Redazione

Una pulizia straordinaria del territorio è stata fatta dal Comune di Mesagne che ha raccolto quintali di spazzatura che persone incivili giornalmente e senza remore gettano nelle campagne. In particolar modo la pulizia ha riguardato la contrada Muro Tenente, nei pressi dell’omonimo parco archeologico, dove alcuni soggetti gettano ripetutamente la spazzatura. Da mettere in evidenza che la discarica abusiva anche se è distante poche centinaia di metri dalla periferia di Latiano è in territorio di Mesagne. Infatti, più volte la polizia locale mesagnese ha contravvenzionato gente di Latiano che aveva abbandonato i rifiuti nell’area. Da qui la decisione dell’assessora all’Ambiente ed Ecologia del Comune di Mesagne, Maria Teresa Saracino, di chiedere alla futura Amministrazione latianese un impegno concreto nell’individuare e contravvenzionare gli sporcaccioni. Dunque, una cascata di euro è uscita, per l’ennesima volta, dalle casse del Comune di Mesagne per effettuare una pulizia straordinaria degli agri imbarbariti dall’immondizia che giornalmente la gente poco incline al rispetto delle regole getta dappertutto. Dalla strada alle campagne, dalle piazzole di sosta alle aree di cantiere. In particolar modo la pulizia ha riguardato la zona del parco archeologico di Muro Tenente da sempre scelta dagli imbrattatori seriali per gettarvi la spazzatura. Gli operatori ecologici hanno raccolto di tutto: dai divani alle scocche di frigoriferi, dalle sedie ai secchi passando per i fusti di plastica. Ed ancora copertoni, sanitari, cartongesso. C’è di tutto nel market del rifiuto. Su quest’ultima situazione è intervenuta l’assessora Maria Teresa Saracino: “Sarebbe opportuno – ha detto - che il Comune di Latiano iniziasse un’attività repressiva e di monitoraggio su Muro Tenente in aiuto e sostegno del Comune di Mesagne che, ad oggi, si sobbarca tutte le spese di polizia e bonifica delle aree interessate. Una fattiva collaborazione che auspico nel futuro”. In ogni modo, a margine della polemica è lecito porsi una domanda. Perché c’è gente che abbandona in strada la spazzatura? Probabilmente per due motivi. Il primo di ordine pratico. C’è chi non differenzia, mette tutto in un sacco e lo abbandona per strada o nelle campagne dove non c’è il controllo dei netturbini. Il secondo è di natura finanziaria. È gente sconosciuta all’anagrafe della tari che non paga la relativa tassa della raccolta e non vuole essere scoperta. Per concludere nel 2019 il Comune di Mesagne aveva raggiunto una percentuale della raccolta differenziata del 71,08 per cento rientrando tra i Comuni pugliesi ricicloni. Ripeterà nel 2020 tale traguardo?

Si è disputata questa mattina l'amichevole tra gli under 15 allenati da Mr Carrisi e il Red Boys Martina sul manto erboso dello stadio Alberto Guarini. Bene i ragazzi mesagnesi nei primi 15 minuti con ottime trame di gioco nonostante i carichi di lavoro che si sentivano sulle gambe dei ragazzi per il lavoro svolto nelle prime 2 settimane di preparazione.
"Complimenti ai nostri avversari per la grande prestazione offerta e all'amico mister Martino Lucarella", ha detto il presidente.
 

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Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 13 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.955 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 83 casi positivi: 56 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 14 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

NON sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 349.719 test.

4.201 sono i pazienti guariti.

1.678 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.449, così suddivisi:

2.439 nella Provincia di Bari;

518 nella Provincia di Bat;

741 nella Provincia di Brindisi:

1.523 nella Provincia di Foggia;

722 nella Provincia di Lecce;

453 nella Provincia di Taranto;

52 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota (un caso è stato eliminato dal database).

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 13.9.2020 è disponibile al link: undefined

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DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:

Dichiarazione del Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi in provincia di Bari 56 casi di positività al SARS – COV – 2, di cui 36 sono contatti stretti di casi già individuati e sotto sorveglianza. Il Dipartimento di prevenzione ha avviato indagini – prosegue Sanguedolce – sui restanti 20 casi positivi, con l’obiettivo di individuare origine e fattori di rischio”.

Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “3 casi segnalati oggi nella provincia Bat. Di questi 1 è sintomatico. mentre su altri due sono in corso indagini epidemiologiche”.

Dichiarazione del Dg Asl Br, Giuseppe Pasqualone: "I positivi registrati oggi, in provincia di Brindisi, sono due: una coppia che è stata a stretto contatto con un caso già accertato da altra Asl".

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Sono 14 le positività al COVID 19 registrate nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia. Si tratta di: 4 rientri dalla Sicilia; 5 contatti di casi già noti, 1 cittadino straniero presente sul territorio provinciale; 1 persona individuata durante l'attività di screening; 3 persone sintomatiche”.

Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “I 6 casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione riguardano cittadini temporaneamente presenti nella nostra provincia e già in isolamento”.

Dichiarazione del Dg Asl Ta, Stefano Rossi: “I 3 casi positivi Covid a Taranto sono pazienti appartenenti a nuclei di congiunti positivi già riscontrati in precedenza e seguiti, osservati, durante indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”.

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, coadiuvati dal Nucleo Cinofili CC di Modugno (BA), hanno tratto in arresto in flagranza di reato Conte Rocco, 36enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l’uomo, a seguito di mirato servizio, è stato sorpreso mentre cedeva due dosi di cocaina ad un altro soggetto. Nel corso della perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di:

-   3,3 grammi circa di cocaina;

-   29,40 grammi circa di eroina;

-   banconote di piccolo taglio per la somma complessiva di 305,00€, vario materiale e oggetti idonei al taglio e al confezionamento,

il tutto sottoposto a sequestro.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

 

 

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In caduta libera i prezzi delle uve da vino in provincia di Foggia, soprattutto nell’area di Torremaggiore, San Severo, Lucera, dove la vendemmia 2020 è ottima in termini di qualità. E la denuncia di Coldiretti Foggia che chiede maggiori controlli all’interno della filiera per mettere un freno alle speculazioni in atto.

“Non accettiamo che le uve da vino divengano ‘ostaggio’ di speculatori che stanno riconoscendo in campagna prezzi al ribasso, per poi rivendere il prodotto a costi maggiorati. Va il nostro plauso a quanti, in questo momento di ripartenza, assicureranno i corretti rapporti all’interno della filiera, perché le speculazioni in un momento di criticità come quello attuale risultano particolarmente deplorevoli. Serve senso di responsabilità dal campo alla tavola, solidarietà e non cannibalizzazione”, denuncia Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

Le quotazioni riconosciute ai produttori non coprono più’ neanche i costi e mettono a rischio il sistema agroalimentare nazionale. Occorre evitare che i comportamenti scorretti di pochi compromettono il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti in una situazione in cui quasi 4 cantine su 10 (39%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ hanno registrato un deciso calo dell’attività.

“Al contempo occorre intervenire rapidamente per dare liquidità alle cantine con la Misura 21 del PSR Puglia, sostenere gli accordi di filiera, le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia – conclude Piccioni – con il preciso dovere di ripensare per la vendemmia in corso ad uno strumento per il settore che semplifichi, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e cassa integrati”.

La vendemmia 2020 è influenzata anche dalle misure di sicurezza anti contagio e dalle difficoltà di spostamento degli stagionali agricoli stranieri che – spiega Coldiretti Puglia – in passato contribuivano in modo significativo alla raccolta delle uve. Infatti il necessario vincolo della quarantena per i Paesi più a rischio ha frenato gli arrivi di lavoratori dall’estero e in questo contesto – sostiene la Coldiretti – almeno 25mila posti di lavoro occasionali tra le vigne potrebbero essere disponibili per la vendemmia con una radicale semplificazione del voucher “agricolo”.

“E’ fondamentale garantire la stabilità dei prezzi lungo tutta la filiera per bloccare ogni tentativo di speculazione a danno dei consumatori e degli agricoltori che devono poter continuare a produrre per difendere la sovranità alimentare del Paese in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”, conclude Piccioni.

Sotto il profilo occupazionale, è la provincia di Foggia la seconda in Italia per ore di lavoro create nel settore del vino. Il Puglia Igt crea 16,5 milioni ore di lavoro all’anno,  subito dopo il Montepulciano d’Abruzzo DOC, conclude Coldiretti Puglia che segnala il ruolo del settore vitivinicolo per l’economia e il lavoro nel Mezzogiorno e in Puglia, con un altro vitigno pugliese al decimo posto della top ten nazionale, il Castel Del Monte Doc, con 9,4 milioni di ore lavorate nella provincia di Bari.

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ruggiero“La Xylella fastidiosa ha creato ingenti danni al nostro patrimonio agricolo ed è, quindi, arrivato il tempo di utilizzare i fondi regionali per sostituire gli olivi danneggiati”. Lo dichiara il candidato sindaco Claudio Ruggiero richiamando il bando dedicato alla rigenerazione olivicola del Salento pubblicato di recente dal Dipartimento regionale Agricoltura. “La Regione Puglia ha messo a disposizione circa 40 milioni di euro dal ‘Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia’ con cui sarà possibile intervenire su ulteriori 7.000 ettari olivetati che andranno a sommarsi a quelli, di pari numero, per i quali è già stato dato il via libera per intervenire. Chi deciderà di utilizzare i fondi di questo bando potrà attivare il processo di ripristino delle condizioni produttive e paesaggistiche delle aree colpite da Xylella fastidiosa favorendo la sostituzione degli olivi danneggiati con piante resistenti.

È una occasione economica importante poiché possono accedere agli aiuti non solo gli imprenditori agricoli ma anche i semplici proprietari dei terreni localizzati nelle aree salentine colpite dal batterio tra cui la nostra Latiano”.

“I piccoli proprietari – si legge nel bando -  potranno concorrere anche in forma associata, candidandosi attraverso le cooperative e Organizzazioni di Produttori (OP) olivicole di riferimento.  Ai progetti selezionati verrà concesso un contributo determinato sulla base di un valore forfettario stimato per le attività di ripristino delle piantagioni olivicole. Nel caso di imprenditori agricoli il contributo assegnato sarà pari al 100% del valore di riferimento mentre, nel caso di soggetti non economici, l’aiuto si abbasserà in funzione dell’estensione delle superfici soggette a reimpianto, riducendosi fino al 50% del totale.

Anche la presentazione delle domande di aiuto – continua il bando - viene notevolmente semplificata grazie alla messa a disposizione di un portale dedicato che agevolerà di molto anche l’attività di verifica e la successiva erogazione degli aiuti. Aiuti che non potranno comunque superare l’importo di 200 mila euro se presentati da soggetti singoli e di 2 milioni se presentati in forma associata”.

“Latiano - conclude Claudio Ruggiero - non può assistere inerme a questa tragedia che sta colpendo le nostre campagne. Approfittare degli aiuti per il reimpianto degli olivi vuol dire tramandare alle future generazioni quell’esperienza e quel sapere antico che potevano essere interrotte a causa del batterio”.

Claudio Ruggiero

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A margine dell’incontro con la stampa e i cittadini di Mesagne tenutosi oggi presso la Villa Comunale della città, il deputato Giovanni Luca Aresta ha rivolto agli elettori un ragionato appello al SI al referendum costituzionale del 20 e 21 settembre 2020.

Questo è il testo dell’appello:

“Da anni assistiamo ad uno scollamento tra istituzioni e cittadini, far finta di non vedere questo scollamento sarebbe da irresponsabili. La cosiddetta antipolitica si nutre di questo malessere ma rimanere asserragliati su procedure e numeri che hanno fatto il loro tempo, non è una risposta efficace. Quando abbiamo deciso di mettere mano al numero dei parlamentari abbiamo scelto di puntare sulla modernizzazione dell’istituzione parlamentare e di valorizzare al massimo la rappresentanza democratica. Non sempre – e purtroppo la storia della nostra Repubblica è lì a dimostrarlo – un numero alto di parlamentari significa maggiore rappresentatività. 

Con il Si al referendum approviamo una riforma che migliora le cose e allo stesso tempo avviamo un percorso virtuoso che vuole riscattare la politica agli occhi dei cittadini. 

Da giurista con una forte impronta democratica, sono molto legato alla Costituzione e se questa riforma ne rappresentasse davvero un sabotaggio dei suoi valori fondanti, come una parte dello schieramento del No va sostenendo, non starei certamente da questa parte.

Il numero dei parlamentari – è utile ricordarlo – non venne deciso dai Costituenti, ma nel 1963. Per l’Italia del boom economico, in rapida crescita e con un forte divario tra Nord e Sud del Paese, era giusto avere una rappresentanza larga e capillare. Oggi siamo nel 2020, al tempo di internet e dei grandi mezzi di comunicazione, il rapporto stesso tra eletto ed elettore è cambiato. Non possiamo avere lo sguardo rivolto al passato, dobbiamo immaginare il futuro in cui i termini democrazia e partecipazione trovino nuove declinazioni e tornino ad essere il “sale” della politica. 

Per noi questa riforma è il primo passo. Se venisse respinta difficilmente potremo mettere mano al Rosatellum, la legge elettorale voluta da Renzi e Salvini nella scorsa legislatura, fatta di liste bloccate e candidati decisi nel chiuso delle stanze dei partiti. Il successo del referendum imporrà una nuova legge elettorale nella quale siano pienamente garantiti il pluralismo e la rappresentanza delle idee e dei territori. Imporrà inoltre di mettere le mani ai regolamenti parlamentari. La vittoria referendaria apre una nuova breccia nelle incrostazioni della politica, inaugura una fase di riforme orientate alla qualità e all’efficienza e dà ai cittadini la possibilità di realizzare ciò che hanno sempre chiesto: meno e meglio! Col referendum si inizia quindi a spostare il “potere” dai partiti ai cittadini.

Nel rivolgermi agli elettori chiedo di recarsi in tanti e tante alle urne per esprimere un SI consapevole e informato. Vi chiedo di sostenerci in questa lotta per il cambiamento. Insieme possiamo costruire una democrazia più moderna e matura. Il 20 e 21 settembre possiamo iniziare a disegnarla insieme.”

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Il miglioramento della qualità della sanità pubblica pugliese passa anche attraverso il riconoscimento dei diritti di chi mette a repentaglio ogni giorno la propria vita per salvare quella altrui.

 

 

Proprio partendo da questa considerazione, nei mesi scorsi ho lavorato al fianco di chi – in Regione – doveva creare le condizioni ideali perché si potesse risolvere positivamente il problema della internalizzazione dei lavoratori che operano nel comparto sanitario e tra questi c’erano certamente gli operatori del118.

 

 

 

Con la clausola di salvaguardia, tra l’altro, nessuno perderà il proprio posto di lavoro e si potrà procedere con la stipula di contratti a tempo indeterminato.

 

 

 

Ma proprio sulla sanità siamo impegnati a risolvere ancora tanti problemi, grazie al sostegno che continueremo ad avere dagli elettori pugliesi.

 

 

 

 

 

 

 

Mauro Vizzino – candidato al Consiglio regionale della Puglia per la lista Popolari con Emiliano

Finisce 0 a 0 l'amichevole tra il Mesagne ed il Ceglie.

La gara si è disputata a Ceglie Messapica, ed è stato un buon test di prova per entrambe le squadre. 
I gialloblù hanno sfiorato più volte il gol, prendendo la traversa in due occasioni prima con Greco e poi con Di Santantonio su punizione. 
Il Mesagne ha iniziato la preparazione solo cinque giorni fa, ed ancora i giocatori hanno le gambe appesantite visti i duri allenamenti a cui si stanno sottoponendo, per rientrare in forma dopo un lungo periodo di inattività, ma si è vista una buona prestazione soprattutto sul piano fisico. 
Si sono già visti i primi movimenti in campo. Mister Calabrese sta plasmando sapientemente la sua squadra che dovrebbe giocare con il 433, e sfruttare al meglio due attaccanti come Caraccio e Di Santantonio, che in questa categoria formano una coppia d'oro, grazie ai numerosi gol realizzati nelle passate stagioni.
Buona anche la difesa, che è apparsa solida e sicura, con Montefrancesco come punto fermo.
Un altro aspetto positivo da segnalare, quello del portiere Petrelli, che è apparso già un punto di riferimento importante per tutti i suoi compagni, grazie ai suoi interventi puliti e sicuri.
Anche sul centrocampo il mister sta lavorando molto, ma è ancora presto per esprimere un giudizio, perché potrebbero esserci novità anche dal mercato.
Questa la formazione scesa in campo. 
Petrelli, Greco, Simmini, Sacco, Montefrancesco, Marini, Caraccio, Lotito, Denisi, Di Santantonio, Jarjou

La turnazione h24 all’interno del blocco operatorio del Perrino è un grande traguardo raggiunto dalla FP CGIL e da tutti i lavoratori che hanno creduto in noi. Dopo anni di battaglie contro la mala gestio si è riusciti ad eliminare ogni sorta di disparità tra le varie equipe. È assurdo che all’indomani di questa vittoria sindacale, qualcuno si arroghi strumentalmente la “vittoria” per scopi meramente politici. La funzione pubblica CGIL, invece, dice no a questa forma di sciacallaggio mediatico intriso di una stucchevole demagogia. La storia, come sempre, fa giustizia di tutte le frettolose e illusorie interpretazioni da parte di coloro che invece di difendere il diritto dei lavoratori pensano a farsi la campagna elettorale.

La scrivente O.S. è stata antesignana nel proporre il predetto provvedimento rispondente al principio di efficacia-efficienza nell’ottica di uniformare il sistema secondo gli attuali modelli organizzativi. Mentre qualcuno alzava la bandiera della retorica, noi eravamo sul pezzo: documenti, media e tavoli con la direzione, il tutto per salvaguardare la dignità dei lavoratori e la salute e la sicurezza dei cittadini utenti. Il volersi appropriare delle vittorie altrui per scopi elettorali è un chiaro segno dell’inefficienza e della scarsa considerazione che si ha verso i lavoratori. Atteggiamenti di Salviniana memoria che fanno del populismo e della demagogia le loro uniche armi.

I fatti sono le uniche verità è dicono che la FP CGIL ha chiesto e ottenuto la turnazione h24 all’interno del blocco operatorio.

Al netto di quanto sopra espresso e nella consapevolezza che se pur tardivamente si è giunti ad un positivo epilogo, resta il rammarico che tale obbiettivo non sia stato raggiunto nei tempi congrui in quanto nell’ambito del blocco operatorio non ci sono stati virtuosi elementi di discontinuità organizzativa, causata probabilmente da qualche ir-responsabile che continua ad albergare in tale delicato contesto lavorativo producendo malpractice e i cui effetti si riverberano sulla qualità gestionale. È giunto il momento che la Direzione Generale assuma i provvedimenti conseguenziali nei confronti di tutti quei soggetti che hanno responsabilità su tale avversata gestione. Questa è una delle tante battaglie che ci ha visto protagonisti, e si vuole condividere esclusivamente con i lavoratori. Sono loro gli unici a poter esprimere soddisfazione per quanto sopra rappresentato.

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