Redazione

Dati del giorno: 16 settembre 2022

730
Nuovi casi
8.458
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 270
Provincia di Bat: 41
Provincia di Brindisi: 83
Provincia di Foggia: 84
Provincia di Lecce: 147
Provincia di Taranto: 90
Residenti fuori regione: 15
Provincia in definizione: 0
10.492
Persone attualmente positive
126
Persone ricoverate in area non critica
8
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.466.141
Casi totali
12.604.901
Test eseguiti
1.446.599
Persone guarite
9.050
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 472.131
Provincia di Bat: 126.710
Provincia di Brindisi: 138.492
Provincia di Foggia: 207.627
Provincia di Lecce: 301.424
Provincia di Taranto: 199.322
Residenti fuori regione: 15.444
Provincia in definizione: 4.991

MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, +50% NUBIFRAGI E GRANDINATE IN ANNO PIÙ CALDO DI SEMPRE. 

Duramente colpiti Margherita di Savoia, Ascoli Satriano, Deliceto e Cerignola. 

​Dall’inizio dell’anno gli eventi estremi fra nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado, sono cresciuti rispetto allo stesso periodo del 2021 del +50%, con il 2022 che si classifica peraltro fino ad ora in Italia come il più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,99 gradi) rispetto alla media storica. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd e Isac Cnr rispetto ai primi nove mesi, in riferimento all’ultima ondata di maltempo con alluvioni e grandinate che hanno duramente colpito Margherita di Savoia, Ascoli Satriano, Deliceto e Cerignola.

L’estate torrida e siccitosa – sottolinea la Coldiretti regionale - ha devastato i raccolti, assetato città e campagne e accumulato energia termica distruttiva che si è poi scaricata al suolo con la violenza del meteo.

E’ evidente in Puglia la tendenza ad una tropicalizzazione del clima con le ultime ondate di nubifragi e grandinate che si sono abbattute su terreni secchi i quali – evidenzia la Coldiretti regionale – non riescono ad assorbire l’acqua che causa frane e smottamenti con Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei comuni della Bat, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni dell'Area Metropolitana di Bari e l'81% dei comuni leccesi. Sono 8098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119034 quelli esposti ad alluvioni, secondo le elaborazioni di Coldiretti Puglia sulla scorta dei dati Ispra.​

Eventi estremi che – continua la Coldiretti – provocano danni perché colpiscono aree rese più fragili dalla cementificazione e dall’abbandono. Risultano "mangiati" 158695 ettari in Puglia, dove nel 2021 sono andati persi altri 500 ettari di campagne per colpa della cementificazione e dell'abbandono che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile. Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo, inoltre, si abbattono i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire e al siccità che ogni anno aggrava il rischio desertificazione.

Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11692 imprese che operano su quei territori. Il consumo del suolo è avvenuto per il 67.5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese.

Nello spazio di una generazione (25 anni) – denuncia Coldiretti - è scomparso piu’ di 1 terreno agricolo su 4 (-28%) seguendo un modello di sviluppo sbagliato che purtroppo non si è ancora arrestato e mette a rischio l’ambiente e la sicurezza dei cittadini. Per questo occorre fermare subito il consumo di suolo ma sono anche necessari – continua Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e gestirne l’utilizzo quando serve.

L’esplosione degli eventi estremi nel 2022, in media quasi 9 al giorno da nord a sud dell’Italia, ha provocato danni che in agricoltura – conclude la Coldiretti - superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale.

Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita. Il 17 settembre si celebra la quarta “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”, promossa dal Ministero della Salute, dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS).

Nata per sottolineare che la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute, la Giornata è stata ufficialmente indetta nel nostro Paese con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2019, su proposta del Ministro della Salute e in accordo con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, aderendo alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il tema scelto dall’OMS per la Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente 2022 è “La sicurezza della terapia farmacologica” correlata alla campagna globale “Medication without Harm”. Particolare attenzione sarà data a quelle aree più critiche in cui si verifica la maggior parte dei danni correlati ad errori terapeutici. Le 3 Key Action Areas, identificate nel documento “Medication Without Harm” della WHO Global Patient Safety Challenge sono: le situazioni ad alto rischio, le transizioni di cure e la polifarmacoterapia.

Le pratiche terapeutiche non sicure, le criticità e gli eventuali errori legati alla gestione della terapia, rappresentano una delle principali cause di eventi avversi evitabili nell’assistenza sanitaria. La pandemia da Covid-19 ha aggravato la fragilità di molti sistemi sanitari mettendo ancora più in evidenza i potenziali rischi associati alla terapia ed agli eventi avversi correlati ai farmaci. Conoscere la propria terapia individuale e descriverla con precisione è fondamentale in diverse situazioni che richiedono la valutazione delle cure: una nuova necessità evidenziata dal medico di famiglia o da uno specialista, un ricovero ospedaliero, il trovarsi in Pronto Soccorso per un’emergenza.

Secondo le stime dell’Agenzia Italiana del farmaco oltre il 50% delle persone ultra sessantacinquenni assume tra i 5 e i 9 farmaci al giorno. In un ulteriore 10% di casi si arriva anche al consumo contemporaneo giornaliero di oltre 10 farmaci.

È quindi fondamentale per il paziente, ma anche per chi lo assiste, prestare la massima attenzione al rispetto della terapia in quanto dimenticanze o sovrapposizioni di farmaci possono essere causa di reazioni avverse indesiderate, con rischi anche molto gravi.

Gli obiettivi che la giornata si pone di raggiungere con il coinvolgimento di pazienti e loro caregiver, professionisti sanitari ospedalieri e territoriali e associazioni dei pazienti sono:

  • informare il cittadino sull’importanza di fornire al curante tutti gli elementi per valutare il suo stato di salute e le eventuali terapie in atto presentando ad ogni colloquio la documentazione clinica in possesso più aggiornata;
  • avvisare sull’importanza del rispetto delle prescrizioni farmacologiche (incluse tipologia/sostituzioni/integrazioni, dosaggi, orari di assunzione, modalità di assunzione, regimi dietetici e/o restrizioni nell’assunzione di determinati alimenti);
  • informare circa le modalità di azione dei farmaci (saper aspettare che la dose farmaco raggiunga i livelli terapeutici) al fine di scongiurare l’abbandono del piano terapeutico;
  • avvisare circa i rischi nell’uso/abuso di auto-assunzione di prodotti fitoterapici, nutraceutici, “farmaci da banco”, lassativi, diuretici ed ogni altro prodotto non condiviso con il medico.

Per questo motivo la Asl Brindisi, anche con il contributo della Unità di staff della direzione generale, Gestione del Rischio Clinico, nell’obiettivo di promuovere la sicurezza delle cure, profonde il suo impegno anche nella prevenzione e riduzione del rischio legato alla interazione/tossicità farmacologica nei pazienti, attraverso l’utilizzo di strumenti quali la lista dei farmaci (per il paziente), la predisposizione di documentazione sanitaria che consenta la ricognizione e riconciliazione farmacologica.

Un’azione preziosa per ridurre notevolmente i possibili rischi per un paziente, specie se anziano e non autosufficiente, associati all’uso dei farmaci è quella di coinvolgerlo il più possibile. La scheda di sintesi dei farmaci assunti (prescritti dal medico curante, o dal medico specialista, o assunti al bisogno) è uno strumento utile per conoscere la sua storia attraverso l’anamnesi farmacologica, e può essere puntualmente compilata e aggiornata dal paziente stesso o dai suoi familiari o da chi se ne prende cura (caregiver). E’ consigliabile portare sempre con sé la scheda aggiornata.

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Operaio perde un braccio ad Autigno, Macchia: «Situazione intollerabile. Occorrono più investimenti in sicurezza e formazione e maggiori controlli»

Il grave incidente sul lavoro che si è verificato stamattina nelle cave di Autigno con un operaio rimasto con un braccio tranciato da  un mezzo meccanico, ripropone con urgenza la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Quanto accaduto oggi allunga il triste «bollettino di guerra» che rappresenta una vera e propria emergenza sia sul piano nazionale che su quello locale. Una situazione intollerabile contro cui come Cgil di Brindisi ci battiamo da sempre e continueremo a farlo con maggior vigore.

Esprimiamo solidarietà nei confronti del lavoratore e della sua famiglia, in attesa di conoscere più dettagliatamente la dinamica dei fatti di questo ennesimo terribile incidente e se sussistano eventuali responsabilità.

Come Cgil di Brindisi continuiamo a reiterare la richiesta di elevare gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro, partendo dall'analisi dei dati relativi alla incidentalità sui luoghi di lavoro e lavorando sempre di più sulla formazione e l'aumento dei controlli (rinforzando anche gli organici degli organismi di controllo). Siam o convinti che sia sempre meglio prevenire che curare.

La Cgil di Brindisi è da sempre impegnata sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Non è nato a caso il nostro «Sportello per la salute e la sicurezza sul lavoro» a cui tutti possono fare riferimento per essere assistiti.

Attendiamo di conoscere l'esatta dinamica dei fatti per esprimere un giudizio sulla vicenda ma è ora di spezzare questo pericoloso stillicidio. «Si lavora per vivere e non per morire», ogni lavoratore ha il diritto di andare lavoro al mattino e di tornare a casa una volta terminate le proprie ore di servizio. Per questo non ci stancheremo mai di chiedere sempre più forte maggiore vigilanza, più investimenti e formazione del personale, lotta al precariato, per arrestare quanto prima questa emergenza.

Brindisi 16.9.2022

                                                                                                      Antonio Macchia

                                                                                                    Segretario Generale

                                                                                                         Cgil Brindisi

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Dovevano raggiungere Vienna per trascorrere qualche giornata di vacanza, ma il volo dopo oltre tre ore non è partito ed è stato riprogrammato otto ore dopo la schedulazione. È accaduto, questa mattina, venerdì 16 settembre, con il volo Bari Vienna W62822, con pesanti disagi per i passeggeri della compagnia aerea Wizzair.

I passeggeri, quindi, sono stati costretti a trascorrere ore intere all’interno dell’aeroporto di Bari Palese, vedendo rinviato il proprio volo in partenza inizialmente alle 6 e, per il momento, riprogrammato alle 14:40.

Un disservizio che ha portato non pochi disagi per i passeggeri desiderosi di raggiungere la città austriaca, che, però, grazie all’assistenza gratuita di ItaliaRimborso, possono ottenere 250 euro come compensazione pecuniaria. Sembra che il ritardo, infatti, sia dovuto a problematiche della compagnia aerea ed il team legale sostiene che ci possano essere gli estremi per l’applicazione del Regolamento Comunitario 261/2004.

Per contattare ItaliaRimborso e segnalare il volo in ritardo Wizzair Bari Vienna è possibile farlo segnalando direttamente il disservizio con il form presente nel sito italiarimborso.it.

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La Puglia torna protagonista al Lotto: nel concorso del 15 settembre, come riporta Agipronews, sono state centrate vincite per un totale di 37.500 euro. La prima da 23.750 euro a Polignano a Mare, in provincia di Bari, è arrivata con tre ambi e un terno mentre la seconda premia un giocatore di Taviano, in provincia di Lecce, dove è sono stati centrati quattro ambi e un terno per un premio di 13.800 euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 6,85 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 756 milioni dall'inizio dell'anno.

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Cominciano le prefinali nazionali di Miss Italia, il blasonato concorso di bellezza della patron Patrizia Mirigliani giunto alla 83^ edizione.

Proveranno a strappare il ticket per la finale dieci ragazze provenienti da tutta la Puglia e vincitrici delle fasce regionali assegnate nel lungo tour messo a punto dall’esclusivista regionale Carmen Martorana Eventi a partire da maggio, poche settimane dopo la conquista del mandato a lungo sognato.

Si contenderanno l’unico posto riservato al Tacco d’Italia:

  • Rosanna Carlucci, 21enne barese, studentessa di Scienze e tecniche psicologiche, nominata Miss Kissimo Biancaluna nella tappa di Rutigliano del 10 luglio;
  • Anna Pia Masciaveo, 22enne cerignolana, responsabile della gestione delle casse in un supermarket, premiata come Miss Sorriso nella finale di Spinazzola del 30 luglio;
  • Martina Lupo, 18enne cerignolana, studentessa di Amministrazione, finanza e marketing e incoronata Miss Eleganza dalla Miss Italia in carica Zeudi Di Palma il 7 agosto a Mattinata;
  • Simona Frascaria, 20enne di San Nicandro Garganico, studentessa di Scienze delle attività motorie e sportive e campionessa italiana di ginnastica aerea, vincitrice della finale Miss Miluna del 9 agosto ad Ordona;
  • Nicole Pentrelli, 21enne di Toritto, studentessa dell’Accademia delle Belle Arti con indirizzo Cinema e fotografia che ha ricevuto da Zeudi Di Palma la fascia di Miss Cinema a Bisceglie il 12 agosto;
  • Giorgia Polimeno, 18enne di Sogliano Cavour, studentessa del liceo scientifico diventata Miss Rocchetta Bellezza nella serata del 20 agosto davanti al castello di Barletta;
  • Fabiana Leuci, 18enne biscegliese, studentessa d’istituto tecnico settore turistico che dalla tappa del 30 agosto a Quasano è Miss Sport Givova;
  • Elisabetta Lelario, 23enne barlettana, studentessa di Lingue e culture per il turismo e la mediazione internazionale con l’hobby del canto e della recitazione che una commissione tecnica ha voluto come Miss Social per il suo reel di promozione turistica realizzato per l’iniziativa Miss Italia racconta l’Italia;
  • Federica Todisco, 30enne di Cellino San Marco, ingegnere gestionale e business analyst che l’11 settembre ha ricevuto la fascia di Miss Castel del Monte assegnata una settimana prima ad Andria ma lasciata libera da Miss Puglia;
  • Isabella Lapenna, 21enne di Palo del Colle, studentessa di Lingue e culture per il turismo e la mediazione internazionale, vincitrice del più ambito titolo di Miss Italia Puglia nella finalissima di Giovinazzo che ha visto come madrina la showgirl Matilde Brandi e come ospiti gli attori Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo.

Le 10 pugliesi saranno a Fano, nelle Marche, dal 16 al 18 settembre e saranno ospiti di eventi spettacolari e mondani ma saranno anche sottoposte alla valutazione di una commissione tecnica composta da una giornalista, una psicoterapeuta, da un attore, da un medico chirurgo, da un’atleta e da una stylist.

Domenica sera il verdetto, verrà annunciato chi delle bellezze proposte dalla Carmen Martorana Eventi rappresenterà la Puglia e proverà a diventare Miss Italia.

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Dopo la carne Frankenstein arriva il latte senza mucche, nuovo simbolo dell’attacco alle stalle italiane e all’intero Made in Italy a tavola portato dalle multinazionali del cibo, un’aggressione che, dietro belle parole come “salviamo il pianeta” e “sostenibilità, nasconde l’obiettivo di arrivare a produrre alimenti facendo progressivamente a meno degli animali, dei campi coltivati, degli agricoltori stessi. E’ quanto denunciato da Coldiretti Puglia che alla Camera di Commercio di Bari ha presentato il ‘fiordilatte DOC’ più lungo al mondo, la mozzarella da guinness di 10 metri fatta rigorosamente con il latte delle mucche, uno dei prodotti simbolo della Dieta Mediterranea nel mondo, che oggi è sotto attacco di una deriva alimentare iniziata con la carne sintetica che si è estesa al pesce e alle uova in provetta, fino al latte costruito in laboratorio, sostenuta da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca.

In occasione della presentazione ufficiale del Fiordilatte DOC più lungo al mondo, sono stati diffusi i risultati del sondaggio condotto sul sito puglia.coldiretti.it, secondo i quali il 94% dei pugliesi non si fida degli alimenti costruiti in laboratorio tra provette e processori, perché preferiscono mangiare solo cibo naturale coltivato e allevato (74%), manifestano consistenti dubbi sul fatto che siano sicuri per la salute (13), mentre il 7% dei pugliesi lo boccia perché il cibo sintetico sfrutta comunque le cellule animali.

“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione, con la Coldiretti che è pronta a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

L’ultima deriva a tavola arriva dalla Germania con i primi bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro senza aver mai neppure visto il mare, mentre negli USA con un’abile strategia di marketing si stanno buttando sul sushi in provetta. La società tedesca Bluu Seafood impegnata nel progetto – spiega Coldiretti – promette di ricreare in laboratorio la carne di salmone atlantico, trota iridea e carpa partendo da cellule coltivate e arricchite di proteine vegetali. Per ora in Germania si punta alla realizzazione di prodotti come bastoncini e polpette facendo biopsie ai pesci e creando masse di cellule autoriproduttive da confezionare poi per il consumo umano. Un business non indifferente se si considera che a livello globale – continua Coldiretti – ogni persona consuma oltre 20 chili di pesce vero all’anno, mentre gli italiani ne mangiano circa 28 chili pro capite, sopra la media europea che è di 25 kg.

“L’allarme globale provocato dalla guerra in Ucraina sulla certezza e salubrità del cibo ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza, ma vanno combattuti tutti i sistemi di etichettatura fuorvianti e un approccio dell’UE che apre le porte al cibo sintetico, dalla bistecca fatta nel bioreattore al latte senza mucche, che rappresenta una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore Coldiretti Puglia.

Ma al lavoro fra provette e laboratori non ci sono solo i tedeschi della Bluu Seafood. Negli Stati Uniti – rileva Coldiretti - il colosso Nomad Foods, proprietario tra gli altri del marchio Findus Italia, ha firmato un accordo con la start-up californiana BlueNalu per studiare il lancio di pesce da colture cellulari, mentre la Wildtype di San Francisco ha raccolto capitali per 100 milioni di dollari per sviluppare un sushi da salmone coltivato in laboratorio programmando l’eventuale distribuzione tramite accordi con Snowfox, che gestisce una catena di sushi bar con 1.230 punti vendita negli Stati Uniti e con Pokéworks, che gestisce 65 ristoranti di poke, mentre in Corea del Sud la CellMeat sta lavorando sui gamberetti in provetta.

Si tratta – afferma Coldiretti – di una deriva alimentare iniziata con la carne sintetica della società americana Beyond Meat.e sostenuta da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere – evidenzia Coldiretti - i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca.

Per quanto riguarda la carne da laboratorio ad esempio – sottolinea la Coldiretti – la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore e non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato.

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Avviso pubblico – buoni educativi per bambini da 0 a 3 anni: scade il 29 settembre 2022

Il Consorzio BR4 informa che con atto dirigenziale n. 179 del 13/09/2022 della sezione Istruzione e Università della Regione Puglia è stata approvata l’apertura della II finestra temporale per la presentazione delle domande di accesso all’Avviso Pubblico “Buoni educativi zerotre 2022/2023”. Le istanze potranno essere inoltrate a partire dalle ore 09:00 del 20 settembre 2022 e fino alle ore 12:00 del 29 settembre 2022, esclusivamente online sulla piattaforma telematica dedicata, all’indirizzo:  http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it -  PROCEDURE TELEMATICHE – BUONI SERVIZIO 2022.

L’Avviso “Buoni educativi zerotre 2022/2023” ha come oggetto l’erogazione di un titolo d’acquisto denominato “Buono per servizi educativi da zero a tre anni”. Il buono è destinato ai nuclei familiari per consentire l’abbattimento dei costi di frequenza dei minori presso le unità di offerta accreditate ai sensi del regolamento regionale n. 4/2007 e iscritte nel catalogo telematico regionale. Il Buono educativo zero-tre può essere richiesto per una delle seguenti tipologie di Servizio:

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​- Asilo nido per la fruizione dei servizi di asilo nido, micro-nido, nido aziendale (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi), sezione primavera (per minori di età compresa dai 24 ai 36 mesi) ai​ ​ ​ sensi dell’art. 53 del R.R. 4/2007;

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​- Centro ludico per la prima infanzia ai sensi dell’art. 90 del R.R. 4/2007 (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi);

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​- Servizi socio – educativi innovativi e sperimentali per la prima infanzia ai sensi dell’art. 101 del R.R. 4/2007 (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi) distinto in:

a)​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ servizio di educazione familiare per l’infanzia o servizio per l’infanzia a domicilio ai sensi dell’art.101, co. 1, lett. a del R.R. 4/2007;

b)​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ piccolo gruppo educativo o nido in famiglia ai sensi dell’art. 101, co. 1, lett. b del R.R. 4/2007).

c)​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Il Buono educativo zero-tre, in caso di ammissione al beneficio, è fruibile nell’arco di tempo decorrente dal 1° settembre 2022 al 31 luglio 2023.

Per accedere al beneficio è necessario che il destinatario abbia i seguenti requisiti:

1.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ età minima del minore, prevista dalle norme statali e dal Regolamento regionale per la frequenza di ciascuna delle tipologie di strutture e di servizi iscritte nel Catalogo;

2.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ residenza o domicilio in Puglia del minore;

3.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ISEE ordinario 2022, ovvero ISEE minorenni 2022 laddove ne ricorrano le condizioni, non superiore a 40.000 euro.

​ Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Consorzio BR4. 

PUGLIA, CARO-ENERGIA: CODACONS LANCIA IN REGIONE “SCIOPERO DELLE BOLLETTE”, UTENTI IN DIFFICOLTA’ POSSONO SOSPENDERE PAGAMENTO DELLE BOLLETTE PER CAUSA DI FORZA MAGGIORE E VERSARE SOLO ACCONTO PARI AL 20% DELLE FATTURE. SUL SITO DELL’ASSOCIAZIONE IL MODULO DA INVIARE AL PROPRIO FORNITORE. 

Anche in Puglia scatta la protesta contro i rincari abnormi delle tariffe di luce e gas, con il Codacons che lancia in regione lo “Sciopero delle bollette” offrendo assistenza legale agli utenti schiacciati dal caro-energia che vogliono sospendere il pagamento delle fatture.

Una iniziativa di solidarietà sociale quella dell’associazione che si basa sulle norme del codice civile e sulla Costituzione Italiana, e tesa a consentire alle famiglie che hanno difficoltà economiche di sospendere in questo momento di emergenza il pagamento delle bollette versando solo parzialmente gli importi delle fatture, in virtù della causa di forza maggiore e sulla base delle disposizioni del nostro codice civile. L’art. 1256 c.c. prevede infatti che “L'obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile. Se l'impossibilità è solo temporanea, il debitore finché essa perdura, non è responsabile del ritardo nell'adempimento”.bollette_enel.jpg

Gli utenti della Puglia, a partire da oggi, potranno scaricare sul sito del Codacons un modulo da inviare alla propria società di fornitura di gas e luce, in cui si comunica formalmente di essere costretti a sospendere il pagamento integrale della bolletta, provvedendo al pagamento della fattura in modo parziale, versando cioè un acconto pari al 20% della bolletta, in quanto impossibilitati a sostenere l’importo maggiorato delle utenze – spiega l’associazione - Ciò anche sulla base dei principi correttezza, buona fede e solidarietà sociale, considerato che sui contratti a prestazioni corrispettive, la giurisprudenza prevede e riconosce l’esistenza di un "dovere di solidarietà" nei rapporti intersoggettivi (articolo 2 Costituzione).

Per aderire all’iniziativa, partecipare allo “Sciopero delle bollette” e sospendere e pagare solo parzialmente le fatture di luce e gas, è sufficiente seguire le istruzioni riportate alla pagina: https://codacons.it/sciopero-bollette/.

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