Archiviata la crisi politica al Comune di Mesagne

Ottobre 22, 2018 2250

comune ingressoFumata bianca a Palazzo dei Celestini,

sede della municipalità di Mesagne. Dopo l‘incontro politico della maggioranza di governo sembra che la crisi sia stata archiviata. I segretari si rivedranno questa sera per continuare ad approfondire l’analisi sul bilancio. Tuttavia, c’è la certezza che l’Amministrazione Molfetta arriverà a fine legislatura. L’incontro è stato schietto ma leale. Anche se non si sono risparmiate frecciate da una parte e dall’altra. In ogni modo, oltre ai chiarimenti, è stato messo sul tavolo il bene della città. Cioè tutti i progetti avviati che troveranno soluzione entro il termine della legislatura. Il sindaco Molfetta ha snocciolato nuovamente i numeri del bilancio, ricordato di aver lanciato l’allarme sui conti più volte in questi anni. Ha, inoltre, sottolineato la crisi economica che attraversa la città. L’argomento è stato sviscerato dai segretari in ogni aspetto e al termine dell’incontro gli animi di tutti i presenti erano sereni e rassicuranti nell’aver superato uno scoglio politico piuttosto irto di difficoltà che adesso potrà far navigare la nave del governo in acque sicure. Questa sera la maggioranza si rivedrà nuovamente per mettere a punto le strategie da adottare per cercare di lasciarsi alle spalle una crisi asfittica e distruttiva. Nello scorso mese di settembre al sindaco Molfetta parte della sua maggioranza aveva contestato la gestione del bilancio, delega che egli aveva avocato a sé al momento dell’insediamento. Nel luglio scorso con una nota la Corte dei conti aveva chiesto delucidazioni sul bilancio 2015 e i correttivi apportati per la diminuzione della spesa corrente, il taglio degli sprechi, il continuo ricorso alle anticipazioni di cassa e la mancata riscossione dei tributi. Molfetta, da parte sua, aveva già chiarito che le difficoltà economiche derivano dal fatto che il 40 per cento dei cittadini non pagano i tributi. “I cittadini non pagano perché non hanno soldi – aveva spiegato Mofetta -. Non pagano a noi né a Equitalia. Gli accertamenti sono puntuali mentre le riscossioni sono in affanno. Inoltre, dalle alienazioni dei beni immobili sta entrando poco”. Il sindaco ha anche chiarito che i debiti contestati dalla Corte dei conti affondano le radici già dal 2012. “In questi anni abbiamo onorato i debiti degli anni precedenti anche se devo ammettere che siamo deficitari sul piano della razionalizzazione dei costi della spesa corrente”, aveva concluso il sindaco.