Le dimissioni della Librato? Inevitabile epilogo di un fallimento annunciato In evidenza

Ottobre 19, 2017 1865

m5s e progettiamo mesagneIl dibattito che negli ultimi giorni si è sviluppato, soprattutto sui social, in merito alle dimissioni dell’assessora Librato - la cui decisione, quale che siano le motivazioni, va rispettata - trascura a nostro avviso, l’esame dei dati oggettivi, che inevitabilmente riconduce ad una gestione pressoché fallimentare della giunta Molfetta, nei settori Lavori Pubblici ed Urbanistica.

Lo sanno bene gli addetti ai lavori, e quanti, in questi anni, hanno subito le conseguenze delle scelte irresponsabili e chimeriche dell’ex assessore che raccontano una realtà diversa da quella che si cerca di rappresentare in questi giorni, una realtà fatta di pochi risultati e tanti fallimenti. Solo per sintetizzare, è bene ricordare la sofferta vicenda dei “Dehors” dove sono stati spesi inutilmente almeno 7000 euro per un progetto che non è piaciuto agli operatori commerciali e che, gli uffici, stanno rivisitando completamente con probabile aggravio economico per le oramai risicate finanze pubbliche; mancato ottenimento del finanziamento di restauro del castello (un milione di euro); mancato ottenimento del finanziamento per la ristrutturazione degli impianti sportivi nell'ambito del bando sport e periferie anno 2016 del CONI(900.000 euro per palazzetto e stadio); pessima gestione della questione riparazione tetto aula consiliare e solar cooling: ricordiamo infatti che l'impianto, è ancora li sul Palazzo dei Celestini, (nonostante l'ex assessore avesse ipotizzato una ricollocazione), a deturpare uno dei più importanti monumenti storici della nostra città, mentre i lavori del solaio dell’aula consiliare, dopo aver tentato inutilmente di attingere fondi dalla Regione, si stanno realizzando con forte ritardo a spese dei cittadini (trascurando tra l’altro le prescrizioni indicate nella perizia commissionata nell’agosto 2016, dove si consigliava la rimozione del solar cooling prima di intervenire); negligente gestione dei beni pubblici (si pensi ai lavori superficiali al pattinodromo di via Udine, agli impianti sportivi esterni all’ex scuola Marconi in abbandono, ai laboratori di alcune scuole medie ancora inagibili, alle spese utenze fuori controllo, ecc); questione PEBA(piano eliminazione barriere architettoniche) presa timidamente in considerazione dall’’ex Assessora, solo dopo la nostra lunga battaglia mediatica e la massiccia petizione popolare, che di fatto ad oggi si è tradotta in un mero atto di indirizzo fine a se stesso; gestione irresponsabile delle risorse pubbliche (oltre al già citato progetto Dehors!) specie per quanto riguarda il progetto Eurovelo 5 dove sono stati spesi circa 45.000 Euro, fra piano urbano della mobilità ciclistica e progetto esecutivo, che potevano in parte essere risparmiati: nella vicina brindisi, ad esempio, il piano su citato è stato realizzato grazie alle professionalità interne all’Ente, senza ricorrere all’esterno.

Tutto ciò chiaramente, a nostro avviso, offre una chiave di lettura diversa delle dimissioni dell’ex assessora Librato, le cui responsabilità e colpe non possono essere attribuite in via del tutto esclusiva, ma vanno necessariamente condivise con il Sindaco Molfetta e l’intera giunta, interpreti di un progetto politico che continua a rimanere un mero cartello elettorale, guidato da due o tre potentati, verosimilmente preoccupati a conservare più le posizioni acquisite che a curare gli interessi generali dei cittadini.

Il coordinatore di Progettiamo Mesagne          per il Meetup Mesagne 5 stelle
Antonio Calabrese                                          Angelo Josè Pacciolla

Ultima modifica il Giovedì, 19 Ottobre 2017 12:26