Mesagne. Sulla Ztl i cittadini hanno lamentato la situazione di invivibilità della scorsa estate chiedendo ora maggiori controlli

Maggio 01, 2022 822

Confronto franco, aperto e, soprattutto, vivace quello che si è svolto tra l’Amministrazione comunale di Mesagne e i residenti del centro storico. Oggetto della discussione è l’istituenda zona a traffico limitato nell’intero rione storico. Proposta che i residenti sono pronti ad accettare solo ed esclusivamente se sarà garantito loro il sacrosanto diritto di convivere serenamente con tale strumento urbanistico. Pertanto hanno rigettato e contestato le situazioni di invivibilità che si sono verificate la scorsa estate, quando l’intero borgo è divenuto off limits per i pedoni e residenti a causa dei tavolini selvaggi disseminati un po' dappertutto che hanno, di fatto, inibito la visione spaziale del patrimonio storico-architettonico presente e minato, nei residenti, lo svolgersi regolare della loro vita. E a tale proposito i residenti hanno chiesto all’Amministrazione comunale un maggiore controllo sulle attività produttive e sull’intera sicurezza del rione. Richieste che sono state annotate, una per una, dall’ingegnere Gianluca Cuomo, il tecnico che sta dirigendo il piano per la zona a traffico limitato. All’incontro non era presente il sindaco Toni Matarrelli poiché affetto dal virus del Covid e “confinato” nella sua abitazione in attesa della negativizzazione.

Al suo posto è intervenuto il vice sindaco, Giuseppe Semeraro, il consulente per il centro storico, Mimmo Stella, e il consigliere comunale e presidente della prima commissione, Uso e assetto del territorio, Mauro Resta. Innanzitutto, i residenti hanno chiesto agli amministratori l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente per concertare le iniziative ed esporre le problematiche. Tra queste due hanno la priorità: l’illuminazione adeguata e un maggiore controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio che deve aumentare durante le serate in cui si svolgono gli spettacoli al fine di verificare l’applicazione del regolamento comunale che disciplina lo svolgersi di tali eventi. Una delle maggiori violazioni del regolamento, oltre naturalmente all’espandersi dell’occupazione di suolo pubblico da parte delle attività economiche, è il tenere la musica a livelli oltre la norma. I residenti hanno chiesto, infatti, che siano garantiti loro i basilari diritti del vivere. Cioè poter rientrare nelle proprie abitazioni senza doversi districare tra sedie, tavolini e amplificatori.

Negli anni scorsi sarà stato per gli effetti della pandemia o per altri motivi, ma in questa parte importante della città i controlli delle istituzioni sono stati piuttosto laschi. Più volte, infatti, i residenti hanno lamentato le prevaricazioni subite da parte di chi ha, di fatto, “lottizzato” l’intero rione a suo piacimento. Pertanto, se la città di Mesagne ha concorso per ottenere il titolo di Capitale della cultura 2024 dovrà comprendere che, pur non avendo raggiunto tale traguardo, dovrà fare di tutto per appianare le criticità esposte dai residenti. Solo così potrà lasciare un bel ricordo nei tanti turisti, e non solo, che vivono o vivranno questa parte importante della città.

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