Redazione

A Fasano, i Carabinieri della locale Compagnia, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio, hanno denunciato in stato di libertà:

-   un 37enne di Mesagne, per sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro e appropriazione indebita;

-   un 57enne di Mesagne, per violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro;

-   un 37enne di Oria, per sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro.

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli hanno tratto in arresto BARLETTA Paolo, classe 1977 del luogo, per tentato furto in appartamento. In particolare, l’uomo, dopo essere entrato all’interna di un’abitazione distruggendo la porta d’ingresso, mentre era intento a rovistare all’interno dello stesso appartamento, si è accorto di essere fotografato dal vicino di casa e si è dato a precipitosa fuga a piedi, senza asportare nulla. L’Immediato intervento dei militari operanti hanno permesso di identificare l’autore che è stato rintracciato presso la propria abitazione. Arrestato, termine formalità di rito è stato tradotto presso la casa Circondariale di Brindisi.

 

 

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 26 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.514 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 51 casi positivi: 27 in provincia di Bari, 5 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 9 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.

Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 396.426  test.

4.518 sono i pazienti guariti.

2.337 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 7.445, così suddivisi:

2.896 nella Provincia di Bari;

624 nella Provincia di Bat;

768 nella Provincia di Brindisi;

1.791 nella Provincia di Foggia;

787 nella Provincia di Lecce;

520 nella Provincia di Taranto;

58 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Con l'arrivo dell'autunno ai tempi del Covid torna prepotente il rito delle conserve 'fai da te' con i pugliesi intenti tra pentole e vasetti a preparare marmellate, sottoli e sottaceti, oltre alla tradizionale passata di pomodoro che riunisce l'intera famiglia per assicurare le scorte per l'inverno. E’ quanto emerge da un'analisi di Coldiretti Puglia, presentata al Mercato di Campagna Amica di Via Appia 226 a Brindisi, dove alla presenza di biologi, nutrizionisti ed esperti, il cuoco contadino Piero Ligorio ha spiegato come 'mettere sottolio' il 're di Puglia', il carciofo brindisino IGP. 

"Stiamo assistendo al ritorno di comportamenti virtuosi che si esprimono anche nei riti settembrini della preparazione delle conserve fai da te, con intere giornate trascorse per recuperare il prodotto, pulirlo, lavorarlo, cucinarlo, metterlo in vaso e riempire la dispensa. Una maggiore attenzione rispetto al passato viene riservata alla scelta delle materie prime che spesso vengono acquistate direttamente dai produttori agricoli in azienda, nelle botteghe o nei mercati degli agricoltori a chilometro zero di Campagna Amica", afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Per la preparazione dei famosi ‘carciofini’ sottolio, il cuoco contadino di Campagna Amica in diretta ha spiegato che vanno eliminate le foglie esterne e tagliate la sommità, salvando solo un pezzetto di gambo che va decorticato. Va tagliato ogni carciofo in 4-6 spicchi, privandoli della barbina e per non farli annerire, via via che sono puliti bisogna immergerli in una ciotola di acqua acidulata con il succo di mezzo limone. I carciofi vanno lessati poi in acqua e aceto, con il vino e 10-12 g di sale. Dopo averli scolati con una schiumarola su un canovaccio, in modo che assorba l’acqua, una volta raffreddati vanno riposti in un vaso di vetro da 1 litro, incastrandoli in modo da lasciare meno spazio possibile tra uno e l’altro e alternandoli con gli aromi e il vasetto deve essere riempito rigorosamente di olio extravergine di oliva a coprire completamente i carciofi.

La preparazione delle conserve in casa secondo una tradizione del passato – sottolinea la Coldiretti – sembrava destinata a perdersi ed è invece tornata di grande attualità con la pandemia, con le lunghe settimane di lockdown e lo smart working che hanno fatto riscoprire la voglia di cucinare per effetto del maggior tempo fra le mura di casa.

La preparazione più radicata nella tradizione è quella della trasformazione del pomodoro che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie.

Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate.

Una volta scelta, la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti – si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare gli sprechi.

L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque – puntualizza la Coldiretti –, comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione.

 

 

 

 

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Nella giornata di ieri 25 settembre 2020, al Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, ha avuto luogo la visita del Generale di Brigata Stefano SPAGNOL, neo Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”. L’alto Ufficiale dopo essere stato accolto dal Comandante Provinciale, Colonnello Vittorio Carrara, ha incontrato le massime Autorità della provincia e il Vescovo di Brindisi. Il Generale SPAGNOL, che il 10 settembre scorso ha assunto il comando della Legione Carabinieri “Puglia”, si è intrattenuto con gli Ufficiali, i Comandanti delle Stazioni e le rappresentanze di tutti i reparti della linea territoriale e speciale, nonché dell’Arma in congedo, cui ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati attuata sul territorio.

 

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, al termine degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata dal Sindaco di quel Comune, hanno contestato la violazione amministrativa per “abbandono di rifiuti” nei confronti di un 19enne e di un 29enne entrambi del luogo. In particolare, i due in più occasioni hanno abbandonato diversi rifiuti domestici in una via del centro storico cittadino. Gli autori sono stati identificati grazie all’esame delle immagini estrapolate dalle numerose telecamere presenti. Per entrambi le contravvenzioni ammontano a un totale di 200 euro. Così mentre a Francavilla Fontana i carabinieri individuano e multano gli sporcaccioni a Mesagne bisogna assistere all'abbandono selvaggio dei rifiuti con conseguente pulizia dei luoghi a carico del Comune e, di conseguneza, di tutti i cittadini. 

 

 

 

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In qualità di consiglieri comunali del Partito Democratico di Mesagne esprimiamo la nostra gratitudine alla Magistratura e alle forze dell’ordine per l’operazione “Old Generation” condotta nella mattinata di oggi. Solo qualche giorno fa, di fronte all’ennesimo episodio di efferata violenza verificatosi in pieno giorno e sotto gli occhi attoniti di diversi cittadini, avevamo chiesto che si convocasse una seduta dell’osservatorio permanente sulla legalità, rappresentando tutta la nostra preoccupazione per la recrudescenza di tali fenomeni.

Oggi più che mai, alla luce di quanto emerge dalle indagini condotte dagli inquirenti, è importante che le Istituzioni, le organizzazioni politiche, il mondo dell’associazionismo impegnato sui temi della legalità e della cultura non abbassino la guardia di fronte al pericolo che la malapianta della criminalità organizzata possa nuovamente attecchire e crescere rigogliosa.  

Gruppo consiliare del Partito Democratico.

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Il direttivo provinciale della Flai Cgil di Brindisi tenutosi presso Tenuta Moreno, ha eletto nella giornata di ieri il nuovo segretario generale della categoria Cosimo Della Porta, che ha visto la presenza di Giovanni Mininni Segretario Generale della FLAI CGIL Nazionale, Antonio Gagliardi Segretario Generale della FLAI CGIL Puglia e di Antonio Macchia Segretario Generale della CGIL di Brindisi.

Cosimo Della Porta già nella segreteria Flai dal 2012, sostituisce il segretario generale uscente Antonio Ligorio, già eletto nella segreteria regionale della Flai Cgil Puglia.

Ad affiancare in segreteria Cosimo Della Porta saranno Giusi De Simone già componente di segreteria dal 2019 e il neoeletto Gabrio Toraldo, Rsu dello stabilimento SRB zuccherificio di Brindisi

Il nuovo segretario generale, nella sua relazione, ha ricordato “l’importanza della categoria di rafforzare la presenza sul territorio. Saremo impegnati nella contrattazione per affermare il rispetto dei contratti, delle tutele, di ogni diritto – ha ricordato Della Porta -. Vanno messe in campo politiche di accoglienza per i lavoratori migranti e rafforzare le tutele per quegli operai agricoli di questa provincia che per lavoro si spostano fino al nord barese o nelle aree del Metapontino. Il settore agroalimentare rappresenta un pezzo importante dell’economia e lavoreremo perché sempre più si punti sulla qualità delle produzioni e soprattutto del lavoro”

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In data odierna, il personale addetto al monitoraggio del Consorzio di Gestione della Riserva Naturale dello Stato ed Area Marina Protetta di Torre Guaceto ha scoperto un tentativo di pesca di frodo. 

Due uomini sono stati beccati in flagrante intorno alle 17. Dopo aver fatto accesso all’area protetta con un veicolo, uno era rimasto sul promontorio della torre aragonese di vedetta, l’altro, con tanto di attrezzatura da sub, si era calato nella laguna, in piena zona di riserva marina integrale. 
Lì dove, per via dei delicati habitat presenti, non è possibile neanche la balneazione. 
Il personale dell’ente si è immediatamente rivolto agli uomini del Nucleo di vigilanza ambientale della regione Puglia che erano già all’interno delle riserva per un controllo. 
Nel giro di pochi minuti, è sopraggiunta la pattuglia ed il “palo” ha allertato, urlando, il pescatore di frodo e questi ha raggiunto la riva. I
 due soggetti sono stati immediatamente fermati e gli uomini del Nucleo ambientale, a sua volta, richiesto l’ausilio di capitaneria di porto e carabinieri forestali. L’episodio ricorda quanto sia importante tenere sempre ben alto il livello di controllo dell’area protetta. 
“Ringrazio gli uomini del Nucleo ambientale e tutti gli uomini delle forze dell’Ordine intervenuti - ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, un plauso ai dipendenti del Consorzio che garantiscono quotidianamente, nonostante le difficoltà, un costante monitoraggio della riserva. Quanto accaduto oggi dimostra, ancora una volta, che c'è purtroppo ancora gente che non ha compreso fino in fondo il valore inestimabile del patrimonio naturalistico custodito da Torre Guaceto e quanto sia importante la tutela di questo ecosistema per il futuro di tutti quanti. Inoltre, è evidente che il Consorzio, da solo, non può arginare del tutto questi fenomeni, abbiamo la necessità che le Autorità preposte esercitino un controllo continuo sull’area”.
 

 

 

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Gli angoli più belli di Brindisi, i suoi monumenti: il cuore pulsante della città escono dalle mani di Cosimo Di Giulio, in miniatura ma nelle stesse proporzioni degli originali, tanto che di potrebbe pensare che, come gli attuali studi di architettura costruiscono in scala i modelli prima di realizzare l’opera, così ha fatto questo noto ed apprezzato artigiano brindisino, capace di dedicare parte del suo tempo di pensionato a riprodurre Brindisi con il materiale e con gli strumenti che meglio conosce, il legno e gli arnesi da falegname. E domenica 27 settembre Cosimo Di Giulio li espone per gli amici e per quanti vorranno recarsi in Largo Guglielmo da Brindisi 8, dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 20: la scalinata Virgilio con le Colonne romane, la fontana delle Ancora di piazza Cairoli e poi il Tempietto di San Giovanni al Sepolcro o il Monumento al Marina d’Italia… Sono tutti lì, usciti dalle mani di Di Giulio, belli come gli originali e con gli stessi particolari.

 “- C'era una volta...
- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
- No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno.”, leggiamo nell’incipit di una famosissima favola di successo, “Pinocchio” di Collodi. Chi un giorno vorrà raccontare Brindisi, i suoi uomini, la sua storia, potrà ispirarsi all’opera di Di Giulio, magari iniziando così: “C’era una volta un falegname, che con le sue mani trasformava i fogli del compensato di legno in monumenti, che si confondevano con gli originali e potevi tenerli in una stanza…”.Brindisi in miniatura 2

 

 

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