Mesagne. FdI: "Parlare di mafia, sempre e comunque"

Luglio 29, 2022 761

Raccogliamo l'appello di Fabio Marini, coordinatore regionale antiracket, il quale ha invitato

tutti a non abbassare la guardia dinanzi al fenomeno dell'estorsioni in questo particolare
momento di crisi. Nei prossimi giorni una delegazione di Fratelli D'Italia Mesagne incontrerà
appunto Fabio Marini per approfondire l'argomento.
Ormai da un anno a questa parte abbiamo assistito ad un racconto, sempre lo stesso.
Sembra, stando alla narrazione che a Mesagne per merito di una classe politica illuminata
non esista più la criminalità organizzata, a quanto pare smontare un vecchio cartello
stradale crivellato di colpi da sparo ha rappresentato una sorta di atto finale nella lotta alla
criminalità. Sappiamo bene che la realtà è ben diversa. Basta guardare i tantissimi episodi di
cronaca che si sono susseguiti nella nostra città. Solo per citare alcuni esempi, il 30 Agosto
2021 veniva trovato dalla Polizia in un casolare a Mesagne dell' esplosivo al plastico, (che la
criminalità utilizza appunto per attentati ), il 12 Aprile 2022 le forze dell'ordine effettuavano
una maxi retata contro la droga e stando algli arresti effettuati i componenti erano quasi
tutti Mesagnesi, oppure l'esposione di una bomba carta in zona seta. Chiaramente non
vogliamo elencare tutto. Ovviamente serviva un grande tema per proporre Mesagne a
Capitale della cultura e si è puntato tutto su questa narrazione, dimenticando forse il tema
centrale, la cultura appunto. Ovviamente la nostra città è notevolmente migliorata come
qualità della vita, e gli atti legati alla criminalità organizzata rispetto al passato sono
diminuiti di gran numero. Ma noi pensiamo che il merito principale e il ringraziamento
dovrebbero essere dati a tutti i grandi uomini che la nostra città ha avuto, uno su tutti il
sindaco più amato da sempre Elio Bardaro, senza dimenticare il grande lavoro fatto dal
sindaco Faggiano da Franco Damiano, da Mario Sconosiuto da Enzo Incalza e anche da
Pompeo Molfetta (poi rinetuno praticamente nocivo, talmente tanto da essere mandato a
casa dalla sua stessa maggioranza)Ma un grazie va soprattutto ai tanti uomini e donne che
hanno combattuto la criminalità a mani nude durante quegli anni.
Ricodro con emozione gli episodi di vita vissuta che mi raccontava il cavaliere del lavoro
Candido Plenilulio (all'epoca noto commerciante Mesagnese), che aveva ricevuto diverse
richieste di pizzo, ma aveva sempre trovato il coraggio di denunciare e di contrastare la
criminalità, anche quando gli rubarono l'auto e chiesero il famoso cavallo di ritorno, lui
rispose che mai e poi mai avrebbe dato loro una sola lira. Per me resta un fulgido esempio
di legalità.
Pochi giorni fa è stato ricordato il giudice Paolo Borsellino a 30 anni dalla strage di Via
D'Amelio, il quale ricordava a tutti che bisognava sempre parlare della mafia perchè
parlarne vuol dire creare dibattito, e le sue idee e parole continuano a vivere dentro i nostri
pensieri.

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Ultima modifica il Venerdì, 29 Luglio 2022 06:42