fornire in tempo reale la loro posizione geografica. Non è tutto poiché per la prima volta è presente una squadra di netturbini nel pomeriggio per gli interventi urgenti. Inoltre, sarà utilizzata un’attrezzatura che permetterà di ottenere una pulizia ottimale del centro storico: il Glutton.

Si tratta di una macchina aspiratrice che ha un’alta qualità della pulizia e, soprattutto, di efficienza di aspirazione rispetto al vecchio sistema manuale con scopa e paletta. Nel capitolato di appalto è previsto anche il lavaggio periodico delle strade cittadine. Oltre al servizio di spazzamento della città ci sono novità anche sul fronte della raccolta del rifiuto. Innanzitutto, sarà potenziata la raccolta della plastica che avverrà due volte a settimana. Il metallo non sarà più associato al vetro bensì alla plastica. Ciò permetterà al Comune maggiori guadagni in fase di conferimento ai centri di raccolta. Un’altra chicca di questa nuova gestione è il mercatino del riuso che si svolgerà periodicamente presso il piazzale davanti all’Ecocentro. “Si tratta di una iniziativa molto bella che ci permetterà di far diventare il rifiuto un oggetto da riutilizzare – ha spiegato l’assessora all’Ecologia e Ambiente, Maria Teresa Saracino -. Grazie agli operatori ecologici i rifiuti saranno selezionati e riutilizzati. Come ad esempio i giocattoli per i bambini. Periodicamente saranno realizzate delle raccolte specifiche per i giocattoli”. Novità ci sono anche sul fronte delle buste in cui dovranno essere depositati i rifiuti. La nuova azienda consegnerà agli utenti dei sacchetti semitrasparenti dentro ai quali dovrà essere conferito l’indifferenziato. Nelle altre buste potranno essere depositati i rifiuti relativi alla carta e alla plastica. Con la nuova gestione cambiano anche gli orari di apertura della piattaforma. L’attuale periodo di apertura, infatti, sarà incrementato con altre 60 ore lavorative mensili. Ed ancora la disponibilità di un numero verde da utilizzare per la raccolta domiciliare dei rifiuti ingombranti, un aumento del numero delle foto-trappola e la presenza di guardie ambientali per combattere l’abbandono selvaggio dei rifiuti. “Possiamo dire che con la nuova gestione abbiamo incrementato in maniera notevole i servizi – ha concluso l’assessora Saracino – ad esempio per la piattaforma ecologica utilizzeremo dei sistemi di controllo degli ingressi per ogni utente. Questo perché, attualmente, ci sono persone che ogni giorno vanno e vengono diverse volte, credendo che sia una discarica illimitata. Per questo motivo si è reso necessario contingentare gli ingressi”.

 

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