Redazione

Confronto franco, aperto e, soprattutto, vivace quello che si è svolto tra l’Amministrazione comunale di Mesagne e i residenti del centro storico. Oggetto della discussione è l’istituenda zona a traffico limitato nell’intero rione storico. Proposta che i residenti sono pronti ad accettare solo ed esclusivamente se sarà garantito loro il sacrosanto diritto di convivere serenamente con tale strumento urbanistico. Pertanto hanno rigettato e contestato le situazioni di invivibilità che si sono verificate la scorsa estate, quando l’intero borgo è divenuto off limits per i pedoni e residenti a causa dei tavolini selvaggi disseminati un po' dappertutto che hanno, di fatto, inibito la visione spaziale del patrimonio storico-architettonico presente e minato, nei residenti, lo svolgersi regolare della loro vita. E a tale proposito i residenti hanno chiesto all’Amministrazione comunale un maggiore controllo sulle attività produttive e sull’intera sicurezza del rione. Richieste che sono state annotate, una per una, dall’ingegnere Gianluca Cuomo, il tecnico che sta dirigendo il piano per la zona a traffico limitato. All’incontro non era presente il sindaco Toni Matarrelli poiché affetto dal virus del Covid e “confinato” nella sua abitazione in attesa della negativizzazione.

Al suo posto è intervenuto il vice sindaco, Giuseppe Semeraro, il consulente per il centro storico, Mimmo Stella, e il consigliere comunale e presidente della prima commissione, Uso e assetto del territorio, Mauro Resta. Innanzitutto, i residenti hanno chiesto agli amministratori l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente per concertare le iniziative ed esporre le problematiche. Tra queste due hanno la priorità: l’illuminazione adeguata e un maggiore controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio che deve aumentare durante le serate in cui si svolgono gli spettacoli al fine di verificare l’applicazione del regolamento comunale che disciplina lo svolgersi di tali eventi. Una delle maggiori violazioni del regolamento, oltre naturalmente all’espandersi dell’occupazione di suolo pubblico da parte delle attività economiche, è il tenere la musica a livelli oltre la norma. I residenti hanno chiesto, infatti, che siano garantiti loro i basilari diritti del vivere. Cioè poter rientrare nelle proprie abitazioni senza doversi districare tra sedie, tavolini e amplificatori.

Negli anni scorsi sarà stato per gli effetti della pandemia o per altri motivi, ma in questa parte importante della città i controlli delle istituzioni sono stati piuttosto laschi. Più volte, infatti, i residenti hanno lamentato le prevaricazioni subite da parte di chi ha, di fatto, “lottizzato” l’intero rione a suo piacimento. Pertanto, se la città di Mesagne ha concorso per ottenere il titolo di Capitale della cultura 2024 dovrà comprendere che, pur non avendo raggiunto tale traguardo, dovrà fare di tutto per appianare le criticità esposte dai residenti. Solo così potrà lasciare un bel ricordo nei tanti turisti, e non solo, che vivono o vivranno questa parte importante della città.

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Servizio straordinario di controllo del territorio. Segnalate 6 persone all’Autorità Amministrativa per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.

A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito dai reparti dipendenti dalla Compagnia di San Vito dei Normanni nel Comune di Ceglie Messapica, i Carabinieri hanno segnalato all’Autorità Amministrativa, per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale:

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​un 21enne di Mesagne, poiché a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 0,20 grammi di hashish;

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​una 22enne di San Michele Salentino, poiché a seguito di perquisizione personale è stata trovata in possesso di 1,42 grammi di hashish;

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​un 22enne di Mesagne, poiché a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 1,3 grammi di hashish;

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​un 42enne di Grottaglie (TA), poiché a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 0,5 grammi di marijuana;

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​un 47enne di Ceglie Messapica, poiché a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 2,4 grammi di eroina;

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​un 37enne di Ostuni, poiché a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 2,6 grammi di cocaina;

Gli stupefacenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Durante il citato servizio sono stati controllati vari esercizi pubblici e automezzi, identificate numerose persone e contestate diverse contravvenzioni al Codice della Strada.

Il Covid ha paralizzato le attività politiche della Provincia di Brindisi. Infatti, sarebbe dovuta arrivare martedì scorso la distribuzione delle deleghe speciali ai consiglieri provinciali. Ma a cambiare i piani del president edell’ente di via De Leo, ToniMatarrelli, c’è stato il Covid, che ha contagiato la metà dei consiglieri di maggioranza. Presidente compreso. Così, il numero uno della Provincia dovrà attendere fino alla sua completa guarigione e degli altri consiglieri contagiati e, dunque, costretti in casa in isolamento fiduciario. Anche perché, come spiega lui stesso, «preferisco fare lecose di persona». Dunque niente incontri telefonici o in videoconferenza.

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Un grave incidente stradale si è verificato poco fa in via Brindisi davanti al cimitero dove un centauro, M. R., per cause in fase di ricostruzione, ha perso il controllo della sua moto ed è caduto. Purtroppo lì è rimasto. Immediato l'intervento del 118. I sanitari hanno cercato di stabilizzarlo e poi lo hanno trasferito presso il Perrino di Brindisi. L'uomo, di 69 anni, si era recato al cimitero per fare visita alla tomba dei genitori. Poi mentre andava via in moto è caduto, probabilmente a causa di in malore. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia locale e polizia di stato. 

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Ottimo riscontro per l’attesissimo appuntamento nel porto di Brindisi con il progetto “Minicrociere nel porto”: “abbiamo registrato subito il soul out per i primi appuntamenti previsti per il mese di aprile” dichiara Chiara Mazza, organizzatrice del tour, “per questo si è deciso ben presto di provvedere alla calendarizzazione per tutto il mese di maggio”.brindisi_monumento_marinaio.jpg

Le minicrociere rappresentano una valida occasione per conoscere la storia di Brindisi da uno dei punti di vista più suggestivi, dal mare infatti si ripercorre la storia della città costeggiando alcuni dei monumenti più significati. L’attracco alla banchina antistante il Monumento al Marinaio d’Italia rappresenta uno dei momenti più belli, c’è l’occasione di visitare l’affascinante cripta sacrario che custodisce la memoria di tutti i marinai dispersi durante i due conflitti mondiali. Peccato invece che ancora non sia possibile attraccare all’isola di S. Andrea per visitare il Castello Alfonsino-Aragonese, auspichiamo in una maggiore collaborazione e magari nell’istituzione di un tavolo tecnico tra gli Enti preposti affinché presto posso essere finalmente raggiungibile anche via mare.

Un ringraziamento alla Capitaneria di Porto di Brindisi per il suo impegno che ha manifestato per la corretta riuscita del progetto.brindisi_porto.jpg

I prossimi appuntamenti sono quindi fissati per ogni sabato di maggio: 7/14/21/28 ore 17:00 e rientro alle ore 18:30. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al numero: 3396780670.

Dati del giorno: 30 aprile 2022

4.252
Nuovi casi
25.920
Test giornalieri
17
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.481
Provincia di Bat: 267
Provincia di Brindisi: 471
Provincia di Foggia: 535
Provincia di Lecce: 853
Provincia di Taranto: 591
Residenti fuori regione: 35
Provincia in definizione: 19
103.543
Persone attualmente positive
557
Persone ricoverate in area non critica
27
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.066.603
Casi totali
10.552.802
Test eseguiti
954.785
Persone guarite
8.275
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 349.590
Provincia di Bat: 95.581
Provincia di Brindisi: 99.672
Provincia di Foggia: 157.091
Provincia di Lecce: 211.512
Provincia di Taranto: 141.837
Residenti fuori regione: 7.939
Provincia in definizione: 3.381

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Nonostante i problemi causati dalla siccità e dagli alti costi di produzione tornano sulle tavole del 1° maggio le fave Made in Italy con una produzione di alta qualità a prezzi peraltro contenuti, grandi protagoniste dei tradizionali picnic dei pugliesi, soprattutto in abbinamento con pane e pecorino. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia che per il weekend della Festa del lavoro ha organizzato iniziative nei mercati di Campagna Amica a Lecce, Taranto e Brindisi con l’arrivo degli speciali cestini con i prodotti primaverili, per quanti non intendono quest’anno rinunciare alla consueta scampagnata nel verde, compresi veri e propri kit di carne per le grigliate.

Quest’anno la produzione di fave ha subito un lieve calo a causa dei problemi climatici – spiega Coldiretti Puglia – con la morsa della siccità che incombe e i costi schizzati alle stelle per la produzione, ma i prezzi sono rimasti più che accessibili, tra 2 e 3 euro al chilo, nonostante peraltro i rincari dei costi legati alla guerra in Ucraina pesino sui bilanci delle aziende ortofrutticole tricolori.

Un prodotto ricco di proteine, fibre, vitamine (A, B, C, K, E, PP) e sali minerali – ricorda la Coldiretti regionale - che ha una riconosciuta azione di drenaggio dell’apparato urinario e tra i legumi è il meno calorico: per 100 grammi di fave fresche l’apporto energetico è di sole 37 chilocalorie.

Per garantirsi acquisti di qualità, il consiglio della Coldiretti è di accertarsi che il baccello delle fave sia turgido, di colore brillante e senza macchie, lucido e di forma regolare. Ad autenticarne la qualità e, in particolar modo, la freschezza, è – rileva la Coldiretti Puglia – lo schiocco che deve fare il baccello quando lo si spezza.

L’abbinamento ideale è quello con il pecorino – sottolinea la Coldiretti Puglia – irrinunciabile in molte zone, con la scelta per l’abbinamento con le fave può essere soggettiva, ma i preferiti sono il pecorino romano “con la goccia” o quello semistagionato da tavola, meno saporito ma più dolce al palato.

Acquistare formaggio Made in Puglia è importante anche per sostenere la sopravvivenza dei 4mila pastori duramente colpiti dai rincari dei costi di produzione legati alla guerra in Ucraina, con un calo dei redditi stimato in oltre il 50%, secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea.

A rischio c’è un mestiere ricco di tradizione molto duro che garantisce la salvaguardia di ben 38 razze a vantaggio della biodiversità e che si prende cura di circa 6 milioni di pecore da nord a sud della Penisola anche attraverso tradizioni millenarie come la transumanza proclamata patrimonio culturale immateriale dell’umanità l’11 dicembre 2019.

Se negli anni Sessanta a fare da tavola alle buone pietanze della scampagnata – continua la Coldiretti Puglia – era un rigoroso plaid a scacchi oggi si utilizza una pratica valigetta che al suo interno contiene tavolino e sedioline pronte all’uso con piccoli e semplici gesti.​ Il tradizionale cestino porta vivande realizzato in vimini adesso ha lasciato il posto ad una più moderna borsa frigo che mantiene al fresco e al sicuro i cibi preparati da casa. A cambiare sono anche posate, piatti e bicchieri che in un picnic moderno sono assolutamente biodegradabili – conclude Coldiretti Puglia - mentre prima si era costretti a portarsi da casa stoviglie pesanti e sicuramente molto più ingombranti.

Ancora un’auto contromano che viaggia lungo la statale 7, in territorio di Mesagne. Questa volta sono stati evitati incidenti grazie al pronto intervento dei carabinieri della locale stazione che hanno bloccato un’anziana signora che era alla guida della propria autovettura e viaggiava contromano nella direzione Brindisi-Taranto. I militari sono intervenuti per evitare un grave incidente stradale. I fatti si sono verificati qualche giorno fa, quando alla sala operativa dei carabinieri è giunta la segnalazione, da parte di automobilisti, che un’auto stava viaggiando in senso contrario a quello consentito sulla trafficatissima statale 7.

In breve tempo le gazzelle dei carabinieri hanno raggiunto l’importante arteria viaria e, in effetti, hanno notato l’auto segnalata condotta da una signora anziana che stava viaggiando in senso contrario a quello di marcia. I militari hanno immediatamente bloccato il flusso di auto, per evitare sinistri, e fermato l’auto condotta dalla signora. Una volta messa fatto posteggiare il mezzo in una piazzetta di sosta e messo in sicurezza la statale è stato riaperto il traffico veicolare. Poi gli uomini della Benemerita hanno controllato i documenti della signora riscontrando che la patente era scaduta e non era stata rinnovata. Pertanto hanno ritirato il documento e hanno contestato alla donna le violazioni commesse al codice della strada. Non è la prima volta che nel tratto di strada interessato sono state bloccate auto che viaggiavano in senso contrario a quello di marcia. In qualche occasione, purtroppo, questo errore è costato la vita ai conducenti dei mezzi.

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L’ufficio alle Politiche giovanili della città di Mesagne ha messo in campo una serie di progetti utili a formare i giovani e inserirli, già operativi, nel mondo del lavoro. È questa, infatti, la missione del giovane consigliere comunale delegato alle Politiche giovanili, Vincenzo Sicilia, di 26 anni, che ben comprende il disagio sociale dei suoi coetanei. Per questo motivo ha promosso una serie di iniziative alcune delle quali già partite e altre che prenderanno il via nelle prossime settimane.

Dalla partecipazione ai bandi del servizio civile a quelli per la digitalizzazione. Inoltre, nelle prossime settimane sarà emanato un bando per la gestione di uno sportello lavoro. Intanto, in questi ultimi giorni, Sicilia sta lavorando, in sinergia con gli uffici comunali competenti, per fare partire gli stage formativi per l’inclusione lavorativa dei giovani mesagnesi. “L’obiettivo anche quest’anno – ha spiegato il consigliere delegato – è di promuovere occasioni che mirano all’autonomia”.

La delega alle Politiche giovanili, affidata dal sindaco Toni Matarrelli a Vincenzo Sicilia, ha permesso un nuovo dialogo tra le due più importanti realtà giovanili mesagnesi: i laboratori urbani Lab Creation e Salento Fun Park. Naturalmente il punto focale delle politiche giovanili è la realizzazione di percorsi di formazione e accompagnamento dei ragazzi alla vita adulta. Per questo motivo il Comune da tre anni partecipa al bando per il servizio civile universale e dall’anno scorso anche a quello digitale. “Con questi progetti abbiamo coinvolto circa 40 ragazzi – ci ha detto con soddisfazione il consigliere -. Siamo stati capaci di dare un’opportunità di partecipazione attiva, di formazione e di inserimento lavorativo a tanti miei coetanei. Nelle prossime settimane – ha proseguito - verrà emanato un avviso pubblico per la gestione di uno sportello lavoro che attraverso la formazione e l’orientamento potrà prevenire uno dei più importanti fattori di disagio sociale: la mancanza di lavoro. Lo sportello avrà, quindi, il compito di far incontrare la domanda con l’offerta lavorativa e formativa”.

Lo scorso anno le politiche giovanili sono state protagoniste anche dei progetti “Bellezza e legalità” e “Cuore Sotterraneo”, finanziati dalla Regione Puglia.  In questa progettualità è stata inserita l’opera artistica di Millo, realizzata in piazza dei Commestibili, e il videomapping proiettato in piazza Orsini la scorsa estate. I progetti hanno come obiettivo di rendere la cittadinanza consapevole dei grandi tesori di Mesagne attraverso un linguaggio che parli soprattutto ai giovani. “Quanto fatto finora è solo l’inizio di una lunga strada”, ha precisato Sicilia -. I Comuni hanno pochi fondi a disposizione, per questo motivo ci sforziamo ogni giorno per intercettare forme pubbliche di finanziamento per realizzare momenti di formazione per i giovani e accompagnarli verso l’età adulta”.

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Sospensione del servizio Usca, Lopalco (Articolo Uno): “Scelta incomprensibile. Interrogazione in Regione per chiedere la proroga del servizio”.

La sospensione del servizio delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) a partire dal 1 maggio, in un momento in cui la circolazione virale non mostra alcun segno di significativa riduzione, è una scelta gravissima e ingiustificabile. Quello delle Usca è un servizio faticosamente messo in piedi nel 2020 per far fronte al Covid ed ha dimostrato in questo lungo periodo la sua fondamentale importanza, sia dal punto di vista dell’efficacia che della tempestività dell’assistenza offerta ai cittadini. Per questo ho deciso di depositare un’interrogazione in Consiglio regionale rivolta all’Assessore al ramo per comprendere i motivi che hanno portato a tale decisione e chiedere:

1.      se sussistono i presupposti per la cessazione del servizio nonostante il livello di contagi.

2.      se in ragione della cessazione del servizio sono state attivate tutte le procedure atte a riorganizzare il lavoro dei medici di base, del Servizio 118 e dei Pronto Soccorso Ospedalieri che dovranno far fronte dal primo maggio a tutte le incombenze di gestione dei pazienti Covid, sino ad oggi gestite dalle USCA.

3.      Se si intende usufruire della proroga concessa dal Ministero - e dalle relative risorse messe a disposizione dal Governo - per garantire il servizio sino al 30.06.2022.

La mancata proroga di questo servizio rischia di creare un vuoto assistenziale che la Puglia non deve e non può permettersi. Rivolgo pertanto un appello all’Assessore Palese e al Presidente Emiliano affinché si arrivi ad una soluzione ragionevole ed oggettiva per il bene dei pugliesi, soprattutto in un momento di passaggio importante alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale in cui sarebbe davvero inconcepibile dissolvere il patrimonio di professionalità e capacità organizzative dei tanti giovani medici che hanno con passione e abnegazione mantenuto in piedi il servizio.

                          Pier Luigi Lopalco

                          Consigliere regionale Articolo Uno