Redazione

Questa la nota con cui i giovani gestori si sono congedati dai loro clienti:

In questo mondo con la política ormai sempre piu’ neoliberale, globalista, al servizio Di Washington, delle multinazionali, del capitalismo e degli speculatori dove non si difende piu la piccola impresa , PINSARIUM decide di chiudere i battenti , aspettando tempi migliori. Noi non Ci stiamo a sostenere le speculazioni Di aziende nelle mani Di multinazionali , di cui lo stato ha quote di partecipazione , con sedi in Olanda o in altri paradisi fiscali mentre noi piccole realta’ siamo vessati dalle imposte, dalle speculazioni, e dall’inflazione! Il disegno del nuovo ordine mondiale è sempre piu al punto di arrivo! Neoliberalismo : Dare ai piu ricchi togliendo ai piu poveri, tutelare i parassiti Della finanza martoriando lavoratori e ceti medi! La crisi come arte di governo permette di neutralizzare tanto il senso delle alternative possibili, quanto l’eventualità di un confronto democratico che le vagli razionalmente in modo argomentato. E il cambio di rotta delle elezioni non ci conforta affatto! Nel quadro del capitalismo globalizzato purtoppo destra e sinistra al governo non potranno fare nulla, dacche’ le decisioni vengono prese in modo non democratico,sul piano internazionale, da gruppi privati come fmi o bce! Ci fanno credere di poter scegliere votando ma a nulla servirá! A malincuore quindi la nostra scelta è questa. L’emergenza a nostro avviso non finirà, giacché Essa è il nuovo metodo di governo neoliberista! Stiamo vivendo in un epoca di laboratorio di assetti sociali, economici e politici! Grazie a tutti I nostri clienti per il supporto ricevuto! Con la convinzione di tornare piu grandi piu forti e piu accoglienti di prima! Un saluto Ivan santoro administratore unico Pinsarium mesagne!

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La Commissione Sanità della Regione Puglia è impegnata a creare le condizioni ideali perché si giunga ad una conclusione positiva della vertenza che vede coinvolti 64 lavoratori della provincia di Brindisi di Sanitaservice a cui il 30 settembre non è stato rinnovato il contratto.

Lo affermo in maniera convinta in qualità di presidente della stessa Commissione e dopo aver ascoltato i diretti interessati nel corso dell’odierna audizione. 
Le ragioni degli operatori, tra l’altro, sono state sottolineate dalle organizzazioni sindacali ed anche dal sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il quale ha sottolineato l’importanza di portare a soluzione questa vertenza, anche in considerazione del fatto che le prestazioni di questi lavoratori risulteranno indispensabili per il corretto svolgimento delle attività degli hub vaccinali.
Dall’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, invece, sono giunte rassicurazioni circa l’impegno dell’Esecutivo, anche se ha ribadito che, non trovandoci più in uno stato di emergenza, le Asl – e nel caso specifico quella di Brindisi – devono dimostrare di avere bisogno di queste figure professionali attraverso la predisposizione di un piano del fabbisogno di personale. 
Quanto a Sanitaservice, poi, è giunta conferma dal responsabile del Dipartimento Salute che è stato pubblicato il bando per il nuovo amministratore unico e quindi si deve procedere celermente con la nomina.
La Commissione che presiedo, comunque, continuerà a monitorare la situazione per verificare che tutti i soggetti interessati svolgano quanto di loro pertinenza nel più breve tempo possibile, allo scopo di creare le condizioni ideali perché si giunga ad una soluzione del problema.

“Sul progetto di dragaggio del porto di Ostuni-Villanova, ammesso a finanziamento per euro 1.746.000, si registra un clamoroso ritardo nel procedimento, mettendo a rischio l’intero finanziamento. Le opere dovrebbero infatti terminare entro il 31 dicembre 2023. 
Alla fine della riunione c’è stata una presa d’atto del ritardo da parte della Commissione straordinaria, con l’impegno a recuperare il tempo perduto. Il mio impegno e della Commissione sarà diretto a dare più di una mano nel raggiungimento dell’obiettivo, alla ovvia condizione di ottenere la collaborazione promessa dal Comune di Ostuni. 
Restiamo in attesa, inoltre, di un progetto e stima dei costi per la messa in sicurezza del porto, sicché con il dragaggio possa assumere una veste degna della sua missione. Su tutto abbiamo aggiornato i lavori al primo lunedì del prossimo dicembre”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“L’ammissione a finanziamento fu determinata il 26 gennaio 2021, con la sottoscrizione in data 17 marzo 2021 del disciplinare e relativo cronoprogramma. 
I tempi erano stati così scanditi: progettazione entro il 31.12.2021; procedure affidamento lavori entro il 31.3.2022; sottoscrizione del contratto entro il 30.9.2022; avvio delle attività entro il 31.12.2022; completamento dell’attività e operatività dell’intervento entro il 31.12.2023. 
Sino alla data del gennaio 2022, così come riferito dal Prefetto Tiziana Costantino della Commissione straordinaria, nessuna attività era stata compiuta, tant’è che in data 30.3.2022 era richiesto e ottenuto dal Comune di Ostuni l’aggiornamento del cronoprogramma, così scandito: progettazione entro il 31.07.2022; procedure affidamento lavori entro il 30.11.2022; sottoscrizione del contratto entro il 28.2.2023; avvio delle attività entro il 31.03.2023; completamento dell’attività entro il 3.11.2023; operatività dell’intervento entro il 31.12.2023. 
Purtroppo anche il primo termine, così come prorogato, non è stato rispettato, determinando uno slittamento non ancora formalizzato. Nonostante ciò, la Commissione straordinaria si è impegnata al rispetto del termine finale del 31.12.2023. 
A questo punto ritengo di verificare passo dopo passo le attività, tant’è che già per il prossimo 5 dicembre sarà riconvocata la Commissione per ogni più opportuna verifica. Allo stato delle cose non possiamo permetterci di perdere un finanziamento importantissimo per Ostuni e la sua portualità. 
Ringrazio la Lega navale di Ostuni, in persona del suo presidente Stefano Latini, e il Consorzio operatori portuali di Villanova, in persona del suo presidente Antonello Solito, per il costante monitoraggio offertoci”.

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Creare zone cuscinetto nelle acque del Salento e della Puglia, in corrispondenza delle secche tra i 20 e i 40 metri di profondità, dove i pesci si concentrano per riprodursi, vietando lo stazionamento delle motonavi da pesca. È l’impegno che chiedo al presidente e alla giunta regionale, nella mozione che ho presentato. L’obiettivo è impedire che interi banchi di pesce possano essere localizzati e trascinati al largo con l’uso di luci e sonar, per poi essere messi in trappola con il cianciolo in una sola retata. Le zone cuscinetto possono essere uno scudo a tutela dei mari salentini e pugliesi che rischiano di trasformarsi in deserti d’acqua, e per sostenere la piccola pesca locale che rimane a reti vuote, mentre quella industriale – effettuata con imbarcazioni oltre i 24 metri e con reti a strascico o da circuizione – rastrella l’80 per cento del pescato. Tra il golfo di Venezia e il canale d’Otranto si concentra il 47% dell’intera flotta di pesca industriale italiana e da questo mare proviene il 50% dei nostri prodotti ittici, ma molti stock sono in progressivo esaurimento. Il 75% delle specie studiate nel Mediterraneo sono pescate ad un ritmo maggiore rispetto alla capacità di riproduzione: lo dice l’ultimo Rapporto biennale della FAO pubblicato nel 2020.
In particolare nella pesca col cianciolo vengono spesso impiegate fonti luminose che servono ad attirare interi banchi di pesci sotto le motonavi. Così, quando il banco è ben compatto, viene catturato senza scampo e finiscono in rete anche diverse tonnellate di pesce. A farne le spese non è solo il mare letteralmente depredato, ma anche il comparto della pesca locale che dà da mangiare a tantissime famiglie salentine. 
È vero che la tecnica del cianciolo è consentita da una legge dello Stato (il Dpr 1639 del 1968) ma è anche vero che quando fu approvata, 54 anni fa, lo stato dei mari era ben diverso, lontano dalla minaccia dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, e senza la pressione sempre più forte della pesca industriale.
Le zone cuscinetto che chiedo di istituire con la mia mozione, nei mari salentini e pugliesi, sono in pratica aree circolari con raggio di tre miglia dai punti più alti delle secche con profondità dai 20 ai 40 metri, da bandire allo stazionamento dei pescherecci industriali. Continuerebbero invece ad essere accessibili alle piccole imbarcazioni da pesca, che praticano tecniche non invasive. Ciò favorirebbe le aggregazioni riproduttive, in un’ottica di pesca sostenibile e di salvaguardia della risorsa ittica, come indicato nella relazione di consulenza tecnica inviata a gennaio scorso alla Procura di Lecce dal Dipartimento di Ecologia Marina Integrata della Stazione Zoologica di Napoli (ottavo ente di ricerca al mondo nel campo della biologia marina). 
Difendiamo il nostro mare, perché se non porremo freni al saccheggio in atto, diventerà presto un deserto”.

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Dati del giorno: 03 ottobre 2022

442
Nuovi casi
8.059
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 142
Provincia di Bat: 23
Provincia di Brindisi: 57
Provincia di Foggia: 42
Provincia di Lecce: 118
Provincia di Taranto: 52
Residenti fuori regione: 8
Provincia in definizione: 0
12.280
Persone attualmente positive
115
Persone ricoverate in area non critica
6
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.481.507
Casi totali
12.741.093
Test eseguiti
1.460.136
Persone guarite
9.091
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 477.398
Provincia di Bat: 127.508
Provincia di Brindisi: 140.061
Provincia di Foggia: 209.432
Provincia di Lecce: 305.210
Provincia di Taranto: 201.199
Residenti fuori regione: 15.649
Provincia in definizione: 5.050

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Cinque ore di ritardo per i voli Pisa Brindisi e ritorno, ai viaggiatori 250 euro. Notte da incubo per i passeggeri aerei dei voli Pisa Brindisi e Brindisi Pisa, che, nella giornata di ieri, domenica 2 ottobre, hanno riportato dei ritardi consistenti da parte della compagnia aerea Ryanair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie, il volo Pisa Brindisi FR8278 doveva partire alle 20:25 ed è atterrato solamente alle 02:34. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi con altrettanto successivo ritardo del volo Brindisi Pisa FR8279 con partenza prevista alle 22:15 e atterrato alle 04:36.

Per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, i passeggeri dei voli in ritardo Ryanair Pisa Brindisi e ritorno possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

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L'edizione italiana dei Reader Awards di Food and Travel Italia, magazine internazionale dedicato all’enogastronomia e al turismo, ha visto la riserva di Torre Guaceto conquistare il titolo di “progetto food dell’anno” con il suo modello di pesca sostenibile. 

La quinta edizione dei Reader Awards, premio dell’edizione italiana della rivista Food and Travel, è sbarcata in Puglia, onorata quest’anno con l’elezione a meta turistica d’eccellenza. 
Tante le personalità e le aziende impegnate nell’ambito dell’innovazione, del cibo e del turismo premiate nell’edizione 2022 della cerimonia. Tra tutte, spicca Torre Guaceto alla quale è stato assegnato il premio “progetto food dell’anno” in ragione del modello di pesca sostenibile qui ideato e condotto ormai da quasi 20 anni. 
La giuria di Food and Travel Italia ha riconosciuto il valore della governance del Consorzio di gestione dell’area protetta e gli sforzi profusi dall’ente sul fronte della tutela sostenibile sia a livello ambientale, sia sociale del Parco. 
Il dettaglio. Il progetto ideato dal Consorzio con il contributo dell’Università del Salento ed attualmente monitorato a livello scientifico con gli Istituti Conisma e Anton Dohrn è uno straordinario esempio di pesca sostenibile e protezione ambientale. 
In passato, sino agli anni ’90, il mare di Torre Guaceto è stato meta prediletta dei pescatori che muovevano da oltre i confini della provincia brindisina per raggiungerlo e vittima dei tanti che oltre a depredarlo, danneggiavano le sue specie ed i suoi habitat con l’utilizzo di esplosivi. Vista la difficile situazione generale, appena istituito, il Consorzio ha imposto un blocco pesca al fine di studiare lo stato di salute dell’ecosistema ed elaborare un sistema utile a ripopolare le acque protette. 
Così, dopo 4 anni di studio, l’ente gestore, insieme ai pescatori professionali del territorio, ha avviato un’azione pilota per riportare l’attività artigianale nell’AMP e monitorarne gli effetti. Nel 2009, al termine delle ricerche scientifiche del caso, è venuto ufficialmente alla luce il modello di pesca sostenibile di Torre Guaceto: il progetto che prevede che possano pescare nella zona più esterna del Parco solo i professionisti del posto, una volta a settimana e con rete a maglia larga. 
Grazie all’applicazione di questo modello, si è registrato un incremento della popolazione ittica del 400%, un caso diventato di interesse mondiale che ha attratto studiosi provenienti sin dalla California. 
Nel 2017, Slow Food ha riconosciuto il valore della buona pratica assegnandole lo status di presidio ed avviando un’importante attività per l’esportazione del modello in altre aree marine, oggi la rivista Food and Travel Italia ha coronato gli sforzi del Consorzio. 
“Ringrazio i pescatori di Torre Guaceto, i veri protagonisti di questo straordinario cambio di paradigma socio-economico – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, ritirando il premio -, Un riconoscimento al processo virtuoso di un’area protetta che ha saputo ribaltare in positivo e in economia reale ciò che abitualmente è considerata una riserva: un’area che mortifica l’economia e lo sviluppo del territorio. Abbiamo creduto e dimostrato con concretezza che esistono buone pratiche che, mantenendo salda la tutela degli habitat, non scalfiscono i redditi dei piccoli operatori, anzi li incrementano. Un modello, che da oltre 10 anni a questa parte stiamo promuovendo in altre Aree Marine Protette italiane”.

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SuperEnalotto, la fortuna fa tappa in Puglia: centrato un “5” da oltre 18 mila euro. La Puglia si conferma vincente grazie al SuperEnalotto: nel concorso del 1 ottobre, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” da 18.775,93 euro. La giocata vincente è stata centrata nel tabacchi di viale Magna Grecia 331 a Taranto. Intanto il Jackpot cresce ancora tanto da toccare quota 282,4 milioni di euro che saranno in palio nella prossima estrazione. L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

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Prenderanno il via il prossimo venerdì 7 ottobre presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano di Fasano, una serie di tre incontri aperti, denominati “SUI GENERIS”, sul tema della maternità, organizzati dall’assessorato alle Pari Opportunità.

«Con impegno e perseveranza riprendono in città gli incontri afferenti alla collana "Sui Generis" su tematiche sensibili al fine di offrire pari opportunità di accesso ad informazioni utili nonché ad una rete di contatti necessari per affrontare momenti delicati della propria vita -  ha dichiarato l’assessore Cinzia Caroli - Gli incontri saranno diversi e strutturati in vari cicli, si parte (sulla scia anche di molte richieste che provengono dai cittadini) con  tre incontri dedicati alle giovani mamme ed ai giovani papà su  temi relativi alla prima infanzia. L'obiettivo è quello di supportare i genitori ed in particolare le mamme in dolce attesa in un periodo bello ma anche molto complesso per loro. Si continuerà con altri incontri su temi sensibili che annunceremo a breve.

Gli incontri, organizzati dall'amministrazione comunale, sono rigorosamente gratuiti ed aperti a tutti.

Ringrazio di vero cuore tutti gli esperti che a loro volta gratuitamente hanno messo a disposizione di tutti la loro professionalità ed esperienza».

Questo il calendario del primo ciclo di eventi SUI GENERIS:

  • venerdì 7 ottobre presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano alle 18:00 il primo incontro dal titolo «L’ALLATTAMENTO. UN DONO DA RISCOPRIRE E CONDIVIDERE. Interverranno l’assessore alle Pari Opportunità Cinzia Caroli, il pediatra Franco Mastro, l’ostetrica del Consultorio familiare di Fasano Filomena Olive, la «mamma alla pari» Benedetta Olive e la logopedista Cristina Milella.
  • Venerdì 4 novembre presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano alle 18:00 il secondo incontro dal titolo AUTOSVEZZAMENTO O SVEZZAMENTO TRADIZIONALE. Interverranno l’assessore alle Pari Opportunità Cinzia Caroli, il pediatra Franco Mastro, la logopedista Cristina Milella e la dietista e nutrizionista Doriana Loprete.
  • venerdì 2 dicembre presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano alle 18:00 il terzo incontro dal titolo ALIMENTAZIONE INFANTILE TRA FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE. Interverranno l’assessore alle Pari Opportunità Cinzia Caroli, il pediatra Franco Mastro, la dietista e nutrizionista Doriana Loprete e lo psicologo Orazio Rubino.

CARO BOLLETTE: COLDIRETTI PUGLIA, ENERGIA (+220%) COSTA 1,4 MLD AD AGRICOLTURA; AUTUNNO CALDO PER AZIENDE, FRANTOI E SERRE. A rischio chiusura oltre 20mila le aziende agricole pugliesi, quasi un terzo del totale (34%). L’aumento dei costi energetici e delle materie prime spinto dalla guerra in Ucraina ha determinato l’impennata dei costi di produzione per l’insieme delle aziende agricole che supera 1,4 miliardi di euro, con una stangata del +220% della bolletta di energia elettrica ed il rischio chiusura per oltre 20mila le aziende agricole pugliesi, quasi un terzo del totale (34%), che si trovano oggi costrette a produrre in perdita a causa dei rincari e delle speculazioni. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, con le aziende agricole e agroalimentari della trasformazione messe alle strette dalle bollette di luce e gas e dai costi di produzione ormai più che raddoppiati da mesi.

Un bilancio pesante che nell’estate ha gravato sugli agriturismi e sulle spese per la gestione e l’irrigazione di fattorie e stalle, ma che con l’arrivo dell’autunno pesa in maniera preoccupante su frantoi e serre anche per il l’aumento esponenziale dei prezzi del gas – denuncia Coldiretti Puglia - con la bolletta del bimestre schizzata alla stelle, mentre le aziende agricole, agrituristiche e agroalimentari fanno i conti con spese di energia, carburante, mangimi per l’alimentazione degli animali ormai insostenibili.

Il risultato è che – sottolinea la Coldiretti Puglia - più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea.

Uno tsunami si è abbattuto sulle aziende agricole con rincari delle bollente dell’energia elettrica, per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che stanno mettendo in crisi i bilanci. Nelle campagne – continua la Coldiretti regionale – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. In difficoltà è però l’intera filiera che si è trovata a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola come evidenziato anche dalla studio di Confindustria. Nel sistema agricolo – spiega la Coldiretti - i consumi diretti di ener­gia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiret­ti ci sono quelli che derivano da fitosani­tari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti Puglia – in­genti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origi­ne animale e vegetale, funzionamen­to delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano che va sostenuto adeguatamente.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro anche con lo sviluppo di alternative energetiche che offre il settore agricolo, dal fotovoltaico su tetti di stalle, serre e aziende agricole, senza consumo di suolo al biometano, quando – conclude la Coldiretti Puglia - la produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

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