Giallo a Mesagne. La differenziata aumenta e anche la Tari

Marzo 30, 2018 1957

tari cartella pagamento«La città di Mesagne ha un enigma da risolvere:

perché pur avendo una percentuale di raccolta differenziata vicina al 70 per cento la Tari non diminuisce di nessun punto?». Interpreti di questo quesito si sono fatti i movimenti politici Progettiamo Mesagne e il Meetup Mesagne 5 stelle all'indomani del Consiglio comunale che ha approvato le nuove tariffe per la Tari. «Non si comprende perché a fronte di percentuali di raccolta differenziata sempre più lusinghieri, intorno al 70%, si continua a pagare sempre di più di Tari», hanno spiegato Antonio Calabrese per Progettiamo e Angelo Pacciolla per il Meetup. Anche quest’anno, causa diversa tassazione delle pertinenze e maggiori spese per il conferimento, vi saranno degli aumenti sulle tariffe nell’ordine del 5% per le utenze non domestiche e fra il 10 e il 15% per le utenze domestiche. «Non ci si può accontentare solo di pagare l’ecotassa minima», hanno aggiunto i due referenti secondo cui «è necessario trovare soluzioni che possano ridurre drasticamente le spese del servizio». Secondo Calabrese e Pacciolla «con la realizzazione di impianti di compostaggio o micro-compostaggio nel nostro territorio, ad esempio, si potrebbero ridurre o azzerare le spese di conferimento per l’umido ma anche ottenere dei profitti; ed ancora l’installazione di eco compattatori (magari attingendo a qualche finanziamento) nella nostra città permetterebbe ai cittadini di ottenere un guadagno immediato rinveniente dal conferimento di frazioni come la plastica o il vetro». Intanto sul versante dei rimborsi della Tari, relativamente al calcolo errato sulle pertinenze per gli anni che vanno dal 2014 al 2017, la giunta Molfetta non ha ancora una posizione chiara. «Non solo non ha previsto nel bilancio di previsione alcuna somma da destinare a tali rimborsi ma il sindaco, ha anche sostenuto, rispondendo in Consiglio comunale ad alcuni esponenti della minoranza che chiedevano conto dell’annosa questione, che non sa come affrontare il problema perché molto controverso», hanno sottolineato i due coordinatori convinti che «il primo cittadino preferisce esporsi a contenziosi piuttosto che restituire ai cittadini quanto dovuto. Tantissime amministrazioni, invece, stanno già provvedendo, ricorrendo alla fiscalità generale, a rimborsare i contribuenti senza nemmeno aspettare la loro domanda. Riteniamo che non si possono discriminare tanti cittadini mesagnesi, ciò rappresenterebbe una insopportabile ingiustizia». Infine, il Consiglio comunale ha confermato che vi sarà un abbattimento del 90% della Tari per le famiglie con reddito Isee, accertato al 2016, fra 0 e 10.000 euro fino alla concorrenza massima della spesa prevista che è di 400.000 euro. «L’amministrazione, a nostro avviso, dovrà però fare molta attenzione nel controllare la veridicità delle situazioni di disagio per scongiurare eventuali abusi», hanno concluso Calabrese e Pacciolla.