Redazione

E’ rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione del primo volo del drone per valutare dall’alto la consistenza delle chiome degli ulivi, le condizioni del terreno e i fabbisogni delle colture, attività previsti dal progetto OliveMatrix, portato avanti, con il sostegno di Coldiretti, da PugliaOlive, Impresa Verde Puglia, CREAA, Cetma, Exprivia, Uniba e Unifg.

Gli obiettivi sono – spiega Coldiretti Puglia – migliorare la produzione e la produttività, ridurre l’impatto ambientale delle colture, trasferire innovazione di processo e di prodotto, a beneficio dell’intera filiera olivicola pugliese.

Dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni, è in atto – aggiunge Coldiretti Puglia -  un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.

Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo – continua Coldiretti – è arrivata la “Smart Trapp iScout” trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. La trappola ha una fotocamera ad alta risoluzione combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori, la fotocamera è integrata nella trappola e consente il monitoraggio automatico delle catture, grazie a immagini con risoluzione 10 Mega Pixel inviate via modem alla piattaforma FieldClimate dove sono analizzate con strumenti di AI (Intelligenza Artificiale) e sono visibili su PC o smartphone/tablet. I dati sono esposti come catture giornaliere e totali e danno indicazioni sulla crescita della popolazione lungo la stagione.

Sempre in tema di cambiamenti climatici – insiste Coldiretti Puglia - la gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco. Per questo sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone”.  Il “Grande Fratello” – sottolinea Coldiretti – è arrivato in campi e cascine, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica – spiega Coldiretti – riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, secondo Smart Agrifood.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti.  Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse adottate in oltre 2 imprese su 5 (43%) spiega Coldiretti secondo un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l’Università di Wageningen (Olanda).

La tecnologia digitale – sottolinea Coldiretti – è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con l’82% dei consumatori che privilegia nella propria spesa l’acquisto di prodotti Made in Italy.

La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale pari al del 3-4% della superficie totale ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”. Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.

Proprio per superare il digital divide tra città e campagne portando la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica del Paese, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy, Coldiretti, TIM e Bonifiche Ferraresi hanno firmato un accordo, considerata l’importanza del Recovery plan per accompagnare la transizione economica dell’agroalimentare italiano che è già il più green d’Europa.

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Il territorio della provincia di Brindisi sta provando con ogni mezzo ad uscire da una crisi senza precedenti, che appare ben più grave rispetto a quella che investe l’intero paese. Pertanto non stiamo parlando solo degli effetti della pandemia o del conflitto bellico, ma di una situazione che affonda le radici nella mancanza di programmazione che riguarda indistintamente il comparto industriale e gli altri settori economici, a partire da quello turistico-ricettivo.

L’assenza di strumenti urbanistici ha un peso notevole in questa crisi, perché costituisce un freno a qualsiasi forma di sviluppo. Ciò che si è potuto realizzare ha scontato gli effetti di tale carenza e non è un caso che gli episodi di infiltrazioni del malaffare si registrano proprio dove è carente la pianificazione di un territorio.

Certo, in provincia di Brindisi ci sono delle eccezioni in termini positivi. Il riferimento è a Fasano, dove scelte coraggiose hanno consentito uno sviluppo armonico della costa che oggi appare una delle mete preferite a livello internazionale grazie agli insediamenti ricettivi che sono stati realizzati nel corso degli ultimi anni, soprattutto da imprenditori illuminati come, ad esempio, la famiglia Melpignano. 

E non è tutto. Gli amministratori comunali di quel comune hanno appena completato la fase di progettazione partecipata che spiana la strada all’approvazione del Piano Urbanistico Generale.

Ovviamente i riferimenti non sono solo al turismo. A Francavilla Fontana, infatti, il Consiglio Comunale ha dato il via libera alla presenza di insediamenti commerciali anche nella zona PIP, rispondendo, in tal modo, ad una spiccata vocazione commerciale di questa città.

E, si badi bene, per l’Ance l’approvazione di strumenti urbanistici non deve mai significare ‘cementificazione’. Anzi! Con tali strumenti, infatti, si creano le condizioni per ridurre il consumo di suolo e, allo stesso tempo, si evitano abusi di ogni tipo.

E’ questo il motivo per cui Ance Brindisi chiede che si insedi un tavolo permanente con tutti i comuni della provincia, finalizzato a confrontarsi sull’approvazione degli strumenti urbanistici, rendendoli armonici tra loro, a beneficio di una crescita funzionale del territorio, scevra da logiche di campanile.

Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi

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PUGLIA, PUBBLICO E PRIVATO CON TURISMO E CULTURA PER CONTINUARE A CRESCERE

Le prossime tappe del Tour Turismo Cultura saranno il 27 maggio a Foggia, il 10 giugno Bari, il 17 giugno a Taranto, il 30 giugno nella BAT e l’evento conclusivo l’8 luglio a Brindisi

Tutto esaurito al museo Castromediano di Lecce per la prima di sei tappe del Tour Turismo Cultura che porterà in tutte le province pugliesi una risorsa importantissima: l’ascolto, di operatori e cittadini.

“In questi anni – ha affermato il presidente della Regione Puglia - abbiamo resistito a tutto e a tutti. Il turismo ha fatto la parte del leone nonostante i problemi, che abbiamo cercato di superare investendo in aiuti moltissimi soldi. Adesso bisogna passare dalla difesa all'attacco e dobbiamo rilanciare questo settore, migliorare quotidianamente. La Regione Puglia sta svolgendo una grande attività di promozione in Italia e nel mondo. Oggi si ricomincia da Lecce e si offre agli operatori quel piano delle certezze che in questi anni è un po’ mancato, che è indispensabile per programmare le proprie attività. Stiamo pianificando attraverso il Piano Strategico Puglia365 e dobbiamo anche far capire loro quello che succederà nei prossimi anni. A questo serve il grande tour in tutte le province della Puglia, con sei appuntamenti. Dove il turismo è già fortissimo, come a Lecce, serve rilanciarlo ulteriormente e rafforzarlo. Dove, invece, ancora non è stato preso il giusto passo, bisogna spingere gli operatori ad andare verso un mercato che in questo momento è estremamente importante per l'economia della Regione Puglia”.

“In Puglia – ha concluso il presidente della Regione Puglia - si viene per vivere per un po' come viviamo noi. Al di là del reddito, delle difficoltà e dei nostri limiti, qui abbiamo una qualità della vita che interessa moltissimo. Non c'è solo il mare, la campagna, il cibo, c’e la cultura e soprattutto ci sono le persone e l'ospitalità. Abbiamo una rete di musei straordinaria e possiamo fare ancora molto di più. Questo è solo l'inizio”.

“Gli ottimi risultati della Puglia ci spingono a riprogrammare il futuro turistico della nostra regione - ha evidenziato l’assessore al Turismo della Regione Puglia - . Lo facciamo a partire da questa campagna d’ascolto che abbraccerà i capoluoghi delle province pugliesi nella considerazione che la partecipazione è caposaldo per il governo regionale. Con questi incontri vogliamo spingere la nostra riflessione sui prodotti turistici già consolidati nella nostra offerta e sulle nuove esigenze del viaggiatore, nostro concittadino temporaneo. Esigenze che parlano di sostenibilità, di enogastronomia, di programmazione culturale, di arte e di Borghi”.

“Siamo determinati ad andare avanti in questa direzione che si basa su di una ampia partecipazione. Attraverso la creazione di reti, ed anche la collaborazione fra pubblico e privato, dobbiamo continuare ad andare avanti. Questa rafforzata sinergia fra Cultura e Turismo è un nuovo punto di forza per la crescita della attrattività turistica”, ha sottolineato la consigliera delegata per la Cultura della Regione Puglia.

Sala pienissima al museo Castromediano di Lecce per accogliere questa nuova proposta di Pugliapromozione con la conduzione del direttore generale Luca Scandale, unitamente ad Apulia Film Commission per la quale è intervenuta Simonetta Dellomonaco mentre per il Teatro Pubblico Pugliese il vice presidente del Marco Giannotta.

“Per il turismo abbiamo raggiunto nel 2019 i risultati previsti per il 2025, questo per noi è solo un inizio. Ora vogliamo proseguire portando la Puglia a nuovi traguardi che sono risultati possibili. Ci aspettiamo molti risultati dall’unione fra Turismo Puglia365 e Piiil Cultura, unitamente ad Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese, con gli operatori privati e con l’ascolto avviato oggi a Lecce. Proseguiremo il tour in tutte le province pugliesi”, ha detto Luca Scandale direttore generale Pugliapromozione ricordando le prossime tappe che saranno il 27 maggio a Foggia, il 10 giugno Bari, il 17 giugno a Taranto, il 30 giugno nella BAT e l’evento conclusivo l’8 luglio a Brindisi.

Ha relazionato la presidente del Consiglio Regionale Puglia come esperta del settore, condividendo la sua grande esperienza da assessore al Turismo della Regione Puglia. Il sindaco di Lecce ed il presidente della Provincia di Lecce hanno portato i saluti e le proposte di Lecce, regina del turismo salentino. Inoltre, hanno preso la parola Giuseppa Antonaci presidente di ITS Turismo Puglia oggi insignito a livello nazionale come eccellenza, e il docente universitario Pierfelice Rosato.

Le azioni, numerosissime e con concreti risultati su turismo ed investimenti economici in generale, sono stati illustrati da Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia. Ingenti gli investimenti in turismo, che dal 2015 in poi si sono concretizzati, al netto di infrastrutture dal 2015 in poi circa 80 mln di euro in promozione e valorizzazione del territorio. A seguire, la crescita esponenziale di passeggeri aeroportuali passarti dai 2 milione e mezzo nel 2009 agli 8 milioni nel 2019 che, quest’anno, sfioreranno i 10 milioni.

Hanno, quindi, preso la parola decine di addetti ai lavori che, per Pugliapromozione, rappresentano un patrimonio di idee e proposte che saranno punto di partenza per la prossima programmazione.

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Nuovi avanzamenti di grado nel comando della polizia locale di Mesagne, dove i marescialli progrediscono verso i ranghi superiori. Così, in base alla normativa regionale gli operatori di Polizia Locale i marescialli Egildo Tamburrano, Francesco Rolli e Vito Ducani avanzano al grado di “Ispettore Superiore” con il distintivo di grado di “ Una stella a sei punte con barra inferiore contenente rombo centrale entrambe dorate iscritte in perimetro rettangolare dorato”. Il tutto in ossequio al Regolamento Regionale n° 11 del 11/04/2017 “Caratteristiche delle uniformi, dei distintivi di grado, dei mezzi e degli strumenti in dotazione alla polizia locale”.tamburrano gildoducani vito

Inoltre è stato attribuito agli agenti di Polizia Locale Antonio Stanisci e Angelo D’Agostino l’avanzamento di grado a “Sovrintendente Capo”, con il distintivo di grado di “tre barre argentate e bottone dorato” , cosi come previsto dal Regolamento Regionale n° 11 del 11/04/2017 “Caratteristiche delle uniformi, dei distintivi di grado, dei mezzi e degli strumenti in dotazione alla polizia locale”.

Naturalmente il presente provvedimento non modifica lo stato giuridico ed economico degli agenti.

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Ieri mattina un altro tassello importante è stato inserito nel mosaico storico che riguarda la ricostruzione spaziale della via Appia antica, intercettata nel 2019 all’ingresso del parco archeologico di Muro tenente, in agro di Mesagne, luogo in cui era emersa una strada glareata. Ieri alcuni operai hanno realizzato un cavidotto per posare alcuni cavi elettrici nei pressi del parco. Uno scavo abbastanza lungo, profondo e importante, al di fuori dell’insediamento di Muro tenente, dove si pensava di poter intercettare una strada ben più importante di quella rinvenuta nel 2019 che potesse essere davvero la via consolare romana. Invece, non è emerso nulla.

Pertanto resta la conferma che la strada intercettata e successivamente riportata alla luce dal 2019 al 2021, che entra dentro all’insediamento messapico e poi prosegue verso Brindisi sia, senza ombra di dubbio, l’antico tracciato della via Appia e non un suo diverticolo, come asseriscono alcuni studiosi. Questo nuovo dato ha suffragato l’ipotesi degli archeologi che gestiscono il parco che il tracciato rinvenuto per la prima volta nel 2009 e successivamente intercettato e portato alla luce tra il 2019 e il 2021 sia quello della via consolare romana realizzata in età tardo repubblicana. Infatti, le ricerche archeologiche e gli interventi di archeologia preventiva condotti presso l'insediamento messapico di Muro tenente hanno consentito di documentare, per il periodo compreso tra la tarda età repubblicana e la prima età imperiale, un insediamento riconducibile ad un “vicus” orbitante attorno ad una struttura di tipo residenziale e produttivo, quali ad esempio una fattoria o una villa, e a un luogo di culto, ad esempio un tempio di tipo italico.

Queste strutture erano sorte lungo una strada, il cui percorso e le cui caratteristiche costruttive appaiono coerenti con quelle di una via consolare di età tardorepubblicana, della seconda metà del II secolo a.C., e, dunque, compatibili con la via Appia antica rappresentata nella “Tabula Peutingeriana”. Pertanto, in attesa dei risultati delle ricerche condotte nell'ambito del progetto “Appia Regina Viarum”, da parte del ministero della Cultura, appare evidente che il futuro della ricerca archeologica in questo luogo debba ripartire dalle conoscenze acquisite fino a questo punto. Pertanto non resta che continuare a intercettare e riportare alla luce l’antica via consolare romana presente all’interno dell’insediamento.

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Ha preso il via a Mesagne il “Maggio della legalità” durante il quale l’Amministrazione comunale, gli istituti scolastici e diverse associazioni hanno organizzato una serie di iniziative dal titolo “Germogli di legalità”. Durante il mese, e precisamente il 19 maggio, in occasione della morte violenta di Melissa Bassi, vi saranno una serie di iniziative pubbliche che si concluderanno in serata con la tradizionale fiaccolata presso la tomba della ragazza. Il 23 maggio si celebra “La Giornata nazionale della legalità” data in cui nel 1992 si verificò la strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Anche per questa occasione l’Amministrazione comunale ha organizzato degli eventi per continuare a educare alla legalità, principio fondante dell’intera struttura sociale della comunità locale.

Queste iniziative, attraverso idonee attività, come ad esempio la formazione e i progetti, tendono a far progredire culturalmente ed eticamente i futuri cittadini per favorire l’assunzione di responsabilità di ciascuno rispetto alla tutela dei beni di tutti. “L’Amministrazione comunale sta riservando una particolare attenzione a un calendario di appuntamenti tutti importanti perché dedicati al tema unico e fondamentale della legalità, un valore da promuovere in ogni contesto e in ogni momento della vita personale e comunitaria”, ha spiegato il sindaco Antonio Matarrelli. Per l’assessore ai Percorsi di legalità, Anna Maria Scalera “si tratta di un programma costruito dal basso. Scuole, cooperative sociali, associazioni culturali e sportive hanno promosso eventi. Attraverso la cultura, il rispetto per l'ambiente, l’arte, la musica e lo sport promuoviamo la legalità.

In queste iniziative sono coinvolti, soprattutto, i nostri ragazzi, i " germogli di legalità " appunto. Intanto, l’8 maggio, presso lo stadio “Alberto Guarini” di Mesagne, si terrà la prima partita del Cuore organizzata dalla Virtus Calcio Mesagne in collaborazione con Coloriamo il mondo. La manifestazione sportiva vedrà la partecipazione della polizia di stato, dei carabinieri, dell’Amministrazione comunale e dei vigili urbani che scenderanno in campo, insieme ad una selezione della Virtus Mesagne, con grande entusiasmo per aderire ad uno straordinario progetto di solidarietà. L’iniziativa, intitolata “Un cuore per l’autismo” e patrocinata dal Comune di Mesagne, si pone come obiettivo una raccolta fondi a favore di progetti e laboratori destinati a bambini, adolescenti e giovani adulti con disturbo dello spettro autistico. “Legalità è inclusione e solidarietà. “Legalità è rispetto per la dignità umana ", ha chiosato l’assessore Scalera che ha ricordato che il 22 maggio si terrà “Una corsa per la legalità” per commemorare le vittime della strage di Capaci.

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L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha avviato la gara da 1,85 milioni di euro per il recupero dell’ex scuola nel quartiere San Lorenzo.

L’edificio, che risale alla metà degli anni ’80 e si trova nell'area compresa tra Viale Abbadessa, via Parri e via Di Castri, da decenni è in completo abbandono, in balia dei vandali che negli anni hanno depredato la struttura e devastato gli interni. Nel pieno spirito della “Rigenerazione Urbana Sostenibile” l’Amministrazione Comunale ha previsto una completa rifunzionalizzazione dell’immobile che lo porrà al centro del rinnovato quartiere San Lorenzo.

La Rigenerazione Urbana è una opportunità per ridisegnare anche la socialità del quartiere. La ex scuola – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – da luogo dimenticato della Città si trasformerà in un centro di inclusione, dove tutti potranno sentirsi a casa. Perché qui abbiamo previsto di attrezzare spazi da dedicare ad alloggi, ai servizi per il quartiere e ai momenti di convivialità.

Uno spazio polifunzionale capace di rispondere all’emergenza abitativa e alla necessità di incrementare le occasioni di socialità. I quasi mille metri quadrati della struttura ospiteranno un condominio sociale con 10 alloggi da destinare a cohousing e spazi per il co-working con postazioni di lavoro a disposizione dei professionisti, un market solidale, laboratori per l’inclusione sociale e lavorativa, giardino, zone relax e area giochi.

L’ex scuola diventerà uno spazio attrezzato per viverci, lavorare e socializzare. Il principio della rigenerazione – prosegue l’Assessore Nicola Lonoce – non si ferma agli aspetti urbanistici, ma tocca la quotidianità delle persone, mette in connessione e valorizza le potenzialità delle risorse strutturali e umane. Per questo non abbiamo esitato a voler dare una impronta di multifunzionalità a questo luogo, dove saranno determinanti le relazioni.

Il cohousing, sperimentato inizialmente nel nord Europa, punta alla dimensione sociale dell’abitare. Gli occupanti degli alloggi – individuati tra le persone con difficoltà economiche e sociali – oltre alle aree loro assegnate dovranno condividere spazi comuni come, ad esempio, la cucina e la zona relax. Questa dimensione comunitaria può favorire la formazione di legami e stili di vita più sostenibili per affrontare la quotidianità, dalla spesa alla cura delle necessità dei più fragili.

L’idea – conclude l’Assessore Nicola Lonoce – è invertire il fenomeno dell’esclusione sociale. Da questo immobile recuperato dovranno nascere occasioni di incontro e di scambio con il quartiere. È nostra intenzione rigenerare uno spazio per metterlo al servizio dei più fragili e dell’inclusione sociale.

Sull’immobile saranno attuati interventi finalizzati al recupero del fabbricato, al consolidamento antisismico e all’efficientamento energetico con l’installazione di pannelli solari e la creazione di un cappotto termico.

Sono state avviate ieri le residenze del progetto Appia 2030: si svolgeranno fino alla prossima domenica 8 maggio e vedranno coinvolti 30 giovani esperti, impegnati a formare un gruppo multidisciplinare su temi che spaziano dall'urbanistica alla promozione dei territori. Il programma di lavoro include dei sopralluoghi lungo la via Appia, da Francavilla Fontana a Brindisi, presso punti di interesse che saranno annotati su mappa e segnalati come luoghi da includere nel 'sistema' delle aree dell'Appia Antica da visitare. Gli spostamenti in calendario saranno effettuati in bicicletta e a piedi.

Oggi, venerdì 6 maggio, l’intera giornata sarà dedicata al sopralluogo che interesserà il tratto da Francavilla a Muro Tenente. Nel corso della mattinata di domani, sabato 7 maggio, il percorso riguarderà ancora Mesagne, nel tratto fino a Brindisi. Saranno il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, e Mimmo Stella, consulente comunale per la valorizzazione, promozione e tutela delle aree archeologiche ad accogliere il team di lavoro. ‘Siamo soddisfatti del lavoro che si sta producendo. E che si rivela, un passo dopo l’altro, coerente con l’ambiziosa strategia di condivisione, comunicazione e valorizzazione che insieme ai comuni di Brindisi, Francavilla Fontana, Latiano e Oria stiamo realizzando al fine di rafforzare il progetto di candidatura della Via Appia a Sito Unesco’, hanno dichiarato il sindaco Matarrelli e il consulente Stella.

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È giunto il momento che Sua Eccellenza il prefetto di Brindisi intervenga perentoriamente per tutelare la parte produttiva, i precari, i disoccupati e gli indigenti della città. La comunità, come testimoniano gli appelli pubblici di larghe fette della cittadinanza (imprenditori di ogni campo, associazioni) che vanno moltiplicandosi di giorno in giorno, vuole cogliere le occasioni di sviluppo che questa fase storica sta offrendo e non accettano più che una singola persona, seppure eletta per guidare la città, decida per tutti propinando quotidianamente affermazioni che paiono votate al terrorismo psicologico. Tra l’altro ci risulta che parte della maggioranza del governo cittadino non condivida più l’approccio del sindaco e dai suoi sostenitori.
Eccellenza, nel suo discorso illuminato tenuto nel corso della celebrazione del 77° anniversario dalla Liberazione dell’Italia ha affermato che “Resistenza”, oggi, significa lottare per una società equa, giusta e solidale e pretendere trasparenza e legalità. Ebbene, per perseguire questi obiettivi è necessario che una comunità disponga di un tessuto socio-economico importante. Solo attraverso il lavoro una società potrà tendere alla equità e potranno essere ridimensionate le sacche di disagio dove spesso si annida la criminalità. 
Come ConfimpreseItalia siamo estremamente preoccupati per le occasioni occupazionali che il territorio rischia di perdere a causa della situazione sopra descritta. Lo stato di necessità non si combatte con le belle parole: per liberare una comunità dal gioco del bisogno che annebbia la mente dei cittadini, è necessario occupare degnamente quella fetta di popolazione che si trova ai margini. Il lavoro nobilita l’uomo, ne nutre l’anima, e noi vogliamo vivere in un territorio che sappia nobilitare i suoi cittadini, offrendo loro occasioni per invertire un trend pericoloso, che vede nella decarbonizzazione il punto d’innesco.
Brindisi è un polo industriale che può recitare un ruolo di primo piano in questa fase di transizione energetica. Il porto ha assoluta necessità di una grande politica di reindustrializzazione per poter tornare ai fasti di un tempo e distribuire ricchezza. Per questo chiediamo a Sua Eccellenza il prefetto di Brindisi di proseguire nel suo straordinario lavoro di mediazione affinché tutti comprendano che non possono essere respinti investimenti in linea con il ‘Green New Deal’ disegnato dalla Comunità Europea. Anche perché, continuando sul solco dei no, va a finire che si torni indietro e si sia costretti ad aumentare la quantità di carbone bruciato.
Eccellenza, come ConfimpreItalia la esortiamo a riaggiornare il tavolo di crisi con enti, associazioni datoriali e sindacati e le comunichiamo che saremmo lieti di poterne prendere parte, così da apportare il nostro umile contributo.
Paolo Taurino
Coordinatore Puglia
Presidente Brindisi
Confimpreseitalia

Percorsi formativi e storico-documentali: le autentiche meraviglie delle terre di Puglia vocate alla viticoltura e all’olivicoltura, diventano contenitori privilegiati per celebrare la Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio.

Sabato 7 maggio, nell’intento di dare seguito al protocollo d’intesa fra il Ministero della Cultura, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero dell’Istruzione e l’Associazione Italiana Sommelier (AIS), la Direzione Regionale Musei Puglia aderisce all’iniziativa, mantenendo fede all’impegno di sensibilizzare la diffusione dei saperi dell’economia e delle tradizioni connesse alla produzione enologica e olearia.

L’evento nazionale, legato da uno speciale cordone identitario alla Regione Puglia, terra sitibonda ove il sole si fa vino (Dante Alighieri), si fa occasione per proporre al pubblico un percorso di visita arricchito da storia e simbologia delle due “divine bevande”.

In particolare, Il Museo Nazionale archeologico di Altamura propone ai visitatori un percorso dedicato alla scoperta delle più svariate tipologie di vasi da simposio destinati al consumo e al trasporto dei due preziosi prodotti più diffusi dalla Preistoria alla Romanità. La visita a cura del personale del Museo, riservata a un massimo di 30 persone, avrà inizio alle ore 10.00.

Il percorso prevede due sezioni dedicate l'una alle diverse forme di vasi destinati al consumo del vino, l'altra alla rappresentazione di Dioniso quale dio dell'ebbrezza, armato di tirso e vestito con pelle ferina, sovente accompagnato da un variopinto e movimentato corteo di satiri e menadi.

Per info: tel. 080/3146409; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il Museo Archeologico Nazionale “G. Andreassi” propone ai visitatori un itinerario tematico alla scoperta delle forme vascolari più utilizzate per il trasporto e il consumo di vino e olio e maggiormente attestate nell’antica città di Egnazia, importante snodo commerciale tra oriente e occidente.

La visita a cura del personale del Museo, riservata a un massimo di 30 persone, avrà inizio alle ore 17.30.

Per info: tel. 080/4829056; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.​.