Redazione

"Verde cuore" nel Canile

Novembre 17, 2022

A seguito del successo della prima edizione svoltasi nel settembre 2019, torna con piacere l’evento VERDE CUORE che ha permesso a tanti di noi di essere promotori e protagonisti del verde all’interno del Canile Comunale di Brindisi attraverso la donazione di 11 alberi e 45 siepi “speciali” piantumati il 19 ottobre 2019 e il 20 settembre 2020.

L’appuntamento, organizzato dalla Le.P.A con il patrocinio del Comune di Brindisi, si svolgerà Sabato 19 e domenica 20 novembre e nuovamente sabato 3 e domenica 4 dicembre 2022 dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle ore 16:30 alle ore 20.00 in Piazza della Vittoria a Brindisi.

L’evento vedrà la presentazione e la cessione, a fronte di una donazione, della Tote bag VERDE CUORE il cui ricavato verrà interamente devoluto all'acquisto di nuovi alberi e siepi da destinare al Canile Comunale di Brindisi.

La vostra tote bag non sarà più un semplice accessorio di culto ma diventerà uno strumento di solidarietà a favore dei cani in attesa di adozione.

Per maggiori informazioni:

+39 329897781

Con la crisi energetica e i rincari a due cifre dell’inflazione, il 52% dei pugliesi teme le bollette dell’energia elettrica, il 30% aspetta con ansia la bolletta del gas, mentre sul 22% dei cittadini pesa l’aumento dei prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari. E’ il risultato del sondaggio sulle preoccupazioni dei pugliesi, condotto da Coldiretti regionale sul sito undefined, secondo cui i pugliesi vivono una condizione di pesante incertezza che sta investendo aziende e famiglie.

Quasi un cittadino su cinque (19%) per risparmiare ha già rinunciato ai fornelli, cucinando di meno e indirizzandosi verso pietanze che non necessitano di essere cotte, mentre solo il 27% dei cittadini – precisa la Coldiretti - dichiara di non aver cambiato le proprie abitudini di consumo in cucina.

Il carovita scatenato dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina spinge dunque i cittadini – sottolinea la Coldiretti Puglia – ad adottare comportamenti responsabili per salvare i bilanci, anche se il problema dello spreco resta rilevante, quando ancora nelle case si gettano mediamente a settimana 674,2 grammi di cibo pro capite, secondo Waste Watcher.

Ma è possibile risparmiare anche l’energia elettrica, magari scegliendo di scongelare i cibi togliendoli qualche ora prima dal congelatore invece di utilizzare il forno a microonde o usando per la preparazione dei cibi gli attrezzi manuali come frusta e cucchiai invece del frullino elettrico.

Per sostenere l’impegno dei cittadini per il risparmio i cuochi contadini di Campagna Amica hanno preparato un vademecum che va dal fare attenzione all’uso delle stoviglie al modificare tempi e modalità di cottura. Meglio usare pentole che consentono il risparmio di energia – spiega Coldiretti - come quella a pressione o per cotture plurime (bollitura e vapore) e utilizzare il coperchio quando è possibile. Importante anche utilizzare il fornello adeguato alle dimensioni della pentola che si sta utilizzando e verificare che la fiamma del fornello sia di colore blu, che indica efficienza nella combustione.

Ridurre la cottura dei cibi – prosegue Coldiretti - per gustare bocconi più croccanti, al dente, leggermente al sangue vuol dire ingerire cibi con un più alto contenuto di nutrienti, assaporarne gli aromi originari degli ingredienti e soprattutto masticare di più aiutando moltissimo la digestione. Per gli alimenti che, per sicurezza alimentare, è meglio servire ben cotti, come pollo e uova, preferire ricette che permettano cotture veloci. Quando si utilizza il forno si possono pianificare più infornate – continua Coldiretti -, cuocendo contemporaneamente più pietanze facendo attenzione ai vari gradi di cottura, oppure infornare di seguito piatti diversi sfruttando la temperatura già raggiunta dal forno.

L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque – conclude la Coldiretti – comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione.

COLDIRETTI, VIA LIBERA A PRIMA “CARNE” IN PROVETTA IN USA, PRESTO IN EUROPA MA 75% DEGLI ITALIANI DICE NO A CIBO FRANKESTEIN. 

Per la prima volta negli Stati Uniti è stata autorizzata per il consumo umano la “carne” in provetta. A darne notizia sono Coldiretti e Filiera Italia dopo l’annuncio della Food and Drug Administration (Fda) di aver approvato un prodotto a base di carne ottenuto da cellule animali proposto dalla Upside Foods, un'azienda che produce “pollo” sintetico raccogliendo cellule da animali vivi che vengono moltiplicate in un bioreattore. Si tratta – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia - della prima autorizzazione al consumo umano di cibi in provetta rilasciata dall’Autorità alimentare statunitense che rischia di aprire la strada a scenari preoccupanti.

Fondata nel 2015 come prima azienda al mondo di carne in provetta Upside Foods, con sede a Berkeley, in California, produce “carne”, “pollame” e “frutti di mare” sintetici ed ha raccolto fondi per un totale di 608 milioni di dollari, anche da Abu Dhabi Growth Fund (ADG), Bill Gates, Richard Branson, Kimbal e Christiana Musk, Cargill, Baillie Gifford, Future Ventures, John Doerr, John Mackey, Norwest, Softbank, Temasek, Threshold, Tyson Foods e altri.

L’avvenuta approvazione negli Stati Unti potrebbe aprire presto la strada - secondo Coldiretti e Filiera Italia - ai “cibi sintetici” nell’Unione Europea dove già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Una preoccupante novità contro la quale si schiera il 75% degli italiani che non sarebbe disposto a portare a tavola nel piatto la “carne” di Frankestein secondo gli ultimi dati del Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi economica.

Per questo in Italia è partita la grande mobilitazione di Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica contro il cibo sintetico, con il via alla raccolta di firme su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione può essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla “carne” prodotta in laboratorio al “latte” senza mucche fino al “pesce” senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.

Per quanto riguarda la “carne” da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non è carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato, non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani delle grandi multinazionali.

“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”.

“Tutta la filiera agroalimentare italiana dice no ai cibi sintetici. Contrasteremo insieme quelle poche multinazionali globali che pensano con i loro 25 miliardi di dollari investiti in disinformazione di distruggere il nostro lavoro distintivo e di qualità, mentendo sul danno fatto ad ambiente e consumatori” ha affermato Luigi Scordamaglia consigliere delegato Filiera Italia.

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Per il terzo anno consecutivo, Abu Dhabi è diventato il centro del
mondo del jiu-jitsu accogliendo circa 2mila concorrenti maschili e
femminili provenienti da più di 70 paesi per la 27esima edizione del
Campionato Mondiale di Jiu - Jitsu. Organizzato dalla Federazione
Internazionale di Jiu - Jitsu (JJIF), l'organismo mondiale per lo
sport, e ospitato dalla Uae Jiu - Jitsu Federation (UAEJJF), l'evento
si è svolto dal 29 ottobre all'8 novembre presso la Jiu - Jitsu Arena
di Zayed Città dello sport.
 
Attirando i migliori concorrenti del mondo di varie fasce d'età, una
palestra di Ju-Jitsu di San Vito dei Normanni ha gareggiato con i
colori e per i colori Nazionali nelle diverse categorie aggiudicandosi
diversi TITOLI MONDIALI e facendo giudicare alla stessa Nazionale
Italiana i trofei come Nazione più titolata al mondo per le categorie
di DUO.
 
Il Ju-Jitsu, è una disciplina sportiva, che ha iniziato il proprio
percorso affinchè possa diventare uno sport di prima fascia ed essere
riconosciuto ai fini olimpici.
 

Continua a prendere forma il nuovo quartiere San Lorenzo. Qui l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana è al lavoro con due distinti progetti che prevedono investimenti per 6,25 milioni di euro, somme frutto di due finanziamenti pubblici. Con il primo, la Rigenerazione Urbana Sostenibile 3.0, al centro delle attenzioni ci sono gli aspetti relativi alla viabilità, al verde, ai servizi, alla sicurezza e all’efficientamento energetico.

“La rigenerazione – spiega il Sindaco Denuzzo – ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti dotando l’area di infrastrutture oggi assenti. Abbiamo creduto insieme all’Assessore Lonoce sin da subito in questo progetto che darà una nuova centralità al quartiere con servizi innovativi a disposizione dell’intera cittadinanza.”

Gli operai in questi mesi stanno lavorando sulla nuova viabilità dell’area che sarà ridisegnata con una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra viale Abbadessa e via Carlo Alberto Dalla Chiesa, un ampio spartitraffico, attraversamenti pedonali rialzati, nuovi marciapiedi e una pista ciclabile che si congiungerà con quella esistente in via Dalla Chiesa. Sul fronte del verde pubblico nei prossimi giorni comincerà la piantumazione di 3 ulivi, 73 tra platani, tigli e albizia e più di 900 piante autoctone come mirto e ligustro. Il tutto distribuito su una superficie dedicata esclusivamente al verde di oltre 2500 mq che sarà attrezzata con un sistema di irrigazione che riutilizzerà le acque piovane. In via Almirante, inoltre, sarà realizzato un dog park e, in tutta l’area, non mancheranno percorsi pedonali con panchine, cestini, una fontana e un nuovo impianto di pubblica illuminazione.

Il secondo cantiere riguarda il Plesso De Amicis del Terzo Istituto Comprensivo. Qui sono in corso interventi di consolidamento delle strutture portanti per aumentare la resistenza dell’immobile, l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento, la realizzazione di un “cappotto” isolante e la sostituzione degli infissi. L’ammontare complessivo dei lavori è di circa 2,75 milioni di euro che, in questo caso, risultano essere totalmente finanziati con fondi derivanti dal piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica 2018/20.

“Gli interventi strutturali sul Plesso De Amicis – conclude il Sindaco – costituiscono un tassello dell’attenzione che in questi anni abbiamo riservato alle scuole cittadine con la sistemazione delle palestre, interventi di messa in sicurezza e di efficientamento energetico. Grazie a questi lavori il quartiere avrà una scuola più sicura e moderna al servizio dei nostri giovani concittadini e di tutto il personale che ogni giorno vi opera all’interno.”

La rigenerazione urbana 3.0, per la cui realizzazione l’Amministrazione Comunale ha ottenuto un finanziamento di 3,5 milioni di euro, proseguirà con il recupero della scuola di via Parri, ulteriori interventi di efficientamento energetico della Scuola De Amicis e la creazione di un avanzato sistema di videosorveglianza.

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Domenica 20 novembre il Vespa Club di San Vito dei Normanni in visita al Castello di Terra di BrindisiDomenica 20 novembre il Vespa Club Italia sede di San Vito dei Normanni con i vespisti della provincia di Brindisi si danno appuntamento all’interno del Castello di Terra a Brindisi per riscoprire la storia della città e della provincia.

Il Vespa Club San Vito dei Normanni, a cui si sono aggiunti appassionati di Mesagne, è stato fondato nel 2010 da un gruppo di amici con la passione per la mitica vespa. Nel tempo, macinando chilometri insieme, è nata l’attenzione per il territorio e la sua storia, tanto da creare una associazione. La Vespa Piaggio è un’icona che ha attraversato la storia del nostro Paese, protagonista nel grande cinema fino ai grandi musicisti: una passione senza tempo che unisce l’Italia. Sono passati 76 anni da quando la Vespa fu progettata e ben 73 da quando fu fondato il primo storico Vespa Club Italia, a Viareggio.

“La Vespa è simbolo di emancipazione e libertà – dice il presidente del Vespa Club San Vito dei Normanni, Massimo Tanzarella -, icona di stile e dell’italianità nel mondo. Il Vespa Club Italia è molto più di una passione per un brand di mobilità, è anche una associazione con scopi sociali a cui possono aderire altre realtà con analoghe finalità”. All’evento di Brindisi hanno garantito la loro presenza il Sindaco di Brindisi ing. Riccardo Rossi, il presidente della Provincia dott. Antonio Matarrelli, l’onorevole Mauro D’Attis e l’on. Giovanni Luca Aresta, il sindaco di San Vito dei Normanni dott.ssa Silvana Errico e il presidente CSV dott. Rino Spedicato, il dott. Antonio Calabrese presidente ambito territoriale di Mesagne e il consigliere del Vespa club Puglia turismo Giuseppe Nacci.

Domenica prossima per tutta la giornata il Vespa Club di San Vito dei Normanni sarà protagonista per le strade del capoluogo. Le Vespe più antiche saranno esposte nel cortile interno del Comprensorio Difesa di Brindisi, sede di alcuni Comandi della Marina Militare e del Castello Svevo di Brindisi, detto anche Castello di Terra. Per tutti i partecipanti ci sarà l’occasione per una visita guidata al castello e poi una lunga passeggiata per le vie cittadine, con sosta in bella mostra sul lungomare Regina Margherita e Piazzale Lenio Flacco.  Si replica Domenica 4 Dicembre con visita al Castello Normanno Svevo di Mesagne.

Per la manifestazione di domenica 20 novembre il Vespa Club San Vito dei Normanni ringrazia l’onorevole Gianluca Aresta per essere stato da collante con le autorità militare preposte e la Marina Militare nelle persone del Contrammiraglio Massimiliano Giuseppe GRAZIOSO, comandante della Brigata Marina San Marco, al Capitano di Vascello Antonio ROSSETTI, comandante della Stazione Navale di Brindisi e del Tenente di Vascello Marco Mollica.

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I residenti di diverse zone residenziali di Mesagne hanno lanciato l’allarme rosso sul fronte dei furti. Una sequela di effrazioni che stanno preoccupando non poco i cittadini che hanno chiesto alle istituzioni un maggiore controllo del territorio. 

.Una sequela di effrazioni che stanno preoccupando non poco i cittadini che hanno chiesto alle istituzioni un maggiore controllo del territorio. Purtroppo già da un po' di anni la stazione dei carabinieri chiude la sera e non ha gazzelle sul territorio mesagnese h24. Ci sono solo le auto della compagnia di San Vito che, in ogni modo, devono coprire tutto il territorio di propria competenza che comprende diversi Comuni. Così, negli ultimi giorni sono state diverse le villette obiettivo dei raid di malviventi che, probabilmente, giungono a Mesagne da fuori città. In un caso i balordi hanno ammazzato il cane di una famiglia che è stata, poi, derubata.

Intanto, il consiglio degli operatori di polizia è di avere sempre attivati i sistemi di allarme nelle abitazioni e, in caso siano stati notati individui sospetti in zona, comporre il numero del 112 o 113 e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sempre che abbiano una pattuglia disponibile sul territorio. Una richiesta è stata rivolta anche ai vigilantes degli istituti di vigilanza, a cui molti residenti sono abbonati, al fine di rafforzare la loro presenza sul territorio. Dunque, c’è tanta preoccupazione da parte dei residenti nelle zone Manfredonia, Torretta, Simone, Palmitella, Canali che nelle ultime settimane sono state oggetto di scorribande delinquenziali da parte di individui che, con estrema spavalderia, forzano gli ingressi e mettono a soqquadro le abitazioni trafugando merce facilmente vendibile sul mercato nero, soldi e gioielli. Ad agire, probabilmente, sono malviventi che arrivano dall’hinterland. Intere squadre che arrivano a Mesagne, agiscono, e scappano facendo perdere le loro tracce.

Diverse sono le immagini riprese dai servizi di videosorveglianza privati che al momento non hanno sortito nessun effetto identificativo. I balordi, per sfuggire sia ai controlli degli agenti sia agli occhi del Grande fratello, aggirano l’obiettivo prescelto entrando dalle zone retrostanti, utilizzando terreni incolti o vecchi tratturi. Insomma, mettono in atto qualsiasi escamotage logistico per evitare di essere intercettati. Nei giorni scorsi un comitato spontaneo di residenti si è riunito per cercare di trovare strumenti che possano arginare questi furti che oltre al danno stanno causando una chiara apprensione nei residenti. Insomma, un allarme sociale che richiede un intervento immediato sia delle forze dell’ordine sia delle istituzioni locali. Un aiuto determinante potrebbe giungere anche da un rafforzamento dei servizi, con un prolungamento di orario e uomini, della polizia locale sui territori extraurbani.

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Nonostante la guerra, cresce la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo, con il record nel 2022 delle esportazioni della Puglia per la pasta con +44%, l’olio extravergine di oliva +40%, il vino +16%, la frutta e gli ortaggi conservati + 8,5%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, in occasione dell’anniversario del riconoscimento Unesco alla Dieta Mediterranea del 16 novembre 2010, sulla base dei dati Istat Coeweb relativi ai primi 6 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, confermati del rapporto congiunturale di Bankitalia sull’andamento dell’economia della Puglia che registra l’aumento del 49,7% delle vendite all’estero di prodotti agricoli e del 33,9% dell’agroalimentare e del vino.

Una ricchezza del Paese che – riferisce la Coldiretti – è stata eletta migliore dieta al mondo del 2022 sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s. Una vittoria ottenuta – rileva la Coldiretti – grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui proprio la perdita e il controllo del peso, oltre a salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

L’alimentazione all’italiana – precisa la Coldiretti – risulta dunque la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo è inoltre la dieta più facile da seguire e primeggia anche per quanto riguarda le diete a base vegetale e in quelle per chi vuole mangiare sano. Un primato che trova un riscontro pratico nel fatto – sottolinea la Coldiretti – che l’alimentazione degli italiani basata sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito – continua Coldiretti – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 80,1 anni per gli uomini e 84,7 per le donne, tornata a crescere dopo la brusca inversione di tendenza imposta dalla pandemia.

Un risultato importante spinto dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco anche grazie agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno.

Un successo minacciato – afferma la Coldiretti – dalle difficoltà determinate dalla guerra e dai rincari energetici con i costi crescenti di produzione che non vengono coperti dai prezzi di vendita ma anche dai bollini allarmistici a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale.

I sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo sono fuorvianti, discriminatori ed incompleti e finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta, conclude Coldiretti nel sottolineare che si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea.

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Dati del giorno: 16 novembre 2022

1.452
Nuovi casi
9.087
Test giornalieri
12
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 429
Provincia di Bat: 84
Provincia di Brindisi: 133
Provincia di Foggia: 141
Provincia di Lecce: 492
Provincia di Taranto: 157
Residenti fuori regione: 15
Provincia in definizione: 1
13.524
Persone attualmente positive
193
Persone ricoverate in area non critica
13
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.536.999
Casi totali
13.116.757
Test eseguiti
1.514.251
Persone guarite
9.224
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 494.795
Provincia di Bat: 130.342
Provincia di Brindisi: 146.754
Provincia di Foggia: 214.963
Provincia di Lecce: 320.882
Provincia di Taranto: 207.892
Residenti fuori regione: 16.166
Provincia in definizione: 5.205

L’ultimo recupero è di ieri a cura dei Vigili del Fuoco di Trieste che hanno portato una gattina di circa tre mesi, trovata nel vano motore di un’auto a Trieste, alla sezione Enpa di Trieste che ora se ne sta prendendo cura. Ma l’Ente Nazionale Protezione Animali sta ricevendo numerose segnalazioni da Nord a Sud di situazioni similari. Negli ultimi dieci giorni le Sezioni di Trieste, Pescara, Ruvo di Puglia, San Giovanni Valdarno, Lugo e Bassano del Grappa, per citarne alcune, hanno recuperato dei gatti che si erano nascosti nelle auto per cercare di scaldarsi. Purtroppo con l’arrivo di temperature più rigide sono numerosi i gatti randagi o quelli che hanno la possibilità di stare all’aperto che cercano fonti di calore e tantissimi sono attirati dal calore del motore spento e vanno a rifugiarsi sotto le macchine, infilandosi addirittura anche all’interno del passaruota, o nella marmitta o nel motore stesso. Un habitat che può rivelarsi anche mortale. 

Per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali lancia un monito a tutti gli automobilisti: fate attenzione prima di accendere il motore e controllate sempre prima di salire in macchina se ci sono gatti nascosti nei dintorni del motore o sulle ruote. Prima di partire date due piccoli colpetti sul cofano delle auto, il rumore può convincerli ad uscire. Se invece non vi siete accorti di avere un gatto nel motore e siete partiti, potreste sentire dei miagolii provenire dall’interno dell’auto, fermatevi immediatamente, cercate di mettere in sicurezza il gatto e chiamate la Polizia Locale, Vigili del Fuoco e associazioni animaliste di zona. Se invece sentite un miagolio in una macchina parcheggiata ma non avete modo di intervenire o di attendere il proprietario dell’auto, lasciate almeno un biglietto sulla macchina per avvertire della presenza dell’animale. E ancora non gridate e non circondate le possibili vie di fuga del gatto con la presenza di più persone, infatti il micio, già spaventatissimo, potrebbe scattare e finire investito da un'altra vettura. Con delle piccole attenzioni spesso possiamo salvare la vita di un animale!

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